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Prestiti obbligazionari convertibili (Poc) non standard - Via libera della Consob ad una Comunicazione che riordina gli obblighi di trasparenza (4 maggio 2023)

Più trasparenza per gli azionisti e per il mercato in occasione delle operazioni di rafforzamento patrimoniale riservate ad un unico investitore: è questo il senso di una Comunicazione della Consob in vigore da oggi, 4 maggio 2023, che aggiorna e riordina gli obblighi informativi in capo agli emittenti in caso di raccolta di capitali attraverso i Prestiti obbligazionari convertibili (Poc) non standard  e fornisce indicazioni anche per gli aumenti di capitale riservati come i Seda (Stand-by Equity Distribution Agreement) e i Sef (Step-up Equity Financing), già oggetto di due precedenti Comunicazioni Consob, adesso abrogate.

La Comunicazione (n. 1/2023 dal titolo “Operazioni di rafforzamento patrimoniale riservate ad un unico investitore: Poc non standard, Seda, Sef e altre operazioni aventi caratteristiche analoghe - Richieste ai sensi dell’art. 114, comma 5, del d.lgs. n. 58/1998”) richiama l’esigenza di evidenziare le clausole contrattuali dei Poc non standard, la destinazione dell’aumento di capitale che scaturisce dall’operazione, i rischi di potenziale deprezzamento delle azioni dell’emittente, la stima del suo fabbisogno finanziario netto complessivo.

L’intervento, oltre a definire i requisiti di disclosure per le emissioni di Poc non standard, opera una sistematizzazione della materia. La Comunicazione fa seguito alla consultazione con il mercato conclusa il 1° marzo scorso ed è stata adottata il 3 maggio 2023.

Vengono fornite, inoltre, indicazioni anche agli investitori-sottoscrittori unici circa le operazioni di compravendita sulle azioni delle società emittenti e sugli strumenti ad esse collegati. Per gli investitori unici in società le cui azioni sono negoziate su sistemi multilaterali di negoziazione (Mtf), in un’ottica di proporzionalità, la disclosure al pubblico è solo raccomandata, limitatamente ai casi in cui gli investitori detengano, nella medesima società, una partecipazione ritenuta significativa (almeno pari al 5% del relativo capitale sociale). 

 Comunicazione n. 1/23 del 3 maggio 2023 in versione PDF

 Relazione illustrativa sugli esiti della consultazione

 Osservazioni al documento di consultazione del 14 febbraio 2023

04 maggio 2023 14:30