Report DNF 2023 - AREA PUBBLICA
Rapporto 2023 sulla rendicontazione non finanziaria delle società quotate italiane
L’edizione 2023 del Rapporto esamina l’evoluzione delle modalità attraverso le quali le società oggetto di analisi hanno dato attuazione alla normativa in materia di rendicontazione non finanziaria, introdotta dalla Direttiva 2014/95/UE (Non-Financial Reporting Directive - NFRD) e recepita in Italia con il d.lgs. 254/2016. L’analisi, in linea con la metodologia utilizzata nelle precedenti edizioni, riguarda, nello specifico, i comportamenti che possono segnalare progressi nella considerazione dei fattori ESG (Environmental, Social and Governance) nell’ambito della definizione e adozione di modelli di business, strategie aziendali e modelli di corporate governance delle società quotate italiane. In considerazione dell’ampia produzione normativa e in vista delle novità connesse alla prossima attuazione della disciplina sulla rendicontazione di sostenibilità, recentemente recepita anche a livello nazionale, nell’edizione di quest’anno del Rapporto è stata introdotta una sezione iniziale che ricostruisce, a caratteri generali, il quadro normativo in materia. Tale ricostruzione non ha pretese di esaustività, bensì vuole fornire un richiamo alle principali tappe dell’evoluzione normativa in ambito europeo e nazionale. ... leggi di più |
In linea con le edizioni precedenti del Rapporto i dati esaminati riguardano le società italiane con azioni ordinarie quotate sul principale mercato regolamentato italiano organizzato e gestito da Borsa Italiana Spa (Euronext Milan - EXM) alla data del 31 dicembre 2022 (pari a 202 società). I dati presentati nel Rapporto sono frutto di un’analisi documentale. In particolare, nella prima Sezione ‘Rendicontazione non finanziaria’ si analizzano le dichiarazioni non finanziarie (DNF), pubblicate dagli emittenti nel 2023 e riferite all’esercizio 2022, e le informazioni ivi riportate, con particolare riferimento alle modalità che le società utilizzano per individuare e rappresentare i temi rilevanti oggetto di rendicontazione (analisi di materialità), anche in previsione della prossima entrata in vigore della nuova normativa sulla rendicontazione di sostenibilità. In aggiunta, l’analisi della prima Sezione è stata condotta anche con riferimento agli abstract dei Piani strategici, quando disponibili, presentati agli investitori nei road show e/o pubblicati nella sezione Investor Relation dei siti web delle società; in particolare l’analisi verifica come e in quale misura le società descrivono una strategia che integra e collega questioni finanziarie e non finanziarie. Un breve approfondimento riguarda, inoltre, le informazioni rilevate dalle attestazioni delle società di revisione sulle DNF e dalle relazioni delle stesse sui bilanci, pubblicate nel 2023. Nella seconda Sezione ‘Coinvolgimento del board’, al fine di comprendere il coinvolgimento e il ruolo del consiglio di amministrazione nel processo di cambiamento vengono altresì analizzate le informazioni incluse in altri documenti societari pubblicati nel 2023, quali le linee guida del board uscente, il rapporto sul governo societario dell’impresa. Nella terza Sezione ‘Politiche retributive e sostenibilità’ si analizzano alcune informazioni riportate nelle relazioni sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti pubblicate nel 2023, per verificare se le remunerazioni variabili degli amministratori delegati sono legate a obiettivi ESG. Maggiori dettagli sulle fonti informative e sui dati presentati nel Rapporto sono riportati nelle Note metodologiche. |
Con riguardo a quanto riportato nella Sezione ‘Rendicontazione non finanziaria’, si evidenzia che nel corso del 2023, tra le 202 società italiane con azioni ordinarie quotate su EXM, 144 (rappresentative del 71,3% del totale, 96,7% in termini di capitalizzazione) hanno pubblicato una dichiarazione non finanziaria (DNF) ai sensi del d.lgs. 254/2016, perché soggette alla normativa vigente (140 emittenti) oppure su base volontaria (quattro emittenti). ... leggi di più |
Nella maggior parte dei casi (111, pari al 77%) la DNF è stata presentata come documento distinto dalla relazione sulla gestione e, ai fini della predisposizione del documento, 49 società (pari al 34%) hanno adottato procedure o linee guida definite internamente. Tutte le società hanno redatto la DNF utilizzando gli standard di rendicontazione GRI (Global Reporting Initiative) e, seguendo anche le indicazioni degli stessi, hanno dichiarato di rendicontare nel documento sulle tematiche di sostenibilità rilevanti (o materiali) in relazione al proprio business, individuate attraverso uno specifico processo di analisi (analisi di materialità). L’analisi di materialità è stata aggiornata nell’anno di rendicontazione nel 98,6% dei casi. Nell’ambito del processo di aggiornamento, è diminuita rispetto all’anno precedente la percentuale delle società che hanno coinvolto le strutture o gli organi interni (pari all’82,4% a fronte dell’86,5% della rilevazione precedente) e, tra questi, i top manager (56,3% a fronte del 62,4%) nell’individuazione dei temi materiali. Peraltro, si registra un maggiore coinvolgimento degli stakeholders esterni, il punto di vista dei quali è stato preso in considerazione per l’individuazione dei temi materiali dal 69,7% degli emittenti che hanno aggiornato l’analisi (65,8% nella rilevazione precedente). In tutti i casi in cui è stata rilevata una partecipazione è altresì aumentata la percentuale (superiore al 90% nel 2023) delle società che hanno riportato informazioni sulle modalità di coinvolgimento. Si registra altresì un aumento rispetto all’anno precedente del numero di società che hanno dichiarato di avere coinvolto il consiglio di amministrazione a valle del processo di definizione dei temi materiali: ciò è avvenuto nel 66,7% dei casi, la percentuale più alta dal 2019 (primo anno di rilevazione). In previsione dell’entrata in vigore della nuova normativa sulla rendicontazione di sostenibilità, sono stati rilevati 40 emittenti (28% dei casi) che hanno riportato anche riferimenti ai criteri per l’individuazione dei temi oggetto di rendicontazione sulla base dei principi di prossima adozione (dichiarando anche di aver sperimentato un esercizio in tal senso in 21 casi), dando conto, pertanto, sia dell’impatto effettivo o potenziale che l’attività d’impresa ha sulla società e sull’ambiente sia dell’impatto che i fattori di sostenibilità possono avere sulla situazione finanziaria dell’impresa (analisi di doppia materialità). Nella maggior parte dei casi (115, circa l’80%) le società hanno fornito nella DNF informazioni sui propri obiettivi o piani in ambito di sostenibilità. Tra queste, 55 hanno utilizzato metriche e indicatori quantitativi per la definizione degli obiettivi e 58 hanno riportato informazioni sul conseguimento degli stessi. Inoltre, ancora in 115 casi, le società hanno riportato riferimenti ad almeno uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals - SDGs), in relazione ai propri obiettivi di sostenibilità oppure collegandoli ai temi materiali individuati. Nel 2023, gli abstract dei Piani strategici sono stati pubblicati da 67 società. Di queste, 34 hanno menzionato considerazioni di lungo periodo in materia di sostenibilità, 26 hanno collegato la propria strategia agli SDGs, mentre 15 hanno integrato pienamente nella comunicazione del proprio piano tematiche che generano valore nel breve e nel lungo termine, descrivendo le connessioni tra questioni finanziarie e non finanziarie. L’analisi delle attestazioni rilasciate sulle DNF delle 144 società quotate oggetto di analisi che hanno pubblicato il documento nel 2023, ha rilevato che nel 90% dei casi il revisore che ha rilasciato l’attestazione sulla DNF è lo stesso incaricato della revisione legale del bilancio. Inoltre, il revisore si è espresso sempre nella forma della limited assurance, tranne in due casi in cui si è espresso in forma ‘mista’. Non sono state individuate attestazioni con rilievi, attestazioni negative o dichiarazioni di impossibilità a esprimere un’attestazione. |
La Sezione ‘Coinvolgimento del board’ evidenzia che gli indicatori che riguardano l’integrazione dei fattori ESG nel processo decisionale del board sono risultati tutti in miglioramento rispetto al 2022, con la sola eccezione dei dati relativi ai programmi di induction, che sono sostanzialmente stabili. ... leggi di più |
Nel corso del 2023, tra le 144 società che hanno redatto la DNF, 45 emittenti hanno rinnovato l’organo amministrativo: in 29 casi tali emittenti hanno pubblicato linee guida per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, menzionando in 28 casi anche i temi non finanziari. Si registra dunque che il 62% delle società che hanno rinnovato il board ha tenuto in considerazione temi non finanziari, dato in aumento rispetto al 43% rilevato nel 2022. Nell’autovalutazione del consiglio, i fattori ESG sono stati citati in 54 casi (rispetto ai 45 casi nel 2022), mentre sono 56 (pari al 38,9% del totale) gli emittenti che li hanno inclusi nei programmi di induction per i membri del consiglio (58 nel 2022, corrispondenti al 39,2%). Come risulta dall’esame delle relazioni di corporate governance pubblicate nel 2023, è aumentato, inoltre, il numero delle società che hanno istituito un comitato di sostenibilità. Tra quelle che hanno pubblicato anche una DNF ne sono state rilevate 108, pari al 75% del totale, a fronte di circa il 70% registrate nell’anno precedente. |
La terza Sezione ‘Politiche retributive e sostenibilità’ analizza l’integrazione dei fattori ESG nelle politiche in materia di remunerazione predisposte per gli amministratori delegati. ... leggi di più |
Gli emittenti che hanno integrato fattori non finanziari nei compensi degli amministratori delegati sono stati 137, in crescita rispetto al 2022, quando erano 127 le società che collegavano le stesse ai parametri ESG. In particolare, il riferimento a tali parametri riguarda le remunerazioni di breve termine in 118 casi e la componente di lungo termine in 88 casi. La quota della remunerazione variabile di breve periodo legata a fattori ESG è pari in media al 18,5%, in lieve calo rispetto al 2022, quando era circa il 21%, mentre quella relativa alla remunerazione di lungo periodo è pari in media al 19%, in linea con il 2022 e in lieve crescita rispetto agli anni precedenti. |
La presente edizione del Rapporto include, per il secondo anno, un Addendum ‘Attuazione dell’art. 8 del Regolamento Tassonomia’. ... leggi di più |
L'Addendum è stato curato da: Stefano Di Iorio - CONSOB, Divisione Informazione Emittenti (s.diiorio@consob.it) Valeria Gentile - CONSOB, Divisione Informazione Emittenti (v.gentile@consob.it) Si ringraziano Erminio Ariano, Tiziana Casini e Alessandro Scalla per il supporto nell’analisi dei dati. In particolare, nell'Addendum sono analizzate le evidenze basate sulle DNF riferite all’esercizio 2022, pubblicate nel 2023 da parte delle 142 società italiane con azioni ordinarie e di risparmio quotate soggette all’obbligo di redazione della DNF e relative al secondo anno di applicazione degli obblighi informativi di cui all’art. 8 del Regolamento Tassonomia. È stato inoltre realizzato un focus specifico sulle informazioni in materia riportate dalle 33 società italiane incluse nell’indice Ftse Mib alla fine del 2022 che hanno pubblicato la DNF nel 2023, allo scopo di analizzare l’informativa quantitativa e qualitativa resa dagli emittenti in risposta ai nuovi requisiti. |
Complessivamente, le evidenze del Rapporto rivelano che il percorso intrapreso dalle società quotate italiane a seguito dell’entrata in vigore della normativa sulla rendicontazione non finanziaria ha innescato un processo di cambiamento verso una maggiore considerazione delle tematiche di sostenibilità nei modelli di business e governance aziendali. ... leggi di più |
Infatti, sulla base di quanto si evince dalle informazioni riportate nelle DNF, è aumentata nel tempo la percentuale delle società che coinvolgono gli stakeholders esterni nell’aggiornamento dell’analisi di materialità, rivelando un maggiore interesse nei confronti del punto di vista esterno alla società. In tutti i casi in cui si dichiara il coinvolgimento di stakeholders – interni ed esterni – si rileva anche un miglioramento nella disclosure riferita alle modalità di coinvolgimento. Si riscontra un trend positivo anche con riferimento al coinvolgimento del board a valle della definizione dei temi materiali, evidenziando una crescente attenzione dei consiglieri sui temi della sostenibilità. Ciò è confermato anche dall’analisi degli altri documenti societari presi in considerazione. In particolare, è aumentato, in termini percentuali, il richiamo alle tematiche ESG nelle linee guida del board uscente e nell’autovalutazione del board. Un ulteriore elemento di cambiamento riguarda la sempre maggiore diffusione dei comitati endoconsiliari di sostenibilità, adottati da un numero di società che, in termini di capitalizzazione, rappresentano oltre il 90% del mercato. Continua ad aumentare anche il numero degli emittenti che legano le remunerazioni variabili degli amministratori delegati a obiettivi di sostenibilità. Ulteriori sforzi emergono dall’analisi delle informazioni riportate ai sensi dell’art. 8 del Regolamento Tassonomia che danno evidenza dell’impegno profuso dagli emittenti analizzati. A fronte di tali positivi elementi di trasformazione, non devono prospettivamente essere sottovalutate le attività che le società quotate dovranno realizzare in vista dell’entrata in vigore della normativa sulla rendicontazione di sostenibilità prevista dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), recepita recentemente nell’ordinamento italiano con d.lgs. 125/2024. A tale proposito, alcune società hanno già intrapreso attività finalizzate all’adeguamento dei processi aziendali alle norme che disciplineranno la rendicontazione di sostenibilità, che dovrà essere pubblicata dalle imprese nel 2025 con riferimento all’anno finanziario 2024. |
Il Report è stato curato da:
Paola Deriu (coordinatrice) - CONSOB, Responsabile Divisione Studi (p.deriu@consob.it)
Angela Ciavarella - CONSOB, Divisione Corporate Governance (a.ciavarella@consob.it)
Giovanna Di Stefano - CONSOB, Divisione Studi (g.distefano@consob.it)
Ilaria Fabbiani - CONSOB, Divisione Corporate Governance (i.fabbiani@consob.it)
Lucia Pierantoni - CONSOB, Divisione Studi (l.pierantoni@consob.it)
Tommaso Nicola Poli - CONSOB, Divisione Studi (t.poli@consob.it)
Greta Quaresima - CONSOB, Divisione Studi (g.quaresima@consob.it)
Benedetta Ronchini - CONSOB, Divisione Corporate Governance (b.ronchini@consob.it)
Si ringraziano Paola Paterna per l’approfondimento sulle attestazioni dei revisori sulle DNF e Silvia Conti per il supporto nell’analisi dei dati.
Le opinioni espresse nel Rapporto sono personali degli autori e non impegnano in alcun modo la Consob. Nel citare i contenuti del Rapporto non è pertanto corretto attribuirli alla Consob o ai suoi Vertici.
Tutti i diritti riservati. È consentita la riproduzione a fini didattici e non commerciali, a condizione che venga citata la fonte.
Testo integrale [formato PDF]
Serie storiche dei dati [formato excel]
ISSN 2784-8809 [online]