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Le notizie della settimana:
- > Servizi finanziari abusivi: Consob oscura 5 siti abusivi
- > Nuovo Quaderno: “La finanza per lo sviluppo sostenibile. Tendenze, questioni in corso e prospettive alla luce dell’evoluzione del quadro regolamentare dell’Unione europea
- > Piazza Affari: nel 2020 capitalizzazione di Borsa in calo, volumi scambiati in crescita. Pubblicato ultimo Bollettino statistico Consob
- > Revisione periodica e proposte di modifica al Regolamento concernente i procedimenti per l’adozione di atti di regolazione generale: documento di consultazione
- > Offerta pubblica di scambio Intek Group Spa: Consob autorizza il documento di offerta
- > Intek Group Spa: Consob autorizza i prospetti di quotazione e offerta
- > Statement della Ce, Bce, Eba e Esma sulla cessazione del Libor
- > Call for expression of interest dell'Esma sul workshop che si terrà il 28 settembre 2021 relativo all’informativa bancaria sulle perdite attese su crediti (Expected credit losses "Ecl") nei bilanci Ifrs
- > Comunicazioni a tutela dei risparmiatori di altre autorità di vigilanza

Le decisioni della Commissione assunte nel corso della settimana

Avvertenza: i provvedimenti adottati dalla Consob sono pubblicati nel Bollettino dell'Istituto e, quando previsto, anche nella Gazzetta Ufficiale. Le notizie riportate in questo notiziario rappresentano una sintesi dei provvedimenti di maggiore e più generale rilevanza e pertanto la loro diffusione ha il solo scopo di informare sull'attività della Commissione.

- LE NOTIZIE DELLA SETTIMANA -

Consob ha ordinato l’oscuramento di 5 nuovi siti web che offrono abusivamente servizi finanziari.

L’autorità si è avvalsa dei poteri derivanti dal “decreto crescita” (legge n. 58 del 28 giugno 2019, articolo 36, comma 2-terdecies), in base ai quali Consob può ordinare ai fornitori di servizi di connettività internet di inibire l’accesso dall’Italia ai siti web tramite cui vengono offerti servizi finanziari senza la dovuta autorizzazione.

Di seguito i siti per i quali la Consob ha disposto l’oscuramento:

  • Fcs Technology Ltd (sito internet https://stockmarketinvestpro.com e relativa pagina https://client.stockmarketinvestpro.com);
  • Newway Pltd (sito internet https://luxurycapitals.com e relative pagine https://client.luxurycapitals.com e webtrader.luxurycapital.com);
  • Eu Trade Ltd (sito internet https://eu-trade4u.com e relativa pagina https://client.eu-trade4u.com nonché sito internet https://reserve4u.co e relativa pagina https://client.reserve4u.co);
  • Bim Llc - Nata Trade Limited (sito internet www.natatrade.com).

Sale, così, a 479 il numero dei siti complessivamente oscurati dalla Consob a partire da luglio 2019, da quando l’autorità è stata dotata del potere di ordinare l’oscuramento dei siti web degli intermediari finanziari abusivi.

I provvedimenti adottati dalla Consob sono consultabili sul sito www.consob.it.

Sono in corso le attività di oscuramento dei siti da parte dei fornitori di connettività a internet che operano sul territorio italiano. Per motivi tecnici l’oscuramento effettivo potrà richiedere alcuni giorni.

La Consob richiama l’attenzione dei risparmiatori sull’importanza di usare la massima diligenza al fine di effettuare in piena consapevolezza le scelte di investimento, adottando comportamenti di comune buon senso, imprescindibili per salvaguardare il proprio risparmio: tra questi, la verifica preventiva, per i siti che offrono servizi finanziari, che l’operatore tramite cui si investe sia autorizzato e, per le offerte di prodotti finanziari, che sia stato pubblicato il prospetto informativo.

A tal fine Consob ricorda che sul sito www.consob.it è presente in homepage la sezione “Occhio alle truffe!”, dove sono disponibili informazioni utili a mettere in guardia l’investitore contro le iniziative finanziarie abusive.

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Consob Pubblicato un nuovo Quaderno nella collana finanza sostenibile dal titolo “La finanza per lo sviluppo sostenibile. Tendenze, questioni in corso e prospettive alla luce dell’evoluzione del quadro regolamentare dell’Unione europea”.

Il Quaderno effettua una rassegna sistematica dell’evoluzione della finanza a supporto dello sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di fornire una mappa concettuale concernente il ruolo dei vari attori del sistema finanziario, le dinamiche di mercato e gli spazi per una regolazione in grado di promuovere la considerazione dei fattori ESG (Environmental, Social and Governance) nelle scelte degli attori finanziari.

Partendo dalle nozioni di sviluppo sostenibile e di finanza sostenibile, il lavoro ricostruisce l’evoluzione della corporate social responsibility e l’integrazione dei temi ESG nelle strategie degli investitori istituzionali e nelle scelte degli investitori retail, per poi passare agli intermediari dell’informazione e concludere con il ruolo dei mercati finanziari nella valutazione dei rischi e delle caratteristiche ESG. Tale ricostruzione consente di individuare tra le frizioni più rilevanti allo sviluppo della finanza sostenibile la mancanza di un linguaggio comune per la descrizione di attività, prodotti e servizi finanziari sostenibili nonché l’insufficienza e la non comparabilità delle informazioni disponibili.

Da questo fallimento del mercato discende la necessità di un intervento regolamentare, che a livello globale sta trovando il suo sviluppo più significativo nell’Unione europea.

Il Piano di azione della Commissione europea del 2018 e le successive misure attuative sono incentrati sull'innalzamento dell’affidabilità e della comparabilità delle informazioni riguardanti la sostenibilità, al fine di favorire una maggiore canalizzazione di risorse verso le attività sostenibili.

La Commissione europea è inoltre intervenuta sulle regole di condotta degli intermediari nella prestazione dei servizi di investimento nonché su taluni meccanismi di corporate governance, mentre altre iniziative sono ancora in corso, come ad esempio quelle relative alla rendicontazione in materia di sostenibilità.

In questo contesto, le autorità di vigilanza dei mercati finanziari si dovranno misurare con molteplici sfide concernenti fra l’altro: il rischio di green/socialwashing; il rischio di disallineamenti delle valutazioni di mercato rispetto al valore fondamentale degli investimenti sostenibili e di brusche correzioni dei corsi associate all’accelerazione della transizione ecologica impressa dalla rapida evoluzione del quadro normativo in atto; l’innovazione finanziaria legata alla sostenibilità. Per affrontare al meglio la transizione verso il paradigma della finanza sostenibile è sempre più importante che le autorità di vigilanza adottino un approccio proattivo ed evidence-based.

È altresì importante promuovere le applicazioni della tecnologia, al fine di innalzare qualità e comparabilità delle informazioni su caratteristiche e impatto degli investimenti sostenibili, incoraggiare l’accesso al mercato dei capitali da parte di investitori e imprese orientati alla sostenibilità, favorire l’efficienza dei processi di compliance dei partecipanti al mercato rispetto ai nuovi obblighi normativi e dei processi di vigilanza da parte delle autorità.

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Pubblicato l’ultimo Bollettino statistico che riporta i dati sulle società quotate e l’intermediazione finanziaria a fine 2020, su cui si riflette l’andamento della crisi economica conseguente alla pandemia.

Capitalizzazione di Borsa in flessione del 10,1% e rapporto fra capitalizzazione e Pil al 32% rispetto al 33,1% a fine 2019. In crescita il volume degli scambi di azioni (+23,5%), di derivati azionari (+8,8%) e dei titoli di stato italiani (+71,8%) rispetto al 2019.

Grazie alla ripresa nella seconda parte dell’anno si assiste solo a un calo complessivo dell’utile netto delle società quotate in Borsa e non a risultati negativi: le assicurazioni registrano utili netti per 3 miliardi di euro, le società non finanziarie quotate all’Mta per circa 10,7 miliardi di euro e un aumento delle passività per circa 42 miliardi, le banche riportano una redditività complessiva di 1 miliardo di euro. Le società industriali quotate all’Aim registrano utili per 102,2 milioni di euro.

Continua la preferenza degli investitori per le attività liquide ma rientra la fuga verso i titoli di stato registrata nella prima parte dell’anno. Il controvalore degli strumenti finanziari detenuti presso intermediari italiani per servizi di investimento e di gestione del risparmio aumenta (+2,6%) ma meno rispetto alla crescita dei depositi. Nel portafoglio azionario della clientela professionale cresce il peso dei titoli esteri a scapito di quelli italiani. La clientela retail mantiene stabile rispetto al 2019 il proprio investimento nei titoli di stato italiani.

Riduzione del 22,7% delle emissioni di obbligazioni di banche italiane (rispetto al 2019) dovuta principalmente alle offerte pubbliche sul mercato domestico (-33,1%).

In crescita la raccolta lorda di strumenti finanziari pari a circa 382,6 miliardi di euro (+7,9%), mentre si riduce la raccolta di prodotti assicurativi a prevalente contenuto finanziario fatta da intermediari italiani risultata di circa 43,1 miliardi di euro (-7,2%).

Aumento complessivo dei volumi di attività relativi alla prestazione di servizi di investimento esecutivi (esecuzione ordini +6,8%, ricezione e trasmissione di ordini +26,4%, negoziazione in conto proprio +21,7%).

Cresce il patrimonio gestito da intermediari italiani (+4,3%) principalmente collegato alla crescita delle gestioni patrimoniali (+4,8%).

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La Consob ha avviato una consultazione pubblica relativa alla revisione periodica del Regolamento concernente i procedimenti per l’adozione di atti di regolazione generale adottato con delibera n. 19654 del 5 luglio 2016, nel prosieguo "il Regolamento").

L’adozione del Regolamento ha costituito un passaggio fondamentale ai fini del pieno recepimento dei principi di better regulation che, secondo quanto disposto dal legislatore primario, devono informare l’attività normativa delle autorità indipendenti.

Conformemente a quanto avviene per gli altri regolamenti adottati dalla Consob, il Regolamento è sottoposto a “revisione periodica, almeno ogni tre anni a partire dalla data di adozione”, valutando l’idoneità dello stesso a conseguire le finalità perseguite, in relazione all’onerosità complessiva del quadro regolatorio.

Alla luce degli esiti della preliminare valutazione di impatto della regolamentazione e dell’evoluzione del quadro normativo europeo e nazionale di riferimento, si rappresentano di seguito le principali proposte di modifica del Regolamento:

  • Ambito di applicazione (articolo 1): al fine di rafforzare l’utilizzo degli strumenti di better regulation, si prevede l’applicazione del Regolamento anche agli atti da adottare di intesa o congiuntamente ad altre autorità (allo stato esclusi dal suo ambito di applicazione), compatibilmente con quanto previsto dai protocolli o dagli accordi con queste stipulati;
  • Programmazione (articolo 2): per l’attività di verifica di impatto della regolamentazione (VIR) si prevede la definizione di un piano con cadenza biennale, anziché annuale. L’esperienza applicativa della Consob ha mostrato come nel lasso temporale di un anno sia difficile raccogliere evidenze sufficienti per valutare gli effetti prodotti da un intervento normativo, che possono essere accumulate solamente attraverso un processo continuo e sistematico di raccolta di informazioni, al fine di proporre interventi di integrazione, modifica o abrogazione;
  • Consultazione (articolo 5): si prevede, mediante l’introduzione di un nuovo comma 2-bis, che la consultazione abbia una durata minima pari a sessanta giorni di calendario decorrenti dalla data di avvio, mantenendo comunque ferma la possibilità per la Consob di stabilire, motivando la scelta nel documento di consultazione, una diversa durata in ragione del grado di impatto atteso sui destinatari dell’intervento regolatorio, nonché della necessità di provvedere entro i termini imposti dal legislatore europeo o nazionale.
  • Interazione tra AIR e VIR (articolo 5 e articolo 6): è stata rafforzata l’interazione tra AIR (analisi e impatto della regolamentazione) e VIR (verifica dell’impatto della regolamentazione). In particolare, è stato previsto che sia il documento posto in consultazione, sia la relazione illustrativa che la Consob pubblica contestualmente all’adozione dell’atto, debbano contenere, tra le altre cose, anche la descrizione e i risultati dell’attività di VIR eventualmente svolta;
  • Casi di deroga (articolo 7): trovano conferma i casi di necessità e urgenza o le ragioni di riservatezza, in presenza dei quali è possibile derogare in tutto o in parte alle disposizioni contenute nel regolamento stesso, e viene altresì precisato che la Consob può, indicandone le ragioni nella motivazione dell’atto, derogare in tutto o in parte alle disposizioni del Regolamento per gli atti di regolazione con cui si provvede ad attuare o recepire, senza introdurre elementi innovativi, il contenuto di atti normativi o di soft law, emanati da autorità europee e già sottoposti a procedure di consultazione o AIR, ovvero nei casi in cui si adottino disposizioni di mero adeguamento ad atti normativi di diritto interno direttamente applicabili o vincolanti;
  • VIR (articolo 8): sono stati meglio precisati i criteri per selezionare gli atti da sottoporre a valutazione di impatto della regolamentazione.

Ai fini della definizione del documento di consultazione è stato acquisito il parere preliminare del Comitato degli Operatori di Mercato e degli Investitori, istituito presso la Consob.

Le osservazioni al documento di consultazione dovranno pervenire alla Consob entro il 22 settembre 2021 online, per il tramite del Sipe (Sistema Integrato per l’Esterno).

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Consob ha autorizzato il documento di offerta relativo all’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria promossa, ai sensi degli articoli 102 e ss. del d.lgs. n. 58 del 1998, da Intek Group Spa, sulle azioni di risparmio della medesimai Intek Group Spa, con corrispettivo in obbligazioni da quotarsi sul Mercato telematico obbligazionario (delibera n. 21929 del 24 giugno 2021).

Intek Group è una holding di partecipazioni diversificate. I principali settori di investimento della società sono: (i) il settore tradizionale del “rame”, comprendente la produzione e la commercializzazione dei semilavorati in rame e sue leghe, che fa capo alla controllata tedesca Kme Se; (ii) il settore delle “attività finanziarie ed immobiliari” che comprende l’attività di private equity, svolta in precedenza anche attraverso il fondo di investimento chiuso I2 Capital Partners (la cui liquidazione si è conclusa nel marzo 2021) e la gestione di crediti (fiscali, non performing e derivanti da procedure concorsuali) e di beni immobili e partecipazioni.

Intek è controllata, indirettamente, tramite Quattroduedue Spa, da Quattroduedue Holding Bv.

L’offerta ha ad oggetto massime 50.098.017 azioni di risparmio, ossia la totalità delle azioni di risparmio dedotte le 11.801 azioni di risparmio proprie detenute da Intek. Le azioni oggetto dell’offerta rappresentano il 99,9% della totalità delle azioni di risparmio. Non è prevista una condizione relativa al raggiungimento di una determinata soglia di adesione e pertanto l’offerta sarà comunque efficace qualunque sia l’esito delle adesioni.

Intek riconoscerà 1 obbligazione del valore nominale unitario di 21,60 euro, riveniente dal prestito obbligazionario denominato “Intek Group Spa 2020 - 2025”, per ogni 43 azioni di risparmio Intek (il “corrispettivo”).

Il periodo di adesione, concordato con Borsa Italiana va dal 30 giugno al 23 luglio 2021, estremi inclusi (il “periodo di adesione”).

L’efficacia dell’offerta di scambio è soggetta al mancato verificarsi entro il quarto giorno di borsa aperta successivo al termine del periodo di adesione di:

(i) eventi o situazioni straordinarie comportanti gravi mutamenti nella situazione politica, finanziaria, economica, valutaria o di mercato, che abbiano effetti sostanzialmente pregiudizievoli sull’offerta, sulle condizioni delle attività e/o sulle condizioni patrimoniali, economiche e/o finanziarie di Intek e/o sulle sue controllate;

(ii) atti, fatti, circostanze, eventi, opposizioni o situazioni tali da determinare un pregiudizio che incida in modo rilevante sull’offerta di scambio, sulle condizioni delle attività e/o sulle condizioni patrimoniali, economiche o finanziarie di Intek e/o delle sue controllate, e/o alla mancata adozione/pubblicazione, da parte di istituzioni, enti o autorità aventi competenza, di atti o provvedimenti legislativi, amministrativi o giudiziari tali da precludere, limitare o rendere più onerosa, in tutto o in parte, anche a titolo transitorio, la possibilità di intek e/o del gruppo Intek di perfezionare l’offerta di scambio.

In considerazione del fatto che l’offerta è promossa da Intek e che pertanto vi è coincidenza tra emittente ed offerente, non troveranno applicazione le disposizioni di cui agli articoli 103, comma 3, del Tuf e 39 del Regolamento Emittenti in materia di comunicato dell’emittente, né le disposizioni in materia di parere degli amministratori indipendenti di cui all’articolo 39-bis, comma 1, lettera a), n. 1, del Regolamento Emittenti, e quelle in materia di riapertura dei termini.

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La Consob ha altresì autorizzato i prospetti informativi, redatti in formato tripartito (documento di registrazione, note informative e note di sintesi), relativi all’ammissione alla quotazione sul Mercato telematico azionario (Mta) dei “warrant Intek Group Spa 2021 – 2024” e all’offerta al pubblico e all’ammissione alle negoziazioni sul Mercato telematico obbligazionario di obbligazioni rivenienti dal prestito obbligazionario “Intek Group Spa 2020 – 2025”, da offrire quale corrispettivo nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria avente ad oggetto le azioni di risparmio Intek Group Spa.

L’emissione ed assegnazione dei warrant e l’offerta di scambio sulle azioni di risparmio si inseriscono in un contesto di operatività del gruppo Intek significativamente impattato dalla pandemia da Covid-19.

L’investimento principale di Intek è costituito dalla partecipazione in Kme Se che rappresenta circa l’82% del totale attivo consolidato del gruppo Intek al 31 dicembre 2020 (la partecipazione in Kme se è valutata nei bilanci d’esercizio e consolidato di Intek al criterio del fair value).

Il business aziendale del gruppo Kme Se, attivo nel settore del rame, già caratterizzato da un trend reddituale negativo prima della diffusione della pandemia da Covid-19, è risultato significativamente esposto nell’esercizio 2020 agli impatti della pandemia, ciò ha prodotto ulteriori impatti negativi sulla sua redditività e di conseguenza sulla sua situazione patrimoniale e finanziaria.

Per effetto di quanto sopra rappresentato, la redditività del gruppo Intek nel 2020 ha risentito del mancato incremento di valore (derivante dalla contabilizzazione a fair value) della partecipazione in Kme Se e del mancato ottenimento di dividendi da Kme Se.

Il peggioramento della situazione economico-patrimoniale e finanziaria del gruppo Intek ed i connessi rischi costituiscono un profilo informativo di rilievo sia per coloro che decidessero di acquistare sul mercato i warrant (nel caso di esercizio dei warrant e quindi di sottoscrizione dell’aumento di capitale a servizio dei warrant, diventerebbero azionisti della società) sia per coloro che decidessero di sottoscrivere nel contesto dell’offerta di scambio e/o di acquistare sul mercato le obbligazioni, in quanto aderendo all’offerta e/o acquistando sul mercato le obbligazioni, diventerebbero/sarebbero creditori dell’emittente.

Ai titolari di azioni di risparmio che apporteranno tali azioni all’offerta di scambio sulle azioni di risparmio sono offerte obbligazioni rivenienti dal prestito obbligazionario denominato “Intek Group 2020 – 2025” deliberato dal consiglio di amministrazione di Intek del 3 dicembre 2019. Le obbligazioni da offrire nell’ambito dell’offerta di scambio sono pari ad un numero massimo di 1.165.070, ciascuna del valore nominale di 21,60 euro, con un controvalore complessivo di 25,2 milioni di euro.

Le obbligazioni a servizio dell’offerta di scambio verranno emesse ad un prezzo pari al 100% del valore nominale e saranno rimborsate alla pari (100% del valore nominale) in un’unica soluzione, alla data di scadenza del prestito obbligazionario, ovvero il 18 febbraio 2025. Sono fruttifere di interessi al tasso fisso nominale annuo lordo del 4,50%; il pagamento degli interessi sarà effettuato annualmente in via posticipata e quindi alla scadenza di ogni 12 (dodici) mesi a partire dalla data di godimento del prestito (18 febbraio 2020); l’ultimo pagamento sarà effettuato alla data di scadenza del prestito. Tali obbligazioni non sono garantite.

I “warrant Intek Group Spa 2021-2024” verranno emessi e assegnati gratuitamente, alla data di stacco della relativa cedola, agli azionisti dell’emittente, sia ordinari che di risparmio, secondo un rapporto di 0,4 warrant per ogni 1 azione ordinaria e/o azione di risparmio posseduta dagli azionisti dell’emittente.

Il termine finale del periodo di esercizio è il 28 giugno 2024 ed il numero massimo di warrant da ammettere a quotazione è stabilito in 172.916.873.

I warrant attribuiscono ai titolari il diritto di sottoscrivere una azione di compendio ogni warrant posseduto (il “rapporto di esercizio”) al prezzo di esercizio per ciascuna azione di compendio sottoscritta pari a 0,40 euro (il “prezzo di esercizio”). I titolari dei warrant potranno esercitare il proprio diritto di sottoscrizione in qualsiasi momento a decorrere dal terzo giorno di borsa aperta successivo alla data di inizio delle negoziazioni sino alla data del 28 giugno 2024.

Quanto agli assegnatari dei warrant (ovvero gli azionisti di Intek alla data di stacco della relativa cedola che riceveranno i warrant gratuitamente), gli stessi potranno decidere di esercitare i warrant e sottoscrivere l’aumento di capitale al servizio dei warrant ovvero monetizzare i warrant sul mercato.

L’emissione e l’assegnazione gratuita dei warrant è indipendente dall’offerta di scambio sulle azioni di risparmio ed è previsto che avvenga prima dello svolgimento dell’offerta di scambio sulle azioni di risparmio per permettere agli azionisti di risparmio di beneficiare dell’assegnazione dei warrant prima dell’offerta e indipendentemente dalle decisioni circa l’adesione o meno all’offerta.

Il prospetto riporta nel capitolo "fattori di rischio" gli elementi di rischiosità relativi all’emittente e del gruppo ad esso facente capo, analizzando, in particolare, i rischi connessi alle incertezze conseguenti alla diffusione della pandemia da Covid-19, alla situazione economica, finanziaria e patrimoniale, all’operatività ed al settore in cui essi operano, alla governance, nonché agli strumenti finanziari oggetto di offerta e quotazione.

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In considerazione dell’imminente cessazione della pubblicazione del Libor (london interbank offered rate), la Commissione Europea, la Banca Centrale Europea nella sua funzione di vigilanza bancaria, l'Autorità bancaria europea (Eba) e l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) vivamente esortano gli operatori di mercato a ridurre sostanzialmente la loro esposizione verso lo Usb Libor, Gbp Libor, Jpy Libor, Chf Libor e Eur Libor (https://www.esma.europa.eu/press-news/esma-news/european-commission-ecb-banking-supervision-eba-and-esma-encourage-market).

Al riguardo, le seguenti azioni vengono consigliate:

  • cessare quanto prima e in ogni caso entro il 31 dicembre 2021 l’uso delle 35 scadenze del Libor, incluse quelle relative allo Usd Libor, nell’ambito di nuovi contratti;
  • limitare l’uso dei c.d. Libor “sintetici” (ossia calcolati con una metodologia alternativa) solo con riferimento ai contratti già in essere difficilmente aggiornabili; e
  • includere solidi piani scritti che individuino tassi di interesse alternativi in tutti i contratti che usano il Libor come tassi di riferimento.

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Entro la fine del 2021, l'Esma, l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari europei, intende pubblicare un Rapporto sui risultati di una review delle relazioni finanziarie annuali 2020 di un campione di banche europee in merito all’applicazione dei requisiti dell'Ifrs 7 (Strumenti finanziari: informazioni integrative) e dell’Ifrs 9 (Strumenti finanziari) concernenti l'informativa da fornire in merito alla valutazione delle perdite attese su crediti (i.e. Expected credit losses, “Ecl”) da parte delle banche europee, con l'obiettivo di valutare il loro livello di conformità, trasparenza e comparabilità, anche al fine di contribuire alla Post implementation review (Pir) sull’impairment requirements dell’Ifrs 9 dello Iasb prevista a breve.

La relazione si baserà su una review condotta sulle relazioni finanziarie annuali 2020 di un campione di banche europee ed affronterà i seguenti temi: valutazione dell’aumento significativo del rischio di credito (Sicr), trasparenza dell'informativa sui fondi accantonati a copertura delle perdite attese su crediti, granularità dell’informativa sulle esposizioni al rischio di credito ed Ecl, informazioni sugli scenari macroeconomici utilizzati, analisi di sensitività.

L'Esma ritiene utile discutere i risultati preliminari dello studio con i preparers dei bilanci (banche europee) e gli altri stakeholders quali revisori, analisti, investitori e accademici con il coinvolgimento di enforcers nazionali, prima di pubblicare il rapporto finale.

Il workshop, previsto per il 28 settembre 2021 esclusivamente in modalità virtuale, comprenderà una presentazione dei risultati preliminari del Rapporto e una successiva sessione per la discussione dei risultati.

La call for expression è disponibile al link: https://www.esma.europa.eu/document/expression-interest-form-ecl-workshop.

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Le autorità di vigilanza di Regno Unito (Financial Conduct Authority - Fca), Lussemburgo (Commission de Surveillance du Secteur Financier - Cssf), Argentina (Comisiòn Nacional de Valores - Argentina - Cnva), British Columbia (British Columbia Securities Commission – Bcsc), Svizzera (Swiss Financial Market Supervisory Authority – Finma), Grecia (Hellenic Capital Market Commission - Hcmc), Romania (Financial Supervisory Authority, Romania - Fsa) e Svezia (Finansinspektionen – Fi) segnalano le società e i siti web che stanno offrendo servizi di investimento, finanziari e assicurativi senza le previste autorizzazioni.

Segnalate dalla Fca:

  • Cover Team Direct (https://www.coverteam.co.uk);
  • Stratton Capital Ventures (www.strattoncapventures.com);
  • Niro Trade (https://www.nirotrade.com);
  • AssetsHaus (www.assetshauss.com, https://assetshaus.com);
  • Hq Trade (https://hqtrade.io);
  • Financial Assets Corporation (www.financialassetscorp.com);
  • Greenwich Loans (http://www.greenwhich-loans.com);
  • Alphaone Partners (www.alphaone-partners.co.uk, https://alphaone-partnersllp.com/en), clone di società autorizzata;
  • Trojan Funds Plc (https://trojan-funds.com);
  • Havilland Bank (http://havillandbonline.com), clone di società autorizzata;
  • Altrice Investment Co. Limited (https://altricepcd.com). Già segnalato dalla Fma New Zealand (v. ”Consob Informa" n. 21/2020 del 1° giugno 2020) e dalla Sfc (v. ”Consob Informa" n. 42/2019 del 2 dicembre 2019);
  • Best Bonds Comparison (https://best-bonds-comparison.com);
  • Compare-fixedratebonds.com (https://compare-fixedratebonds.com);
  • Compare Savings Accounts (https://compare-savingsaccounts.com);
  • CoinCash (www.coincash.org.uk), clone di intermediario autorizzato;
  • Income ISAs / iisa.uk.com (www.iisa.uk.com), clone di società autorizzata;
  • Money-bonds.co.uk (www.money-bonds.co.uk), clone di società autorizzata;
  • Go Compare Uk / bonds.go-compare.info (www.bonds.go-compare.info), clone di società autorizzata;
  • Newgate Private Equity Uk (www.newgate-pe.co.uk, www.newgate-pe.live, www.newgate-pe.com), clone di società autorizzata;
  • Ubs Capital Wealth (www.ubscapitalwealth.com, www.myubscanada.cc), clone di società autorizzata;
  • Trade360.io (www.trade360.io);
  • Bond-comparison.net (http://bond-comparison.net);
  • Ethical Fixed Rate Returns (www.ethicalfixedratebonds.com);
  • Linkcentra.com (http://linkcentra.com).

Segnalate dalla Cssf:

  • Waterfall Holding, WH Invest and WH Luxembourg (http://wh-luxembourg.com);
  • BitFlyer (www.bit-flyer.com, www.bitflyerex.net);
  • Helpvest.co.uk (www.helpvest.co.uk);
  • Searchinvestments-uk.com (www.searchinvestments-uk.com);
  • Highestfixedrates.com (www.highestfixedrates.com);
  • Invesco Real Estate Financial Group (www.invesco.group).

Segnalate dalla Cnva:

  • P.P. Inversiones Sa (https://www.portfoliopersonal.com);
  • Balanz Capital Valores Sau (https://www.balanz.com);
  • Invertir En Bolsa Sa (https://www.invertirenbolsa.com.ar);
  • Rava Bursátil Sa (https://www.rava.com);
  • Tpcg Valores Sau (https://www.tpcgvalores.com.ar);
  • Luciano Mario Chiapella Y/O Tinotrader (http://tinotrader.blogspot.com.ar/, https://twitter.com/tinotrader1);
  • Eduardo Domingo Sosa Y Ds Inversiones.

La Commissione di Vigilanza dell’Argentina (Cnva) avvisa gli investitori che la società Valerza Sa è autorizzata solo come “emittente” di obbligazioni negoziabili e non come “agente” e, pertanto, non è autorizzata ad intermediare e/o consigliare sull'offerta pubblica di titoli negoziabili su tutto il territorio della Repubblica Argentina nemmeno attraverso il suo sito web https://www.valerza.com.ar e i social network www.facebook.com/valerzainversiones/ e https://www.instagram.com/valerzainversiones/ o qualsiasi altro mezzo di diffusione.

Segnalate dalla Bcsc:

  • Man Capital Group Ltd. (https://mancapitalgroup.com);
  • Financial Option Trade (https://financialoptiontrade.com).

Segnalate dalla Finma:

  • Cryptexo (https://cryptexoinvestment.com);
  • https://lenox-capital.com, clone di società autorizzata.

Segnalate dalla Hcmc:

  • Innovative Greek Producers And Consumers Sa (https://www.facebook.com/groups/455337739156180);
  • Eastern Europe Treasury Fund Single Member P.Cand Grand Eastern Market Eood.

Segnalate dalla Fsa:

  • Po Trade (Sv) Ltd / Po Trade Ltd (Pocket Option Brand) (https://pocketoption.com/ro, https://po.trade/ro);
  • Ally Capital And Investment Ltd;
  • Financial Trading Art Srl (https://fxrebate.ro/, https://fxrebate.eu).

Segnalata dalla Fi:

  • Goldver (www.goldver.com).

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LE DECISIONI DELLA COMMISSIONE ASSUNTE O RESE PUBBLICHE NEL CORSO DELLA SETTIMANA
(i documenti immediatamente disponibili nel sito sono evidenziati tramite link; gli altri provvedimenti saranno disponibili nei prossimi giorni)

Offerte pubbliche di acquisto e di scambio
  • Autorizzato il documento di offerta relativo all’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria promossa, ai sensi degli articoli 102 e ss. del d.lgs. n. 58 del 1998, da Intek Group Spa, sulle azioni di risparmio della medesimai Intek Group Spa, con corrispettivo in obbligazioni da quotarsi sul Mercato telematico obbligazionario (delibera n. 21929 del 24 giugno 2021).
Prospetti
  • Autorizzati i prospetti informativi relativi all’ammissione alla quotazione, sul Mercato telematico azionario (Mta), dei “warrant Intek GroupSpa2021 – 2024” e all’offerta al pubblico e all’ammissione alle negoziazioni, sul Mercato telematico obbligazionario, di obbligazioni rivenienti dal prestito obbligazionario “Intek Group Spa 2020 – 2025” emessi da Intek Group Spa (decisione del 23 giugno 2021).
  • Approvato il documento di registrazione relativo alla offerta di titoli diversi dai titoli di capitale destinati agli investitori al dettaglio di UniCredit Spa (decisione del 23 giugno 2021).
Mercati
  • Rilasciato l’assenso alle modifiche alle Istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana Spa approvate dall’amministratore delegato della società il 31 maggio 2021 (decisione del 23 giugno 2021).
Albi ed elenchi
  • Disposta l’iscrizione di Imperial Capital Sim Spa, con sede a Milano, nell’albo di cui all’articolo 20, comma 1, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. La società è autorizzata all’esercizio del servizio di investimento di cui all’articolo 1, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, lettera e): ricezione e trasmissione di ordini. L’autorizzazione alla prestazione del suddetto servizio di investimento è rilasciata con le seguenti modalità operative: “senza detenzione, neanche temporanea, delle disponibilità liquide e degli strumenti finanziari della clientela” (delibera n. 21904 del 17 giugno 2021);
  • Autorizzata Bgc Brokers Lp, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, del Tuf, allo svolgimento in regime di libera prestazione in Italia, nei confronti di controparti qualificate e di clienti professionali come individuati ai sensi dell’articolo 6, comma 2-quinquies, lettera a), e comma 2-sexies, lettera a), del medesimo Tuf, dei servizi di investimento e attività di investimnto e del servizio accessorio indicati nell’allegato alla delibera di autorizzazione (delibera n. 21918 del 23 giugno 2021). Bgc Brokers Lp.è autorizzata ad operare in Italia in conformità alle disposizioni applicabili alle imprese d’investimento di paesi terzi ai sensi del Tuf ed è sottoposta per tale operatività al regime di vigilanza ivi previsto.
  • Autorizzata Gfi Securities Limited, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, del Tuf, allo svolgimento in regime di libera prestazione in Italia, nei confronti di controparti qualificate e di clienti professionali come individuati ai sensi dell’articolo 6, comma 2-quinquies, lettera a), e comma 2-sexies, lettera a), del medesimo Tuf, dei servizi di investimento e attività di investimnto e del servizio accessorio indicati nell’allegato alla delibera di autorizzazione (delibera n. 21919 del 23 giugno 2021). Gfi Securities Limited è autorizzata ad operare in Italia in conformità alle disposizioni applicabili alle imprese d’investimento di paesi terzi ai sensi del Tuf ed è sottoposta per tale operatività al regime di vigilanza ivi previsto.
  • Autorizzata Gfi Brokers Limited, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, del Tuf, allo svolgimento in regime di libera prestazione in Italia, nei confronti di controparti qualificate e di clienti professionali come individuati ai sensi dell’articolo 6, comma 2-quinquies, lettera a), e comma 2-sexies, lettera a), del medesimo Tuf, dei servizi di investimento e attività di investimnto e del servizio accessorio indicati nell’allegato alla delibera di autorizzazione (delibera n. 21920 del 23 giugno 2021). Gfi Brokers Limited è autorizzata ad operare in Italia in conformità alle disposizioni applicabili alle imprese d’investimento di paesi terzi ai sensi del Tuf ed è sottoposta per tale operatività al regime di vigilanza ivi previsto.
  • Autorizzata Phanar Asset Management Uk Ltd, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, del Tuf, allo svolgimento in regime di libera prestazione in Italia, nei confronti di controparti qualificate e di clienti professionali come individuati ai sensi dell’articolo 6, comma 2-quinquies, lettera a), e comma 2-sexies, lettera a), del medesimo Tuf, dei servizi indicati nell’allegato alla delibera di autorizzazione (delibera n. 21922 del 23 giugno 2021). Phanar Asset Management UK Ltd è autorizzata ad operare in Italia in conformità alle disposizioni applicabili alle imprese d’investimento di paesi terzi ai sensi del Tuf ed è sottoposta per tale operatività al regime di vigilanza ivi previsto.
  • Autorizzata Cantor Fitzgerald Europe, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, del Tuf, allo svolgimento in regime di libera prestazione in Italia, nei confronti di controparti qualificate e/o di clienti professionali come individuati ai sensi dell’articolo 6, comma 2-quinquies, lettera a), e comma 2-sexies, lettera a), del medesimo Tuf, dei servizi di investimento e attività di investimnto e del servizio accessorio indicati nell’allegato alla delibera di autorizzazione (delibera n. 21923 del 23 giugno 2021). Cantor Fitzgerald Europe è autorizzata ad operare in Italia in conformità alle disposizioni applicabili alle imprese d’investimento di paesi terzi ai sensi del Tuf ed è sottoposta per tale operatività al regime di vigilanza ivi previsto.
  • Autorizzata Arcmont Asset Management Limited, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, del Tuf, allo svolgimento in regime di libera prestazione in Italia, nei confronti di clienti professionali come individuati ai sensi dell’articolo 6, comma 2-quinquies, lettera a) e comma 2-sexies, lettera a), del medesimo Tuf, senza detenzione, neanche temporanea, degli strumenti finanziari e delle disponibilità liquide della clientela, del servizio di investimento di ricezione e trasmissione di ordini di cui all’art. 1, comma 5, lettera e), del Tuf. Arcmont Asset Management Limited è autorizzata ad operare in Italia in conformità alle disposizioni applicabili alle imprese d’investimento di paesi terzi ai sensi del Tuf ed è sottoposta per tale operatività al regime di vigilanza ivi previsto (delibera n. 21921 del 23 giugno 2021).
Contrasto all'abusivismo (art. 7-octies Tuf)
  • Ordine, ai sensi dell’articolo 7-octies, lettera b), del d.lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 Testo unico della finanza - Tuf di porre termine alla violazione dell’articolo 18 del medesimo Tuf, posta in essere da:

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