Consob Informa - Anno XXVI - N. 3 - 27 gennaio 2020 - AREA PUBBLICA
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Le notizie della settimana:
Comunicazioni a tutela dei risparmiatori
La corporate governance delle società quotate italiane. Le analisi di Consob, Comitato per la Corporate Governance e Assonime-Emittenti Titoli: Milano, 2 marzo 2020
Quote di genere: Consob avvia una breve consultazione con il mercato sulle modalità applicative della nuova disciplina
Pubblicazione dell’elenco degli emittenti azioni quotate PMI
Opa Gamma Bidco Spa su azioni Gamenet Group Spa: Consob approva il documento di offerta
Consob approva il prospetto relativo all’offerta e all’ammissione a quotazione di obbligazioni Intek Group Spa
Autorizzazione alla Goldman Sachs International all’esercizio in Italia in regime di libera prestazione di servizi di investimento con servizi accessori in caso di hard Brexit
Bilancio di previsione e regime contributivo Consob per il 2020
Seminario Consob - Cattolica su Banca e Finanza: settimo incontro dell'anno accademico 2019/2020
Comunicazioni a tutela dei risparmiatori di altre autorità di vigilanza
LE DECISIONI DELLA COMMISSIONE ASSUNTE O RESE PUBBLICHE NEL CORSO DELLA SETTIMANA
- LE NOTIZIE DELLA SETTIMANA -
Consob ha ordinato l'oscuramento di 7 nuovi siti web, che offrono abusivamente servizi finanziari.
L'autorità si è avvalsa degli strumenti derivanti dal "decreto crescita" (legge n. 58 del 28 giugno 2019, articolo 36, comma 2-terdecies), che ha attribuito a Consob il potere di ordinare ai fornitori di servizi di connettività a internet l’inibizione dell’accesso dall'Italia ai siti web, tramite cui vengono offerti servizi finanziari senza la dovuta autorizzazione.
Di seguito l'elenco delle società e dei siti:
- Ace Capital Ltd (www.ftefxpro.com);
- Ks-securities (www.ks-securities.com);
- “Local Trader” e "LibraMarktes" (www.localtrader.app/?lp=10, www.libramarkets.com);
- RMT 500 Ltd (www.rtm500.com);
- Tradepoint Systems Ltd(www.atlantika.io);
- RL Ltd (www.royaltd24.com).
Sale così a 124 il numero dei siti oscurati da luglio scorso, da quando cioè Consob ha acquisito il potere di ordinare l’oscuramento dei siti.
I provvedimenti con i quali è stato ordinato alle suddette società la cessazione dell'attività abusiva sono consultabili sul sito www.consob.it.
Sono in corso le attività di oscuramento dei siti da parte dei fornitori di connettività a internet, che operano sul mercato italiano. Per motivi tecnici l'oscuramento effettivo potrà richiedere alcuni giorni.
La Consob richiama l’attenzione dei risparmiatori sull’importanza di prestare la massima attenzione al fine di effettuare in piena consapevolezza le scelte di investimento, focalizzandosi su quei comportamenti di comune buon senso – come ad esempio verificare che l’operatore con cui si investe sia autorizzato - che sono imprescindibili, se si vuole davvero salvaguardare e, magari, far fruttare il proprio risparmio. A tal fine Consob ricorda che sul sito www.consob.it è presente in homepage la sezione “Occhio alle truffe!”, dove sono presenti informazioni utili a mettere in guardia l’investitore contro gli operatori abusivi.
Il prossimo 2 marzo alle 14.30 presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo, Via Romagnosi, 8, Milano, si terrà un convegno dal titolo “Evoluzione della corporate governance e successo sostenibile dell’impresa”.
Nel corso del convegno verranno presentati:
- il Rapporto Consob sulla corporate governance delle società quotate italiane per il 2019, che fornisce evidenze in merito ad assetti proprietari, organi sociali, assemblee e operazioni con parti correlate, sulla base di dati desunti da segnalazioni statistiche di vigilanza e informazioni pubbliche;
- il Rapporto del Comitato per la Corporate Governance, che fornisce una valutazione dello stato di attuazione del Codice di Autodisciplina e raccomandazioni alle società per una sua più efficace applicazione;
- il Rapporto Assonime-Emittenti Titoli, che fornisce un’analisi della corporate governance delle società quotate italiane alla luce delle indicazioni del Codice di Autodisciplina.
I tre Rapporti saranno disponibili al termine della presentazione.
La partecipazione è libera, ma è gradita la registrazione online tramite il modulo SIPE: http://www.consob.it/web/area-pubblica/iscrizione-seminari.
La Consob ha avviato una breve consultazione con il mercato finanziario su una proposta di Comunicazione, volta a chiarire le modalità applicative delle nuove norme in materia di quote di genere, contenute nella legge di bilancio per il 2020 che ha modificato il Testo unico della finanza (articoli 147-ter e 148).
Tenuto conto dell’urgenza dovuta all’entrata in vigore della disciplina dai primi rinnovi degli organi sociali successivi al 1° gennaio 2020, all’imminenza della prossima stagione assembleare nonché alla circostanza che nei primi mesi dell’anno si svolgono le attività per la definizione delle liste dei candidati, la consultazione si concluderà martedì 28 gennaio.
La nuova disciplina introdotta dalla legge di bilancio 2020 prevede che gli organi di gestione e di controllo delle società quotate in Borsa riservino al genere meno rappresentato “almeno due quinti” dei componenti.
Poiché nel caso di collegi formati da tre membri la riserva dei due quinti risulta inapplicabile per impossibilità aritmetica, la proposta che la Consob porta in consultazione indica di attenersi alla regola dell’arrotondamento per difetto anziché per eccesso, come attualmente previsto dal Regolamento Emittenti. A tale comunicazione seguirà la consultazione con il mercato per l’adeguamento del Regolamento Emittenti alla nuova disciplina.
Il documento di consultazione è disponibile sul sito www.consob.it (http://www.consob.it/web/area-pubblica/consultazioni?viewId=consultazioni_in_corso).
La Commissione ha pubblicato sul proprio sito l’elenco delle “PMI” ai sensi dell’art. 1 w-quater.1) del Testo Unico della Finanza - Tuf (http://www.consob.it/web/area-pubblica/emittenti-quotati-pmi).
L’art. 1, comma 1, lettera w-quater.1) del Tuf , ha introdotto la definizione di “PMI” come “[...] le piccole e medie imprese, emittenti azioni quotate il cui fatturato anche anteriormente all’ammissione alla negoziazione delle proprie azioni, sia inferiore a 300 milioni di euro, ovvero che abbiano una capitalizzazione media di mercato inferiore ai 500 milioni di euro. Non si considerano PMI gli emittenti azioni quotate che abbiano superato entrambi i predetti limiti per tre anni consecutivi.[...]”
L’attribuzione della qualifica di PMI ad un emittente comporta alcune significative modificazioni della disciplina applicabile in materia di:
1. trasparenza degli assetti proprietari, con l’innalzamento della soglia minima delle partecipazioni rilevanti da comunicare ai sensi dell’articolo 120 del Tuf dal 3% al 5%;
2. offerte pubbliche d’acquisto obbligatorie, con specifico riferimento: a) alla facoltà degli emittenti PMI di stabilire, per via statutaria, una soglia opa diversa da quella standard purché compresa tra il 25% e il 40% (articolo 106, comma 1-ter del Tuf); b) alla facoltà degli emittenti PMI di esercitare la facoltà di opt-out statutario dell’obbligo di opa da consolidamento nei primi cinque anni dalla quotazione (articolo 106, comma 3-quater del Tuf).
Inoltre, la disciplina in esame ha modificato l’intero regime normativo in materia di opa obbligatoria introducendo la previsione secondo cui “Nelle società diverse dalle PMI l'offerta di cui al comma 1 è promossa anche da chiunque, a seguito di acquisti, venga a detenere una partecipazione superiore alla soglia del venticinque per cento in assenza di altro socio che detenga una partecipazione più elevata” (articolo 106, comma 1-bis del Tuf). Sempre il citato articolo 1, comma 1, lettera w-quater.1) del Tuf assegna all’Istituto precisi compiti operativi, prevendendo che “La Consob stabilisce con regolamento le disposizioni attuative della presente lettera, incluse le modalità informative cui sono tenuti tali emittenti in relazione all’acquisto ovvero alla perdita della qualifica di PMI. [...]”.
Al fine di dare seguito a tale disposizione, la Consob il 24 novembre 2017 ha avviato una fase di consultazione con il mercato in merito alla disposizioni attuative della definizione di emittenti azioni quotate “PMI”.
Più nel dettaglio, con il documento di consultazione, sono state articolate proposte regolamentari riguardanti i) i criteri di calcolo della capitalizzazione e del fatturato, ii) gli adempimenti informativi cui sono tenuti gli emittenti in relazione all’acquisto ovvero alla perdita della qualifica di PMI e iii) le modalità di pubblicazione dell’elenco delle PMI.
Ad esito del processo consultivo, la Commissione il 10 ottobre 2018, con la delibera n. 20621 ha approvato una modifica del Regolamento Emittenti che introduce l’articolo 2-ter (“Disposizioni attuative della definizione di PMI”) e ha stabilito che “In sede di prima applicazione [...] le PMI effettuano una comunicazione alla Consob entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente delibera, contenente le seguenti informazioni:
a) l’indicazione del possesso della qualifica di PMI, unitamente all’esercizio di decorrenza della stessa;
b) i valori della capitalizzazione e del fatturato, con precisazione delle componenti che hanno concorso a determinare il valore del fatturato, anche riferiti agli esercizi successivi a quello di decorrenza della qualifica.”
Di conseguenza, nel mese di novembre 2018, è stato pubblicato sul sito internet dell’Istituto un avviso con il quale si richiedeva agli emittenti interessati (ossia alle società PMI) di procedere alla comunicazione dei dati prescritti tramite l'impiego di un apposito file excel.
Sulla base dei dati raccolti e delle verifiche effettuate anche con il confronto con gli emittenti interessati si è proceduto con la pubblicazione dell’elenco degli emittenti quotati PMI alla data del 30 settembre 2019 che ricomprende le sole società italiane (aventi sede legale in Italia) con (almeno) azioni ordinarie ammesse a negoziazione sul MTA. Sono, pertanto, escluse dall’elenco le società estere e le società italiane con sole azioni di risparmio quotate.
Consob ha approvato il documento relativo all’offerta pubblica di acquisto (opa) obbligatoria promossa, ai sensi degli articoli 102 e 106, comma 1, del d. lgs. n. 58/1998 (“Tuf”), da Gamma Bidco Spa (“Gamma Bidco” o l’”offerente”) sulla totalità delle azioni ordinarie emesse da Gamenet Group Spa (“Gamenet” o l’“emittente”) quotate sul mercato MTA, segmento Star (delibera n. 21217 del 22 gennaio 2020).
Con comunicato del 16 dicembre 2019, Gamma Bidco – società italiana costituita per conto dei fondi di investimento gestiti dalla società statunitense Apollo Management IX, L.P. – ha reso noto il sorgere dell’obbligo di promuovere un’opa avente ad oggetto le azioni ordinarie emesse da Gamenet per effetto dell’acquisto di un pacchetto azionario pari al 48,67% del capitale dell’emittente, al prezzo unitario di 13 euro.
A capo della catena di controllo di Gamma Bidco vi è AGM Management LLC (“AGM”), società statunitense avente sede nello stato del Delaware, la quale ha effettuato, in qualità di dichiarante, le comunicazioni ai sensi dell’articolo 120 del Tuf.
Gamenet è una società quotata, a far data dal dicembre 2017, sull’Mta, segmento Star ed è posta a capo dell’omonimo gruppo. È una delle maggiori gaming company operanti in Italia nel settore del gioco pubblico autorizzato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Il gruppo Gamenet nasce il 1° luglio 2016 dall’operazione di acquisizione, da parte di Gamenet, di Intralot Holding and Services Spa, ramo italiano del gruppo Intralot, operante anch’esso nel settore del gioco. Prima dell’ingresso di Gamma Bidco nel capitale dell’emittente i principali soci di Gamenet erano TCP Lux Eurinvest Sarl (“TCP”), che ne deteneva il 28,67% del capitale, e Intralot Italian Investments Bv., che ne deteneva il 20% (“Intralot”).
Alla data del documento di offerta, ai sensi dell’articolo 120 del Tuf, l’unico azionista che risulta detenere una partecipazione rilevante in Gamenet è l’offerente che detiene il 67,24% del capitale dell’emittente. Il restante capitale è flottante.
L’obiettivo dell’opa dichiarato dell’offerente è il delisting di Gamenet.
Soggetti qualificabili come agenti di concerto con l’offerente, ai sensi dell’articolo 101-bis, comma 4-bis, del Tuf sono: Gamma Bidco Spa; Gamma Midco Spa; Gamma Topco Sarl; AP IX Euro Leverage Scsp; Apollo Global Management Inc; AGM Management Llc e tutti i soggetti che si interpongono tramite rapporti partecipativi e gestori tra AP IX Euro Leverage Scsp e AGM Management Llc. Nessuno di tali soggetti, secondo quanto dichiarato dall’offerente nel documento d’offerta, detiene azioni Gamenet, né ha effettuato acquisti aventi ad oggetto azioni Gamenet nei 12 mesi antecedenti la comunicazione dell’offerta.
L’offerta ha ad oggetto (i) massime 8.693.124 azioni Gamenet, pari al 28,97% del relativo capitale, corrispondenti alla totalità delle azioni non detenute dall’offerente , nonché (ii) eventuali massime 1.500.000 azioni ordinarie Gamenet che potrebbero rinvenire dall’esercizio di tutte le stock option emesse e assegnate nell’ambito del “piano di stock option 2017-2020” (il “piano”) deliberato dal Consiglio di amministrazione dell’emittente il 18 marzo 2018.
Ai sensi del regolamento del piano è prevista la possibilità per i detentori delle opzioni di esercitare anticipatamente la totalità delle stesse – a prescindere dalla scadenza del periodo di vesting e dal conseguimento dell’obiettivo di performance – entro 6 mesi decorrenti dal verificarsi del presupposto per la promozione di un’opa totalitaria sulle azioni Gamenet (la c.d. “clausola di accelerazione”, operante per i sei mesi successivi al 16 dicembre 2019 e, comunque, secondo quanto specificato nel documento, valida sino a 6 mesi dopo l’eventuale delisting).
Le massime 1.500.000 azioni che potranno essere anticipatamente assegnate ai beneficiari del Piano saranno costituite dalle 1.131.900 azioni proprie emesse da Gamenet e corrispondenti alla totalità delle azioni proprie da essa ad oggi detenute e, per il residuo, dalle azioni rivenienti dall’aumento di capitale sociale con esclusione del diritto di opzione, riservato in sottoscrizione ai beneficiari del piano di stock option, avente ad oggetto l’emissione di massime 370.000 azioni ordinarie. L’aumento di capitale verrà approvato dal Consiglio di amministrazione dell’emittente (sulla base alla delega ricevuta dall’assemblea) prima dell’inizio del periodo di adesione.
L’offerta non ha invece ad oggetto le 20.174.976 azioni detenute dall’offerente (rappresentative del 67,249% capitale sociale dell’emittente), nonché quelle che dovessero residuare a seguito dell’eventuale mancato esercizio di tutte le stock option entro la fine del periodo di adesione. Il numero di azioni oggetto dell’offerta potrebbe: i) diminuire in funzione di eventuali ulteriori acquisti sul mercato che Gamma Bidco potrebbe effettuare sino alla chiusura del periodo di adesione, ovvero ii)aumentare in funzione dell’esercizio delle stock option.
Il corrispettivo dell’offerta è pari a 13,00 euro per ogni azione Gamenet portata in adesione. L’esborso massimo calcolato sulla base del corrispettivo e del numero massimo delle azioni oggetto dell’offerta, incluse le 1.500.000 azioni ordinarie eventualmente assegnate per effetto dell’integrale esercizio anticipato delle stock option, è pari a 132.510.612 euro.
Il periodo di adesione ha inizio il 27 gennaio 2020 e termine il successivo 4 febbraio – estremi inclusi – con pagamento del corrispettivo il 19 febbraio 2020. L’eventuale riapertura dei termini avrà luogo il 20, 21, 24, 25 e 26 febbraio 2020.
Qualora all’esito dell’offerta, per effetto delle adesioni e degli eventuali ulteriori acquisti sul mercato, l’offerente e le persone che agiscono di concerto vengano a detenere:
- una partecipazione complessiva almeno pari al 95% del capitale sociale dell’emittente, anche tenuto conto degli esiti dell’eventuale obbligo di acquisto di cui all’articolo 108 del Tuf, l’offerente si avvarrà del diritto di acquistare le rimanenti azioni Gamenet in circolazione, ai sensi dell’articolo 111 del Tuf e con l’esercizio di tale diritto adempierà anche, con un’unica procedura, all’obbligo di acquisto di cui al comma 1 dell’articolo 108 del Tuf. Ai sensi dell’articolo 108, comma 3, del Tuf, così come richiamato dall’articolo 111 del Tuf, il diritto di acquisto sarà esercitato riconoscendo un corrispettivo per ogni azione pari al corrispettivo dell’offerta;
- una partecipazione complessiva superiore al 90%, ma inferiore al 95% del capitale di Gamenet, Gamma Bidco non ripristinerà un flottante sufficiente ad assicurare il regolare andamento delle negoziazioni delle azioni dell’emittente. Pertanto, l’offerente adempierà all’obbligo di acquistare le restanti azioni dell’emittente, ai sensi dell’articolo 108, comma 2, del Tuf, ad un corrispettivo determinato ai sensi dell’articolo 108, comma 3, del Tuf (vale a dire ad un prezzo pari al corrispettivo dell’offerta).
Il comunicato di cui agli articoli 103, comma 3, Tuf e 39 del Regolamento Consob n. 11971/1999 (“Regolamento Emittenti”) è pubblicato in allegato al documento di offerta. All’offerta è altresì applicabile la previsione di cui all’articolo 39-bis del Regolamento Emittenti in tema di parere degli amministratori indipendenti; tale parere è allegato al suddetto comunicato dell’emittente. All’offerta è inoltre applicabile la riapertura dei termini di cui all’aricolo 40-bis del Regolamento Emittenti.
La Commissione ha approvato il prospetto relativo all’offerta pubblica e all’ ammissione a quotazione sul mercato telematico delle obbligazioni organizzato e gestito da Borsa Italiana Spa (Mot) di obbligazioni “Intek Group 2020-2025”. Si tratta di 1.157.500 obbligazioni della durata di cinque anni, del valore nominale di 21,6 euro ciascuna, per un valore nominale complessivo pari a 25 milioni di euro, offerte al prezzo pari al valore nominale e con un tasso di interesse nominale annuo lordo del 4,5% .
Borsa Italiana ha ammesso a quotazione sul Mot le obbligazioni il 21 gennaio 2020.
Il 3 dicembre scorso il CdA di Intek ha approvato l’emissione di un prestito obbligazionario non convertibile, in una o più tranche, fino ad un ammontare nominale complessivo massimo in linea capitale di 110 milioni di euro , costituito da massime 5.092.592 obbligazioni al portatore da nominali 21,6 euro ciascuna, aventi durata di cinque anni a decorrere dalla data di godimento del prestito e un tasso fisso nominale annuo lordo minimo del 4,25%.
Il prestito obbligazionario, per un controvalore di circa 101 milioni di euro, è posto al servizio di una complessa operazione che prevede:
(i) un’offerta pubblica di scambio volontaria parziale su 2.354.253 obbligazioni del prestito “Intek Group 2015-2020” in circolazione di prossima scadenza, con corrispettivo rappresentato da massime 2.354.253 obbligazioni per complessivi 50,9 milioni di euro (“offerta di scambio sulle obbligazioni Intek Group 2015-2020”);
(ii) contestualmente, un’offerta pubblica in sottoscrizione di 1.157.500 obbligazioni del valore nominale complessivo di circa 25 milioni di euro incrementabile (cd. claw back) sino ad un ammontare pari a 3.511.753 obbligazioni, per un valore nominale complessivo di circa 75,9 milioni di euro, in considerazione del livello di adesione all’offerta di scambio sulle obbligazioni Intek Group 2015-2020 (“offerta in sottoscrizione” di cui al prospetto informativo oggetto di approvazione in Commissione);
(iii) in caso di emissione di obbligazioni per un ammontare nominale complessivo almeno pari a 60 milioni di euro, un’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle azioni di risparmio Intek, con corrispettivo rappresentato da 1.165.070 obbligazioni, per un valore nominale complessivo di circa 25,2 milioni di euro (“offerta di scambio sulle azioni di risparmio”).
L’emittente è una holding di partecipazioni diversificate orientata verso settori produttivi e finanziari. Alla data del prospetto informativo, i principali settori di investimento della società sono:
A.il settore del rame, comprendente la produzione e la commercializzazione dei semilavorati in rame e sue leghe, che fa capo alla società controllata KME SE e che rappresenta circa il 75% dell’attivo del gruppo;
B.il settore delle attività finanziarie ed immobiliari, che comprende l’attività di private equity, svolta in precedenza anche attraverso il fondo di investimento chiuso I2 Capital Partners, liquidato nel luglio 2019 e la gestione di crediti (fiscali, non performing e derivanti da procedure concorsuali) e di beni immobili nonché la partecipazione in Culti Milano Spa. Tale settore rappresenta circa il 10% dell’attivo del gruppo.
Alla data del prospetto informativo, il capitale sociale di Intek è detenuto per il 46,97% da Quattroduedue\Holding Bv.,tramite la controllata totalitaria Quattroduedue Spa, la quale detiene 182.778.198 azioni della società e il 61,66% del totale dei diritti di voto. Quattroduedue Holding Bv. esercita il controllo sull’emittente ai sensi dell’articolo 93 del Tuf.
Nessuno dei soci detiene il controllo di Quattroduedue Holding B.V. ai sensi dell’articolo 93 del Tuf; tuttavia, Vincenzo Manes, che detiene una partecipazione del 35,12% in Quattroduedue Holding B.V. tramite Mapa Srl., ha anche un ruolo chiave in alcune delle scelte strategiche aziendali.
L’offerta delle obbligazioni ha inizio il 27 gennaio 2020 e termine il 14 febbraio 2020; la data di pagamento sarà il 18 febbraio 2020, salvo proroga del periodo di offerta. I quantitativi minimi di sottoscrizione sono pari a 50 obbligazioni, per un valore nominale complessivo pari a 1.080 euro (il “lotto minimo di sottoscrizione”) o suoi multipli.
Le obbligazioni del prestito costituiscono obbligazioni dirette, incondizionate, non garantite e a tasso fisso. Il rimborso, alla pari, e dunque al 100% del valore nominale, avverrà in un’unica soluzione, alla data di scadenza del prestito. Facoltà dell’emittente è di rimborsare anticipatamente, anche in via parziale, le obbligazioni del prestito, a decorrere dalla scadenza del secondo anno dalla data di godimento del prestito.
Ove sia esercitata tale facoltà, il prezzo di rimborso delle obbligazioni del prestito (fermo restando che saranno corrisposti gli interessi maturati e non ancora pagati sulle obbligazioni del prestito rimborsate alla data di rimborso) sarà pari: (i) dallo scadere del secondo anno, al 102% della quota di valore nominale oggetto di rimborso; (ii) dallo scadere del terzo anno, al 101% della quota di valore nominale oggetto di rimborso; e (iii) dallo scadere del quarto anno, al 100% della quota di valore nominale oggetto di rimborso.
L’operazione è finalizzata al rifinanziamento del debito di Intek e al reperimento delle risorse necessarie per lo sviluppo delle attività di investimento del gruppo e, per quanto concerne l’offerta di scambio sulle azioni di risparmio, alla semplificazione della struttura del capitale. Il rifinanziamento del debito di Intek si pone l’obiettivo di estendere la vita media dell’indebitamento finanziario lordo e di riduzione del costo.
Come rappresentato nel prospetto, l’offerta di scambio sulle obbligazioni 2015 – 2020 sarà promossa in regime di esenzione dall’applicazione delle disposizioni di legge e regolamentari in materia di offerte pubbliche di acquisto e di scambio ai sensi dell’articolo 101-bis, comma 3-bis del Tuf e in conformità all’articolo 35-bis, comma 4, del Regolamento Emittenti. Inoltre il prospetto precisa che: “Intek pubblicherà su base volontaria un documento informativo relativo all’offerta di scambio sulle obbligazioni 2015 – 2020 entro la data di inizio di tale [o]fferta”. Come altresì rappresentato nel prospetto, l’offerta di scambio sulle azioni di risparmio sarà soggetta alle disposizioni di legge e regolamentari in materia di offerte pubbliche di acquisto e di scambio ai sensi degli articoli 102 e seguenti del Tuf e il relativo documento di offerta sarà soggetto all’approvazione da parte della Consob.
Il prospetto riporta nel capitolo "fattori di rischio" gli elementi di rischiosità relativi alla situazione finanziaria dell’emittente e del gruppo, all’attività operativa e al settore di attività dell’emittente e del gruppo, alla governance, nonché agli strumenti finanziari dell’emittente.
La Commissione ha autorizzato, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, del Testo unico della finanza (Tuf), Goldman Sachs International (private unlimited company) - GSI a svolgere in Italia, in caso di hard Brexit, in regime di libera prestazione, nei confronti di controparti qualificate o di clienti professionali (ex articolo 6, comma 2-quinquies, lettera a), e comma 2-sexies, lettera a), del Tuf) i servizi di investimento di: negoziazione per conto proprio; esecuzione di ordini per conto dei clienti; assunzione a fermo e/o collocamento sulla base di un impegno irrevocabile nei confronti dell'emittente; collocamento senza impegno irrevocabile nei confronti dell’emittente; gestione di portafogli; ricezione e trasmissione di ordini; consulenza in materia di investimenti (delibera n. 21219 del 23 gennaio 2020).
GSI è un’impresa di investimento di diritto inglese, autorizzata dalla Prudential Regulatory Authority (PRA) e vigilata dalla stessa PRA e dalla Financial Conduct Authority. GSIfa parte del gruppo Goldman Sachs la cui capogruppo è la holding bancaria di diritto statunitense “The Goldman Sachs Group, Inc”. GSI è attualmente autorizzata ad operare in tutti i Paesi dell’ Unione europea e dello Spazio economico europeo (quindi, inclusa l’Italia) in virtù del passaporto MiFID (Markets in Financial Instruments Directive).
Approvato il regime contributivo della Consob per il 2020. La determinazione dei soggetti tenuti al pagamento, della misura dei contributi e delle modalità di pagamento è dettagliata nella delibera n. 21211 del 20 dicembre 2019.
Il gettito previsto dal regime contributivo per il 2020 è pari a 133,94 milioni di euro, con un incremento di 8,75 milioni di euro (+ 7,0%) rispetto al 2019.
La delibera è pubblicata nel Bollettino della Consob ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 2020.
La Commissione ha anche approvato il bilancio di previsione dell'Istituto per il 2020 (delibera n. 21213 del 20 dicembre 2019).
Quattro le macro-aree di intervento individuate nella programmazione finanziaria per il triennio 2020-2022 in coerenza con il piano strategico: a) assunzione di nuove risorse di organico e riforma delle carriere del personale; b) sviluppo del sistema informatico e realizzazione di investimenti a sostegno dell’innovazione tecnologica; c) sviluppo delle attività di educazione finanziaria; d) sviluppo dell'attività dell'Arbitro per le Controversie Finanziarie (Acf).
Per il 2020 la spesa programmata è di 160,70 milioni di euro e presenta un incremento di 3,61 milioni di euro (+ 2,3%) rispetto al 2019 (157,09 milioni).
La previsione per il 2020 include il rafforzamento del personale per adeguare la pianta organica alle maggiori esigenze di vigilanza, derivanti dall'evoluzione del contesto normativo e l'ammodernamento dei sistemi informativi, con l'introduzione di nuove applicazioni informatiche a sostegno dell'azione di vigilanza.
È previsto, inoltre, lo sviluppo delle attività di educazione finanziaria utili ad innalzare il livello di conoscenze e competenze dei cittadini. Sono infine compresi gli oneri legati all'attività dell'Arbitro per le controversie finanziarie.
Rispetto al preventivo di spesa per il 2020 (163,87 milioni), elaborato nella precedente pianificazione finanziaria relativa al triennio 2019- 2021, presenta, invece, una riduzione di 3,17 milioni di euro (-1,9%).
In sede di predisposizione del bilancio di previsione l'avanzo di amministrazione dell'esercizio 2019, unitamente alle disponibilità presenti sul Fondo per la stabilizzazione delle entrate contributive, è stato integralmente utilizzato per il finanziamento della spesa previsto per il 2020.
La stima per il 2020 tiene, inoltre, conto degli effetti delle misure di razionalizzazione dei costi di gestione adottate da Consob negli anni scorsi, oltre che delle disposizioni di legge in tema di spending review delle amministrazioni pubbliche.
Venerdì 7 febbraio 2020 dalle 11.30 alle 13.00 si terrà il seminario del nuovo ciclo di incontri su banca e finanza dell'anno accademico 2019-20, organizzati da Consob e dall'Università Cattolica del Sacro Cuore, dipartimento di Scienze dell'economia e della gestione aziendale - Segesta. Sede la Sala Brasca, Largo Gemelli 1, Milano.
Il seminario, dal titolo "The Structure and Governance of Earnout Payments in M&As" sarà presentato da Leonidas Barbopoulos, University of Edinburgh.
La partecipazione agli incontri è libera e gratuita.
Per informazioni: www.unicatt.it/segesta, dip.segesta@unicatt.itm, telefono: 02.72342467.
Le autorità di vigilanza diRegno Unito(Financial Conduct Authority - Fca), Lussemburgo (Commision de Surveillance du Secteur Financier - Cssf), Belgio (Financial Services and Markets Authority - Fsma), Spagna (Comisión Nacional del Mercado de Valores - Cnmv), Hong Kong (Securities and Futures Commission - Sfc), Ontario (Ontario Securities Commission - Osc) e Taipei (Financial Supervisory Commission Chinese Taipei - Fsc)segnalano le società e i siti web che stanno offrendo servizi di investimento, finanziari e assicurativi senza le previste autorizzazioni.
Segnalate dalla Fca:
- Ryde Asset Management (www.rydeassetmanagement.com) con sede dichiarata a Londra (Uk);
- Algebris Investment (www.algebris-investment.com) con sede dichiarata a Londra (Uk) clone della società autorizzata Algebris (Uk) Limited (www.algebris.com);
- UK Finance Investments (https://ukfinanceinvestments.co.uk) con sede dichiarata a Londra (Uk);
- UK Financial Bonds (www.UKFinancialBonds.co.uk) con sede dichiarata a Londra (Uk);
- UK Bonds (https://ukbonds.org.uk) con sede dichiarata a Londra (Uk);
- Wise Investments (https://wise-investments.net) clone della società autorizzata Wise Investments Ltd (www.wiseinvestment.co.uk) con sede a Londra (Uk);
- Compare ISA Deals (www.compareisadeals.com);
- Kurt Barremaecker (www.kurtbarremaecker.com, www.kurtmarremaecker.com) clone della omonima società autorizzata ad offrire prodotti nel Regno Unito;
- Noble Grossart Bank (www.noblegrossartbnk.com) con sede dichiarata a Londra (Uk) clone della società autorizzata Noble Grossart Ltd (www.noblegrossart.co.uk) con sede ad Edimburgo (Uk);
- Peter Todd Law (www.portertoddlaw.com) con sede dichiarata a Boston - Massachusetts (Usa);
- Eagle Direct Investments (www.eagledirect.org.uk) con sede dichiarata a Londra (Uk) clone della società autorizzata ad offrire prodotti nel Regno Unito, Eagle DirectSrlcon sede a Mazara del Vallo(Italia);
- Direct Fixed Income (www.directfixedincome.com);
- Algobit Ltd e la piattaforma di trading AstroFX (www.astrofxtrade.com) con sede dichiarata a Mahe (Seychelles);
- CertFX (www.certfx.co.uk);
- Coombes and Kiwonski Investments (marchio commerciale LLU Ltd; https://coombeskiwonski.com) con sede dichiarata a Londra (Uk).
Segnalate dalla Cssf:
- Altea (www.altea-gestion.com) con sede dichiarata in Lussemburgo;
- Nexvia Invest (https://nexviainvest.co) clone della società autorizzata Nexvia Sa;
- Elite Finance Solutions (www.elitefinancesolutions.com) con sede dichiarata in Lussemburgo;
- CBA Conseil (www.cbaconseil-lu.com e www.cbaconseil.net) con sede dichiarata in Lussemburgo.
Segnalata dalla Fsma:
- Gbl Service (https://gbl-service.com) clone della società autorizzata Group Brussels Lambert con sede a Bruxelles (Belgio).
Segnalate dalla Cnmv:
- Cloud Coin (https://cloudcoin.fund);
- Mind Capital (https://mind.capital);
- Automated Binary (www.automatedbinary.com);
- Averren Energy (https://averren-energy.com);
- Binbotpro (www.binbotpro.com/sp);
- http://www.emdcapital.com;
- Perivex Private Equity Fx S.L. / Private Equity (www.equityfx.com) società che risultano collegate al soggetto D. Salvatore Muzzi;
- Fmtradex (https://fmtradex.com/);
- Salvax Ltd (www.fxpace.com, www.fxsuit.com) soggetto già destinatario di delibera Consob n. 21118 del 16 ottobre 2019 e, in seguito, di ordine ai fornitori di servizi di connettività ad internet di inibizione all'accesso dall'Italia ai siti (v. “Consob Informa” n. 31/2019 del 21 ottbre 2019);
- Domus Partners An Online Media Solutions Company / Inovestments (www.inovestments.com);
- Intellinology (https://intellinology.com);
- Equux Holding LLC / Itaurux (https://itaurux.com/es):
- Marret Management Ltd (https://marretinvest.org/es);
- Omega Pro Ltd (https://omegapro.world);
- Pcm Trades / Orion Service Eood (https://pcmtrades.com/es) soggetti che risultano collegati ai siti www.pattern-trader.net, www.olympusmarkets.com, www.the-crypto-genius.net, https://finaxis.iowhich e https://wisebanc.com già oggetto di segnalazione da parte della Cnmv;
- Rofx (http://rofx.net);
- Smart Money System (https://smartmoney-system.com/es);
- Vetorobanc (http://vetoro.io);
- Wisebanc Online / Orion Service Eood (https://wisebanc.online/es);
- 24Traderush / Gembell Ltd (https://24traderush.com) soggetti che risultano collegati al sito https://pocketoption.com già destinatario di segnalazione da parte della Cnmv.
Segnalate dalla Sfc:
- Hong Kong Hongyi Futures Investment Co., Limited / HK Hongyi Capital Group Co. Limited (www.hy1819.com) con sede dichiarata a Hong Kong;
- HKGKFK International Limited (www.hkgkfk.com) con sede dichiarata a Hong Kong;
- www.chuangshengtz.com, sito non riconducibile alle società autorizzate dalla Sfc Innovax Futures Limited, Innovax Capital Limited, Innovax Securities Limited e Innovax Asset Management Limited;
- www.horizon-capman.com, sito non riconducibile alle società autorizzate dalla Sfc, Horizon Capital Management and Research Limited;
- www.citadelcm-ch.com, sito non riconducibile alla società autorizzata dalla Sfc Citadel Asia Limited and Citadel Securities (Hong Kong) Limited.
Segnalata dalla Osc:
- Tradewell (www.tradewell.exchange) con sede dichiarata in Dominica.
Segnalata dalla Fsc:
- Benidict Hoffman, soggetto già segnalato dall’autorità di vigilanza austriaca Fma (v. “Consob Informa” n. 45/2019 del 23 dicembre 2019).
- Approvato il documento relativo all’offerta pubblica di acquisto (opa) obbligatoria promossa, ai sensi degli articoli 102 e 106, comma 1, del d. lgs. n. 58 del 1998 (Testo unico della finanza – Tuf), da Gamma Bidco Spa sulla totalità delle azioni ordinarie emesse da Gamenet Group Spa quotate sul mercato Mta, segmento Star (delibera n. 21217 del 22 gennaio 2020).
- Approvato il prospetto relativo all’offerta pubblica e all’ ammissione a quotazione sul mercato telematico delle obbligazioni organizzato e gestito da Borsa Italiana Spa (Mot) di obbligazioni “Intek Group 2020-2025 (decisione del 23 gennaio 2020)
- Autorizzata in caso di hard Brexit la Goldman Sachs International (private unlimited company) – GSI allo svolgimento in regime di libera prestazione in Italia, nei confronti di controparti qualificate o di clienti professionali, di servizi di investimento con servizi accessori (delibera n 21219 del 24 gennaio 2020).
- Ordine, ai sensi dell’articolo 7-octies, lettera b), del d.lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998, Testo unico della finanza - Tuf di porre termine alla violazione dell’articolo 18 del medesimo Tuf, posta in essere da:
- Ace Capital Ltd tramite il sito internet www.ftefxpro.com (delibera n. 21222 del 23 gennaio 2020);
- Ks-securities tramite il sito internet www.ks-securities.com (delibera n. 21223 del 23 gennaio 2020);
- “Local Trader” e "LibraMarkets" tramite i siti internet www.localtrader.app/?lp=10 e www.libramarkets.com (delibera n. 21220 del 23 gennaio 2020);
- RMT 500 Ltd tramite il sito internet www.rtm500.com (delibera n. 21225 del 23 gennaio 2020);
- Tradepoint Systems Ltdtramite il sito internet www.atlantika.io (delibera n. 21221 del 23 gennaio 2020);
- RL Ltd tramite il sito internet www.royaltd24.com (delibera n. 21224 del 23 gennaio 2020).