Teleconferenza su

"Principi contabili nazionali ed internazionali"

Intervento del Presidente della Consob 
Lamberto Cardia

Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
Roma, 13 maggio 2004

 

1) La collaborazione della Consob con le organizzazioni professionali

La Consob nel corso degli anni ha sempre avuto intensi contatti con i diversi organismi professionali presenti in Italia.

L'art. 162 del TUF, come noto, attribuisce alla Consob il potere di raccomandare principi e criteri per la revisione contabile, richiedendo preventivamente il parere del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e dei ragionieri.

In altri casi i rapporti con le organizzazioni professionali rientrano in una attività di collaborazione spontanea tra le parti interessate alla materia contabile.

I principi contabili emanati dalla Commissione congiunta Dottori commercialisti e Ragionieri rappresentano nell'ordinamento italiano un sub-sistema di regole tecniche che interpretano ed integrano le norme di legge, al fine di fornire con chiarezza la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale nonché del risultato economico dell'impresa.

La Consob sin dal 1994 ha indicato tali principi alle società di revisione quale punto di riferimento, precisando che essi possono e devono essere considerati solo se e nei limiti in cui risultino conformi alla legge. In particolare, la Consob ha affermato che un'eventuale non applicazione di un principio contabile nazionale costituisce un segnale che deve stimolare il revisore ad ulteriori approfondimenti circa la legittimità del bilancio.

Nell'ultimo aggiornamento dello schema di relazione di certificazione (di cui alla Comunicazione DAC/99088450 dell'1.12.1999) la CONSOB ha indicato quale punto di riferimento anche i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) (1) emanati dall 'International Accounting Standard Board(IASB).

 

2) I Nuovi sviluppi in ambito internazionale

2.1 Il Regolamento IAS

Il Regolamento comunitario n.1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 ("Regolamento IAS") impone l'obbligo alle società europee quotate di redigere i bilanci consolidati secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS a decorrere dall'esercizio 2005.

L'obiettivo del Regolamento è l'adozione e l'utilizzazione dei principi contabili internazionali da parte delle società quotate europee, al fine di armonizzare l'informativa finanziaria e garantire un elevato livello di trasparenza e comparabilità dei bilanci.

Il Regolamento riconosce, tra l'altro, agli Stati Membri la facoltà di esercitare le seguenti opzioni:

Come noto, con riferimento al recepimento degli IAS/IFRS (2) in Italia il 24 ottobre u.s. la Camera dei Deputati ha approvato uno schema di norma (art.25 della Legge Comunitaria 2003) in ordine al recepimento dei principi contabili internazionali recati dal Regolamento IAS nella normativa italiana.

Tale schema di norma prevede la delega al Governo ad adottare uno o più decreti legislativi per l'esercizio delle facoltà previste dal Regolamento IAS, entro un anno dalla data di entrata in vigore della citata legge.

In particolare, il nuovo schema di norma estende l' obbligodi adozione dei principi contabili internazionali, riferito in base alla norma comunitaria ai conti consolidatidelle imprese quotate, anche alla redazione dei:

a) bilanci d'esercizio per tutte le società quotate, ad eccezione delle compagnie di assicurazione;

b) bilanci d'esercizio e consolidatidelle società aventi strumenti finanziari diffusipresso il pubblico di cui all'art.116 del TUF;

c) bilanci d'esercizio e consolidati delle banchee degli intermediari finanziari sottoposti a vigilanza da parte della Banca d'Italia;

d) bilancio consolidato di tutte le imprese assicurative;

e) bilancio d'esercizio delle imprese assicurativesolo nel caso in cui sono quotate e non redigono il bilancio consolidato.

L'adozione dei principi contabili internazionali è, invece, concessa come facoltànella redazione del bilancio d'esercizio o consolidato delle società diverse da quelle sopra elencate ad eccezione delle imprese assicurative e di quelle che possono redigere il bilanci in forma abbreviata, ai sensi dell'art.2435-bis del codice civile.

Tale disposizione consentirà, dunque, a tutte le società non quotate nei mercati regolamentati di applicare i principi contabili internazionali ai bilanci consolidati e/o, a seconda dei casi, individuali, con i conseguenti vantaggi in termini di comparabilità e di affidabilità delle informazioni fornite attraverso i documenti contabili.

Inoltre, entro quest'anno, dovrà essere attuata un'importante direttiva dell'Unione Europea (la "direttiva modernizzazione" (3) che modifica la IV e VII direttiva CE) che introduce nell'ordinamento comunitario una serie di disposizioni nuove, volte a consentire l'applicazione in Europa degli IAS/IFRS (4) anche da parte di quelle imprese non soggette all'obbligo di applicazione dei principi contabili internazionali.

 

2.2 Il nuovo ruolo della professione

In considerazione degli sviluppi in ambito internazionale, i soggetti incaricati a livello nazionale di partecipare al processo di definizione dei principi, i cc.dd. standard setters,assumeranno un ruolo determinante sotto il profilo del processo di legislazione contabile in ambito europeo.

Essi, in particolare, dovranno essere in grado di incidere in maniera costruttiva sull'attività dello IASB (5) nella fase di emanazione e revisione dei principi contabili internazionali.

Ciò ha imposto la necessità di innovare profondamente il sistema dello standard settingin Italia attraverso la costituzione di una nuova struttura organizzativa per la partecipazione del settore privato italiano ai costituendi organismi europei sulla contabilità.

La costituzione dell'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), al quale il Consiglio dell'Ordine partecipa attivamente e la Consob è presente in qualità di osservatore, è destinata ad elevare il livello complessivo dell'informazione contabile resa dalle imprese italiane, nonché a rafforzare la rappresentanza nazionale nelle sedi europee e multilaterali nelle quali sono elaborate le regole contabili.

Ciò dovrebbe comportare sensibili effetti sulla qualità dell'informazione resa al mercato e, di conseguenza, coadiuvare l'azione amministrativa della Consob in materia di correttezza e trasparenza dell'informazione.

In particolare, la costituzione del nuovo Organismo è volta a garantire la presenza di un autorevole ed efficiente sistema d'emanazione delle regole tecniche di bilancio, soprattutto alla luce dell'urgenza posta dalle previste modifiche del diritto comunitario in materia contabile.

Con riferimento agli emittenti quotati, il ruolo d'impulso e collaborazione che l'OIC svolgerà negli organismi preposti alla redazione di principi contabili internazionali dovrebbe contribuire ad una migliore definizione del quadro normativo.

Analogamente, l'emanazione di principi contabili nazionali sarà utile ad interpretare ed integrare l'attuale normativa di bilancio applicabile ai bilanci d'esercizio delle società che non sono sottoposte al Regolamento IAS.

In ambito internazionale, un ulteriore importante ruolo viene inoltre attribuito agli standard settersnazionali, sia con riferimento alla possibilità di collaborazione con l'organismo internazionale incaricato di fornire le interpretazioni dei principi internazionali (l'IFRIC (6)), nell'ambito dello stesso processo interpretativo, sia con riferimento all'attività di formazione della professione contabile al fine di garantire un'adozione corretta dei principi contabili internazionali e delle relative interpretazioni.

L'OIC svolgerà, inoltre, un importante ruolo nel recepimento della "direttiva modernizzazione" (ossia la direttiva che modifica la IV e VII direttiva) che introduce, come detto, nell'ordinamento comunitario una serie di disposizioni nuove volte a consentire l'applicazione in Europa degli IAS anche da parte di quelle imprese che non sono obbligate ad applicare il Regolamento IAS.

Ma l'OIC dovrà svolgere un ruolo determinante anche nella fase di passaggio dalle norme contabili nazionali alle nuove regole da applicare nel quadro normativo internazionale a partire dal 2005.

Il passaggio agli IAS/IFRS (7) comporterà, infatti, un importante cambiamento non solo per le circa 7.000 imprese europee quotate, ma anche per molte altre imprese, se si considerano le imprese controllate consolidate, atteso che modificherà significativamente la rappresentazione dei loro conti.

Al riguardo, il CESR ( Committee of European Securities Regulators), l'organismo di coordinamento cui aderiscono tutte le autorità di vigilanza sui mercati finanziari europei, inclusa la Consob, ha pubblicato il 30 dicembre 2003 una raccomandazione indirizzata alle autorità di controllo europee sulle modalità di transizione agli IAS/IFRS (8).

Il CESR considera essenziale che il processo di transizione ai principi contabili internazionali sia monitorato dalle autorità di vigilanza europee per assicurare che gli investitori siano in grado di comprendere gli effetti dell'adozione dei nuovi standardsui conti delle società quotate.

Il documento del CESR mira a conciliare gli obblighi informativi posto a carico delle società quotate con l'esigenza conoscitiva degli investitori, proponendo agli emittenti un'attuazione graduale nella fase di transizione agli IAS/IFRS (9) accompagnata da un'informativa progressiva che illustri, a partire dal bilancio 2003, l'impatto sui conti dell'utilizzo dei nuovi principi contabili. Questa soluzione incentiverà le società a valutare nel tempo le conseguenze finanziarie derivanti dall'adozione dei nuovi standard, consentirà un'adeguata pianificazione della transizione e permetterà al contempo di assicurare agli investitori un'informazione finanziaria facilmente interpretabile.

Al riguardo, non deve essere dimenticato il rilevante impatto che l'adozione dei nuovi standardcomporta anche sui conti delle imprese non quotate e, pertanto, andrà monitorato anche il processo di transizione agli IAS/IFRS (10) di tutte quelle imprese coinvolte nel nuovo scenario contabile internazionale.

2.3 L'importanza della formazione professionale

L'attenzione degli esperti contabili in tema di principi contabili internazionali è destinata necessariamente ad aumentare nel corso dei prossimi mesi nella consapevolezza dei nuovi adempimenti che si prospettano nella redazione dei bilanci.

Un ruolo prioritario viene, quindi, assegnato alla formazione della professione contabile per facilitare la conoscenza delle nuove regole contabili internazionali, con l'obiettivo di coadiuvare i professionisti nel loro ruolo di "raccordo" tra le imprese e la nuova informativa di bilancio richiesta dagli IAS/IFRS (11) e di garantire un'adozione corretta dei principi contabili internazionali e delle relative interpretazioni.

Le importanti novità sul versante internazionale determineranno, infatti, un decisivo cambiamento nei modi con i quali viene esercitata la professione contabile che richiederà una conoscenza approfondita, ed in tempi rapidi, oltre che dei principi contabili nazionali, anche dei principi contabili internazionali elaborati dallo IASB (12).

In tale contesto, le iniziative formative come quella odierna rappresentano uno strumento cruciale per la realizzazione dei principi volti ad armonizzare efficacemente a livello internazionale i principali flussi informativi tra le società e il mercato.

Per questo motivo, esprimo il più vivo apprezzamento al Consiglio Nazionale per l'iniziativa di oggi, che tra l'altro utilizza sapientemente le opportunità tecnologiche per una distribuzione uniforme della conoscenza sul territorio e auguro a tutti voi un buon lavoro.

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note:

1. I principi contabili internazionali sono identificati con la sigla IAS - " International Accounting Standard". A partire dal 1 aprile 2001 i principi di nuova elaborazione sono identificati con la sigla IFRS - " International Financial Reporting Standard".

2. I principi contabili internazionali sono identificati con la sigla IAS - " International Accounting Standard". A partire dal 1 aprile 2001 i principi di nuova elaborazione sono identificati con la sigla IFRS - " International Financial Reporting Standard".

3. Direttiva n. 2003/51 CE.

4. I principi contabili internazionali sono identificati con la sigla IAS - " International Accounting Standard". A partire dal 1 aprile 2001 i principi di nuova elaborazione sono identificati con la sigla IFRS - " International Financial Reporting Standard".

5." International Accounting Standard Board".

6."International Financial Reporting Interpretations Committee"

7. I principi contabili internazionali sono identificati con la sigla IAS - " International Accounting Standard". A partire dal 1 aprile 2001 i principi di nuova elaborazione sono identificati con la sigla IFRS - " International Financial Reporting Standard".

8. I principi contabili internazionali sono identificati con la sigla IAS - " International Accounting Standard". A partire dal 1 aprile 2001 i principi di nuova elaborazione sono identificati con la sigla IFRS - " International Financial Reporting Standard".

9. I principi contabili internazionali sono identificati con la sigla IAS - " International Accounting Standard". A partire dal 1 aprile 2001 i principi di nuova elaborazione sono identificati con la sigla IFRS - " International Financial Reporting Standard".

10. I principi contabili internazionali sono identificati con la sigla IAS - " International Accounting Standard". A partire dal 1 aprile 2001 i principi di nuova elaborazione sono identificati con la sigla IFRS - " International Financial Reporting Standard".

11. I principi contabili internazionali sono identificati con la sigla IAS - " International Accounting Standard". A partire dal 1 aprile 2001 i principi di nuova elaborazione sono identificati con la sigla IFRS - " International Financial Reporting Standard".

12."International Accounting Standard Board".