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Bollettino statistico n. 22 - giugno 2023

Le società quotate e l’intermediazione finanziaria nel 2022

 

Bollettino statistico n. 22 - giugno 2023 
 

Le società quotate e l’intermediazione finanziaria nel 2022

Nel 2022 la capitalizzazione delle società di diritto italiano con azioni ammesse alle negoziazioni su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione italiani (di seguito indicate per brevità “società quotate italiane”) ha registrato una flessione del 18,6% prevalentemente per effetto della riduzione dei prezzi di mercato (l’indice Ftse All Share Italia ha registrato una variazione del -14,1% nel corso del 2022). Il rapporto fra capitalizzazione e PIL è passato dal 33% di fine 2021 al 25,0% di fine 2022. Il numero di società quotate italiane è aumentato da 407 a 412, per effetto delle ammissioni a quotazione su Euronext Growth Milan (+16) e delle revoche su MTA (-9) e su Vorvel (in precedenza chiamato Hi-MTF) (-2).

Le società industriali quotate su MTA e quelle negoziate su EGM hanno registrato nel 2022 utili rispettivamente per circa 28,2 miliardi di euro e per 591 milioni di euro con una variazione rispetto all’anno precedente del +123% e del +52%. Tale risultato è riconducibile a un netto miglioramento della gestione operativa: i ricavi delle società industriali dell’MTA e dell’EGM sono cresciuti del 52% e 42% a fronte di un incremento dei costi operativi meno che proporzionale. Al 31 dicembre 2022 il patrimonio netto delle società industriali quotate su MTA e di quelle quotate su EGM è cresciuto rispettivamente a 245 miliardi di euro (+7% rispetto a fine 2021) e a 5,1 miliardi di euro (+23% rispetto a fine 2021).

Le assicurazioni quotate su MTA hanno registrato un utile netto di 6,1 miliardi di euro nel 2022 in leggero ribasso rispetto alla gestione precedente (-3%). A pesare su questa lieve flessione degli utili è stato il risultato negativo dei proventi netti da strumenti finanziari (-17,4 miliardi nel 2022 contro i 12,3 miliardi del 2021) parzialmente compensato dalla riduzione degli oneri netti relativi ai sinistri (73 mld di € nel 2022 contro 102 mld di € nel 2021). Al 31 dicembre 2022 il patrimonio netto delle assicurazioni quotate è calato a 37,8 miliardi di euro dai 56,7 miliardi di euro di fine 2021.

Le banche quotate su MTA hanno registrato nel 2022 un utile netto di 15,3 miliardi di euro (+55% rispetto al 2021). Tale maggiore redditività è dipesa dal migliore risultato della gestione operativa: sono fortemente cresciuti gli interessi netti (+19% rispetto al 2021) mente sono rimasti sostanzialmente costanti i costi operativi. Al 31 dicembre 2022 il patrimonio netto delle banche quotate è leggermente cresciuto a 177,6 miliardi di euro (+1% rispetto al 2021).

Le altre società finanziarie quotate su MTA hanno registrato nel 2022 un utile netto di 0,8 miliardi di euro (-20% rispetto al 2021). Il calo è dovuto alla forte riduzione delle commissioni e interessi netti. È sceso anche il patrimonio netto attestandosi sui 5 mld di € (-8% rispetto a fine 2021).

Nel corso del 2022 il controvalore degli scambi di azioni di società quotate italiane su mercati regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione italiani ed esteri ha registrato un incremento del 4% rispetto al 2021, grazie al notevole aumento registrato nel primo semestre. Il controvalore delle mancate consegne (fail) nella fase di regolamento è risultato pari al 4,2% del controvalore degli scambi su Mta (4,3% nel 2021).

Il controvalore nozionale degli scambi di derivati azionari nel 2022 ha segnato un aumento del 10% e tale rialzo ha riguardato principalmente i futures su indice. Al 31 dicembre 2022, il numero di posizioni aperte sui derivati risultava inferiore del 12% rispetto al dato di fine 2021. Il controvalore degli scambi di covered warrant e certificates nel corso dell’anno 2022 ha registrato una pesante riduzione pari al -33% rispetto al 2021 e ciò ha riguardato sia il Sedex che l’Eurotlx.

A fine dicembre 2022 le posizioni nette corte su azioni quotate italiane sono aumentate del 34% rispetto a fine 2021 e risultavano pari all’1% della capitalizzazione totale (0,6% a fine 2021); per le società del settore finanziario tale dato risultava pari all’1,1% della capitalizzazione di settore (0,3% a fine 2021). Tale incremento appare riconducibile in primis all’applicazione, dal 31 gennaio 2022, del Regolamento delegato (UE) 2022/27, che ha ridotto in via permanente, dallo 0,2% allo 0,1% del capitale sociale, la soglia iniziale di comunicazione delle posizioni nette corte, incrementando notevolmente il numero di posizioni comunicate alla Consob.

Al 31 dicembre 2022, i margini costituiti dagli aderenti al sistema di controparte centrale relativo ai mercati regolamentati italiani risultavano superiori del 40% rispetto al valore di fine 2021.

Nell’anno 2022 il controvalore degli scambi di titoli di Stato italiani sulle piattaforme di negoziazione italiane si è ridotto del 26% rispetto al 2021 e al contempo si è registrata una forte contrazione del controvalore degli scambi di obbligazioni di emittenti italiani diverse dai titoli di Stato (-20%). Viceversa, è rimasto sostanzialmente costante il controvalore degli scambi di ETF e strumenti finanziari derivati cartolarizzati (ETC/ETN) (+9,8%), mentre registra una flessione del 30% il controvalore degli scambi dei fondi comuni.

Nel 2022, si è registrata una riduzione delle emissioni di obbligazioni di banche italiane oggetto di offerte private a investitori istituzionali (-25%) rispetto a fine 2021, mentre sono cresciute (+2,5%) quelle oggetto di offerte pubbliche sul mercato domestico.

A fine 2022 il controvalore degli strumenti finanziari detenuti presso intermediari italiani a fronte della prestazione di servizi di investimento e di gestione del risparmio risultava diminuito del 8,8% rispetto al dato di fine 2021. Nel portafoglio è leggermente cresciuto il peso dei titoli azionari e obbligazionari a scapito degli OICR.

I volumi di attività relativi alla prestazione di servizi di investimento sono diminuiti nel 2022 (collocamento di strumenti finanziari -15,4%, negoziazione in conto proprio -25,7%, esecuzione ordini -2,2%, ricezione e trasmissione di ordini -8%). I premi lordi derivanti dal collocamento di prodotti assicurativi a prevalente contenuto finanziario distribuiti in Italia da intermediari italiani vigilati dalla Consob hanno registrato un calo (-47,1%), per la flessione dei premi relativi alla distribuzione di polizze unit linked (-46,7%).

A fine 2022, il patrimonio gestito da intermediari italiani risultava diminuito rispetto alla fine del 2021 (-10,8%) principalmente per la flessione delle gestioni patrimoniali su base individuale (-14,5%) che rappresentavano circa il 67,4% del totale. Inoltre, il patrimonio degli OICR aperti di diritto italiano è calato del 11,4%, mentre quello degli OICR aperti esteri collocati in Italia, degli OICR chiusi di diritto italiano e dei fondi pensione e altre forme pensionistiche istituiti in Italia da società diverse da imprese di assicurazione è cresciuto rispettivamente del 8,1%, 16,7% e 0,1%.

Nel 2022 la raccolta netta degli OICR aperti di diritto italiano è stata positiva per 9,1 miliardi di euro, principalmente per i fondi di tipo bilanciato (+10,5 miliardi di euro) e azionario (+4,9 miliardi di euro) che hanno più che compensato i rimborsi dei fondi flessibili e obbligazionari.

I dati contabili a fine 2022 delle SGR di diritto italiano mostrano un calo dell’utile netto rispetto al 2021 (-718,3 milioni di euro), dovuto in prevalenza alla riduzione delle commissioni nette (-862,4 milioni di euro) e all’aumento dei costi operativi (-42,7 milioni di euro). Più contenuta la riduzione dell’utile netto delle SIM (-51,2 milioni di euro) a causa della riduzione del margine di intermediazione (-106 milioni di euro) superiore al calo dei costi amministrativi (+53,8 milioni).

 

 

Il Report è stato curato da:
Gaetano N. Finiguerra (Coordinatore) - CONSOB, Divisione Studi (g.finiguerra@consob.it)
Emilio Ciccone - CONSOB, Divisione Studi (e.ciccone@consob.it)
Simona Di Rocco - CONSOB, Divisione Studi (s.dirocco@consob.it)
Francesco Scalese - CONSOB, Divisione Studi (f.scalese@consob.it)
Fabrizio Figoni - CONSOB, Divisione Studi (f.figoni@consob.it)

 

Si ringraziano Renato Grasso (coordinatore) - CONSOB, Divisione Studi (r.grasso@consob.it) e Lucia Pierantoni per la collaborazione (l.pierantoni@consob.it)

Segreteria di redazione: Andrea Cianciullo

Per eventuali informazioni e chiarimenti scrivere a: Ufficio.Statistiche@consob.it

 

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