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Bollettino statistico n. 8 - marzo 2016

Le società quotate e l'intermediazione finanziaria

 

Bollettino statistico n. 8 - marzo 2016

Nel 2015 la capitalizzazione delle società di diritto italiano con azioni ammesse alle negoziazioni su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione italiani (di seguito indicate per brevità come "società quotate") è cresciuta del +19,9% e il rapporto fra capitalizzazione e PIL è passato dal 28,4% a fine 2014 al 33,8% a fine 2015. Il numero di società quotate di diritto italiano è cresciuto del +4,8%, passando da 293 a fine 2014 a 307 a fine 2015.
I dati contabili consolidati aggregati al primo semestre 2015 delle società quotate italiane (che non includono i dati delle società quotate consolidate in altre società quotate) mostrano, rispetto alla fine dell'anno precedente, una crescita del totale attivo (+5,8%) e del patrimonio netto (+28,4%). L'utile netto consolidato del primo semestre del 2015, rispetto al dato restated del 2014, risulta in calo nel settore delle società non finanziarie (-5,7%), in forte crescita nel settore assicurativo (+31,1%) e bancario (+102,3%).
Nel 2015 il controvalore degli scambi di azioni di società quotate italiane su mercati regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione italiani ed esteri è cresciuto del +13,7% rispetto al 2014; la crescita ha riguardato in particolare gli scambi su piattaforme di negoziazione estere (+42,4%). Il controvalore nozionale degli scambi di derivati azionari su mercati regolamentati italiani è cresciuto, invece, del 24,5%; tale crescita ha riguardato, in particolare, i future su azioni. E' aumentato in maniera significativa anche il controvalore degli scambi di fondi quotati (+41,5%), in particolare di exchange traded commodities (+190,4%) ed exchange traded notes (+239,3,4%).
A fine 2015, le posizioni nette corte su azioni quotate italiane risultavano pari all' 1,6% della capitalizzazione totale (1,4% a fine 2014); per le società del settore finanziario tale dato risultava pari all' 1,2% della capitalizzazione totale di settore (0,9% a fine 2014).
Nel 2015 si è registrata una riduzione del controvalore degli scambi di titoli di stato italiani (-15,2%) e di obbligazioni di emittenti italiani diverse dai titoli di stato (-20,2%).
Nei primi nove mesi del 2015 si è registrata anche una significativa riduzione delle emissioni sul mercato primario di obbligazioni di banche italiane tramite offerte pubbliche sul mercato domestico (-43,7%) e offerte private a investitori istituzionali sul mercato dei capitali (-31,0%).
A fine settembre 2015, il controvalore degli strumenti finanziari detenuti presso intermediari italiani a fronte della prestazione di servizi di investimento e di gestione del risparmio risultava sostanzialmente stabile rispetto alla fine del 2014. Tuttavia, si sono registrate significative variazioni nella composizione del complesso delle attività finanziarie che hanno visto una riduzione della quota dei titoli di stato italiani e delle obbligazioni di emittenti finanziari (scesa rispettivamente dal 30,5% al 28,6% e dal 22,8% al 20%) e un aumento della quota degli strumenti del risparmio gestito e dei titoli di capitale italiani (passata rispettivamente dal 21,5% al 23,9% e dal 12,2 al 12,9%).
Relativamente ai prodotti assicurativi a prevalente contenuto finanziario, nel 2015 si è registrato un aumento dell' 8,0% rispetto al 2014, dei premi lordi relativi ai prodotti assicurativi distribuiti in Italia da intermediari italiani, legato in prevalenza all'incremento nella distribuzione di polizze unit linked (+12,2%).
Nei primi nove mesi del 2015, i controvalori dei volumi di attività degli intermediari italiani relativamente alla prestazione del servizio di esecuzione ordini si sono ridotti del 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2014; la riduzione dei volumi di attività ha riguardato anche la negoziazione in conto proprio nei confronti della clientela (-7,4%) e in particolare quella relativa all'attività di market maker (-18,9%). Risultano, invece, in crescita i volumi di attività relativi al servizio di ricezione e trasmissione di ordini (+4,7%) e al servizio di collocamento di strumenti finanziari (+8,6%).
A settembre 2015, il patrimonio gestito da intermediari italiani risultava cresciuto del 7,0% rispetto alla fine del 2014, per effetto della crescita del patrimonio riferibile a Oicr aperti di diritto italiano e fondi chiusi (+10,0%), a gestioni patrimoniali su base individuale istituite in Italia (+5,6) e a fondi pensione e altre forme pensionistiche istituiti in Italia (+43,4%) non da società di assicurazione.
In particolare, nel primi nove mesi del 2015 il patrimonio gestito degli Oicr di diritto italiano collocati in Italia è cresciuto del 10,9%, mentre il patrimonio gestito degli OICR esteri collocati in Italia è cresciuto dell'8,4%. Nello stesso periodo, la raccolta netta degli Oicr aperti di diritto italiano è cresciuta dell'8,7% rispetto ai primi tre trimestri del 2014.
I dati contabili individuali aggregati al primo semestre 2015 delle SGR di diritto italiano mostrano una crescita dell'utile netto del 53,4%, rispetto allo stesso periodo del 2014, dovuto principalmente alla crescita delle commissioni attive per effetto dell'aumento delle masse gestite. Nello stesso periodo, anche l'utile delle SIM è cresciuto in maniera significativa (+35,6%), grazie alla crescita dei ricavi commissionali.

 

Il Report è stato curato da:
Gaetano N. Finiguerra (responsabile) - CONSOB, Divisione Studi (g.finiguerra@consob.it)
Renato Grasso (coordinatore) - CONSOB, Divisione Studi (r.grasso@consob.it)
Emilio Ciccone - CONSOB, Divisione Studi (e.ciccone@consob.it)
Simona Di Rocco - CONSOB, Divisione Studi (s.dirocco@consob.it)
Francesco Scalese - CONSOB, Divisione Studi (f.scalese@consob.it)

Si ringrazia Lucia Pierantoni per la collaborazione (l.pierantoni@consob.it)
Segreteria di redazione: Andrea Cianciullo
Per eventuali informazioni e chiarimenti scrivere a: Ufficio.Statistiche@consob.it

 

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ISSN 2281-3101 [online]