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Modelli di amministrazione e controllo nelle società quotate

 

Modelli di amministrazione e controllo nelle società quotate.
Aspetti comparatistici e linee evolutive

S. Alvaro, D. D'Eramo, G. Gasparri

Quaderno giuridico n. 7 - maggio 2015 [formato PDF] 
 

Abstract
Il presente lavoro, dopo avere compiuto un'analisi della disciplina italiana in tema di sistemi di amministrazione e controllo delle società quotate, ripercorrendone il processo evolutivo e delineando i principali nodi problematici, procede a una ricognizione di carattere comparatistico dei sistemi di diritto societario di taluni importanti Paesi europei (Germania, Francia, Regno Unito e Spagna), al fine di evidenziare analogie e differenze con il nostro ordinamento e trarne spunti di riflessione e soluzioni, in vista di possibili ipotesi di riforma dirette, in ultima analisi, a promuovere la tutela degli investitori e il buon funzionamento dei mercati.
Tra le proposte d'intervento legislativo dirette a rendere più efficiente e sistematicamente coerente l'assetto normativo italiano viene, in particolare, presa in considerazione quella relativa al superamento dell'attuale disciplina dei modelli alternativi di amministrazione e controllo (monistico e dualistico), oggi connotata da un abbondante uso della tecnica normativa del rinvio, che ha finito per deprimere il potenziale innovativo di tali modelli, appiattendone le specificità sul modello tradizionale. Secondo le analisi svolte, la definizione di un corpo normativo autosufficiente contribuirebbe a rendere più chiaro e stabile il quadro regolatorio, rendendo più agevole ed effettiva la libertà – riconosciuta sin dal 2003 alle società italiane – di scegliere il modello più confacente alle proprie esigenze, eventualmente variandolo in relazione all'evoluzione delle stesse e dei rispettivi assetti societari.
Il lavoro osserva altresì che il modello monistico, oltre a rappresentare un modello di governance capace di rendere più competitive le imprese sui mercati dei capitali internazionali, potrebbe implicare una configurazione degli assetti organizzativi interni particolarmente adeguata ed efficace per la gestione e il controllo delle società quotate.
Sempre al fine di promuovere il raggiungimento di obiettivi di maggior efficienza nell'operatività ed efficacia dei controlli interni, lo studio considera la possibilità di ridefinire in termini più analitici – sull'esempio della più recente legislazione spagnola – la disciplina del funzionamento del consiglio di amministrazione, precisando il riparto di funzioni interno allo stesso.
Con particolare riferimento alla riduzione del numero dei soggetti coinvolti nella funzione di controllo interno, si potrebbero ipotizzare talune semplificazioni, strumentali al raggiungimento di una maggiore economicità, efficienza ed efficacia nello svolgimento delle attività di monitoring: da un lato, affidando poteri e competenze dell'OdV al responsabile della funzione di internal audit o allo stesso organo di controllo; dall'altro lato, ripartendo tra gli amministratori delegati, l'organo di controllo e la funzione di revisione interna i compiti certificativi e gestionali attualmente rimessi al dirigente preposto.

 

Autori
Simone Alvaro - CONSOB, Divisione Studi (s.alvaro@consob.it)
Doina D'Eramo - CONSOB, Divisione Studi (d.deramo@consob.it)
Giorgio Gasparri  - CONSOB, Divisione Studi (g.gasparri@consob.it)

Si ringraziano il Prof. Niccolò Abriani, il Prof. Luigi Arturo Bianchi, il Prof. Paolo Montalenti e il Prof. Duccio Regoli per le osservazioni e gli utili commenti. Si ringrazia altresì il Dott. Davide Mascagni che, nell'ambito di uno stage semestrale svolto presso l'Ufficio Studi Giuridici della Consob, ha collaborato alla redazione dei paragrafi 2.1 e 2.4. Le opinioni espresse nel presente Quaderno sono attribuibili esclusivamente agli Autori e non rappresentano posizioni ufficiali della Consob, né impegnano in alcun modo la responsabilità dell'Istituto. Nel citare i contenuti del presente Quaderno, non è pertanto corretto attribuirli alla Consob o ai suoi vertici. Errori e imprecisioni sono imputabili esclusivamente agli Autori.

 

ISSN 2281-5236 [online]