Delibera n. 19090 - AREA PUBBLICA
Bollettino
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Delibera n. 19090
Approvazione del Bilancio di previsione per l'esercizio 2015
LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETA' E LA BORSA
Vista la legge 7 giugno 1974, n. 216 e le successive modificazioni e integrazioni;
Visto il regolamento concernente l'amministrazione e la contabilità della Consob, adottato dalla Commissione con delibera n. 18540 del 24 aprile 2013, reso esecutivo con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2013, ed in particolare l'art. 7 che demanda alla Commissione l'approvazione del Bilancio preventivo dell'Istituto;
Visto l'art. 40 della legge 23 dicembre 1994, n. 724, come modificato dalla legge 23 dicembre 2000, n. 388, che prevede la corresponsione alla Consob di contribuzioni da parte dei soggetti sottoposti alla sua vigilanza;
Visto il Bilancio di previsione dell'Istituto per l'esercizio 2014, approvato con propria delibera n. 18.752 del 19 dicembre 2013;
Viste le proprie delibere n. 18.801 del 18 febbraio 2014, n. 18.908 30 aprile 2014 e n. 18.983 del 23 luglio 2014 con le quali sono state apportate variazioni al suddetto Bilancio di previsione;
Considerato il risultato stimato della gestione finanziaria dell'esercizio 2014;
Visto il disegno di legge di stabilità per il 2015;
Visti il decreto legge 6 luglio 2012 n. 95, convertito, con modificazioni, nella legge 7 agosto 2012, n. 135, il decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014, n. 89 ed il decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, con i quali sono state introdotte norme in materia di riduzione delle spese delle amministrazioni pubbliche;
Considerato il Regime contributivo per l'anno 2015;
Valutate le esigenze di spesa dell'Istituto per l'esercizio 2015;
Visto il parere favorevole del Collegio dei revisori, reso nella seduta del 19 dicembre 2014;
D E L I B E R A:
Art. 1
1. E' approvato il Bilancio di previsione dell'Istituto per l'esercizio 2015 nel testo allegato alla presente delibera, della quale costituisce parte integrante.
Art. 2
1. La presente delibera sarà pubblicata nel Bollettino della Consob.
23 dicembre 2014
IL PRESIDENTE
Giuseppe Vegas
1. PREVENTIVO FINANZIARIO ANNUALE
2. PREVENTIVO FINANZIARIO PLURIENNALE
5. RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI
Il Bilancio di previsione per l'esercizio 2015, che a termini del Regolamento di contabilità consta del Preventivo finanziario e del Preventivo economico, è stato predisposto sulla base di un nuovo schema di bilancio, di recente approvato dalla Commissione. Principale elemento di novità è rappresentato dalla introduzione di una rappresentazione della Spesa 2015 per centri di costo. Detto schema registra, inoltre, l'istituzione del Fondo pluriennale vincolato, funzionale all'adozione del principio della competenza finanziaria potenziata, e dei capitoli di entrata «Gestori di portali per la raccolta di capitali di rischio da parte di start-up innovative» e «Gestori di servizi di diffusione e di meccanismi di stoccaggio delle informazioni regolamentate». Sono stati altresì apportate lievi modifiche all'articolazione ed alla denominazione di taluni capitoli di entrata e di spesa al fine di migliorarne la capacità di rappresentazione.
Conformemente ai principi normativi di riferimento, le previsioni di spesa per l'esercizio 2015 sono contenute entro i limiti complessivi segnati dalle entrate proprie traenti origine essenzialmente dal sistema contributivo introdotto dall'art. 40 della legge n. 724/23.12.1994, tenuto anche conto dell'utilizzo previsto dei Fondi ripristino beni mobili ed immobili e dell'Avanzo di amministrazione presunto dell'esercizio 2014.
Non viene, invece, previsto alcun stanziamento correlato al fondo per il funzionamento della Consob stanziato nel Bilancio dello Stato (art. 1/2, comma 7, della legge istitutiva n. 216/7.6.1974). L'importo di detto fondo, indicato dalla legge di stabilità 2015 in complessivi € 187 mila, è risultato, infatti, azzerato per effetto dell'applicazione delle norme di contenimento della spesa per consumi intermedi previste dall'art. 8, comma 3, del decreto legge 6 luglio 2012 n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 13, recante "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini".
A corredo dell'illustrazione dei dati di bilancio, si riporta in allegato apposito documento di sintesi degli obiettivi d'Istituto per l'anno 2015.
1. Preventivo finanziario : Entrata
Le Entrate previste per l'esercizio 2015 assommano in complesso a € 123,79 milioni e derivano, per € 7,69 milioni, dall'«Avanzo di amministrazione disponibile dell'esercizio 2014», per € 105,94 milioni, dalle «Entrate contributive» e, per € 10,16 milioni, dalle «Altre entrate» dell'Istituto.
L'Avanzo di amministrazione dell'esercizio 2014 (€ 7,69 ml.), è stato calcolato secondo il procedimento esposto nell'apposita "Tabella dimostrativa" annessa al Preventivo finanziario.
Le «Altre entrate» iscritte in bilancio (in tutto € 10,16 ml.) comprendono — oltre agli interessi attivi (€ 5,85 ml.) rivenienti dalle giacenze sui conti fruttiferi presso la Banca cassiere(1) e dall'impiego (in titoli di Stato) delle eccedenze temporanee di liquidità e dei fondi con destinazione vincolata — i Proventi da titoli di Stato immobilizzati (€ 0,34 ml.), la quota di utilizzo previsto del Fondo ripristino beni mobili (€ 1,25 ml.) e del Fondo ripristino beni immobili (€ 2,32 ml.), i recuperi/rimborsi vari e le entrate diverse (in tutto € 0,40 ml.).
Le «Entrate contributive», concernenti i contributi di vigilanza previsti dalle delibere n. 18.xxx e n. 18.xxx entrambe del xx dicembre 2014, assommano ad € 105,94 milioni e segnano, avuto riguardo al complessivo quadro delle fonti di finanziamento per il 2015 ed al volume della Spesa prevista per tale anno, un incremento di € 4,61 milioni rispetto all'omologo dato 2014. Tale incremento è da ricondurre per € 2,60 milioni a maggiori spese previste per il 2015 e per 2,01 milioni a minori entrate stimate rispetto all'esercizio precedente.
La composizione dell'«Entrata complessiva» del Preventivo 2015, confrontata con gli omologhi dati del Preventivo 2014, è evidenziata nella Tavola appresso riportata.
(in milioni di €)
E n t r a t a |
Preventivo 2014 |
Preventivo 2015 |
Variazione |
Trasferimento a carico dello Stato |
– |
– |
– |
Entrate contributive |
101,33 |
105,94 |
+ 4,61 |
Interessi attivi e Proventi su titoli di Stato immobilizzati |
7,04 |
6,19 |
– 0,85 |
Altre entrate |
0,43 |
0,40 |
– 0,03 |
Utilizzo dei Fondi ripristino beni mobili ed immobili |
2,20 |
3,57 |
+ 1,37 |
Avanzo esercizio precedente |
10,19 |
7,69 |
– 2,60 |
Totale Entrata |
121,19 |
123,79 |
+ 2,60 |
2. Preventivo finanziario : Spesa
La «Spesa complessiva» risultante dal Preventivo 2015 assomma a € 123,79 milioni, di cui € 118,59 milioni per «Spese correnti» e € 5,20 milioni per «Spese in conto capitale».
La previsione di «Spesa complessiva» per il 2015 (€ 123,79 ml.) registra, rispetto al corrispondente dato di previsione iniziale 2014 desumibile dal Preventivo finanziario per tale anno (€ 121,19 ml.), un incremento di € 2,60 milioni (+ 2,2%).
Tale incremento è da ricondurre per € 1,70 milioni a maggiori «Spese correnti» e per € 0,90 milioni a maggiori «Spese in conto capitale». 2015 (passate da € 115,58 ml.)
Il confronto della «Spesa complessiva» del Preventivo 2015, aggregata per categorie di spesa, con gli omologhi dati del Preventivo 2014, è evidenziata nella Tavola appresso riportata.
(in milioni di €)
S p e s a |
Preventivo 2014 |
Preventivo 2015 |
Variazione |
Spese per i Componenti la Commissione |
1,22 |
1,47 |
+ 0,25 |
Spese per il personale |
92,32 |
92,45 |
+ 0,13 |
Spese per beni e servizi informatici |
7,69 |
8,23(a) |
+ 0,54 |
Spese per altri beni e servizi |
12,20 |
13,67(b) |
+ 1,47 |
Ammortamenti |
4,88 |
5,02 |
+ 0,14 |
Accantonamento al Fondo Rischi Risarcimento Danni |
– |
– |
– |
Fondo di riserva per spese impreviste e maggiori spese |
0,33 |
0,50 |
+ 0,17 |
Trasferimenti a favore di altre Autorità indipendenti |
2,17 |
2,17 |
– |
Oneri vari |
0,38 |
0,28 |
–0,10 |
Totale Spese |
121,19 |
123,79 |
+ 2,60 |
(a) Di cui : € 5,75 milioni per Spese correnti; € 2,48 milioni per Spese in c/capitale. (b) Di cui : € 10,95 milioni per Spese correnti; € 2,72 milioni per Spese in c/capitale. |
Le Spese per i Componenti la Commissione si incrementano (+ € 0,25 ml.), rispetto alle omologhe spese 2014, per effetto, essenzialmente, della ricomposizione della Commissione a n. 5 membri, ai sensi dell'art. 12, comma 13, del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90.
Le Spese per il personale 2015 si incrementano (+ € 0,13 ml.), rispetto all'omologo dato 2014, per effetto, essenzialmente, degli incrementi retributivi automatici e delle assunzioni di nuovo organico (n. 12 unità). Tali maggiori spese risultano, peraltro, in gran parte compensate dalla riduzione della componente accessoria delle retribuzioni del personale per effetto delle norme di cui all'art. 22, comma 4, del richiamto decreto legge n. 90/2014.
Le Spese per beni e servizi informatici presentano un incremento (+ € 0,54 ml.) essenzialmente ascrivibile ai maggiori oneri per manutenzione ed assistenza dei sistemi informativi di vigilanza.
L'incremento delle Spese per altri beni e servizi (+ € 1,47 ml.) si riconnette, essenzialmente, all'aumento, da un anno all'altro, degli oneri per interventi di manutenzione straordinaria sull'immobile sede di Roma (+ € 1,08 ml.), degli accantonamenti ai Fondi per ripristino ed ampliamento immobilizzazioni (+ € 0,14 ml.) e del contributo annuale per la partecipazione all'European Securities and Market Authority ed allo Iosco (+ € 0,28 ml.). Le maggiori spese rispetto all'anno precedente risultano, peraltro, compensate dagli interventi di contenimento operati su altre voci di spesa per effetto dell'applicazione delle norme in materia di spending review (fitto, noleggio e gestione mezzi di trasporto, consulenze e collaborazioni di esperti esterni, etc.).
Il Fondo di riserva per spese impreviste e maggiori spese è stato stanziato in misura pari ad € 0,50 milioni ed è al di sotto dell'importo massimo consentito dal Regolamento di contabilità (€ 3,54 ml.).
I Trasferimenti di risorse finanziarie a favore di altre Autorità indipendenti tengono conto degli importi da corrispondere, ai sensi dell'art. 1, comma 416, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità per il 2014), all'Autorità di cui al codice in materia di protezione dei dati personali e della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Gli Oneri vari, infine, presentano un lieve decremento (– € 0,10 ml.), essenzialmente ascrivibile alla previsione dei rimborsi di contribuzioni erroneamente versate.
Di seguito si espongono gli elementi essenziali occorrenti per la "lettura" degli stanziamenti imputati ai capitoli di spesa, seguendo, ove possibile, il relativo ordine di numerazione.
Capitoli 10101, 10103, 10105, 10107 – Lo stanziamento complessivo su detti capitoli (€ 1,472 ml.) concerne le «Spese per i Componenti la Commissione».
Capitoli 10201 e 10203 – Lo stanziamento complessivo su tali capitoli (€ 71,44 ml.) concerne le spese per retribuzioni del personale (€ 57,02 ml.) ed i connessi oneri previdenziali e assistenziali (€ 14,42 ml.). Tale stanziamento complessivo tiene anche conto degli oneri correlati alle nuove unità di cui si prevede l'ingresso nel 2015.
Capitolo 10205 – Lo stanziamento (€ 4,79 ml.) riflette l'importo dell'Irap per il personale a carico dell'Istituto.
Capitoli 10207 e 10209 – I relativi stanziamenti concernono gli accantonamenti ai Fondi di quiescenza ed ai Fondi pensionistici integrativi. Gli stanziamenti (pari in complesso a € 14,10 ml.) riflettono le quote di competenza dell'anno 2015 calcolate presuntivamente sulla base delle normative di riferimento(2).
Capitolo 10211 – Lo stanziamento (€ 0,36 ml.) riflette gli oneri per formazione e aggiornamento professionale del personale.
Capitolo 10301 – Lo stanziamento (€ 0,51 ml.) riflette gli oneri derivanti dal contratto di locazione in essere della sede di Via Broletto 35 in Milano ed ai connessi oneri condominiali e tiene conto della riduzione dei canoni ai sensi dell'art. 24, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66.
Capitoli 10303 e 10305 – I relativi stanziamenti (€ 3,54 ml. in complesso) tengono conto degli oneri per consumi di energia elettrica, acqua e gas, per pulizia e vigilanza locali e per manutenzione e gestione degli immobili sedi dell'Istituto.
Capitolo 10307 – Lo stanziamento (€ 0,74 ml.) consegue ai contratti, operativi per l'esercizio 2015, relativi alla manutenzione dei macchinari, delle attrezzature elettroniche, degli impianti elettrici e telefonici, degli impianti di riscaldamento e condizionamento, degli impianti antincendio, dei lettori badge, etc..
Capitolo 10309 – Lo stanziamento (€ 0,03 ml.) riflette gli oneri per il noleggio e la gestione delle autovetture di servizio e tiene conto delle misure di contenimento previste dal richiamato decreto legge n. 66/2014.
Capitolo 10311 – Lo stanziamento (€ 0,29 ml.) riflette essenzialmente gli oneri stimati per spese d'ufficio (carta, cancelleria e stampati, etc.), per materiale informatico (toner, cd, etc.), e per spedizione della corrispondenza.
Capitolo 10317 – Lo stanziamento (€ 0,34 ml.) riflette essenzialmente gli oneri stimati per conferimento di incarichi di rappresentanza e difesa in giudizio a legali del libero foro.
Capitoli 10319 e 10321 – La previsione di spesa sui due capitoli (€ 0,19 ml. in complesso) riflette essenzialmente gli oneri connessi all'organizzazione di incontri di lavoro e riunioni con Organismi internazionali ed altre Autorità e alla tenuta dell'annuale "Discorso del Presidente della Consob al mercato finanziario".
Capitolo 10323 – L'importo dello stanziamento (€ 1,53 ml.) si riferisce essenzialmente al contributo dovuto per la partecipazione allo Iosco ed all'Esma (European Securities and Market Authority).
Capitolo 10327 – Lo stanziamento (€ 1,34 ml.) riflette essenzialmente gli oneri per il collegamento a banche dati ed agenzie di stampa, oltre che per il servizio di rassegna stampa.
Capitolo 10331 – Lo stanziamento (€ 2,09 ml.) riflette i contratti in essere per manutenzione degli apparati hardware e software e delle infrastrutture di rete e tiene, altresì, conto degli ulteriori contratti della specie che si prevede di stipulare nel corso del 2015 in connessione ai programmati acquisti di prodotti hw e sw.
Capitoli 10333 e 10355 – La previsione di spesa sui due capitoli (€ 0,08 ml., in complesso) riflette essenzialmente gli oneri correlati ai compensi per i membri del Collegio dei revisori dei conti, oltre che quelli correlati all'acquisizione di una consulenza attuariale in merito alla definizione del valore congruo delle riserve a garanzia del "trattamento pensionistico integrativo" del personale. La previsione tiene conto delle misure di contenimento previste dall'art. 22, comma 6, del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90.
Capitolo 10341 – La previsione di spesa (€ 0,12 ml.) riflette gli oneri per la tutela e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Capitolo 10343 – Lo stanziamento (€ 3,55 ml.) concerne essenzialmente gli oneri derivanti dal contratto per la fornitura in "outsourcing" dei servizi per la gestione tecnica del sistema informatico e per l'assistenza continuativa sull'utilizzo dei software.
Capitolo 10351 – Lo stanziamento (€ 1,53 ml.) riflette le imposte e tasse a carico dell'Istituto (Imu, Tarsu, imposte sugli interessi attivi, etc.).
Capitoli 10401, 10403, 10405 – Lo stanziamento complessivo sui tre capitoli (€ 5,01 ml.) concerne gli accantonamenti ai Fondi per il ripristino dei beni mobili e immobili dell'Istituto, nonché l'accantonamento al Fondo ammortamento oneri capitalizzati (si tratta degli oneri a suo tempo sostenuti per il restauro dell'immobile, sito in Milano via Broletto, ottenuto in concessione dal Comune di Milano).
Capitolo 20603– La previsione di spesa (€ 2,59 ml.) riflette, essenzialmente, gli oneri di progettazione e di manutenzione straordinaria dell'immobile di via Martini, correlati ai lavori di adeguamento dell'impianto di condizionamento della sede.
Capitoli 20701 e 20703 – Lo stanziamento (€ 0,13 ml. in complesso) si riconnette all'acquisto di attrezzature e di complementi di arredo per le sedi di Roma e Milano.
Capitolo 20705 – Lo stanziamento (€ 2,48 ml.) si riconnette prevalentemente al programma di ammodernamento e potenziamento del sistema informatico dell'Istituto (potenziamento sistemi elaborativi centrali e infrastrutture di telecomunicazione, all'acquisto di infrastrutture dedicate alla sicurezza informatica, ai sistemi di Disaster recovery, all'acquisto ed al rinnovo ed allo sviluppo di licenze software, etc.).
3. Preventivo economico
Il Preventivo economico è elaborato sulla base dei dati di Spesa e di Entrata del Preventivo finanziario aventi riflessi economico-patrimoniali.
Dal Preventivo economico sono, pertanto, escluse le poste relative : alle «Spese in conto capitale» (viene però riportato l'importo degli ammortamenti di competenza dell'esercizio); al «Fondo di riserva per spese impreviste e maggiori spese» (non essendo predeterminabile se e in qual misura verrà concretamente utilizzato); all'«Avanzo dell'esercizio 2014» (trattandosi di disponibilità finanziarie generate dalle gestioni relative ad esercizi precedenti a quello cui il Preventivo economico si riferisce); all'«Utilizzo dei Fondi ripristino beni mobili ed immobili» (non avendo lo stesso natura di ricavo).
Di seguito si fornisce un breve commento ai dati esposti nel Preventivo.
Ricavi correnti
L'importo complessivo è pari a € 106,35 milioni ed è composto : per € 105,94 milioni, dalle contribuzioni; per € 0,41 milioni, da altri ricavi (entrate eventuali e diverse e rimborsi da terzi).
Costi correnti
Sono pari a € 97,13 milioni e sono costituiti : per l'1,3%, da costi per la Commissione (al netto dell'accantonamento per IFI); per il 80,7%, da costi per il personale (al netto degli accantonamenti ai Fondi di quiescenza ed ai Fondi pensionistici); per il 18,0%, da costi per acquisti, prestazioni di terzi, spese generali, rimborsi e trasferimenti.
Rettifiche di valore e Accantonamenti
Sono pari a € 19,82 milioni e sono costituiti : per il 25,3%, dalle quote di ammortamento delle immobilizzazioni; per il 72,2%, dagli accantonamenti ai Fondi di quiescenza ed ai Fondi pensionistici; peri il 2,5% dalle rettifiche positive di valori iscritti nello Stato Patrimoniale rivenienti dalla prevista eliminazione di debiti risultati non più dovuti.
Proventi ed oneri finanziari
Sono pari a € 6,08 milioni e concernono gli interessi attivi sulle operazioni di impiego in titoli di Stato delle eccedenze temporanee di liquidità e dei fondi con destinazione vincolata (al netto dei correlati oneri per spese e commissioni), oltre che i proventi/oneri su titoli di Stato immobilizzati.
Oneri tributari
Sono pari a € 1,53 milioni e concernono le imposte e tasse di competenza dell'esercizio (gli importi di maggior consistenza sono costituiti dalle imposte sugli interessi).
Proventi ed Oneri straordinari
Non sono previsti proventi ed oneri di tale natura.
Risultato economico di periodo
Il Risultato economico presunto è negativo ed è pari a € 6,05 milioni. Tale risultato negativo non produce tuttavia squilibrio finanziario, essendone la copertura assicurata dalle eccedenze finanziarie rivenienti dalla gestione 2014.
Gli obiettivi per il 2015
Nel 2014, gli indici azionari dei maggiori paesi avanzati hanno registrato andamenti eterogenei e discontinui. Fino ad agosto, Stati Uniti, area euro e Regno Unito hanno mostrato performance positive (con incrementi pari, rispettivamente, all'8%, 2% e 1%), mentre il Giappone ha sperimentato un lieve calo (attorno al 2%). Nell'area euro, a fronte di una leggera correzione al ribasso intervenuta sul mercato tedesco (-1%), i rendimenti azionari in Italia e Spagna sono cresciuti (del 7,8% e 8,2%, rispettivamente), pur continuando a rimanere ampiamente al di sotto dei livelli del 2007, in particolare nel settore bancario. Dall'inizio di settembre, invece, tutti i maggiori mercati hanno sperimentato una improvvisa inversione di tendenza, che nell'area euro ha portato a cali oscillanti tra l'8% e il 10% (dato al 15 ottobre 2014).
Il livello estremamente contenuto dei tassi di interesse e l'elevata liquidità connessi a politiche monetarie accomodanti sollevano il rischio che i prezzi delle attività finanziarie raggiungano livelli non coerenti con il ciclo economico. Nei mercati azionari dell'area euro, gli indicatori di mispricing (stimati sulla base del tasso di crescita del Pil, dell'earnings per share e del premio al rischio) segnalano una valutazione delle imprese generalmente in linea con i fondamentali economici, sia nel settore non finanziario sia in quello bancario. Fanno eccezione gli istituti di credito italiani, per i quali le quotazioni di mercato risultano superiori a quelle teoriche, probabilmente per effetto di aspettative positive circa le prospettive del sistema bancario italiano alimentate anche dalla "pulizia" dei bilanci effettuata in vista dell'attuazione del Single Supervisory Mechanism (SSM) e dagli aumenti di capitale realizzati nella prima metà dell'anno.
Nei mercati obbligazionari corporate, prosegue la dinamica discendente dei rendimenti in tutti i settori e tutte le categorie di rischio, a fronte di una volatilità attestatasi a livelli storicamente molto bassi. Tale dinamica è risultata più accentuata in Europa, dove i rendimenti sono scesi attorno al 2% per i titoli con rating BBB e attorno all'1% per quelli con un merito di credito superiore. In questo quadro, nella prima metà del 2014 le emissioni di obbligazioni non-investment grade (ossia con rating inferiore a BBB) da parte di imprese europee sono aumentate rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, portandosi al 26% del totale (circa 20% nel 2013).
Con riferimento al mercato secondario dei titoli pubblici, rispetto all'inizio dell'anno, tutti i principali paesi dell'area euro hanno assistito a una significativa riduzione dei rendimenti su tutte le scadenze e, in misura più accentuata, su quelle a lungo termine. Tale tendenza si è accompagnata a una generalizzata riduzione del rischio sovrano percepito dai mercati, come confermato anche dai rating impliciti nell'andamento dei rendimenti obbligazionari e dei prezzi dei CDS, attestatisi su livelli superiori al rating ufficiale dell'agenzia Moody's.
Nella prima parte dell'anno, la redditività delle maggiori banche europee rispetto agli attivi ponderati per il rischio è aumentata, dopo il calo del 2013 ascrivibile alle significative svalutazioni di crediti dubbi e avviamento effettuate dagli istituti di credito in vista dell'Asset Quality Review e dello stress test dell'EBA. Nello stesso periodo l'adeguatezza patrimoniale si è ridotta per tutte le maggiori banche, sebbene i nuovi coefficienti di solvibilità non siano pienamente comparabili con i precedenti a causa dell'entrata in vigore, da inizio anno, della nuova disciplina prudenziale di Basilea 3, contenuta nel pacchetto di norme europee denominato CRD IV-CRR. Solo le banche italiane hanno mostrato un incremento del tier 1 ratio, anche grazie alle significative ricapitalizzazioni effettuate sul mercato (circa 9 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2014).
Nelle maggiori economie europee il credito bancario ha registrato un tasso di crescita prossimo allo zero nel primo semestre del 2014, dopo essere risultato in forte calo a partire dal 2011. Questo andamento riflette il persistere di aspettative sfavorevoli circa una rapida inversione ciclica, come emerge dalla dinamica degli indici di fiducia, che continuano a essere negativi nei principali paesi europei. La redditività delle maggiori imprese quotate non finanziarie resta ampiamente inferiore ai livelli del 2007, mentre rispetto ai competitors europei l'Italia continua a caratterizzarsi per il più alto numero di società in perdita.
La fragilità e l'eterogeneità del quadro macroeconomico nei paesi dell'eurozona si riflette sui parametri di finanza pubblica, compromettendo la sostenibilità dei vincoli europei introdotti dal Patto di Stabilità e Crescita (PSC). Il PSC, modificato nel 2010 al fine di mitigare i rischi di ulteriori crisi del debito sovrano in Europa, richiede che il debito pubblico in eccesso rispetto al 60% del PIL venga ridotto ad un tasso annuo pari, approssimativamente, a un ventesimo del debito eccedente.
In conclusione, dopo aver sperimentato condizioni complessivamente favorevoli grazie soprattutto a politiche monetarie accomodanti, i mercati sono tornati ad esprimere maggiore cautela a fronte di un sistema finanziario europeo ancora esposto a molteplici rischi. La debole crescita economica, la fragilità delle finanze pubbliche e il persistere di premi al rischio estremamente contenuti potrebbero innescare, infatti, improvvise correzioni nei prezzi, compromettendo il sentiero di stabilizzazione che i mercati sembravano aver intrapreso nei primi mesi dell'anno.
* * *
Nel seguito sono illustrati gli obiettivi dell'Istituto per l'anno 2015, suddivisi per le aree emittenti, intermediari e mercati.
Considerata la situazione di debole crescita economica e il livello di incertezza sui mercati finanziari, è ancora necessario presidiare i rischi di disallineamenti, in termini di contenuto e di tempistica, fra l'andamento di mercato del titolo e l'informativa a disposizione degli investitori. Pertanto, proseguiranno gli sforzi dedicati ad assicurare la correttezza e la completezza delle informazioni fornite al pubblico sulle società quotate, attraverso l'utilizzo più strutturato ed organico delle informazioni di tipo "derivato" (raccomandazioni degli analisti e giudizi di rating). In particolare la Consob nel 2015 intende migliorare i criteri di vigilanza ai fini delle richieste di pubblicazione delle raccomandazioni di investimento, in modo da ottimizzare l'efficienza e l'efficacia dell'attività di monitoraggio del mercato, anche inducendo una riduzione della presenza di rumors relativi alle raccomandazioni.
Inoltre, per quanto riguarda la diffusione sui media, i rischi legati ad una non corretta rappresentazione della situazione economico-finanziaria degli emittenti verranno contrastati, attraverso la verifica dell'idoneità delle regole deontologiche e di autoregolamentazione che disciplinano l'attività di giornalista in Italia. La Consob intende anche assicurare che la concorrenza tra i nuovi sistemi per la diffusione delle informazioni regolamentate e quella esistente tra i meccanismi di stoccaggio non vada a detrimento della accessibilità delle informazioni regolamentate per il pubblico.
Dato il permanere della situazione congiunturale incerta, l'attenzione sugli emittenti in crisi si manterrà elevata. In quest'ottica, al fine di facilitare comportamenti omogenei da parte di detti soggetti e di rendere, quindi, più tempestiva ed efficace la vigilanza, si procederà alla standardizzazione dell'informativa da fornire in occasione di operazioni di finanza straordinaria e di processi di rafforzamento patrimoniale. Saranno altresì posti in atto interventi di razionalizzazione e miglioramento della disciplina e delle procedure per la revoca dei titoli di società in crisi dalla quotazione e dall'elenco degli emittenti strumenti finanziari diffusi tra il pubblico.
Inoltre, per continuare il percorso di sviluppo di fonti alternative al debito bancario per le imprese, in particolare quelle di dimensione medio-piccola, e per favorire la diversificazione del portafoglio per gli investitori, si proseguirà con la definizione di strumenti operativi e interventi normativi destinati alla semplificazione del processo di quotazione garantendo, nel contempo, la tutela degli investitori.
Si evidenzia che, nel corso dell'anno, sono intervenute alcune modifiche nella normativa vigente che richiedono una particolare focalizzazione dell'Istituto su alcune tematiche. In particolare, il c.d. "Decreto competitività" (D.L. 91/2014), in vigore da giugno, contiene misure di semplificazione volte a favorire la quotazione delle piccole e medie imprese (PMI), modificando il TUF in vari punti e introducendo semplificazioni regolamentari rispetto al regime applicabile alle altre società. Lo stesso Decreto, inoltre, ha apportato importanti cambiamenti alla disciplina del diritto di voto nelle società per azioni: è stato di fatto superato il principio precedentemente in vigore "una azione, un voto". Per le società quotate e per quelle che stanno per entrare in Borsa (eccetto il caso di fusione) lo statuto può, quindi, prevedere una specie di "premio fedeltà", cioè un voto maggiorato fino a due voti per un'azione detenuta dallo steso soggetto per almeno 24 mesi.
Alla luce delle opzioni concesse dal Decreto, la Consob prevede di analizzare gli statuti adottati dalle società quotate, comprese le PMI con azioni quotate, per pervenire ad un elenco di quelle che hanno modificato gli statuti nell'ottica del Decreto sopra citato ed esercitare su di esse una vigilanza particolarmente accurata e puntuale, volta alla corretta applicazione della nuova normativa.
La bassa redditività delle società quotate mantiene ancora elevata la probabilità di conflitti di interessi tra azionisti di controllo e di minoranza. Pertanto l'Istituto, pur continuando l'azione di valutazione sistematica di tutte le società del FTSE Mib in merito al rischio di operazioni con parti correlate di natura espropriativa, si pone quest'anno come obiettivo anche l'attività di vigilanza sulla qualità degli assetti governance per le società non appartenenti al FTSE Mib e, in particolare, sui soggetti che presentano un maggior rischio di espropriazione delle minoranze, individuate secondo un uno specifico modello di analisi risk based.
Inoltre, per favorire la partecipazione alle assemblee anche da parte degli azionisti retail, saranno analizzati nel dettaglio tutti gli ostacoli che di fatto ne limitano la partecipazione. In termini operativi, sarà emessa una comunicazione contenente gli indirizzi con gli adempimenti previsti per la partecipazione degli azionisti retail alle assemblee nonché l'applicazione della disciplina in materia di identificazione dei soci. Date le peculiarità delle norme che regolano l'assemblea e la distinzione tra soci e azionisti delle società cooperative quotate, particolare attenzione sarà riservata alle modalità di tenuta e gestione del libro soci nell'ambito di queste società.
Infine, nel corso del 2015 continueranno i controlli volti all'individuazione di patti occulti in società nelle quali siano emerse particolari modificazioni della compagine azionaria per migliorare la trasparenza dei processi decisionali in ambito societario.
Relativamente all'area di vigilanza sugli intermediari, permangono attuali i rischi già evidenziati nel 2014 legati, da un lato alla necessità di sviluppare fonti di reddito alternative, che rendono possibile un innalzamento – in sede di distribuzione – del conflitto di interessi fra intermediari e clienti e, dall'altro alle maggiori esigenze di funding di emittenti bancari che possono portare ad un abbassamento degli standard di trasparenza.
Più in dettaglio, relativamente ai documenti di offerta dei prodotti "non equity" degli emittenti bancari, verrà ri-focalizzata, semplificata e omogeneizzata l'attività istruttoria alla luce della recente evoluzione normativa comunitaria tramite l'analisi di un campione di prospetti passaportati nonché la predisposizione di format, sentite l'industria e le associazioni dei consumatori. Sarà, inoltre, svolto un monitoraggio delle macro-caratteristiche strutturali dei prodotti finanziari emessi a valere su prospetti, anche al fine di attivare azioni di vigilanza in termini di trasparenza informativa e di correttezza dei comportamenti degli intermediari.
Relativamente ai prodotti assicurativi, verrà svolta attività di vigilanza informativa nei confronti di intermediari che hanno svolto un ruolo significativo nella ideazione (in collaborazione con l'impresa di assicurazione emittente) nonché nella distribuzione di prodotti assicurativi a contenuto finanziario e verrà condotta un'analisi dei prodotti multi-ramo sulla base della documentazione reperita sui siti internet. Inoltre, sarà effettuata un'analisi campionaria dei prospetti informativi depositati dalle imprese di assicurazione anche allo scopo di cogliere le innovazioni di prodotto ideate dalle imprese di assicurazione (prodotti con elevato contenuto di servizio, wrapper) nonché per la segnalazione agli Uffici di vigilanza di prodotti assicurativi particolarmente rilevanti per valutazioni in ordine alle modalità di distribuzione (e l'eventuale adozione di misure di product intervention).
Alla luce delle rilevanti novità apportate dalla MiFID II, la Consob intende intensificare il monitoraggio e la vigilanza relativa agli intermediari bancari anche tramite accertamenti ispettivi. Le verifiche si focalizzeranno sulle attività di consulenza e sulle verifiche di adeguatezza (profilatura clientela e rischio di concentrazione) e riguardo a specifici prodotti, si esaminerà il processo di governance all'interno dell'intermediario: definizione dei target market, dei bisogni serviti, del pricing, delle politiche commerciali e di incentivazione.
Anche nel 2015 permane la necessità di gestire il rischio di liquidabilità degli asset detenuti in portafoglio dai fondi immobiliari in presenza di una congiuntura del mercato degli immobili che non evidenzia sostanziali miglioramenti. Per prevenire il rischio di possibili penalizzazioni per gli investitori e l'applicazione di procedure non conformi a canoni di correttezza comportamentale, la vigilanza sulle SGR sarà focalizzata sulle iniziative tese alla dismissione del patrimonio dei fondi immobiliari, con particolare riguardo alla coerenza con il Business plan dei comportamenti dei gestori delle SGR immobiliari in prossimità della scadenza dei fondi destinati al pubblico retail.
Continuerà inoltre l'attività di affinamento dei modelli di vigilanza risk-based, con particolare attenzione alla fase di detection. A tal proposito, si proseguirà l'attività di monitoraggio e revisione dei sistemi di early warning e di rating relativi a intermediari, SIM e intermediari-rete, al fine di intercettare fenomeni maggiormente critici che potrebbero segnalare il rischio di non conformità nelle condotte degli stessi. Verrà anche sviluppato un modello di vigilanza dei gestori di portali on line di raccolta di capitali di rischio delle imprese start up innovative (equity crowdfunding).
Infine, verrà aggiornato il complesso delle informazioni raccolte dai soggetti vigilati con la modifica del Manuale degli obblighi informativi dei soggetti vigilati e sarà migliorata l'integrazione dei dati con le informazioni disponibili presso la Banca d'Italia. A tal fine, verranno approfondite eventuali necessità di revisione del protocollo d'intesa a seguito dell'innovato assetto di competenze introdotto dal Meccanismo di Vigilanza Unico.
Per quanto riguarda l'area Mercati, una significativa novità introdotta dalla nuova normativa MAR (Market Abuse Regulation) permetterà di iniziare il processo volto a definire i dispositivi che, in applicazione dell'art. 32, consentano la segnalazione alla Consob (whistleblowing) delle violazioni della disciplina in materia di abusi di mercato. L'entrata in vigore della nuova disciplina, a partire dal 2016, sarà inoltre l'occasione per avviare una call for evidence volta ad acquisire dagli emittenti e dagli operatori del mercato indicazioni circa l'attualità e il livello di diffusione delle prassi di mercato ammesse o riconosciute dalla Consob. Proseguirà inoltre il potenziamento degli strumenti di intervento per un più efficace rispetto delle regole MAR attraverso lo sviluppo di iniziative di comunicazione e diffusione della conoscenza per gli operatori del mercato delle commodity e per le associazioni di categoria delle regole introdotte dal Regolamento.
Alla luce delle rilevanti novità in area mercati apportate dalla MiFID II, la Consob intende intensificare il monitoraggio e la vigilanza sulle infrastrutture di negoziazione, al fine di garantire la compliance con le rilevanti disposizioni nazionali e dell' ESMA in tema di requisiti organizzativi e assetti microstrutturali anche attraverso la realizzazione di un sistema informativo integrato di raccolta delle informazioni, lo sviluppo di una metodologia di risk-assessment e l'approfondimento di specifiche tematiche di evoluzione della microstruttura dei mercati. Nell'ottica dei nuovi e più complessi obblighi di reporting previsti nella MiFIR, l'Istituto proseguirà nel potenziamento dei presidi di vigilanza sottesi agli obblighi di trasparenza e transaction rerporting, volti a migliorare la qualità dell'informativa di post trading e il grado di trasparenza dei mercati.
Per fronteggiare il rischio di possibili fenomeni di abuso di mercato nell'ambito di operatività di tipo HFT (High Frequency Trading) e al fine di sviluppare la capacità di detection sui mercati nazionali ed esteri, la Consob svilupperà un programma di condivisione operativa con Autorità estere di iniziative di identificazione di fattispecie manipolative che sfruttano strategie HFT di tipo cross market.
Proseguirà anche nel 2015 l'attività di miglioramento e razionalizzazione dell'attività di market intelligence già iniziata gli scorsi anni, tendente ad assicurare il monitoraggio delle negoziazioni sul mercato e fuori mercato, in tempo reale e in differita, ed incrementare la capacità di individuare i casi di potenziale abuso di mercato a partire da input interni oltre che da segnalazioni esterne. Proseguirà inoltre l'opera di adeguamento all'evoluzione della normativa comunitaria, in particolare con iniziative di Industry education per il Regolamento n. 909/2014 in tema di depositari centrali (c.d. CSDR) e con la realizzazione di un sistema informatico per la gestione delle esenzioni con riguardo al Regolamento n. 648/2012 sui derivati over-the-counter (c.d. EMIR) ed al Regolamento n. 236/2012 in tema di Short Selling. Rispetto a questi temi la Consob si propone inoltre di migliorare la vigilanza sulle posizioni nette corte e sugli strumenti finanziari derivati attraverso l'ottimizzazione della raccolta dei dati di post trading.
Oltre agli obiettivi istituzionali sopra esposti che si intendono realizzare nel corso del prossimo anno, si rappresentano nel seguito anche alcune delle principali iniziative progettuali volte a migliorare le infrastrutture di natura organizzativa e informatica dell'Istituto.
Nell'ambito della strategia di prevenzione del fenomeno corruttivo delineata dalla legge 6 novembre 2012, n. 190, "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", l'Istituto sta svolgendo una dettagliata analisi dei processi interni. La suddetta legge, infatti, emanata in attuazione di convenzioni internazionali - cui anche l'Italia ha aderito - prevede diversi strumenti di lotta alla corruzione e all'illegalità nella pubblica amministrazione, non solo di tipo repressivo ma anche di tipo preventivo. Tra questi ultimi rientrano l'individuazione, l'analisi e la ponderazione del rischio di evento corruttivo nell'ambito di ciascun processo, al fine di decidere quali rischi trattare prioritariamente rispetto agli altri, nonché valutare le misure che devono essere predisposte per neutralizzare o ridurre gli stessi.
La ricostruzione del sistema dei processi organizzativi rappresenta, quindi, il presupposto per l'individuazione del rischio di emersione del fenomeno corruttivo sui singoli processi svolti dall'Istituto e costituisce anche un elemento di rilievo per il management in quanto consente di definire nuove policy o modalità di vigilanza e di realizzare gli interventi correttivi/adattativi ritenuti più opportuni. Si precederà inoltre all'individuazione di un primo set di Key Performance Indicators (KPI) per un monitoraggio puntuale dei processi maggiormente significativi.
Per favorire la maggiore tutela e consapevolezza finanziaria dei risparmiatori, nel 2015 si dedicheranno ancora rilevanti risorse al progetto c.d. "Carta degli Investitori", avviato in collaborazione con le principali organizzazioni dei consumatori, articolato in tre aree di intervento.
La prima consiste nella realizzazione di un portale tematico di educazione finanziaria dove risparmiatori e investitori retail avranno a disposizione strumenti semplici per l'apprendimento delle nozioni base per una corretta "gestione" del risparmio. La seconda area progettuale riguarda la riforma della Camera di Conciliazione e Arbitrato attraverso l'introduzione di un organismo di risoluzione stragiudiziale delle controversie a partecipazione obbligatoria (e non più volontaria) degli intermediari, sul modello dell'Arbitro Bancario Finanziario sancito dall'art. 128-bis del TUB.
La terza riguarda, infine, il perfezionamento del percorso di semplificazione della gestione degli esposti e delle segnalazioni presentati alla Consob, in modo da migliorare la capacità di filtro e di selezione delle informazioni utili a orientare possibili azioni di vigilanza dell'Istituto sulle segnalazioni di torti subiti da parte dei consumatori.
Note alla relazione illustrativa:
1) Tali conti si riconnettono alla previsione del quinto comma del citato art. 40 della legge n. 724/23.12.1994 secondo cui, «in deroga alla legge 29 ottobre 1984, n. 720» concernente il sistema di Tesoreria Unica, le contribuzioni «sono versate direttamente alla Consob».
2) Allo stesso modo è stato determinato l’accantonamento per indennità di fine incarico ai Componenti la Commissione (cap. n. 10107).
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
RELAZIONE SUL BILANCIO DI PREVISIONE PER L’ESERCIZIO 2015
Il Bilancio di previsione, che a termini del Regolamento di contabilità consta del Preventivo finanziario e del Preventivo economico, è stato predisposto sulla base di un nuovo schema di bilancio, di recente approvato dalla Commissione. Principale elemento di novità è rappresentato dalla introduzione di una rappresentazione della Spesa 2015 per centri di costo in ordine alla quale il Collegio sollecita il massimo impegno di carattere organizzativo. Detto schema registra, inoltre, l'istituzione del Fondo pluriennale vincolato, funzionale all'adozione del principio della competenza finanziaria potenziata, e dei capitoli di entrata «Gestori di portali per la raccolta di capitali di rischio da parte di start-up innovative» e «Gestori di servizi di diffusione e di meccanismi di stoccaggio delle informazioni regolamentate». Sono state altresì apportate lievi modifiche all'articolazione ed alla denominazione di taluni capitoli di entrata e di spesa al fine di migliorarne la capacità di rappresentazione rispetto alle quali il Collegio ha già espresso condivisione.
Le previsioni di entrata e di spesa contenute nella proposta di Bilancio in esame, considerate al netto delle partite di giro, riportano un totale di entrate e di spese pari ad € 123.787.562,00. Al lordo delle partite di giro, il totale generale delle entrate e delle spese è pari ad € 162.387.562,00, con conseguente pareggio delle medesime.
Entrate Spese
Titoli I – II – III |
Entrate Correnti |
116.100.836,57 |
Titolo I |
Spese Correnti |
118.586.607,00 |
|
Titolo IV |
Entrate C/Capitale |
0,00 |
Titolo II |
Spese C/Capitale |
5.200.955,00 |
|
Titolo V |
Entrate per Partite di giro |
38.600.000,00 |
Titolo III |
Spese per Partite di giro |
38.600.000,00 |
|
Totale Entrate |
154.700.826,57 |
Totale Spese |
162.387.562,00 |
|||
Avanzo presunto di amministrazione al 31.12.2014 |
7.686.725,43 |
|||||
Pareggio |
162.387.562,00 |
Pareggio |
162.387.562,00 |
Le Entrate correnti previste per l'anno 2015, confrontate con le omologhe entrate previste per l'anno 2014, risultano così articolate:
Entrate correnti |
Previsioni 2014 |
Previsioni 2015 |
Variazioni |
|
Titolo I |
Entrate correnti per trasferimenti dallo Stato |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
Titolo II |
Entrate contributive |
101.331.179,00 |
105.942.565,00 |
+ 4.611.386,00 |
Titolo III |
Altre entrate |
9.674.180,68 |
10.158.271,57 |
+484.090,89 |
Totale entrate correnti |
111.005.359,68 |
116.100.836,57 |
+5.095.476,89 |
Riguardo al Titolo I "Entrate correnti per trasferimenti dallo Stato" il Collegio rileva che lo stanziamento per l'anno 2015, indicato dalla legge di stabilità per il 2015 in € 187.000,00, è risultato azzerato per effetto delle disposizioni di cui all'art. 8, comma 3, del D.L. n. 95/2012, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, recante "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini.
Per quanto concerne il Titolo II "Entrate contributive" le stesse, insieme con le altre entrate stimate per lo stesso anno e l'utilizzo dell'Avanzo di amministrazione dell'esercizio precedente, concorrono alla copertura delle Spese previste per l'anno 2015. Le Entrate contributive 2015, pari ad € 105.942.565,00, presentano un incremento rispetto alle omologhe entrate per l'anno 2014, nella misura del 4,6% circa.
Con riferimento, invece, al Titolo III "Altre entrate", pari in complesso ad € 10.158.271,57, le stesse afferiscono essenzialmente ad entrate per interessi attivi e proventi su titoli di Stato (€ 6.185.340,00), ad entrate diverse (€ 404.630,00)., oltre che all'utilizzo dei Fondi ripristino beni mobili ed immobili (€ 3.568.301,57), correlato al finanziamento dei beni mobili e dei lavori di manutenzione straordinaria sull'impianto di condizionamento della sede di Roma della Consob che saranno oggetto di sostituzione, ovvero rifacimento, nel corso dell'esercizio.
Non si riscontrano "Entrate in conto capitale", tenendo conto della specificità delle attribuzioni della Commisione.
Per quanto attiene invece alle "Entrate per partite di giro" (€ 38.600.000,00) esse sono pari alle corrispondenti spese di identico importo complessivo e tengono conto delle somme che saranno anticipate nell'esercizio agli economi cassieri delle sedi di Roma e Milano.
All'importo complessivo delle Entrate previste per l'esercizio 2015, si aggiunge l'Avanzo di amministrazione presunto dell'esercizio 2014, pari ad € 7.686.725,43.
Avanzo di amministrazione presunto al 31.12.2014 |
|||
Cassa allo 01.01.2014 |
50.133.759,40 |
||
Riscossioni (residui e competenza) |
107.272.667,35 |
(+) |
|
Pagamenti (residui e competenza) |
120.450.996,75 |
(-) |
|
Accantonamenti dell'esercizio ai fondi iscritti nello stato patrimoniale |
21.065.380,00 |
(-) |
|
Rettifiche dell'esercizio di somme accantonate ai fondi iscritti nello stato patrimoniale |
1.225.657,37 |
(+) |
|
Residui attivi |
4.458.974,52 |
(+) |
|
Residui passivi |
13.887.956,46 |
(-) |
|
Risultato al 31.12.2014 |
7.686.725,43 |
Le Spese correnti previste per l'anno 2015, confrontate con le omologhe spese previste per l'anno 2014, risultano articolate come riportato alla pagina che segue:
Titolo I |
Spese correnti |
Previsioni 2014 |
Previsioni 2015 |
Variazioni assolute |
Variazioni % |
Cat. I |
Spese per i componenti la Commissione |
1.216.000,00 |
1.417.000,00 |
+ 201.000,00 |
+16,5% |
Cat. II |
Spese per il personale |
92.317.050,00 |
92.447.950,00 |
+ 130.900,00 |
+0,1% |
Cat. III |
Spese per acquisizione di beni di consumo e servizi |
15.602.529,00 |
16.704.772,00 |
+ 1.102.243,00 |
+7,1% |
Cat. IV |
Oneri per ripristino immobilizzazioni ed altri accantonamenti |
4.879.200,00 |
5.014.885,00 |
+ 135.685,00 |
+2,8% |
Cat. V |
Altre spese |
2.874.000,00 |
2.948.000,00 |
+ 74.000,00 |
+2,6% |
116.888.779,00 |
118.586.607,00 |
+ 1.643.828,00 |
+ 1,4% |
Le "Spese correnti 2015" (€ 118.586.607,00) risultano incrementate rispetto all'ammontare delle omologhe spese dell'esercizio 2014 (€ 116.888.779,00), nella misura dell'1,4%.
Tale variazione è essenzialmente ascrivibile a: 1) alle maggiori "Spese per la Commissione", a seguito della ricomposizione del Collegio a n. 5 Componenti del Collegio; 2) alle maggiori "Spese per il personale" conseguenti al riconoscimento degli assegni individuali di qualifica e di servizio, alle promozioni ed alle assunzioni di nuovo organico (n. 12 risorse appartenenti alle categorie protette), in gran parte compensate dalla intervenuta riduzione del trattamento economico accessorio ai sensi dell'art. 22 del Decreto legge 24 giugno 2014, n. 90; 3) alle maggiori "Spese per acquisizione di beni di consumo e servizi", conseguenti alle maggiori spese per gestione e manutenzione dei sistemi informativi e per manutenzione degli immobili; 4) ai maggiori oneri per ripristino immobilizzazioni, per effetto dei maggiori ammortamenti conseguenti agli investimenti realizzati nell'anno 2014 e da realizzare nell'anno 2015; 5) alle maggiori "Altre spese", In detta voce è ricompreso lo stanziamento sul "Fondo di riserva per spese impreviste e maggiori spese" (€ 500.00,00), oltre che l'importo dei trasferimenti a favore di altre Autorità indipendenti (€ 2.170.00,00), per effetto di quanto previsto nel disegno di legge di stabilità per il 2014.
Le Spese in conto capitale previste per l'anno 2015, confrontate con le omologhe spese previste per l'anno 2014, risultano così articolate:
Titolo II |
Spese correnti |
Previsioni 2014 |
Previsioni 2015 |
Variazioni assolute |
Variazioni % |
Cat. VI |
Spese per beni immobili |
1.515.000,00 |
2.593.000,00 |
+ 1.078.000,00 |
+71,2% |
Cat. VII |
Immobilizzazioni tecniche |
2.789.375,00 |
2.607.955,00 |
- 181.420,00 |
-6,5% |
4.304.375,00 |
5.200.955,00 |
+ 896.580,00 |
+20,8% |
Le "Spese in conto capitale 2015" (€ 5.200.955,00) concernono, essenzialmente, gli interventi di manutenzione straordinaria dell'impianto di condizionamento della sede romana di Via Martini (€ 2.218.000,00) e gli oneri per la progettazione dei lavori di rifacimento delle facciate della stessa sede (€ 200.000,00), entrambe ricomprese nella Categoria VI – Spese per beni immobili, nonché gli investimenti di natura informatica, acquisizione di hardware e acquisizione e sviluppo di prodotti software (€ 2.477.455,00), ricompresi nella Categoria VII – Immobilizzazioni tecniche.
Per quanto attiene invece alle "Spese per partite di giro" (€ 38.600.000,00) esse sono pari alle corrispondenti entrate di identico importo complessivo e tengono conto delle somme che saranno anticipate nell'esercizio agli economi cassieri delle sedi di Roma e Milano.
* * *
Il Collegio prende atto della formulazione delle previsioni di Entrata e di Spesa per il triennio 2015-2017 secondo gli schemi di bilancio approvati, come di seguito riprodotti:
S p e s e |
Previsioni 2015 A |
Previsioni 2016 B |
Variazione Assoluta C = B - A |
Previsioni 2017 D |
Variazione Assoluta E = D – B |
Spese per i Componenti la Commissione |
1.471.000 |
1.520.000 |
+ 49.000 |
1.530.000 |
+ 10.000 |
Spese per il personale |
92.447.950 |
97.420.738 |
+4.972.050 |
102.000.000 |
+ 4.580.000 |
Spese per acquisizione di beni e servizi |
16.704.772 |
17.310.000 |
+605.228 |
17.630.000 |
+ 320.000 |
Oneri per ripristino immobilizzazioni ed altri accantonamenti |
5.014.885 |
10.770.000 |
+5.755.115 |
9.920.000 |
– 850.000 |
Altre Spese |
2.948.000 |
2.830.000 |
– 118.000 |
2.830.000 |
– |
Totale Spese Correnti |
118.586.607 |
129.850.000 |
+11.263.393 |
133.910.000 |
+4.060.000 |
Spese per beni immobili |
2.593.000 |
3.000.000 |
+407.000 |
350.000 |
–2.650.000 |
Immobilizzazioni tecniche |
2.607.955 |
2.750.000 |
+ 142.045 |
2.840.000 |
+90.000 |
Totale Spese in conto capitale |
5.200.955 |
5.750.000 |
+549.8045 |
3.190.000 |
–2.560.000 |
Totale Generale Spese |
123.787.562 |
135.600.000 |
+11.812.438 |
137.100.000 |
+1.500.000 |
E n t r a t e |
Previsioni 2015 A |
Previsioni 2016 B |
Variazione Assoluta C = B - A |
Previsioni 2017 D |
Variazione Assoluta E = D – B |
Avanzo di amministrazione esercizio precedente |
7.686.725 |
1.500.000 |
–6.186.725 |
1.500.000 |
– |
Entrate per Trasferimento a carico dello Stato |
0 |
0 |
– |
0 |
– |
Entrate contributive |
105.943.000 |
122.750.000 |
+16.807.000 |
126.950.000 |
+ 4.200.000 |
Altre entrate |
10.157.837 |
11.350.000 |
+1.192.163 |
8.650.000 |
–2.700.000 |
Entrate in c/capitale |
0 |
0 |
– |
0 |
– |
Totale Entrate |
123.787.562 |
135.600.000 |
+11.812.438 |
137.100.000 |
+1.500.000 |
Il bilancio pluriennale 2015-2017, pur evidenziando una crescita della spesa, fornisce dati che depongono per la stabilità della situazione finanziaria complessiva della Consob.
Tale previsione della spesa 2016-2017, fondandosi su una ipotesi di ripresa del ciclo economico, dovrà di necessità essere sottoposta ad una rigorosa valutazione di sostenibilità.
La copertura finanziaria delle spese previste per il triennio è assicurata esclusivamente dalle entrate proprie (entrate contributive ed entrate diverse). La previsione di incremento delle entrate contributive è per gran parte da ricondurre alla circostanza che non si prevedono apprezzabili componenti di Avanzo di amministrazione nel triennio (€ 1.500.000, per ciascuno degli anni successivi al 2015).
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Le previsioni di bilancio, sia per le entrate che per le spese, rispettano i principi contabili generali di veridicità e correttezza. La previsione delle spese è risultata conforme ai vincoli imposti dalla vigente normativa in materia di contenimento delle spese delle pubbliche amministrazioni ed, in particolare, del D.L. n. 95/2012, del D.L. n. 66/2014 e del D.L. n. 90/2014.
In sede di predisposizione del Bilancio di previsione 2015 l'Avanzo di amministrazione è stato integralmente utilizzato per contenere la pressione contributiva a carico dei soggetti vigilati. Ciò, ad avviso del Collegio, merita specifica evidenziazione nella presente sede, nella prospettiva di un costante perseguimento degli obiettivi di efficientamento delle spese.
A conclusione dell'esame effettuato, il Collegio esprime, pertanto, parere favorevole in ordine all'approvazione del Bilancio di previsione per l'esercizio 2015.
Roma, 19 dicembre 2014
Dott. Maurizio Meloni (presidente)
Dott.ssa Matilde Carla Panzeri (membro)
Dott. Biagio Mazzotta (membro)