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Bollettino statistico - Emittenti - dicembre 2025

Le società quotate italiane nel 2024

 

Bollettino statistico n. 27/3 - Emittenti - dicembre 2025
 

Le società quotate italiane nel primo semestre 2025

Nel primo semestre del 2025, le società italiane quotate sul mercato regolamentato Euronext Milan (EXM) e quelle negoziate sul sistema multilaterale Euronext Growth Milan (EGM) hanno mostrato una complessiva tenuta dei fondamentali economici, nonostante un contesto macroeconomico e finanziario ancora caratterizzato da elevata incertezza.

Le società quotate diverse da banche ed assicurazioni hanno registrato una lieve flessione degli utili        (-3,4%), dovuta soprattutto a un aumento dei costi operativi più consistente rispetto alla crescita del fatturato. Al contrario, le società ammesse a negoziazione su EGM hanno beneficiato in misura significativa della crescita dei ricavi, riuscendo a tradurla in un aumento della redditività netta (+8,4%).

Nel settore finanziario, l’andamento degli utili è stato nel complesso positivo, sostenuto da strategie di adattamento al nuovo contesto. Le banche (+11,9%) hanno compensato la fisiologica contrazione del margine di interesse attraverso la crescita delle commissioni e un miglioramento dell'efficienza operativa. Le assicurazioni (+5,9%), pur risentendo del calo dei proventi da investimento hanno mantenuto risultati positivi grazie ad una significativa razionalizzazione dei costi di gestione.

Nel complesso, si osserva un rafforzamento della solidità patrimoniale e un miglioramento del sentiment di mercato, come testimoniato dall'aggiornamento di nuovi massimi dal 2022 dei multipli Price/Book in tutti i comparti analizzati.

Società quotate diverse da banche e assicurazioni

Nel primo semestre del 2025, le società di diritto italiano quotate su EXM, al netto dei comparti bancario e assicurativo, hanno realizzato utili complessivi pari a 14,8 miliardi di euro, in calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. A fronte di una buona crescita del fatturato (+11 miliardi di euro, pari al +5,4%), la redditività netta ha risentito dell’aumento dei costi operativi, cresciuti di 13,9 miliardi (+8,7%). In particolare, sono aumentate le spese di vendita, generali ed amministrative (+4,7%) e, in misura più marcata, le altre spese operative (+118,9%). L'effetto complessivo è stato una riduzione del risultato operativo (EBIT) di 3,9 miliardi (-14%), solo in parte compensata dalla crescita dei proventi finanziari (+15,5%), dalla diminuzione degli oneri netti straordinari (-86,7%) e dal calo delle imposte (-14,6%). Dal punto di vista patrimoniale, al 30 giugno 2025 il Patrimonio Netto complessivo si è attestato a 259,9 miliardi di euro, in lieve diminuzione (-0,9%) rispetto a fine 2024.

Gli indicatori di redditività mostrano nel complesso una sostanziale tenuta. Il ROE annualizzato è salito all’11,4% (dal 10,9% del 2024), incremento dovuto in parte alla riduzione del patrimonio netto e alla modalità di annualizzazione dei dati semestrali. Anche gli indicatori di efficienza risultano in lieve miglioramento: il ROA annualizzato sale al 2,7% (dal 2,6%) e il ROS all’11,3% (dall’11,2%), segnalando un utilizzo leggermente più efficiente del capitale e una marginalità sulle vendite sostanzialmente stabile.

Gli indicatori di marginalità presentano andamenti differenziati. L'EBITDA Margin si conferma stabile al 19,4%, mentre il Net Margin cresce lievemente al 6,9% rispetto al 6,8% dell’esercizio precedente. Il Free Cash Flow Margin diventa invece negativo nel semestre (-1,9%), a fronte del 6,6% registrato sull’intero 2024. Tale andamento riflette principalmente fattori legati all’aumento degli investimenti e all’assorbimento di cassa connesso alle variazioni del capitale circolante e non è dissimile dal valore registrato per il primo semestre del 2024 (-1,2%).

Sul fronte della struttura finanziaria, prosegue il processo di rafforzamento patrimoniale e riduzione della leva. Il rapporto Debt to Equity scende al 136,5%, in miglioramento rispetto al 138,6% di fine 2024 e nettamente inferiore al 159,2% del 2022. Coerentemente, anche il Net Debt to EBITDA si riduce, attestandosi al 319,4%, indicando un miglior equilibrio tra indebitamento netto e margine operativo lordo. L’Interest Coverage Ratio si colloca al 403,1%: pur in flessione rispetto a fine 2024, il valore resta su livelli ampiamente sostenibili.

Le metriche di mercato segnalano un sentiment positivo degli investitori. Il Price/Earnings (P/E) annualizzato sale a 14,7x (da 13,2x a fine 2024), riflettendo l’aumento delle quotazioni a fronte di utili sostanzialmente stabili. Anche il Price/Book (P/B) raggiunge un nuovo massimo dal 2022, pari a 1,68x, a conferma delle aspettative favorevoli sul valore prospettico delle imprese. Gli indicatori legati ai dividendi risentono delle tempistiche di distribuzione: il Dividend Yield, calcolato sui dividendi distribuiti nel semestre, è pari al 2,9% (4,2% sull’intero 2024), mentre il Dividend Payout Ratio si attesta all'85,5%. Quest'ultimo valore è elevato per motivi tecnici, in quanto mette a confronto i dividendi riferiti agli utili del 2024 con il solo utile generato nel primo semestre 2025.

Società negoziate su EGM

Nel primo semestre del 2025, le società di diritto italiano negoziate su EGM hanno registrato utili complessivi pari a 178 milioni di euro, in aumento dell’8,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il risultato positivo è sostenuto da una forte crescita del fatturato, aumentato di 609 milioni di euro (+13,7%). A differenza di quanto osservato sul mercato principale EXM, l’aumento dei ricavi non è stato completamente compensato dalla crescita dei costi operativi, che sono saliti di 578 milioni (+16,2%), né dalle altre voci di spesa. Inoltre, la riduzione degli oneri finanziari (-9,8 milioni di euro, pari a -11%) ha contribuito a migliorare la redditività complessiva. Dal punto di vista patrimoniale, al 30 giugno 2025 il Patrimonio Netto complessivo si è attestato a circa 5,1 miliardi di euro, in lieve aumento (+0,7%) rispetto a fine 2024.

Gli indicatori di redditività mostrano un chiaro rafforzamento. Il ROE annualizzato sale al 7%, dal 3,1% del 2024, grazie alla crescita dell’utile netto (in parte amplificata dall’annualizzazione dei dati semestrali). Ancora più significativo, in termini relativi, è l’incremento del ROA annualizzato, che passa dall’1,3% al 2,8%, segnalando una migliore efficienza nell’uso del capitale. Anche il ROS migliora e si attesta al 5,2%, rispetto al 3,9% del 2024.

Il miglioramento della redditività si riflette anche sui margini. L’EBITDA Margin risale al 10,7% (dal 7,4% del 2024), e il Net Margin al 3,5% (dall'1,7%), indicando una maggiore capacità di generare valore. Il Free Cash Flow Margin è invece negativo (-3,1%) a fronte del 4,8% dell’intero 2024, ma meno distante al dato registrato per il primo semestre del 2024 (+0,9%).

Sul piano della struttura finanziaria, si osserva un lieve aumento della leva, che resta tuttavia gestibile. Il Debt to Equity Ratio sale al 66,8% (dal 61,2% di fine 2024), ma rimane sotto il livello del 2023. Nonostante l'aumento nominale del debito, la capacità di rimborso migliora: l’indicatore Net Debt to EBITDA annualizzato scende al 164%, grazie alla crescita dei margini operativi. Anche l’Interest Coverage Ratio aumenta in modo significativo, attestandosi al 677,2% (dal 362,3% del 2024), pur restando inferiore ai valori molto elevati del 2022, in un contesto di tassi strutturalmente più alti.

Le valutazioni di mercato riflettono il miglioramento dei fondamentali. Il Price/Earnings Ratio (P/E) annualizzato si riduce fortemente, passando da 49,8x a 23x, soprattutto per effetto della crescita degli utili. Il Price/Book Ratio (P/B) cresce lievemente e raggiunge un nuovo massimo dal 2022 pari a 1,61x. Gli indicatori di remunerazione degli azionisti risentono delle tempistiche di distribuzione: il Dividend Yield semestrale è pari all’1,2% (1,6% nell’intero 2024), mentre il Dividend Payout Ratio scende al 56,1% (dal 77,7%). Il calo del payout è dovuto a fattori tecnici, poiché i dividendi deliberati sugli utili, deboli, dell'esercizio 2024 sono rapportati all'utile del primo semestre 2025 che ha già superato quello dell'intero anno precedente.

Banche quotate

Nel primo semestre del 2025, le banche di diritto italiano quotate su EXM hanno continuato il percorso di crescita avviato negli ultimi anni, registrando utili complessivi pari a 16,7 miliardi di euro, in aumento dell’11,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il risultato riflette una ricomposizione efficace delle fonti di ricavo: la crescita delle commissioni attive (+2,2 miliardi di euro, pari a +11,4%) ha più che compensato la riduzione del margine di interesse al netto degli accantonamenti (-4%, circa -990 milioni di euro), penalizzato dall’avvio del ciclo di allentamento monetario della BCE. Queste dinamiche hanno contribuito anche al rafforzamento della solidità patrimoniale: al 30 giugno 2025 il Patrimonio Netto si è attestato a 191,3 miliardi di euro, in crescita del 4,1% rispetto a fine 2024.

Gli indicatori di redditività confermano un ulteriore miglioramento delle performance. Il ROE annualizzato sale al 17,5% (dal 14,4% del 2024), sostenuto sia dalla crescita dell’utile netto sia dall’effetto tecnico dell’annualizzazione dei dati semestrali, ed anche il ROA annualizzato migliora, passando all’1,2% (dall’1,1% del 2024). A supporto della dinamica reddituale si osserva, inoltre, un lieve aumento della leva finanziaria, con il Leverage Ratio salito da 13,1x a 14,1x.

Il miglioramento dei margini è stato favorito soprattutto dal contenimento dei costi. Il Cost to Income Ratio scende al 51,1%, in netto miglioramento rispetto al 57,7% del 2024 e al 68,2% del 2022. L’aumento dell’efficienza operativa ha consentito alle banche di assorbire la flessione del Net Interest Margin, sceso al 2% dal 2,1% del 2024, mantenendo elevata la redditività complessiva.

Sul fronte della qualità degli attivi, il sistema bancario si conferma solido e a basso rischio. L’NPL Ratio aggregato scende al 3,1% (dal 3,2% di fine 2024). La riduzione del Coverage Ratio al 62,9% (dal 69,2%) non desta preoccupazioni, in quanto coerente con l’elevata patrimonializzazione del sistema e con l’ulteriore calo del Cost of Risk, pari allo 0,21% (0,23% del 2024). Dal lato della liquidità, il Loan to Deposit Ratio sale al 121,6%, dal 118,7% di fine 2024.

La combinazione di redditività in crescita e solidità patrimoniale ha sostenuto le valutazioni di borsa. Il Price/Earnings Ratio (P/E) annualizzato sale a 7,9x (da 7x di fine 2024), mentre il Price/Book Ratio (P/B) raggiunge un nuovo massimo dal 2022 a 1,38x, superando nettamente la soglia della parità (1,01x a fine 2024) e segnalando un miglioramento del sentiment degli investitori verso il settore bancario. Infine, gli indicatori di remunerazione degli azionisti mostrano un Dividend Yield semestrale al 3,6% e un Dividend Payout Ratio al 57,3% (dal 54,7% del 2024). Anche in questo caso il payout risente di fattori tecnici di calendario, poiché i dividendi deliberati sugli utili dell’intero 2024 sono rapportati al solo risultato del primo semestre 2025.

Imprese di assicurazione quotate

Nel primo semestre del 2025, le compagnie assicurative quotate su EXM hanno registrato un utile complessivo di circa 3 miliardi di euro, in crescita del 5,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il risultato è stato sostenuto soprattutto da una forte riduzione delle spese di vendita, generali ed amministrative (-5,8 miliardi di euro, pari al -35,8%). Hanno contribuito positivamente anche la crescita dei ricavi assicurativi (+1,4 miliardi, +4,4%), il recupero dei proventi netti da investimenti e prestiti (+362 milioni, a fronte del saldo negativo di 16 milioni nel 2024) e il buon andamento degli altri ricavi operativi (+16%). Questi fattori hanno più che compensato gli elementi negativi, rappresentati dall'aumento degli oneri per sinistri e riserve (+570 milioni, +2,1%), dalle perdite su attività non operative (326 milioni, contro un utile di 167 milioni nel 2024) e, soprattutto, dalla forte riduzione dei ricavi netti da attività di investimento, scesi di 6,7 miliardi (-47,7%). Dal punto di vista patrimoniale, il Patrimonio Netto si attesta a 42,2 miliardi di euro, in calo dell’1,7% rispetto ai 43 miliardi di fine 2024.

Gli indicatori di redditività mostrano un miglioramento complessivo. Il ROE annualizzato sale al 14,4% (dal 12,4% del 2024), grazie alla crescita dell’utile netto, la riduzione del patrimonio netto e all’effetto dell’annualizzazione dei dati semestrali. Anche il ROA annualizzato migliora, passando dallo 0,9% all’1%, a fronte di un lieve aumento della leva finanziaria (Leverage Ratio a 14,8x da 14,5x). Sul piano della gestione caratteristica si osserva un miglioramento dell’efficienza tecnica: il Technical Cost Ratio scende all’84,4%, dall’88,1% del 2024, compensando in parte la riduzione dell’Investment Yield, che nel primo semestre 2025 si attesta al 2,6% (dal 4,6% del 2024).

Le valutazioni di mercato riflettono la fiducia degli investitori nella solidità del settore. Il Price/Earnings Ratio (P/E) cresce lievemente, passando da 9,7x a 9,8x, mentre il Price/Book Ratio (P/B) aumenta in modo più marcato, da 1,2x a 1,4x, segnalando una revisione al rialzo delle aspettative sulla qualità degli attivi del settore assicurativo italiano.

Gli indicatori di remunerazione degli azionisti sono influenzati dalle tempistiche delle distribuzioni: il Dividend Yield semestrale è pari al 4,7% (4,5% nell’intero 2024), mentre il Dividend Payout Ratio sale al 92% (dal 43,8% del 2024). Il valore elevato del payout è dovuto a fattori tecnici, poiché mette a confronto i dividendi riferiti agli utili dell'intero 2024 con il solo utile realizzato nel primo semestre 2025.

 

Il Report è stato curato da:
Francesco Scalese (COORDINATORE) - CONSOB, Divisione Studi (f.scalese@consob.it)
Davide Danzilli - CONSOB, Divisione Studi (d.danzilli@consob.it)

Si ringraziano Andrea Conforti, Simona Di Rocco e Giovanna Di Stefano per la collaborazione.
Si ringrazia la struttura commerciale Factset per il supporto e la consulenza
 

Segreteria di redazione: Andrea Cianciullo

Per eventuali informazioni e chiarimenti scrivere a: Ufficio.Statistiche@consob.it

 

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ISSN 2281-3101 [online]