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Compie cinque anni l'Arbitro per le controversie finanziarie (Acf) - Nel 2021 record di risarcimenti ai risparmiatori - Restituiti 39,2 milioni (+36% sul 2020); circa 120 milioni dal 2017 (Comunicato stampa ACF del 31 marzo 2022)

COMUNICATO STAMPA

Un 2021 da record. L'Arbitro per le controversie finanziarie (Acf), l'organismo di risoluzione stragiudiziale dei contenziosi tra risparmiatori e intermediari, ha chiuso l'anno scorso con 39,2 milioni di euro di risarcimenti riconosciuti ai risparmiatori.

È l'importo più alto in cinque anni di attività, da quando l'Acf, istituito presso la Consob, ha iniziato ad operare nel gennaio 2017. Rispetto ai 28,9 milioni restituiti nel 2020 dagli intermediari ai piccoli investitori l'incremento registrato nel 2021 è del 36%.

Complessivamente, nel quinquennio 2017 – 2021, sono rientrati nelle tasche dei risparmiatori 120 milioni di euro con una percentuale di accoglimento dei ricorsi attestatasi in media al 67% (69% nel 2021). Malgrado le decisioni dell'Arbitro non siano vincolanti, nella stragrande maggioranza dei casi (96,1%) gli intermediari si adeguano e chiudono il contenzioso nei termini indicati dall'Acf.

Sono questi alcuni dei dati che risultano dalla relazione annuale per il 2021, pubblicata oggi dall'Arbitro e disponibile integralmente sul sito www.acf.consob.it insieme ad una Nota illustrativa.

In forte aumento anche i procedimenti chiusi (a quota 2119 con un incremento del 40,3%  rispetto ai 1510 del 2020). Nei cinque anni di attività l'Arbitro ha ricevuto in tutto 8.695 ricorsi e ha concluso 7.385 procedimenti. Aumentano, infine, i casi di estinzione anticipata del contenzioso (242 nel 2021 contro i 212 del 2020) grazie agli accordi intervenuti mentre era in corso il procedimento davanti all'Arbitro, segno che lo strumento della riconciliazione stragiudiziale favorisce l'intesa fra le parti.

Dalla relazione risulta che la maggior parte dei ricorsi (quasi il 70%) proviene da persone di età superiore ai 55 anni, un dato che conferma come in Italia la ricchezza finanziaria sia concentrata nelle fasce di età più avanzata. I ricorsi presentati dagli under 40 sono appena il 10% del totale. A rivolgersi all'Arbitro sono in prevalenza gli uomini (2/3 a fronte di 1/3 di donne), anche se sotto la soglia dei 40 anni il divario di genere tende ad attenuarsi. La provenienza geografica dei ricorsi è omogenea rispetto alle varie aree del Paese con la Puglia in testa quanto a numero di ricorsi.

All'origine dei contenziosi c'è il più delle volte un'informazione inadeguata sulle caratteristiche dei prodotti offerti e di conseguenza una scarsa consapevolezza da parte dei risparmiatori sull'investimento che si accingono a fare. "Ciò di cui gli investitori retail necessitano – osserva Gianpaolo Eduardo Barbuzzi, Presidente dell'Arbitro – sono informazioni migliori, non maggiori informazioni".

 Comunicato stampa in versione PDF

31 marzo 2022