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Bollettino statistico n. 9 - ottobre 2016

Le società quotate e l'intermediazione finanziaria

 

Bollettino statistico n. 9 - ottobre 2016

Principali variazioni nel semestre

Nel primo semestre del 2016 la capitalizzazione delle società di diritto italiano con azioni ammesse alle negoziazioni su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione italiani (di seguito indicate per brevità come "società quotate italiane") è diminuita del 23,5% e il rapporto fra capitalizzazione e PIL è passato dal 33,8% a fine 2015 al 25,8% a fine giugno 2016. Il numero di società quotate di diritto italiano è rimasto inalterato a 307 soggetti.
I dati contabili consolidati aggregati per il 2015 delle società quotate italiane mostrano, rispetto al 2014, una crescita del totale attivo (+12,8%) e del patrimonio netto (+30,8%). L'utile netto consolidato a fine 2015, rispetto al dato restated del 2014, risulta in crescita del 17,8%; a fronte di un calo dell'utile netto nel settore delle società non finanziarie (-77,2%), si è registrata una forte crescita nel settore assicurativo (+17,9%) e bancario (+309,7%).
Nel primo semestre del 2016 il controvalore degli scambi di azioni di società quotate italiane su mercati regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione italiani ed esteri è diminuito del 16,9% rispetto allo stesso periodo del 2015; la diminuzione ha riguardato in particolare gli scambi su piattaforme di negoziazione italiane (-21,8%). Il controvalore nozionale degli scambi di derivati azionari su mercati regolamentati italiani è cresciuto, invece, del +1,9%; tale crescita ha riguardato, in particolare, i covered warrant su indici azionari (+40,5%). E' aumentato anche il controvalore degli scambi di fondi quotati (+0,4%), in particolare di exchange traded commodities (+12,9%) ed exchange traded notes (+38,7%).
A fine giugno 2016, le posizioni nette corte su azioni quotate italiane risultavano pari all'1,5% della capitalizzazione totale (1,6% a fine 2015); per le società del settore finanziario tale dato risultava pari all'1,6% della capitalizzazione totale di settore (1,2% a fine 2015).
Nel primo semestre del 2016 si è registrata una riduzione, rispetto allo stesso periodo del 2015, del controvalore degli scambi di titoli di stato italiani (-1,2%) e di obbligazioni di emittenti italiani diverse dai titoli di stato (-4,9%).
Nel primo semestre del 2016 si è registrata una riduzione, rispetto allo steso periodo del 2015, delle emissioni sul mercato primario di obbligazioni di banche italiane tramite offerte pubbliche sul mercato domestico (-5,5%), dovuta principalmente al calo delle obbligazioni plain vanilla, nonché una riduzione significativa di offerte private a investitori istituzionali (-53,6%).
Il controvalore degli strumenti finanziari detenuti a fine giugno 2016 presso intermediari italiani a fronte della prestazione di servizi di investimento e di gestione del risparmio, risultava in calo (-4,6%) rispetto al 2015. Inoltre, si sono registrate alcune significative variazioni nella composizione delle attività finanziarie che hanno visto una riduzione della quota dei titoli di capitale italiani e delle obbligazioni di emittenti finanziari (scesa, rispettivamente, dal 14,0% al 11,1% e dal 19,0% al 18,4%) e un aumento della quota degli strumenti del risparmio gestito (passata dal 24,8% al 26,0%).
Relativamente ai prodotti assicurativi a prevalente contenuto finanziario, nel primo semestre del 2016 si è registrata una riduzione del 30,5%, rispetto all'analogo periodo del 2015, dei premi lordi relativi ai prodotti assicurativi distribuiti in Italia da intermediari italiani, legata in prevalenza al calo nella distribuzione di polizze unit linked (-30,8%).
Nel primo semestre del 2016, i volumi di attività degli intermediari italiani relativi alla prestazione dei servizi di investimento sono diminuiti rispetto allo stesso periodo del 2015 (esecuzione ordini del 25,1%, negoziazione in conto proprio nei confronti della clientela del 7,3%, ricezione e trasmissione di ordini del 33,0%, collocamento di strumenti finanziari del 24,8%), mentre l'attività di negoziazione in conto proprio in qualità di market maker ha registrato un aumento del volume del 22,0%.
A fine giugno 2016, il patrimonio gestito da intermediari italiani risultava cresciuto del 4,0% rispetto alla fine del 2015, per effetto della crescita del patrimonio riferibile a fondi chiusi di diritto italiano (+7,3%), a gestioni patrimoniali su base individuale istituite in Italia (+5,2%) e a fondi pensione e altre forme pensionistiche istituiti in Italia da società diverse da imprese di assicurazione (+17,8%), nonché del calo degli Oicr aperti di diritto italiano (–1,5%). Il patrimonio gestito degli OICR esteri collocati in Italia è cresciuto dello 0,9%. Nel primo semestre del 2016, la raccolta netta degli Oicr aperti di diritto italiano e degli OICR esteri collocati in Italia è diminuita, rispettivamente, del 94,7% e del 150,9% rispetto al medesimo periodo del 2015.
I dati contabili individuali aggregati per il 2015 delle SGR di diritto italiano mostrano una crescita dell'utile netto del 41,8%, rispetto al 2014, dovuta principalmente all'incremento delle commissioni attive per effetto dell'aumento delle masse gestite. Nello stesso periodo, anche l'utile delle SIM è cresciuto in maniera significativa (+22,7%), grazie alla crescita dei ricavi commissionali e dei dividendi da partecipazione.

 

Il Report è stato curato da:
Gaetano N. Finiguerra (responsabile) - CONSOB, Divisione Studi (g.finiguerra@consob.it)
Renato Grasso (coordinatore) - CONSOB, Divisione Studi (r.grasso@consob.it)
Emilio Ciccone - CONSOB, Divisione Studi (e.ciccone@consob.it)
Simona Di Rocco - CONSOB, Divisione Studi (s.dirocco@consob.it)
Francesco Scalese - CONSOB, Divisione Studi (f.scalese@consob.it)

Si ringrazia Lucia Pierantoni per la collaborazione (l.pierantoni@consob.it)
Segreteria di redazione: Andrea Cianciullo
Per eventuali informazioni e chiarimenti scrivere a: Ufficio.Statistiche@consob.it

 

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ISSN 2281-3101 [online]