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Bollettino


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Delibera n. 18907

Approvazione del Conto consuntivo dell'esercizio 2013

LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETA' E LA BORSA

VISTA la legge 7 giugno 1974, n. 216 e le successive modificazioni ed integrazioni;

VISTO il regolamento concernente l'amministrazione e la contabilità della Consob, adottato dalla Commissione con delibera n. 18540 del 24 aprile 2013, reso esecutivo con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2013;

VISTO il Bilancio di previsione dell'Istituto per l'esercizio 2013, approvato con propria delibera n. 18.436 del 27 dicembre 2012;

VISTE le proprie delibere n. 18.447 del 23 gennaio 2013, n. 18.539 del 24 aprile 2013, n. 18.620 del 24 luglio 2013 e la disposizione di prelevamento dal Fondo di riserva per spese impreviste e maggiori spese del 2 dicembre 2013 con le quali sono state apportate variazioni al suddetto Bilancio di previsione;

VISTE le risultanze della gestione finanziaria, economica e patrimoniale dell'esercizio 2013;

VISTA la relazione resa dal Collegio dei revisori dei conti a conclusione dell'esame del Conto consuntivo;

D E L I B E R A:

Art. 1

1. È approvato il Conto consuntivo dell'esercizio 2013 nel testo allegato alla presente delibera, della quale costituisce parte integrante.

Art. 2

1. La presente delibera sarà pubblicata nel Bollettino della Consob.

30 aprile 2014

IL PRESIDENTE
Giuseppe Vegas


CONTO CONSUNTIVO 2013

1. RELAZIONE ILLUSTRATIVA

2. RENDICONTO FINANZIARIO

3. CONTO ECONOMICO

4. STATO PATRIMONIALE

5. SITUAZIONE AMMINISTRATIVA

6. NOTA INTEGRATIVA

7. RELAZIONE COLLEGIO DEI REVISORI


RELAZIONE ILLUSTRATIVA

1. I risultati nei settori di attività dell’Istituto

Il conto consuntivo dell’esercizio 2013, in esecuzione del disposto dell’art. 30 del Regolamento per l’Amministrazione e la contabilità, è corredato da apposita relazione illustrativa che si propone di fornire un resoconto dei risultati conseguiti nel corso dell’esercizio nei diversi settori di attività dell’Istituto. Al fine di rappresentare l’efficacia dell’azione condotta verranno rappresentate le attività svolte sia nell’ambito nazionale che nell’ambito internazionale.

1/a. Attività istituzionale

Nel corso dell’anno 2013 i mercati delle principali economie avanzate hanno registrato un risultato complessivamente positivo. Soprattutto nella seconda parte dell’anno si è beneficiato di segnali di modesta ripresa influenzati dalla crescita economica negli Stati Uniti, dalla decisione della Fed di ridurre gli acquisti di titoli (piano di riduzione degli stimoli monetari cd. tapering) e dalle decisioni della BCE di tagliare i tassi di interesse; tutte circostanze che hanno influenzato positivamente anche l’area euro sebbene permangano margini di incertezza soprattutto nei paesi periferici e nei paesi caratterizzati da un elevato rapporto debito pubblico/Pil.

Nel 2013 la Consob ha fornito il proprio contributo tecnico su numerose iniziative legislative europee e di recepimento di direttive e regolamenti comunitari. A tal riguardo si ricorda che la Consob è membro del SEVIF (Sistema europeo di vigilanza finanziaria).

Per quanto riguarda l’attività di vigilanza sugli intermediari, sono stati recepiti in diverse disposizioni i nuovi requisiti di capitale in armonia con i criteri di fondo dettati dal Comitato di Basilea (Direttiva 2013/36/UE e nel Regolamento 575/2013 definito CRD IV) estendendo l’applicazione di alcuni profili anche alle imprese di investimento di cui alla MIFID, alla disciplina in materia di corporate governance e assetti proprietari delle imprese, alle politiche di remunerazione ed in tema di sanzioni con l’adozione del nuovo regolamento.

L’attività di vigilanza sui mercati, posta in essere anche in conformità alla legge europea 2013 ed agli orientamenti dell’ESMA, ha in particolare riguardato i sistemi di trading ad alta frequenza ed il rafforzamento del regime di trasparenza delle negoziazioni su prodotti non equity e strumenti derivati Otc, nonché i meccanismi di pubblicazione e consolidamento delle informazioni a garanzia della trasparenza informativa ed a protezione degli investitori e dell’ordinato svolgimento delle negoziazioni in attesa del recepimento della nuova normativa europea sugli abusi di mercato.

Per quanto riguarda gli emittenti si segnalano i molteplici interventi di modifica del "Regolamento Emittenti" orientati ad armonizzare la normativa secondaria con le disposizioni del TUF modificate dalle direttive comunitarie recepite nell’ordinamento nazionale. Le modifiche hanno riguardato i diritti degli azionisti, l’introduzione del giudizio di equivalenza al prospetto (Direttiva 2010/73/UE) e la revisione legale dei bilanci annuali e consolidati (Direttiva n. 2006/43/CE).

Si evidenzia, altresì, l’adozione del Regolamento sulla disciplina relativa all’equity crowdfunding, per la quale l’Italia è stata il primo Paese in Europa ad essersi dotato di una normativa specifica e organica.

La Consob ha inoltre proseguito nelle semplificazioni del quadro normativo, nella riduzione degli oneri amministrativi a carico dei soggetti vigilati e nella riduzione dei tempi degli iter sanzionatori tramite l’adozione del nuovo "Regolamento sul procedimento sanzionatorio".

Nel corso dell’anno la Consob ha dato la propria adesione insieme a Borsa italiana al progetto "Più Borsa" finalizzato ad incentivare l’ammissione alla quotazione delle Piccole e Medie Imprese.

Altri interventi di rilievo hanno riguardato l’approvazione del nuovo "Regolamento per l’amministrazione e la contabilità" con l’introduzione della programmazione finanziaria e del bilancio pluriennale e la previsione di redigere anche una contabilità per centri di costo al fine di migliorare la leggibilità degli strumenti di bilancio dell’Istituto.

Riguardo all’attività di vigilanza si riportano di seguito i principali dati di sintesi.

Nel corso dell’anno sono state rilasciate 29 autorizzazioni alla pubblicazione di prospetti, 20 relativi a emittenti quotati o diffusi, 1 autorizzazioni alla pubblicazione di prospetti di emittenti azioni non diffuse e 3 autorizzazioni concernenti prospetti relativi a comitati promotori di costituende banche; sono stati inoltre rilasciati 5 nulla-osta alla pubblicazione del prospetto per la quotazione in mercati regolamentati. In 8 casi è stata consentita la pubblicazione di documenti d’offerta relativi ad offerte pubbliche di acquisto (Opa) e offerte pubbliche di scambio (Opsc). Infine, e previa adozione dei provvedimenti di sospensione cautelare delle operazioni, sono stati adottati numerosi provvedimenti di divieto relativamente a sollecitazioni all’investimento.

I depositi di prospetti informativi (cd. primi depositi) presso l’Archivio Consob sono risultati 727 in complesso, di cui 258 relativi a Oicr italiani ed esteri, 38 relativi a prodotti finanziari offerti da imprese di assicurazione e 431 relativi ad istanze prodotte ai sensi dell’art. 94 del Testo Unico della Finanza.

Sotto il profilo dell’informativa societaria e contabile, le comunicazioni relative a partecipazioni rilevanti in società quotate sono state 750, quelle relative a patti parasociali 156 e 371 quelle relative ad operazioni di compravendita, da parte di emittenti quotati, di titoli di propria emissione ovvero emessi da società dagli stessi controllate. Le richieste di informazioni ai sensi dell’art. 115 del TUF sono state 698, mentre le richieste di comunicazione al pubblico di notizie e documenti, ai sensi dell’art. 114 del TUF, sono state 202.

Si segnala, inoltre, che nel corso del 2013, nell’ambito dell’attività di vigilanza sulle società di revisione, sono state effettuate 47 richieste di vigilanza (informazioni, documenti, audizioni).

Con riferimento all’attività ispettiva, nel corso del 2013 sono state avviate 31 verifiche ispettive e si sono concluse 36 ispezioni.

I provvedimenti sanzionatori (135 in tutto, per complessivi € 32,6 milioni di euro) hanno riguardato, in 14 casi, violazioni di norme in materia di abusi di mercato, in 14 casi, intermediari mobiliari, in 63 casi, promotori finanziari, in 20 casi provvedimenti interdittivi di persone fisiche, in 31 casi soggetti emittenti e/o offerenti.

Quanto alle segnalazioni all’Autorità Giudiziaria riconnesse a ipotesi di violazioni sanzionate penalmente, nel corso dell’anno sono state effettuate: 1 segnalazione per ipotesi di abuso di informazioni privilegiate; 7 per ipotesi di manipolazione del mercato e 101 relative ad altre ipotesi di violazioni di legge. Altre 4 indagini si sono concluse senza segnalazione all’Autorità giudiziaria per configurazione di illeciti, di cui 3 per abuso di informazioni privilegiate e 1 per manipolazione del mercato. Altri 10 casi, di cui 6 per insider trading e 4 per manipolazione del mercato, sono stati archiviati.

Infine, per ciò che attiene alla gestione degli Albi, sono intervenute nell’anno 3 iscrizioni e 8 cancellazioni dall’Albo delle Sim.

Sul fronte del rafforzamento della cooperazione internazionale, nel 2013 la Consob ha stipulato un accordo con la Dubai Financial Services Authority per lo scambio di informazioni per fini di vigilanza, considerando il numero crescente di intermediari italiani che operano negli Emirati Arabi.

Per quanto concerne l’attività di scambio di informazioni, nel corso del 2013 la Consob ha attivato la cooperazione internazionale con autorità estere di vigilanza in relazione a 187 casi ed ha ricevuto da parte delle autorità straniere richieste relative a 94 casi.

Quanto alla presenza della Consob in ambito internazionale, si evidenzia l’elevato numero di riunioni (250) di gruppi di lavoro costituiti in sede comunitaria o in ambito IOSCO, ESMA, FSB, OCSE ecc., a cui l’Istituto ha attivamente partecipato con i propri funzionari.

Nel corso del 2013 le attività di relazione con il pubblico ed i risparmiatori sono state particolarmente intense. In tale ambito, il sito internet istituzionale si è confermato strumento centrale dell’attività di comunicazione della Consob con l’esterno: l’elevato numero di accessi (circa 561.000 visitatori, 1.410.000 visite e circa 9.500.000 di pagine visualizzate) conferma l’importanza che lo strumento riveste per acquisire dati e informazioni sia da parte degli operatori, sia da parte del pubblico in genere (risparmiatori, studenti, studiosi, etc.).

Attraverso il SIPE (Sistema Integrato Per l’Esterno) sono pervenute nel corso dell’anno 1.200 segnalazioni e richieste di assistenza (su un totale di circa 1.600). Nel corso dell’anno sono inoltre pervenute numerose richieste telefoniche di chiarimenti, dati e informazioni oltre che un numero sempre crescente di esposti.

Con riferimento all’attività di educazione finanziaria, nel corso dell’anno sono stati tenuti incontri con gli studenti americani del Master in Business Administration della St.John’s University e con studenti universitari dell’università di Cassino e del Lazio meridionale.

Nel medesimo anno la Consob ha concentrato, inoltre, la propria attività di investor education verso il crowdfunding. Tale scelta è stata dettata dalla circostanza che l’Italia è stata il primo Paese in Europa ad essersi dotato di una normativa specifica e organica relativa all’equity crowdfunding in virtù della quale, anche attraverso appositi portali on line, è data la possibilità alle start-up innovative di finanziarsi sul mercato dei capitali.

La Consob, inoltre, nel corso del 2013 ha rafforzato il confronto con le Associazioni dei consumatori, dando avvio al progetto "Carta degli investitori" che vede coinvolte, oltre alla Consob, nove delle Associazioni presenti all’interno del CNCU. Il progetto ha come finalità quella di coordinare in maniera ottimale gli obiettivi di vigilanza orientati alla tutela complessiva del risparmio, tradizionalmente propri dell’attività della Consob, con la cura degli interessi specifici del singolo risparmiatore.

La Camera di Conciliazione e Arbitrato operante presso la Consob ha proceduto nel corso del 2013 alla ricognizione degli elenchi dei conciliatori e degli arbitri anche per tener conto delle modifiche regolamentari circa i requisiti di professionalità previsti per l’iscrizione nell’elenco dei conciliatori, la riformulazione dei criteri di nomina dei conciliatori e degli arbitri e l’istituzione di un Comitato consultivo, formato da rappresentanti delle Associazioni di categoria degli utenti e degli intermediari. A fine anno i soggetti iscritti all’elenco dei conciliatori sono 1.690 (1.162 uomini e 528 donne), mentre i soggetti iscritti nell’elenco degli arbitri sono 1.178 (938 uomini e 240 donne).

Per quanto attiene all’attività svolta, al 31 dicembre 2013, sono state ricevute 159 istanze di conciliazione di cui avviate 149 e concluse entro lo stesso anno 97, mentre 52 non si sono ancora concluse. Nel corso dell’anno non sono invece pervenute istanze di arbitrato. A. Nei 75 casi (50,3%) in cui l’intermediario ha aderito, il tentativo di conciliazione si è concluso con un accordo nel 24% dei casi.

1/b. Funzionamento interno dell’Istituto

Nel corso del 2013 si è consolidato il processo di revisione dell’assetto organizzativo finalizzato all’ottimizzazione della distribuzione delle competenze assegnate alle strutture operative, a sostegno dell’efficace perseguimento del mandato istituzionale.

Dall’esperienza applicativa maturata a far data dall’ampio riordino interno operato a fine 2011, è emersa l’esigenza di porre in essere una serie di interventi "manutentivo-evolutivi" che hanno riguardano l’assetto organizzativo-funzionale e le competenze proprie di Divisioni/Uffici che operano in specifici settori dell’attività di vigilanza.

In questo ambito, è stata realizzata la concentrazione in un’unica unità organizzativa, denominata Ufficio Prospetti Equity e IPO, coordinata nell’ambito della Divisione Informazione Emittenti, delle istruttorie attinenti a tutte le offerte aventi ad oggetto prodotti equity emessi da società non quotate. Inoltre, al fine di una più marcata qualificazione specialistica delle attività di competenza Consob in materia di rating e raccomandazioni di investimento - attività che assumono sempre maggiore rilevanza nelle attuali dinamiche dei mercati ed anche in prospettiva evolutiva - è stato istituito un apposito ufficio, coordinato nell’ambito della Divisione Mercati, denominato Ufficio Giudizi di Rating e Raccomandazioni di Investimento, con competenza sulle informazioni elaborate e diffuse da qualificati soggetti terzi (per l’appunto, agenzie di rating, intermediari, ecc.). Sempre nell’ambito della Divisione Mercati, al fine di assicurare l’automazione sistematica dei processi di vigilanza dei mercati attraverso l’integrazione delle relative informazioni quali-quantitative, è stato istituito l’Ufficio Automazione e Integrazione Processi di Vigilanza Mercati.

Un’ulteriore modifica organizzativa ha riguardato la Divisione Intermediari, con l’obiettivo di elevare i livelli di efficienza ed efficacia dell’azione di vigilanza ad essa demandata, mediante una più spiccata focalizzazione delle competenze interne per categorie di soggetti vigilati. È stata operata, a tal fine, la scissione del preesistente Ufficio Vigilanza e Albo Intermediari in due distinte unità organizzative con competenze di vigilanza, rispettivamente, su banche e imprese di assicurazione, la prima, e sulle imprese di investimento, la seconda.

Inoltre, nell’ottica di procedere ad una semplificazione delle modalità operative nonché ad una loro omogeneizzazione sono state emanate una serie di disposizioni e procedure e, in particolare, sono stati regolamentati i seguenti ambiti: la tutela delle informazioni, la trattazione degli esposti, la segnalazione di situazioni di conflitto di interessi nell’espletamento degli incarichi ispettivi e il coordinamento operativo delle attività ispettive, le modalità di svolgimento dei procedimenti ex-241, l’accesso alla Centrale Rischi della Banca d’Italia.

Infine, un notevole sforzo organizzativo ha richiesto l’introduzione – a metà 2013 - della gestione dematerializzata dei flussi documentali in ingresso e in uscita che, oltre ad una importante attività di revisione delle modalità operative generali, ha comportato la necessità di aggiornare ed adeguare le procedure organizzative, con particolare riferimento alla gestione dei flussi documentali, all’archiviazione, alla protocollazione, alla notifica di atti, alla produzione e circolazione degli atti interni finalizzati all’assunzione delle deliberazioni di competenza della Commissione, contestualmente alla revisione di tutta la modulistica interna. Tra le attività realizzate ai fini dell’avvio dell’operatività in Istituto in regime di dematerializzazione attraverso la messa in esercizio dell’apposita piattaforma dedicata, ha assunto carattere non secondario la definizione dei relativi strumenti archivistici (Titolario, Piano di fascicolazione), con osservanza in materia delle competenze del Ministero per i Beni e le Attività Culturali MIBAC, così come previste dalla normativa di settore.

Sul fronte del personale, nel corso del 2013 sono state assunte 2 risorse a contratto (1 con la qualifica di condirettore centrale, cui è stato conferito l’incarico di Segretario Generale, ex art. 26-bis del Regolamento di organizzazione e funzionamento della Consob, e 1 con qualifica di assistente a contratto) ed una risorsa distaccata da altre amministrazioni.

Tenuto conto delle cessazioni dal servizio intervenute nello stesso anno (11 dipendenti, 9 di ruolo e 2 a contratto), il numero effettivo dei dipendenti a fine 2013 risulta complessivamente pari a 618 unità, in diminuzione di n. 9 unità rispetto all’omologo dato di fine 2012, e risulta composto da n. 306 donne e n. 312 uomini.

Inoltre, al termine della fase di sperimentazione avviata nell’anno precedente, ha preso definitivamente avvio il telelavoro con l’individuazione di 11 posizioni telelavorabili; hanno aderito complessivamente 10 risorse (8 a Roma e 2 a Milano) in servizio presso unità organizzative di vigilanza e di supporto amministrativo.

Quanto alla formazione, pur a fronte di un elevato numero di iniziative di formazione, che hanno consentito di mantenere elevato il numero di ore di formazione nel complesso erogate, sotto il profilo economico nel corso del 2013 si è registrata una flessione della spesa formativa (passata dai 380 mila euro circa dal 2012, agli attuali 280 mila euro). Ha trovato conferma, infatti, il trend degli ultimi anni, di valorizzazione delle iniziative in house rispetto alle attività formative esterne; il che, nell’arrecare benefici in termini di contenimento dei costi, ha consentito nello stesso tempo al personale dell’Istituto di potersi avvalere di contributi formativi autorevoli ed apprezzati.

Infine, sempre con riferimento al personale, va segnalato che la legge 30 ottobre 2013, n. 125, di conversione, con modificazioni, del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101 [recante "disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni"], ha spostato al 31 dicembre 2016 il termine finale per l’esercizio della facoltà di inquadrare in ruolo il personale a contratto, originariamente fissato al 31 dicembre 2013.

Per quanto attiene al settore informatico, anche nel corso del 2013 si è dato seguito alle indicazioni derivanti dalla normativa in tema di spending review - come anche ad autonome iniziative - tutte funzionali a contenere i costi relativi ai cd. consumi intermedi, il che ha consentito di definire iniziative funzionali all’ottimizzazione degli investimenti, focalizzandoli su quelli più strategici e comunque non differibili, ma nello stesso tempo ha reso necessario il rinvio ad esercizi successivi di altre attività evolutive, ancorchè di non secondario rilievo. Tale trend ha altresì comportato, in termini generali, un prolungamento dei tempi di realizzazione di alcuni progetti.

Tra quelle a maggior impatto, oltre al già citato progetto per la dematerializzazione dei flussi documentali, che ha comportato la digitalizzazione degli atti cartacei dell’Istituto, l’attivazione del nuovo protocollo informatico secondo le prescrizioni della normativa di riferimento, l’innovazione e semplificazione dei processi e delle attività amministrative, si segnala l’avvio del nuovo sistema di vigilanza sui Mercati (cd. Stazione di controllo Mercati), in collaborazione con Borsa Italiana, nonché il Sistema di Deposito e pubblicazione automatica sul sito Internet dei Prospetti Informativi. E’ stato, inoltre, realizzato il sistema per l’albo dei gestori di portali di crowdfunding, nonché un sistema di scambio informativo tra Consob, Banca d’Italia e IVASS, finalizzato all’analisi dei dati del cd. interlocking. Quanto al sistema di gestione della Camera di conciliazione e arbitrato, è stata attivata la gestione degli albi conciliatori a seguito della nuova regolamentazione della Camera. Con riguardo ai sistemi online per l'approvazione dei prospetti informativi, è stato avviato il sistema per la gestione di tutte le tipologie di prospetti informativi: equity, non-equity ed IPO.

Si è dato, inoltre, avvio ad alcuni progetti a carattere pluriennale e strategico per l’Istituto, quali il progetto di reingegnerizzazione del sito Internet dell’Istituto, che avrà un significativo impatto operativo anche per l’anno in corso, e quello per il Datawarehouse, con l’acquisizione dei prodotti e l’avvio delle attività di progettazione.

Infine, nell’ambito delle attività di adeguamento dei sistemi, è stato aggiornato il sistema di gestione del processo deliberativo, adattandolo alle nuove procedure di riservatezza delle quali si è dotato l’Istituto; è stata realizzata un’evoluzione della componente di financial intelligence basata su cruscotti informativi relativi agli emittenti; è stata completata la reingegnerizzazione del sistema dedicato alla scheda informativa dei sindaci delle società quotate, mentre in tema di partecipazioni rilevanti in emittenti quotati sono stati realizzati diversi aggiornamenti per permettere la gestione online dei modelli delle partecipazioni potenziali (ex 120B).

Vanno, altresì, citate le iniziative progettuali derivanti dalle normative europee e promosse dall’ESMA, fra cui la costituzione di alcuni database centralizzati presso l’ESMA, i Register Europei (ex direttiva Omnibus), che hanno visto le competenti strutture interne fortemente impegnate in una significativa attività a carattere trasversale, che proseguirà anche in corso d’anno.

Dal punto di vista infrastrutturale, sono continuate le attività di aggiornamento tecnologico delle piattaforme applicative di base. Per quanto riguarda gli apparati di rete è stato aggiornato l’ultimo lotto giunto a fine ciclo di vita e, quanto ai server, è stato raggiunto l’obbiettivo di virtualizzare l’intero parco dei sistemi. Sono proseguite, inoltre, nel corso del 2013 le attività di rinnovo del parco hardware dei PC, che si concluderanno nella prima parte del 2014.

Il processo di rinnovo delle architetture ICT, iniziato nel 2010 con l’introduzione di architetture flessibili e scalabili tramite la virtualizzazione, abiliterà processi evolutivi e operativi sempre più efficienti ed efficaci, garantendo quindi un miglior supporto all’attività istituzionale.

Si evidenziano infine le attività di supporto tecnico-operativo finalizzate alla chiusura a decorrere dal 1° gennaio 2014 della sede di via Campania in Roma, che ha comportato lo smantellamento delle infrastrutture ICT ivi installate e la loro riconfigurazione presso la sede di via G.B. Martini.

2. La gestione sotto il profilo finanziario ed economico-patrimoniale

I risultati della gestione 2013 sono evidenziati sia sotto il tradizionale profilo finanziario (entrate e spese per competenza e per residui, cfr. il Rendiconto finanziario), sia sotto l’aspetto economico-patrimoniale (costi e ricavi e relativi effetti sul patrimonio netto, cfr. il Conto economico e lo Stato patrimoniale).

Relativamente al profilo finanziario, il fabbisogno complessivo per l’esercizio 2013 è risultato pari a € 114,05 milioni, di cui € 110,72 milioni per spese di natura corrente ed € 3,33 milioni per spese in conto capitale. Tali spese hanno trovato fonti di finanziamento, oltre che nell’Avanzo di amministrazione dell’esercizio 2012 (€ 18,26 ml.), nelle Contribuzioni derivanti dai provvedimenti sul regime contributivo definiti per l’anno 2013 (€ 97,96 ml.) e nelle Altre entrate 2012 (€ 10,41 ml. in complesso). In particolare, queste ultime sono costituite : da interessi attivi (€ 7,03 ml.); da proventi su titoli di Stato immobilizzati (€ 0,41 ml.); da entrate diverse (€ 0,24 ml. in complesso, essenzialmente, per contributi di vigilanza anni precedenti, il cui importo è risultato dovuto solo nel corso del 2013, per erronei versamenti di contribuzioni e per interessi di mora per ritardato versamento di contribuzioni); da recuperi e rimborsi diversi (€ 0,16 ml.); da entrate connesse alle attività della Camera di conciliazione ed arbitrato (€ 0,08 ml.); da somme liquidate a favore dell’Istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi (€ 0,73 ml.); dallo svincolo di quota parte del Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell’Istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi, a seguito della intervenuta definitività di taluni provvedimenti favorevoli all’Istituto (€ 0,85 ml.); dall’utilizzo del Fondo ripristino beni mobili (€ 0,91 ml.)(1). Il Trasferimento 2013 a carico dello Stato, determinato dalla legge di stabilità 2013, è stato, per l’intero importo, azzerato per effetto dell’applicazione delle disposizioni contenute nell’art. 8, comma 3, del D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella Legge 7 agosto 2012, n. 135, c.d. "Spending review".

Il risultato della gestione dell’esercizio 2013 tiene conto delle attività di contenimento delle spese d’Istituto operate nel corso dell’anno(2), oltre che delle misure di riduzione delle spese correnti previste dal citato D.L. 6 luglio 2012, n. 95, c.d. "Spending review".

In particolare, con specifico riferimento alla Consob, il richiamato D.L. n. 95/2012 ha previsto: a) la riduzione del valore dei buoni pasto da € 10,28 ad € 7,00; b) la mancata monetizzazione di congedi, permessi e festività non godute; c) la riduzione degli oneri di noleggio e gestione delle autovetture di servizio; d) il mancato riconoscimento dell’aggiornamento alla variazione dell’indice Istat dei canoni di locazione passiva; e) la riduzione delle spese per consumi intermedi previste per l’anno 2013 in misura pari al 10% dell’omologa spesa sostenuta nell’anno 2010, corrispondenti a circa 1,86 milioni.

I residui attivi al 31.12.2013 assommano a € 4,49 milioni (di cui € 2,37 milioni provenienti dall’esercizio 2013 e € 2,12 milioni da esercizi precedenti) e derivano da crediti per interessi attivi (€ 1,53 milioni, essenzialmente per ratei di interessi maturati sui titoli di Stato in portafoglio) e crediti verso contribuenti (€ 1,81 milioni). Per la restante parte, si tratta essenzialmente di crediti verso controparti processuali condannate alla rifusione di spese legali (€ 0,93 milioni) e da crediti diversi (essenzialmente per crediti verso altre Amministrazioni, per crediti verso Conciliatori ed Arbitri iscritti negli elenchi Consob e per il credito verso il Comune di Roma per il rimborso di quota parte dell’ICI versata negli anni dal 1993 al 1999 con riferimento all’immobile di Via Isonzo già di proprietà dell’Istituto, nel 2010 definitivamente dichiarata non dovuta dalla Corte di Cassazione, pari in complesso ad € 0,24 milioni).

I residui passivi al 31.12.2013 sono pari a € 40,96 milioni (di cui € 16,01 milioni provenienti dall’esercizio 2013 ed € 24,96 milioni da esercizi precedenti) e si riconnettono, per il 56% circa, alle somme destinate al trattamento pensionistico complementare del personale assunto a far data dal 28.4.1993 (€ 22,87 milioni) e, per il 21% circa, a spese per il personale (€ 8,68 milioni).

L’«Avanzo di amministrazione», generato dalla gestione delle entrate e delle spese di competenza e dalla gestione dei residui di bilancio (cfr. la Situazione amministrativa), è pari a € 13,67 milioni, ed è per l’intero importo utilizzabile per il finanziamento delle spese programmate per l’esercizio 2014.

Il Risultato economico di periodo, risultante invece dal raffronto costi/ricavi dell’esercizio (cfr. il Conto economico), è pari a + € 2,46 milioni e scaturisce da ricavi per € 99,17 milioni, da costi della gestione corrente (incluse le rettifiche di valore e gli accantonamenti) per € 102,47 milioni, dal risultato positivo della gestione delle disponibilità finanziarie pari a € 7,27 milioni, da oneri tributari per € 1,51 milioni e da oneri straordinari per € 757,00.

La riconciliazione tra Avanzo di amministrazione e Risultato economico è esposta nella Tavola riportata nella pagina che segue.

(in milioni di euro)

Utile dell’esercizio 2013

 

2,46

 

Avanzo dell’esercizio 2012

+

18,26

(a)

Utilizzo Fondo ripristino beni mobili e immobili

+

0,91

(b)

Spese in c/capitale dell’esercizio 2013

3,33

(c)

Gestione dei residui passivi

+

0,27

(d)

Proventi/oneri straordinari

0

(e)

Differenza competenza economica/rilevazioni finanziarie

4,09

(f)

Avanzo dell’esercizio 2013

=

13,67

 

(a) L’Avanzo dell’esercizio 2012 costituisce un’entrata finanziaria che influisce sull’Avanzo dell’esercizio 2013, ma non sul risultato economico del 2013.

(b) L'utilizzo del Fondo ripristino beni mobili costituisce un’entrata finanziaria che influisce sull’Avanzo dell’esercizio 2013, ma non sul risultato economico del 2013.

(c) Le spese in c/capitale dell’esercizio 2013 concorrono al risultato finanziario 2013, ma non al risultato economico.

(d) Si tratta del saldo algebrico tra le eliminazioni di residui passivi che influiscono sul risultato finanziario 2013 e le eliminazioni di debiti che influiscono sul risultato economico 2013.

(e) Si tratta del saldo (non indicato nella Tavola per via dell’arrotondamento) Proventi/Oneri straordinari, il cui importo incide sul risultato economico, ma non sul risultato finanziario.

(f) Si tratta del saldo algebrico tra spese rilevate nel rendiconto finanziario 2013, non imputate a conto economico 2013 (in quanto costi di competenza di esercizi futuri) e spese rilevate nei rendiconti finanziari di esercizi precedenti, imputate a conto economico 2013 (in quanto costi di competenza del 2013).

Il raffronto tra Conto economico 2013 e Conto economico 2012 pone in evidenza il decremento dei ricavi passati nel loro complesso da € 112,15 milioni a € 99,17 milioni (– € 12,98 milioni, pari all’11,6%). Tale decremento deriva, essenzialmente, dal venir meno del Trasferimento da parte dello Stato per l’anno 2013 (– € 0,43 milioni), dalla diminuzione rispetto 2012 delle Entrate da Contributi di vigilanza (– € 10,93 milioni) e degli Altri ricavi (– € 1,62 ml.).

Il raffronto pone, altresì, in evidenza la diminuzione dei Costi della gestione corrente (Costi correnti + Rettifiche di valore e Accantonamenti) passati, da un anno all’altro, nel loro complesso, da € 105,59 milioni a € 102,47 milioni (– € 3,12 milioni, pari al 3% circa). Tale diminuzione costituisce un saldo tra incrementi e decrementi di costo e deriva essenzialmente : a) da minori Costi correnti (– € 0,41 milioni in complesso); b) dal maggior importo dell’Ammortamento dei beni mobili e immobili e degli oneri capitalizzati (+ € 0,21 milioni in complesso); c) dal minor importo dagli Accantonamenti ai Fondi IFR, TFR e TPI (– € 1,01 milioni in complesso); d) dalla non presenza di Accantonamenti al Fondo rischi connessi a ipotesi di risarcimento danni ex art. 2043 c.c. (– € 1,00 milioni); e) dal minor importo dell’Accantonamento al Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell’Istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi (– € 1,43 milioni); f) dal maggior importo dell’Accantonamento al Fondo svalutazione crediti (+ € 0,12 milioni); g) dal minor importo delle Rettifiche negative di valori iscritti nello Stato patrimoniale (+ € 0,40 milioni).

Inoltre, sempre rispetto all’omologo dato 2011, il Risultato positivo della gestione delle disponibilità finanziarie è aumentato passando, da € 5,23 milioni a € 7,09 milioni (+ € 1,86 milioni, pari al 35,6%).

I costi della gestione corrente sono per il 87% circa riferiti a "costi correnti" e per la rimanente quota a Rettifiche di valore e Accantonamenti.

Sul totale dei Costi correnti(3) e degli accantonamenti ai Fondi integrativi e di quiescenza (€ 99,09 milioni in complesso), i costi riferiti ai Componenti la Commissione sono pari a € 1,23 milioni (1,3%), quelli per il personale assommano a € 83,27 milioni (84%) e quelli per acquisizione di beni di consumo e servizi risultano pari a € 14,60 milioni (14,7%). In particolare, sui costi per acquisizione di beni di consumo e servizi incidono, per il 47,5%, gli oneri relativi alla gestione degli immobili (€ 6,94 milioni in complesso) e, per il 28,2%, gli oneri per noleggio e manutenzione di impianti e attrezzature e per acquisizione di servizi informatici (€ 4,12 milioni in complesso); ulteriore componente rilevante, che incide per l’8,1%, è data dagli oneri per banche dati ed agenzie di stampa (€ 1,18 milioni in complesso).

Tra le Rettifiche di valore e Accantonamenti gli importi più consistenti concernono gli accantonamenti ai Fondi integrativi e di quiescenza, per € 10,60 milioni, e gli ammortamenti delle immobilizzazioni, per € 3,95 milioni, mentre l’accantonamento al Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell’Istituto da provvedimenti giudiziari non definitiviincide per € 0,73 milioni. Non si registrano accantonamenti al Fondo rischi connessi a ipotesi di risarcimento danni ex art. 2043 c.c.(4). Le rettifiche positive di valori iscritti nello Stato patrimoniale concernono le eliminazioni di debiti(5).

La gestione delle disponibilità finanziarie evidenzia un risultato positivo derivante da proventi finanziari per € 7,44 milioni (interessi attivi e proventi su titoli di Stato immobilizzati) e da oneri finanziari per € 0,17 milioni (spese e commissioni bancarie). Gli interessi attivi provengono, in parte, dalle giacenze di c/c (€ 0,61 milioni) e, in parte preponderante, dall’impiego di disponibilità in titoli di Stato (€ 6,83 milioni).

Il complessivo Risultato economico dell’esercizio (€ 2.463.017,87) segna la variazione del Patrimonio netto dell’Istituto per effetto della gestione 2013 (cfr. lo Stato patrimoniale).

Per quanto attiene alle immobilizzazioni (cfr. sempre lo Stato patrimoniale), si sono registrate variazioni nella voce Beni immobili (+ € 1,49 milioni), nella voce Beni mobili (+ € 1,65 milioni) e nella voce Immobilizzazioni finanziarie (– € 19,71 milioni). La variazione della voce Beni immobili è da ascrivere per intero alla capitalizzazione degli oneri, sostenuti nel 2013, per gli interventi di adeguamento di parte degli impianti e delle strutture dell’immobile di via G.B. Martini. La variazione complessiva della voce Beni mobili risulta dal saldo tra incrementi e decrementi. Gli incrementi attengono essenzialmente alle voci "Personal computer e relativi accessori, prodotti software" (+ € 1,26 milioni), "Elaboratori di medie e grandi dimensioni" (+ € 0,25 milioni) ed "Altri beni mobili" (+ € 0,13 milioni). Il decremento della voce Immobilizzazioni finanziarie è da ascrivere al valore dei titolo di Stato rimborsati nel corso dell’anno per intervenuta scadenza.

Per l’esame delle singole componenti dello Stato Patrimoniale e della relativa movimentazione si rinvia alla Nota Integrativa.


Note alla Relazione illustrativa:

(1) La differenza (positiva) tra il totale delle fonti di finanziamento della gestione 2013 (€ 126,63 milioni = € 18,26 milioni + € 97,96 milioni + € 10,41 milioni) ed il dato di fabbisogno finanziario 2013 (€ 114,05 milioni) corrisponde all’Avanzo di amministrazione 2013 generato dalla gestione delle entrate e delle spese di competenza (€ 12,58 milioni). Associando algebricamente a tale importo dell’Avanzo l’effetto accrescitivo derivante dalla gestione 2013 dei residui di bilancio (+ € 1,09 milioni) si perviene al dato complessivo di Avanzo di amministrazione al 31.12.2013 risultante dalla Situazione amministrativa (€ 13,67 milioni = € 12,58 milioni + € 1,09 milioni).

(2) Gli interventi di contenimento operati hanno riguardato, essenzialmente, i budget per missioni e straordinari del personale, gli oneri per gestione e manutenzione immobili, per noleggio e manutenzione auto di servizio, per spese d’ufficio, banche dati e pubblicazioni d’Istituto, etc..

(3) Considerati al netto della componente "Altri costi" evidenziata nel Conto economico.

(4) La consistenza del Fondo all’1.1.2013 è stata ritenuta congrua (€ 34.085.653,24) sulla base delle valutazioni formulate dagli Uffici della Commissione, circa i nuovi o maggiori rischi di risarcimento danni connessi con le vicende giudiziarie in corso, anche in relazione all’esigenza di garantire un adeguato presidio all’equilibrio economico finanziario dell’Istituto ed alla continuità della funzione istituzionale della Consob.

(5) Per il dettaglio delle rettifiche si fa rinvio alla Nota integrativa, sezione A/2, Criteri di valutazione delle voci del Conto economico.


2. RENDICONTO FINANZIARIO

3. CONTO ECONOMICO

4. STATO PATRIMONIALE

5. SITUAZIONE AMMINISTRATIVA

6. NOTA INTEGRATIVA

7. RELAZIONE COLLEGIO DEI REVISORI


CONTO CONSUNTIVO DELL’ESERCIZIO 2013(1)

NOTA INTEGRATIVA

1. A termini del Regolamento di contabilità dell'istituto il Conto consuntivo annuale è costituito dal Rendiconto finanziario, dai Conto economico, dallo Stato patrimoniale, dalla Situazione Amministrativa e dalla Nota integrativa ed è corredato di apposita Relazione illustrativa.

Al Conto consuntivo è annessa la Relazione del Collegio dei revisori dei conti, che sarà oggetto di pubblicazione unitamente ai documenti sopra elencati.

Il Conto consuntivo dell'esercizio 2013 è stato redatto in conformità agli schemi di Rendiconto finanziario, di Conto economico, di Stato patrimoniale e di Situazione amministrativa definiti, a norma del Regolamento.

Rendiconto finanziario

Il Rendiconto finanziario evidenzia i risultati della gestione 2013 delle entrate e delle spese per titoli, categorie e capitoli, distintamente per competenza e per residui. Lo stesso è redatto in termini di competenza finanziaria, per cui le entrate e le spese esprimono importi, rispettivamente, accertati ed impegnati nell'esercizio. Le risultanze finanziarie esposte nel prospetto consentono la comparazione con le previsioni definitive per il 2013. Nel Rendiconto sono anche esposti gli incassi e i pagamenti dell'esercizio.

Conto economico

Il Conto economico evidenzia il risultato economico conseguito nell'esercizio 2013 e, quindi, la variazione del patrimonio netto dell'Istituto per effetto della gestione. Lo stesso è redatto in forma scalare, così da consentire l'evidenziazione anche dei risultato riconducibile alla gestione corrente, di quello della gestione finanziaria, delle componenti straordinarie del risultato economico e degli oneri tributari gravanti sull'esercizio. I costi e i ricavi della gestione sono comparati con gli omologhi dati riferiti al 31.12.2012.

Stato patrimoniale

Lo Stato patrimoniale evidenzia la consistenza degli elementi attivi e passivi al 31.12.2013, quali risultano dalla rilevazione dei fatti gestionali mediante scritture, oltre che finanziarie, anche economico-patrimoniali. Le consistenze patrimoniali al 31.12.2013 sono comparate con gli omologhi dati riferiti al 31.12.2012.

Situazione amministrativa

La Situazione amministrativa evidenzia in qual modo – partendo dalla consistenza della cassa disponibile all' 1.l.2013 e tenuto conto degli incassi e dei pagamenti dell'anno, degli accantonamenti e degli utilizzi di Fondi effettuati nell'esercizio, dei residui attivi e passivi rilevati a fine anno, nonché della quota svincolata dai «Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell'Istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi»(2)- si è pervenuti al dato definitivo di «Avanzo di amministrazione» dell'esercizio 2013.

2. Di seguito si espongono gli elementi di integrazione del Conto consuntivo previsti dall'art. 34 del Regolamento di contabilità(3).

A. Criteri applicati nella valutazione delle voci dello Stato patrimoniale e del Conto economico

A/1. Criteri di valutazione delle voci dello Stato patrimoniale

Crediti - Al 31.12.2013 non si rilevano Crediti vs. il Ministero dell'economia e delle finanze per trasferimento annuale a carico dello Stato. I Crediti vs. contribuenti (€ 0,57 milioni, provenienti dall'esercizio 2013, ed € 1,24 milioni provenienti da esercizi precedenti al 2013) traggono origine dal mancato pagamento a tutto il 31.12.2013 di contributi annuali di vigilanza, riferiti agli esercizi 1996-2013 ed esigibili a decorrere dal termine di pagamento annuale (15 aprile). I Crediti diversi concernono: per € 0,05 milioni, interessi attivi maturati al 31.12.2013 sul c/c fruttifero presso la Tesoreria provinciale dello Stato; per € 0,04 milioni, il credito verso il Comune di Roma per il rimborso di quota parte dell'ICI versata negli anni dal 1993 al 1999 con riferimento all'immobile di Via Isonzo già di proprietà dell'Istituto, nel 2010 definitivamente dichiarata non dovuta dalla Corte di Cassazione; per € 0,04 milioni, i crediti verso Conciliatori ed Arbitri per il versamento del contributo annuale per la permanenza negli elenchi tenuti dalla Consob; per € 1,02 milioni, crediti verso controparti processuali condannate alla rifusione alla Consob di spese legali; per € 0,06 milioni, altri crediti per rimborsi dovuti all'Istituto (essenzialmente, credito vs. l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato correlato al rimborso di emolumenti corrisposti dall'Istituto ad un proprio dipendente distaccato presso la stessa). I crediti sono tutti iscritti al valore nominale. L'importo dei Crediti vs. contribuenti è rettificato dall'apposito Fondo svalutazione crediti (per € 0,26 milioni). Tale Fondo, istituito con effetto dal 31 dicembre 2013 in sostituzione del previgente Fondo rischi su crediti(4), ha come fine specifico quello di coprire il rischio di inesigibilità dei crediti da contributi di vigilanza, tenuto in particolare conto dei rispettivi indici di anzianità (v. appresso sezione D., voce Fondo Svalutazione Crediti).

Beni immobili - Si esauriscono nel fabbricato di proprietà sito in Roma, via G. B. Martini n. 3. Detto fabbricato è stato acquistato nel febbraio 2001 (al prezzo di € 76,85 milioni) con contestuale permuta, a titolo di parziale corrispettivo, dei fabbricato già di proprietà dell'Istituto sito in Roma, via Isonzo n. 19/e (valutato € 21,90 milioni). In conformità a quanto previsto dall'art. 48, lett. c), del Regolamento di contabilità, l'immobile è iscritto nello Stato patrimoniale per un valore di € 79,67 milioni, corrispondente al costo d'acquisto maggiorato degli oneri per manutenzione straordinaria sostenuti, nel 2001, per il rifacimento delle porte interne (€ 0,20 milioni), nel 2009, per il rifacimento delle porte antincendio (€ 0,14 milioni) e nel 2010, per l'adeguamento degli impianti elevatori (€ 0,27 milioni), oltre che degli oneri, sostenuti nel 2010, nel 2011, nel 2012 e nel 2013, per la progettazione e la realizzazione degli interventi di adeguamento di parte degli impianti e delle strutture dell'immobile (€ 2,21 milioni).

Oneri capitalizzati - Si tratta degli oneri (€ 11,95 milioni in complesso) a suo tempo sostenuti per la progettazione e direzione dei lavori di restauro e risanamento conservativo dell'immobile sito in Milano, via Broletto n. 7 (pari a € 1,07 milioni), ottenuto in concessione d'uso dal Comune di Milano per un periodo di 60 anni, per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione (pari a € 10,87 milioni), maggiorato degli oneri per manutenzione straordinaria sostenuti nel 2013 (pari a € 0,01 milioni). Gli oneri predetti formano oggetto di ammortamento dalla metà di marzo 2005, essendo solo da tale epoca l'immobile divenuto concretamente disponibile per l'utilizzo.

Beni mobili - I beni già esistenti alla data del 31.12.1996 sono iscritti ai relativi valori di funzionamento a tale data, risultanti da apposita perizia giurata di stima rilasciata da una società specializzata all'epoca incaricata della ricognizione dei beni mobili dell'Istituto e dei rinnovo dei relativo inventario. I beni acquisiti in data successiva al 31.12.1996 sono, invece, conformemente a quanto previsto dall'art. 50, comma 1, lett. e), del Regolamento di contabilità, iscritti al costo di acquisto. La ripartizione dei beni mobili corrisponde alle categorie esposte in inventario, determinate con delibera n. 18.705 del 13.11.2013. Tutti i beni dell'Istituto sono annualmente ammortizzati secondo aliquote parimenti stabilite con la predetta delibera n. 18.705 (v. appresso sezione C.).

Immobilizzazioni finanziarie - Gli investimenti in essere al 31.12.2013 (pari in complesso a € 148,45 milioni) sono costituiti da BTP acquistati nel corso nel corso del 2010 ed aventi scadenza 15.6.2015 e 1.9.2020, da BTP acquistati nel corso del 2011 ed aventi scadenza 1.6.2014, 15.6.2015 e 1.9.2020 e da BTP acquistati nel corso del 2012 ed aventi scadenza 1.2.2017, 1.2.2019 e 1.9.2022. Non si registrano acquisti di titoli di Stato effettuati nel 2013. I predetti titoli sono stati valutati al costo di acquisto ovvero al valore nominale di rimborso (cfr. All. 2 - Prospetto "G").

Debiti - I Debiti vs. fornitori sono relativi a prestazioni effettuate e già fatturate ma non ancora pagate al 31.12.2013. I Debiti per fatture da ricevere sono relativi a prestazioni già effettuate ma non ancora fatturate al 31.12.2013. I Debiti tributari concernono l'IRAP del mese di dicembre 2013 da versare nel gennaio successivo e le imposte sugli interessi attivi, nonché le ritenute erariali operate a fine 2013 e da versare all'inizio del 2014. I Debiti vs. Istituti previdenziali e assistenziali concernono essenzialmente le ritenute della medesima natura relative al mese di dicembre 2013 da versare nel gennaio successivo e gli oneri previdenziali e assistenziali a carico dell'Istituto relativi allo stesso mese di dicembre 2013, oltre agli oneri previdenziali per il «contributo di solidarietà» di cui all'art. 1/9-bis della legge n. 166/1991. I debiti predetti sono iscritti al valore nominale. I Debiti diversi si riconnettono essenzialmente ad emolumenti arretrati da corrispondere a personale dell'Istituto.

A/2. Criteri di valutazione delle voci del Conto economico

Il Conto economico rileva i ricavi ed i costi di competenza dell'esercizio.

I ricavi sono costituiti essenzialmente dalle annuali contribuzioni a carico dei soggetti vigilati, dovute a norma dell'art. 40 della legge 23.12.1994, n. 724 e dalle altre entrate proprie. Si aggiungono gli interessi attivi maturati sulle disponibilità sui c/c bancari ovvero derivanti dall'impiego di disponibilità liquide in titoli di Stato.

Il regime contributivo per l'esercizio 2013 è stato stabilito con delibere n. 18.426, n. 18.427 e n. 18.428 del 21.12.2012, rese esecutive con D.P.C.M. dei 21.1.2013.

Il trasferimento a carico dello Stato per l'esercizio 2013 (determinato dalla "legge di stabilità 2013") è stato azzerato per effetto delle disposizioni di cui all'art. 8, comma 3, del D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni nella legge 7 agosto 2012, n. 135, c.d. "Spending review".

Le Spese per il personale corrispondono alle somme erogate nell'anno ai dipendenti ed a quelle da corrispondere agli stessi a titolo di arretrati (v. precedente sezione A/1., voce Debiti), oltre ai connessi oneri previdenziali e assistenziali a carico dell'Istituto. Analogamente, per quanto attiene alle Spese per i Componenti la Commissione.

In applicazione del criterio di competenza, il Conto economico accoglie anche Rettifiche di valore e Accantonamenti. In particolare, le rettifiche di valori iscritti nello Stato patrimoniale derivano: a) per quanto attiene alle rettifiche positive, dallo "svincolo di quota parte del Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell'Istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi", a seguito della intervenutà conclusione del giudizio con esito positivo per l'Istituto (€ 0,85 milioni in complesso) e da "eliminazioni" di debiti in quanto non più dovuti (€ 0,82 milioni in complesso); b) per quanto attiene alle rettifiche negative, non si registrano "eliminazioni" di crediti non compensate dall'utilizzo del Fondo svalutazione crediti (v. precedente sezione A/1., voce Crediti).

In applicazione dello stesso criterio di competenza, il Conto economico accoglie inoltre: Proventi e Oneri finanziari (interessi attivi, proventi su titoli di Stato immobilizzati, spese e commissioni bancarie); Oneri tributari (essenzialmente IMU e TARI e ritenute su proventi finanziari); Oneri straordinari (minusvalenze per € 757,00).

Per i criteri di computo degli Ammortamenti si fa rinvio alla sezione C.; per i criteri di computo degli Accantonamenti, alla sezione E..

B. Impegni pluriennali esistenti alla fine dell'esercizio

A termini del comma 8 dell'art. 23 del Regolamento di contabilità, nel corso dell'esercizio possono essere assunti impegni di spesa a carico di esercizi successivi soltanto nei casi appresso indicati:

- spese in conto capitale che interessino più esercizi;

- spese correnti relative a servizi di cui sia necessario assicurare la continuità.

Gli Impegni pluriennali assunti a tutto il 31.12.2013 e riferiti ad esercizi successivi a tale anno assommano in complesso a € 12,93 milioni (€ 19,07 milioni a fine 2012). Il decremento rispetto all'anno precedente si ricollega essenzialmente al venir meno del contratto di locazione con l'Ina Assitalia della sede di Via Campania in Roma (rilasciata a decorrere dal 31 dicembre 2013), oltre che alla minore incidenza sugli esercizi successivi al 2013 dei contratti pluriennali stipulati, con la Engineering, per la realizzazione di software applicativo e per la gestione tecnica dei sistemi informativi, con la Branca Real Estate per la locazione della sede dell'Istituto in Milano, e, con la Manital e la Siram e, rispettivamente per la gestione degli immobili sedi dell'Istituto in Roma e Milano. Il dettaglio degli impegni di spesa pluriennali è riportato in apposita Scheda (cfr. All. 1/Parte I^).

C. Movimenti delle immobilizzazioni e criteri seguiti nel computo delle quote di ammortamento

La variazione della voce Beni immobili è pari a + € 1,49 milioni. L'incremento è da ascrivere alla capitalizzazione degli oneri, sostenuti nel 2013, per gli interventi di adeguamento di parte degli impianti e delle strutture dell'immobile di proprietà.

La variazione della voce Oneri capitalizzati è pari a + € 0,01 milioni. L'incremento è da ascrivere alla capitalizzazione degli oneri, sostenuti nel 2013, per interventi di manutenzione straordinaria sull'immobile di Via Broletto n. 7 in Milano.

La variazione complessiva dei Beni mobili risulta dal saldo tra incrementi e decrementi ed è pari a + € 1,65 milioni. Gli incrementi attengono, essenzialmente, alle voci "Personal computer e relativi accessori, prodotti software" (+ € 1,26 ml.), "Elaboratori di medie e grandi dimensioni" (+ € 0,25 ml.) ed "Altri beni mobili" (+ € 0,13 ml.).

Il decremento della voce Immobilizzazioni finanziarie è da ascrivere al valore dei titoli di Stato rimborsati nel corso dell'anno per intervenuta scadenza.

A partire dall'esercizio 1997 i beni costituenti l'attivo immobilizzato vengono annualmente ammortizzati (a quote costanti).

Le aliquote di ammortamento dei Beni mobili sono stabilite dalla già citata delibera n. 18.705 del 13.11.2013. L'ammortamento viene computato a partire dall'esercizio in cui il bene è acquisito al patrimonio dell'istituto. L'acquisizione al patrimonio coincide con il collaudo, ovvero con l'attestazione della regolarità della fornitura. I beni il cui costo unitario non superi € 520,00 sono interamente ammortizzati nell'esercizio in cui ne è attestata la regolare fornitura/collaudo. Per il primo esercizio in cui i beni sono acquisiti al patrimonio le relative aliquote sono ridotte alla metà.

Le aliquote stabilite con la suddetta delibera n. 18.705 sono le seguenti:

- Mobili e arredi 12%
- Macchine d'ufficio 12%
- Strumenti tecnici, attrezzature in genere, autovetture 20%
- Personal computer e relativi accessori, prodotti software 33%
- Elaboratori di media e grande dimensione e relative unità periferiche, strumenti per la trasmissione dati, terminali e relative unità di controllo 25%
- Altri beni mobili 5%

A partire dalla metà di marzo 2005, essendo la sede milanese di via Broletto divenuta concretamente disponibile per l'utilizzo, è iniziato l'ammortamento degli Oneri capitalizzati (v. precedente sezione A/1., voce Oneri capitalizzati). La quota annuale di ammortamento, pari all'1,86%, è computata in funzione dell'effettivo periodo di utilizzabilità di tale sede (da metà marzo 2005 fino alla scadenza della concessione d'uso dell'immobile a metà luglio 2059).

Quanto all'Immobile di proprietà lo stesso è stato, a partire dall'anno 2001 e fino a tutto il 2008, ammortizzato secondo l'aliquota del 3%, prevista dalla richiamata delibera n. 11.105 e corrispondente ad una vita utile dell'immobile convenzionalmente fissata in 33 anni circa. A fine 2009 si è proceduto ad un riesame della vita utile residua dell'immobile di cui si tratta per tener conto del relativo stato di conservazione e della conseguente possibilità di utilizzazione effettiva dello stesso. A seguito delle valutazioni tecniche effettuate, la vita utile residua dell'immobile è stata stimata non inferiore ad anni 41 e, conseguentemente, si è stabilito che, già a partire dall'esercizio 2009, l'ammortamento è annualmente effettuato, su base sistematica, fino al 31 dicembre 2050 (delibera n. 17.119 del 30.12.2009). L'aliquota di ammortamento per l'anno 2013 è risultata pari al 2,63%.

Quanto alle Immobilizzazioni finanziarie, la variazione complessiva, pari a - € 19,71 milioni, è da ascrivere al valore dei titoli di Stato rimborsati nel corso dell'anno per intervenuta scadenza. Si ricorda che le disponibilità investite rivengono dalle contribuzioni, a norma di legge detenibili al di fuori della Tesoreria Unica. La movimentazione delle disponibilità investite in titoli dì Stato, nonché il dettaglio dei predetti investimenti al 31.12.2012, sono riportati in apposite Schede (cfr. All.2 - Prospetti "F" e "G").

D. Variazioni intervenute nella consistenza delle altre voci dell'attivo e del passivo

Disponibilità - Al 31.12.2013 le disponibilità liquide dell'Istituto sono pari a € 92,38 milioni. La voce Cassa esprime le disponibilità al 31.12.2013 sul fondo economato e sul fondo anticipi missione gestiti dagli economi-cassieri delle due sedi dell'Istituto (in tutto € 66.000,00). Il C/C di contabilità speciale presso la Tesoreria provinciale dello Stato evidenzia il saldo delle disponibilità a fine esercizio (€ 4,83 milioni). Il conto Banche evidenzia il saldo delle disponibilità a fine esercizio presso la Banca cassiere (€ 87,48 milioni)(5). Il conto Disponibilità investite a breve termine risulta, invece, azzerato. Le disponibilità di c/c bancario rivengono dalle contribuzioni, a norma di legge detenibili al di fuori della Tesoreria Unica. La movimentazione di cassa, quella del conto di Tesoreria provinciale, quella aggregata dei conti bancari intestati all'Istituto, quella del conto bancario intestato al Funzionario delegato e quella delle disponibilità investite in titoli di Stato, (cfr. All. 2 - Prospetti da "A" a "E").

Crediti - La consistenza dei crediti al 31.12.2013, pari in complesso a € 3,02 milioni, è lievemente inferiore rispetto all'omologo dato di fine 2012 (pari a € 3,04 milioni). Tale variazione è generata dal saldo tra l'incremento dei Crediti vs. contribuenti (+ € 0,41 milioni) ed il decremento dei Crediti diversi (- € 0,43 milioni), da ricondurre essenzialmente ai minori crediti verso controparti processuali condannate alla rifusione alla Consob di spese legali e verso il Comune di Roma per il rimborso di quota parte dell'ICI versata negli anni dal 1993 al 1999 con riferimento all'immobile di Via Isonzo già di proprietà dell'istituto (v. precedente sezione A/1., voce Crediti).

Debiti - La consistenza al 31.12.2013 è pari a € 13,59 milioni. Le componenti sono date dai Debiti vs. fornitori (€ 2,33 milioni) e per fatture da ricevere (€ 3,77 milioni), dai Debiti tributari (€ 3,50 milioni), dai Debiti vs Istituti previdenziali e assistenziali (€ 2,34 milioni) e dai Debiti diversi (€ 1,65 milioni). Il dato complessivo di debito a fine 2013 è maggiore di € 0,24 milioni rispetto all'omologo dato riferito al 31.12.2012. Tale incremento consegue essenzialmente all'aumento delle voci Debiti per fatture da ricevere e Debiti tributari, in gran parte compensati dal decremento delle voci Debiti vs fornitori e Debiti diversi (v. precedente sezione A/1., voce Debiti).

Fondi per ripristino immobilizzazioni - La consistenza al 31.12.2013 del Fondo ripristino beni immobili è pari a € 18,84 milioni, quella relativa al Fondo ammortamento oneri capitalizzati è pari a € 1,93 milioni e quella relativa al Fondo ripristino beni mobili è pari a € 13,77 milioni (v. anche appresso sezione E., voce Fondi ripristino immobilizzazioni). Tali consistenze risultano variate, rispetto agli omologhi dati al 31.12.2012, per effetto degli accantonamenti dell'esercizio e

degli utilizzi effettuati nell'anno. La movimentazione dei Fondo ripristino beni immobili, del Fondo ammortamento oneri capitalizzati, quella aggregata del Fondo ripristino beni mobili e quella riferita ai singoli Fondi accesi alle diverse categorie di beni mobili sono riportate in apposite Schede (cfr. All. 3, All. 4 e All. 5 - Prospetti da "A" a "F").

Fondo compensazione entrate contributive - La consistenza al 31.12.2013 è pari a € 0,49 milioni e non ha registrato variazioni rispetto all'omologo dato riferito al 31.12.2012 (cfr. All. 6).

Fondo svalutazione crediti - Come già precisato (v. precedente sezione A/1., voce Crediti), il Fondo è stato di recente istituito in sostituzione del previgente Fondo rischi su crediti. Nel corso dell'anno è disposto l'utilizzo di detto Fondo a fronte dei crediti da contributi di vigilanza risultati inesigibili alla data del 31.12.2013. La consistenza a fine esercizio, pari a € 0,26 milioni, tiene conto del rischio di inesigibilità dei crediti da contributi di vigilanza con un indice di anzianità superiore a dieci anni. La movimentazione è riportata in apposita Scheda (cfr. All. 7).

Fondo rischi connessi a ipotesi di risarcimento danni ex art. 2043 c.c. - La consistenza del

Fondo all'1.1.2013 (€ 34,09 milioni) rifletteva le quote degli accantonamenti effettuati in funzione del pagamento a titolo di risarcimento danni per asserito omesso controllo (sentenze del Tribunale civile di Roma n. 22.790/13.7.2004, n. 34.309/14.12.2004, n. 8.844/20.4.2008, n. 2.598/2.2.2009 e n. 3.555/14.2.2009). Nel corso dei 2013 non è stato disposto alcun ulteriore accantonamento. La movimentazione del Fondo è riportata in apposita Scheda (cfr. All. 8).

Fondo residui perenti - La consistenza al 31.12.2013 è pari a € 0,31 milioni. Rispetto all'omologo dato di fine 2012, la movimentazione dell'esercizio registra l'utilizzo per i pagamenti effettuati nell'anno agli aventi diritto e l'eliminazione, perché non più dovuti, di taluni residui già perenti all'1.1.2012. Non si registrano invece residui passivi rilevati al 31.12.2013, dichiarati perenti alla stessa data, tenuto conto della decisione, già a decorrere dall'esercizio 2012, di non avvalersi dell'istituto della perenzione amministrativa. La movimentazione del Fondo è riportata in apposita Scheda (cfr. All. 9).

Fondo trattamento di fine rapporto (ruolo e contratto) - La consistenza al 31.12.2013 è pari

a € 53,85 milioni. La relativa movimentazione è riportata, distintamente per le componenti personale di ruolo e personale a contratto, in apposita Scheda (cfr. All. 10 - Prospetti "A" e "B").

Fondo indennità di fine incarico (Componenti la Commissione) - La consistenza al 31.12.2013 è pari a € 0,61 milioni. La relativa movimentazione è riportata in apposita Scheda (cfr. All. 11) .

Fondo trattamento pensionistico integrativo (ruolo) - La consistenza al 31.12.2013 è pari a € 61,58 milioni. La relativa movimentazione è riportata in apposita Scheda (cfr. All. 12).

Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell'istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi - Il Fondo è stato istituito nel corso del 2009 (delibera n. 16.949 del 14.7.2009) al fine di sterilizzare le entrate derivanti da somme liquidate a favore dell'Istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi ma già esecutivi, in attesa che il giudizio si concluda in via definitiva. La consistenza al 31.12.2013 è pari a € 2,21 milioni. La relativa movimentazione è riportata in apposita Scheda (cfr. All. 13).

Patrimonio netto - E' costituito dalla Consistenza patrimoniale al 1°.1.2013 e dal Risultato economico dell'esercizio. La consistenza patrimoniale iniziale dell'esercizio è, per convenzione, data dal Patrimonio netto al 31 dicembre dell'esercizio precedente.

Conti d'ordine - Nei Conti d'ordine vengono evidenziati gli impegni assunti a tutto il 31 dicembre e non rilevabili come debito. In tale ambito sono ricompresi sia gli impegni assunti a tutto il 31 dicembre direttamente a carico di esercizi successivi a quello oggetto di rendicontazione (impegni pluriennali), sia gli impegni assunti a tutto il 31 dicembre a carico dell'esercizio oggetto di rendicontazione (ovvero anche di esercizi precedenti) ma tuttavia relativi a prestazioni non ancora effettuate al 31 dicembre. Nei Conti d'ordine è, inoltre, ricompresa un'ulteriore categoria di impegni assunti a carico dell'esercizio oggetto di rendicontazione (ovvero anche di esercizi precedenti) ma non rilevabili come debito in quanto inerenti, in un caso, ad emolumenti arretrati da corrispondere al personale e ai connessi oneri previdenziali e assistenziali a carico dell'Istituto (stimati in relazione ad eventi che si concretizzeranno solo nel 2014), nell'altro, alle somme da destinare al trattamento pensionistico complementare del personale assunto a far data dal 28.4.1993, a norma dei Regolamento in materia adottato dalla Commissione con delibera n. 14.839 del 17.12.2004 e reso esecutivo con D.P.C.M. del 28.1.2005.

La consistenza complessiva di tutti gli impegni ricompresi nei Conti d'ordine al 31.12.2013 è pari a € 43,03 milioni (l'omologo dato di fine 2012 era pari a € 45,29 milioni). Il decremento complessivo rispetto all'anno precedente è dovuto al venir meno del contratto di locazione con l'Ina Assitalia della sede di Via Campania in Roma (rilasciata a decorrere dal 31 dicembre 2013), oltre che alla minore incidenza sugli esercizi successivi al 2013 dei contratti pluriennali stipulati, con la Engineering, per la realizzazione di software applicativo e per la gestione tecnica dei sistemi informativi, con la Branca Real Estate per la locazione della sede dell'istituto in Milano, e, con la Manital e la Siram e, rispettivamente per la gestione degli immobili sedi dell'Istituto in Roma e Milano, per gran parte compensato dal maggior controvalore complessivo degli impegni assunti a tutto il 31.12.2013, ma relativi a prestazioni non ancora effettuate, oltre che dall'importo da destinare per il 2013 al trattamento pensionistico complementare del personale assunto a far data dal 28.4.1993. Il dettaglio degli impegni ricompresi nei Conti d'ordine è riportato in apposita Scheda (cfr. All. 1/Parte I^, II^ e III^).

E. Criteri di computo delle voci "ratei e risconti attivi e passivi" e dei fondi presenti nello stato patrimoniale

Ratei e risconti attivi e passivi - Al 31.12.2013 si rilevano Risconti attivi (per € 0,09 milioni, generati da canoni contrattuali pagati anticipatamente) e Ratei attivi (per € 1,48 milioni, generati dagli interessi maturati sui titoli di Stato in portafoglio). Al 31.12.2013 si rilevano anche Ratei passivi (€ 0,02 milioni, generati da canoni contrattuali da pagare posticipatamente). I ratei e i risconti sono calcolati secondo il principio della competenza economica e temporale.

Fondi per ripristino immobilizzazioni - I Fondi per il ripristino delle immobilizzazioni sono articolati in relazione alle diverse categorie di beni costituenti l'attivo immobilizzato: Fondo ripristino beni immobili; Fondo ammortamento oneri capitalizzati; Fondo ripristino beni mobili (quest'ultimo si articola nei seguenti sottoconti: Fondo ripristino mobili e arredi; Fondo ripristino macchine d'ufficio; Fondo ripristino strumenti tecnici, attrezzature in genere, autovetture; Fondo ripristino personal computer e relativi accessori, prodotti software; Fondo ripristino elaboratori di medie e grandi dimensioni; Fondo ripristino altri beni mobili). I Fondi per ripristino immobilizzazioni sono annualmente alimentati dalle quote di ammortamento relative ai beni cui i Fondi stessi si riferiscono, le quali sono calcolate secondo i criteri esposti nella precedente sezione C..

Fondo compensazione entrate contributive - Il Fondo esiste fin dal 1996 e la sua costituzione è stata imposta dal nuovo sistema di finanziamento dell'Istituto operante da tale anno. Detto Fondo risponde, infatti, all'esigenza di fronteggiare il rischio che le entrate contributive accertate risultino inferiori a quelle previste per l'esercizio. Il Fondo è vincolato nella sua destinazione e annualmente se ne ridetermina la consistenza congrua in rapporto al volume e alla tipologia delle entrate contributive previste ed alla relativa variabilità, conseguentemente determinando anche la misura dell'eventuale accantonamento occorrente ovvero dell'eventuale svincolo della quota-parte eccedente.

Fondo svalutazione crediti - Il Fondo (pari a € 0,26 milioni) rileva la rettifica prudenziale del valore dei Crediti vs contribuenti al 31.12.2013 (€ 1,81 milioni in complesso) ricompresi nell'attivo patrimoniale. La consistenza di tale Fondo - il cui scopo è, come detto, quello di fronteggiare il rischio di inesigibilità dei crediti da contributi di vigilanza - corrisponde al valore dei crediti con un indice di anzianità superiore a dieci anni (v. precedente sezione A/1., voce Crediti).

Fondo rischi connessi a ipotesi di risarcimento danni ex art. 2043 c.c. - V. precedente sezione D., omologa voce.

Fondo residui perenti - Il Fondo si riconnette all'istituto della perenzione amministrativa, caratteristico della contabilità pubblica, in base al quale, decorso un determinato periodo di tempo, i residui passivi vengono eliminati dalle scritture finanziarie ed i relativi importi varino appunto ad alimentare tale Fondo. A decorrere dall'esercizio 2012, tenuto conto dei ridotti effetti in termini di semplificazione delle scritture contabili, non sono stati eliminati per perenzione amministrativa ulteriori residui passivi.

Fondo trattamento di fine rapporto (ruolo e contratto) - Il Fondo è costituito a garanzia del trattamento indicato nella denominazione del Fondo stesso. L'accantonamento annuale è determinato come segue: a) per il personale di ruolo inquadrato ai sensi dell'art. 4 della legge 4.6.1985, n. 281, considerando il diritto al TFR maturato dalla data di assunzione presso le Amministrazioni di provenienza alla data del 31.12.2013; b) per il restante personale di ruolo, inquadrato a seguito di concorso pubblico, avuto riguardo al TFR maturato tra la data di immissione in ruolo (ovvero la data di assunzione con contratto a tempo determinato, ove il periodo prestato in qualità di contrattista sia stato riscattato) ed il 31.12.2013; c) per il personale con contratto a tempo determinato, in conformità alle prescrizioni della legge 29.5.1982, n. 297.

Fondo indennità di fine incarico (Componenti la Commissione) - Il Fondo è costituito a garanzia del trattamento indicato nella denominazione del Fondo stesso. L'accantonamento annuale è determinato in conformità alle prescrizioni dell'art. 1, comma 6, del DPCM n. 693 dell' 8.2.1986.

Fondo trattamento pensionistico integrativo (ruolo) - Il Fondo è costituito a garanzia del trattamento indicato nella denominazione del Fondo stesso. L'accantonamento annuale è determinato in base ai criteri contenuti in apposita valutazione effettuata a cura di un esperto esterno, in applicazione dei quali è risultato un valore congruo delle riserve a garanzia del TPI al 31.12.2013 pari a € 61,58 milioni.

Fondo per la gestione di accordi di gemellaggio - Il Fondo è stato costituito nel corso del 2009 (delibera n. 16.842 del 24.3.2009) allo specifico fine di consentire la gestione e la rendicontazione contabile dei finanziamento, da parte dell'Unione Europea, di accordi di gemellaggio stipulati con altre Autorità.

Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell'istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi - V. precedente sezione D., omologa voce.

F. Numero dei dipendenti all'inizio dell'esercizio ripartito per categorie e variazioni intervenute nel corso dell'esercizio

Al 31.12.2012 i dipendenti dell'Istituto assommavano a n. 627 unità, di cui n. 575 di ruolo e n. 52 con contratto a tempo determinato ovvero distaccati da altre Amministrazioni.

Nel corso del 2013 il numero dei dipendenti è variato, da un lato, per effetto dell'immissione in servizio di n. 3 unità, di cui n. 2 unità con contratto a tempo determinato e n. 1 unità con distacco da altre Amministrazioni, dall'altro, per effetto della cessazione dal servizio di n. 9 unità di ruolo, di n. 2 unità con contratto a tempo determinato e di n. 1 unità distaccata presso la Consob da altra Amministrazione.

Cosicché, al 31.12.2013, la consistenza complessiva del personale risulta pari a n. 618 unità(6), di cui n. 566 di ruolo e n. 52 a contratto ovvero distaccati da altre Amministrazioni. Le cessazioni si riconducono in n. 10 casi a dismissioni volontarie dal servizio, in n. 1 caso a pensionamento, in n. 1 caso a scadenza del periodo di distacco.

Alle date dei 31.12.2012 e dei 31.12.2013 il personale dell'Istituto risultava così ripartito per carriera di appartenenza:

  

31.12.2012

31.12.2013
Carriera Direttiva(7)

- superiore
- inferiore

69 unità
255 unità

71 unità
291 unità

Totale

324 unità

362 unità

Carriera Operativa

278 unità

235unità

Carriera dei Servizi Generali

25unità

21 unità

TOTALE

627 unità

618 unità



La richiamata consistenza al 31.12.2013, risulta inoltre composta da n. 306 donne e n. 312 uomini. In particolare: la Carriera direttiva superiore, risultava composta da n. 28 donne e n. 43 uomini; la Carriera direttiva inferiore, risultava composta da n. 151 donne e n. 140 uomini; la Carriera operativa, risultava composta da n. 126 donne e n. 109 uomini; la Carriera dei servizi generali, risultava composta da n. 1 donne e n. 20 uomini.

G. Motivi delle differenze rilevate tra il risultato di amministrazione presunto e quello effettivamente realizzato a consuntivo

L'«Avanzo di amministrazione» dell'esercizio 2013 accertato a consuntivo risulta pari a € 13,67 milioni, e registra, rispetto alla stima effettuata in sede di preconsuntivo un incremento di € 3,48 milioni.

L'indicato aumento dell'«Avanzo disponibile» deriva: per + € 0,26 milioni, da maggiori Entrate; per + € 3,14 milioni, da minori Spese; per + € 0,08 milioni, dal maggior importo dell'effetto accrescitivo dell'Avanzo generato dalla gestione dei residui di bilancio.

L'incremento complessivo delle Entrate (€ 0,26 milioni) rispetto alle stime effettuate in sede di preconsuntivo è essenzialmente dovuto al maggior importo dei rimborsi di spese legali giudizialmente accordati all'Istituto, allo svincolo dal "Fondo rischi restituzione somme liquidate

a favore dell'Istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi" di somme accantonate, correlate

a giudizi per i quali è intervenuta la definitiva conclusione, con esito positivo per l'Istituto, oltre che a maggiori entrate per recuperi e rimborsi diversi e per interessi attivi.

Le minori Spese (€ 3,14 milioni in complesso) rispetto alle stime di preconsuntivo derivano essenzialmente da minori oneri per il personale e per i componenti la Commissione (€ 1,72 milioni in complesso), da minori spese per beni e servizi informatici (€ 0,39 milioni), da minori spese per altri beni e servizi (€ 0,87 milioni) e da minori oneri per ripristino immobilizzazioni ed altri accantonamenti (€ 0,16 milioni).

Rispetto a quanto ipotizzato in sede di preconsuntivo, si aggiunge, per € 0,08 milioni, l'effetto positivo della gestione dei residui di bilancio, generati da maggiori eliminazioni di residui passivi.


Note alla Nota Integrativa:

(1) Ai sensi della legge istitutiva 7.6.1974, n. 216, il Conto consuntivo annuale della Consob è soggetto al controllo della Corte dei conti e viene pubblicato nel Bollettino dell’Istituto. Ai sensi dell’art. 28, comma 9, della legge 28.12.2001, n. 448 (finanziaria per il 2002), il Conto consuntivo dell’Istituto è, inoltre, pubblicato in allegato allo stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze.

(2) Lo svincolo consegue all’intervenuta definitività di taluni provvedimenti giudiziari favorevoli all’Istituto.

(3) La norma stabilisce che la Nota integrativa deve dare conto:
a) dei criteri applicati nella valutazione delle voci del Conto consuntivo;
b) degli impegni pluriennali esistenti alla fine dell'esercizio;
c) dei movimenti delle immobilizzazioni e dei criteri seguiti nel computo delle quote di ammortamento;
d) delle variazioni intervenute nella consistenza delle altre voci dell'attivo e del passivo;
e) dei criteri di computo delle voci "ratei e risconti attivi e passivi" e dei vari fondi presenti nello Stato patrimoniale;
l) del numero dei dipendenti all'inizio dell'esercizio ripartito per categorie e delle variazioni intervenute nel corso dell'esercizio;
g) dei motivi delle differenze rilevate tra risultato di amministrazione presunto e quello effettivamente realizzato a consuntivo.

(4) Il previgente Fondo rischi su crediti, istituito in sede di rendicontazione dell'esercizio 1998, aveva come finalità esclusiva quella di fronteggiare il rischio che i crediti rivenienti dalle annuali contribuzioni dovute da promotori finanziari fossero inesigibili a seguito dell'accertata insussistenza del presupposto sostanziale della richiesta di pagamento.

(5) Parte delle predette disponibilità (€ 11,59 milioni) risulta peraltro oggetto di pignoramento a garanzia dell'esecuzione della sentenza del Tribunale civile di Roma n. 2.598/2.2.2009.

(6) Di cui n. 2 unità in aspettativa retribuita per frequenza di corsi di dottorato di ricerca. Gli oneri complessivamente sostenuti nell'esercizio 2013 per tali unità di personale (di fatto, indisponibile) assommano a € 0,07 milioni.

(7) La carriera direttiva superiore ricomprende le qualifiche di Direttore generale, Vice direttore generale, Funzionano generale, Condirettore centrale, Direttore principale, Direttore e Condirettore. La carriera direttiva inferiore ricomprende le qualifiche di Primo funzionario, Funzionario di 1a e Funzionario di 2a.


COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

RELAZIONE SUL RENDICONTO DELL'ESERCIZIO 2013

Nel rendiconto per l'anno 2013 sono accertate, per la gestione di competenza, entrate per € 132.913.716,94 ed impegnate spese per € 138.601.101,98, con un risultato negativo di € 5.687.385,04.

A tale dato, aggiungendo: i) l'avanzo di amministrazione dell'esercizio 2012 destinato al finanziamento della gestione 2013, pari ad € 18.265.881,20; ii) l'effetto positivo derivante dalla gestione dei residui, pari ad € 1.089.694,75, si perviene all'avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2013, pari in complesso ad € 13.668.190,91. In termini di cassa la tabella che segue evidenzia il risultato di amministrazione al 31.12.2013.

Avanzo di amministrazione al 31.12.2013

Cassa allo 01.01.2013  

50.670.435,63

 
Riscossioni
residui
competenza


2.429.662,33
104.236.115,76

106.665.778,09

(+)

Pagamenti
residui
competenza


11.109.064,35
82.651.001,83

93.760.066,18

(-)

Accantonamenti dell’esercizio ai fondi iscritti nello stato patrimoniale

 

15.402.217,96

(-)

Rettifiche dell’esercizio di somme accantonate ai fondi iscritti nello stato patrimoniale

 

1.959.557,82

(+)

Residui attivi
anni precedenti
anni in corso


2.121.745,84
2.374.819,84

4.496.565,68

(+)

Residui passivi
anni precedenti
anni in corso


24.960.247,67
16.001.614,50

40.961.862,17

(-)

Risultato al 31.12.2013  

13.668.190,91

 


Le entrate accertate risultano così articolate:

 

Entrate correnti

Importi 2013

Importi 2012

Variazioni

Titolo I

Entrate correnti per trasferimenti dallo Stato

0,00

428.159,00

- 428.159,00

Titolo II

Entrate contributive

97.962.944,68

108.896.244,07

- 10.933.299,39

Titolo III

Altre entrate

10.404.504,57

12.167.583,51

- 1.763.078,94

Totale entrate correnti

108.367.449,25

121.491.986,58

-13.124.537,33

 
  Entrate in conto capitale

Importi 2013

Importi 2012

Variazioni

Titolo IV

Entrate in conto capitale

-

-

-

Totale entrate in conto capitale

     
 

Entrate per partite di giro

Importi 2013

Importi 2012

Variazioni

Titolo V

Partite di giro

24.546.267,69

24.042.043,22

+242.788,49

Totale entrate per partite di giro

24.546.267,69

24.303.479,20

+242.788,49

 

Totale generale delle entrate

132.913.716,94

145.795.465,79

-12.881.748,85



Le entrate correnti 2013 (€ 108.367.449,25) risultano in diminuzione rispetto all'ammontare delle analoghe entrate registrate nell'esercizio 2012 (€ 121.491.986,58) nella misura del 10,8%. Le predette entrate presentano una riduzione del trasferimento dallo Stato, risultato azzerato per effetto dell'applicazione delle disposizioni contenute nell'art. 8, comma 3, del D.L. 6 luglio 2012, n. 95 (convertito in Legge 7 agosto 2012, n. 135, c.d. "Spending review"), ed una significativa riduzione delle entrate contributive (- € 10.933.299,39) e delle altre entrate (- € 1.763.078,94, correlate essenzialmente ai minori rimborsi di spese di lite derivanti da provvedimenti giudiziari non definitivi, ridottesi per effetto dell'intervenuto assorbimento degli omologhi rimborsi rivenienti da esercizi precedenti).

Non si riscontrano entrate in conto capitale.

Per quanto attiene alle entrate per partite di giro (€ 24.546.267,69), si segnala che le stesse sono pareggiate dalle corrispondenti spese di identico importo complessivo.

Le spese impegnate risultano articolate come segue:

Titolo I

Spese correnti

Importi 2013

Importi 2012

Variazioni

Cat. I

Spese per i componenti la Commissione

1.226.561,72

2.298.111,24

- 1.071.549,52

Cat. II

Spese per il personale

88.272.468,78

88.106.474,03

+ 165.994,75

Cat. III

Spese per acquisizione di beni di consumo e servizi

16.080.008,21

16.001.817,10

+78.191,11

Cat. IV

Oneri per ripristino immobilizzazioni ed altri accantonamenti

4.801.672,99

3.740.100, 41

+1.061.572,58

Cat. V

Altre spese non classificabili

337.060,91

3.972.374,77

-3.635.313,86

Totale spese correnti

110.717.772,61

114.118.877,55

-3.401.104,94

 
Titolo II

Spese in conto capitale

Importi 2013

Importi 2012

Variazioni

Cat. VI Spese per beni immobili

397.971,17

1.927.684,50

-1.529.713,33

Cat. VII Immobilizzazioni tecniche

2.939.090,51

2.419.749,09

+519.341,42

Totale spese in conto capitale

3.337.061,68

4.347.433,59

-1.010.371.91

 
Titolo III

Spese per partite di giro

Importi 2013

Importi 2012

Variazioni

Cat. VIII Partite di giro

24.546.267,69

24.303.479,20

+242.788,49

Totale spese per partite di giro

24.546.267,69

24.303.479,20

+ 242.788,49

 

Totale generale delle spese

138.601.101,98

142.769.790,34

-4.168.688,36



Per quanto attiene alle spese correnti 2013 (€ 110.717.772,61), risultano decrementate rispetto all'ammontare delle analoghe spese dell'esercizio 2012 (€ 114.118.877,55) nella misura del 3,0%. Tale riduzione è essenzialmente ascrivibile a: i) al saldo tra le minori altre spese non classificabili (- € 3.635.313,86) ed i maggiori Oneri per ripristino immobilizzazioni ed altri accantonamenti (+ € 1.061.572,58), da ricondurre allo spostamento dalla Categoria V alla più pertinente Categoria IV dei capitoli di accantonamento ai Fondi rischi iscritti nello Stato patrimoniale; ii) al minor importo dell'accantonamento al Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell'Istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi (gravante nel Rendiconto 2013 in misura inferiore rispetto al 2012) ed al mancato accantonamento al Fondo rischi connessi a ipotesi di risarcimento danni ex art. 2043 cod. civ.(1) (non presente nel 2013, ma incrementato nel 2012 per l'importo di € 1.000.000,00); iii) a minori spese per Componenti la Commissione per effetto dell'applicazione del limite alle indennità introdotto dal D.P.C.M. 23 marzo 2012, pubblicato nella G.U. del 16 aprile 2012, n. 89, oltre che alla non presenza per gran parte del 2013 di un Componente la Commissione (- € 1.071.549,52 in complesso). I lievi incrementi della spesa per il personale (+€ 165.994,75) e delle spese per acquisizione di beni di consumo e servizi (+ € 78.191,11) denotano una sostanziale invarianza delle stesse voci. Quanto alla spesa per il personale le misure di contenimento adottate sono, infatti, risultate più che compensate dagli assegni individuali di qualifica e di servizio. Quanto, invece, alle spese per acquisizione di beni di consumo e servizi, ridottesi già in modo considerevole per effetto delle misure adottate nel corso del 2012 (- € 5.509.716,27 rispetto alle omologhe spese 2011), si registra che le ulteriori riduzioni operate sono risultate interamente compensate dagli adeguamenti inflattivi dei canoni contrattuali.

Con riferimento alla riduzione delle spese correnti, si rileva, inoltre, che nel corso dell'anno è stata svolta ogni utile iniziativa volta al contenimento delle spese medesime.

Le spese in conto capitale (€ 3.337.061,68) concernono essenzialmente investimenti di natura informatica (acquisizione di hardware e acquisizione e sviluppo di prodotti software), attrezzature, mobili e arredi per le sedi di Roma e Milano, oltre che interventi di adeguamento alla normativa antincendio degli impianti e delle strutture dell'immobile di via Martini. Il complessivo decremento di tali spese (- € 1.010.371,91, - 23,2%) è da riferirsi ai lavori di rifacimento dell'impianto antincendio e dei locali garage della sede di via Martini, gravanti pressoché per intero sull'esercizio 2012, parzialmente compensate dai maggiori investimenti in attrezzature hardware e software.

Conclusivamente va infine ricordato che con nota trasmessa al Sig. Presidente il 13.3.2013, il Collegio dei revisori ha fornito le proprie autonome valutazioni a supporto dell'azione di contenimento delle spese, i cui significativi effetti sono illustrati dai dati sopra evidenziati.

* * *

Lo Stato patrimoniale, redatto al 31 dicembre 2013, evidenzia i valori di seguito riportati, espressi in milioni di euro:

Stato patrimoniale

2013

2012

Variazione

Attivo      
Disponibilità e crediti

95,40

68,48

+26,92

Ratei e risconti attivi

1,57

1,58

-0,01

Immobilizzazioni

257,70

274,26

-16,56

Totale attivo

354,67

344,32

+ 10,35

Passivo      
Debiti

13,59

13,35

+0,24

Fondi

187,94

180,24

+7,70

Ratei e risconti passivi

0,02

0,07

-0,05

Patrimonio netto

153,12

150,66

+2,46

Totale passivo

354,67

344,32

+ 10,35

Per quanto concerne l'attivo patrimoniale, si registrano le variazioni intervenute nelle disponibilità e crediti e nelle immobilizzazioni finanziarie, essenzialmente ascrivibili al rimborso dei titoli di Stato per intervenuta scadenza e ricompresi al 31.12.2013 tra le disponibilità liquide.

Il complessivo incremento dell'attivo patrimoniale (+ € 10.344.473,05) è correlato all'aumento della consistenza dei Fondi riportati nella sezione del passivo dello Stato patrimoniale di cui in appresso.

Per quanto attiene alle variazioni intervenute nel passivo patrimoniale si evidenziano gli incrementi della consistenza complessiva dei debiti (+ € 241.356,98), oltre che dei Fondi, essenzialmente rivenienti dai maggiori accantonamenti per quiescenza dei personale (+ € 5.570.504,00) e per ripristino beni mobili ed immobili (€ 3.045.197,30). La consistenza del Fondo rischi connessi a ipotesi di risarcimento danni ex art. 2043 c.c., pari ad € 34.085.653,24, è rimasta immutata rispetto al Rendiconto 2012.

Il patrimonio netto al termine dell'esercizio 2013, pari a € 153.122.367,04, risulta incrementato rispetto al 2012 dell'importo corrispondente al risultato economico dell'esercizio, pari a € 2.463.017,87.

Di seguito si riportano sinteticamente i valori iscritti nel conto economico dell'esercizio, espressi sempre in milioni di euro:

Conto economico

2013

2012

Variazione

Ricavi dell'esercizio

99,17

112,15

-12,98

Costi correnti e rettifiche di valore

102,47

118,08

-15,61

Margine Gestione corrente

-3,30

6,56

-9,86

Proventi ed oneri finanziari

7,27

7,09

+0,18

Oneri Tributari

1,51

1,49

+0,02

Proventi ed oneri straordinari

-

-

-

Risultato economico

2,46

12,14

-9,68

In tema di riconciliazione tra il risultato economico dell'esercizio e l'avanzo di amministrazione al 31.12.2013, il Collegio prende atto delle tavole all'uopo predisposte che si rivelano del tutto esaustive.

Come già ricordato, nella gestione delle spese dell'esercizio 2013 hanno trovato applicazione le misure di contenimento afferenti al 2013, previste dal richiamato D.L. 6 luglio 2012, n. 95, c.d. "Spending review", cui si sommano le ulteriori autonome misure di contenimento adottate dalla Commissione.

In particolare, il Collegio ha verificato l'applicazione delle misure concernenti la riduzione delle spese per consumi intermedi previste per l'anno 2013 in misura pari al 10% dell'omologa spesa sostenuta nell'anno 2010, corrispondente a circa 1,86 milioni. Al riguardo, si ricorda che a seguito della pronuncia favorevole resa dal Consiglio di Stato, in merito alla restituzione o meno all'erario dei risparmi rivenienti dall'applicazione delle norme di cui al citato D.L. n. 95/2012, detti risparmi sono stati destinati alla riduzione della pressione contributiva a carico dei soggetti vigilati.

Conclusivamente il Collegio, in relazione sia alla più recente verifica delle risultanze di cassa al 31.12.2013, sia alle ulteriori specifiche attività di riscontro effettuate in corso d'anno sulla regolarità amministrativo-contabile, attesta la corrispondenza delle risultanze di bilancio con le scritture contabili ed esprime parere favorevole in ordine all'approvazione del Rendiconto dell'esercizio 2013.

Roma, 16 aprile 2014

Dott. Maurizio Meloni (presidente)
Dott. Biagio Mazzotta (membro)
Dott.ssa Matilde Carla Panzeri (membro)


Nota alla Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti:

(1) Sulla base delle valutazioni effettuate dagli Uffici della Commissione circa il rischio di risarcimento correlato a vicende giudiziarie che si prevede andranno a conclusione con esito negativo per la Consob non sono stati previsti ulteriori accantonamenti per l'anno 2013.