Delibera n. 19148 - AREA PUBBLICA
Bollettino
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Delibera n. 19148
Approvazione del Conto consuntivo dell’esercizio 2014
LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETA' E LA BORSA
VISTA la legge 7 giugno 1974, n. 216 e le successive modificazioni ed integrazioni;
VISTO il regolamento concernente l’amministrazione e la contabilità della Consob, adottato dalla Commissione con delibera n. 18540 del 24 aprile 2013, reso esecutivo con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2013;
VISTO il Bilancio di previsione dell’Istituto per l’esercizio 2014, approvato con propria delibera n. 18.752 del 19 dicembre 2013;
VISTE le proprie delibere n. 18.801 del 18 febbraio 2014, n. 18.908 del 30 aprile 2014, n. 18.983 del 23 luglio 2014 e n. 19089 del 23 dicembre 2014 con le quali sono state apportate variazioni al suddetto Bilancio di previsione;
VISTE le risultanze della gestione finanziaria, economica e patrimoniale dell’esercizio 2014;
VISTA la relazione resa dal Collegio dei revisori dei conti a conclusione dell’esame del Conto consuntivo;
D E L I B E R A:
Art. 1
1. È approvato il Conto consuntivo dell’esercizio 2014 nel testo allegato alla presente delibera, della quale costituisce parte integrante.
Art. 2
1. La presente delibera sarà pubblicata nel Bollettino della Consob.
29 aprile 2015
IL PRESIDENTE
Giuseppe Vegas
CONTO CONSUNTIVO 2014
7. RELAZIONE COLLEGIO DEI REVISORI
1. I risultati nei settori di attività dell’Istituto
Il conto consuntivo dell’esercizio 2014, in esecuzione del disposto dell’art. 30 del Regolamento per l’Amministrazione e la contabilità, è corredato da apposita relazione illustrativa che si propone di fornire la sintesi dei risultati conseguiti nel corso dell’esercizio nei diversi settori di attività dell’Istituto. Al fine di rappresentare l’efficacia dell’azione condotta vengono descritte le attività svolte sia in ambito nazionale sia in ambito internazionale.
1/a. Attività istituzionale
Nel corso del 2014 i mercati finanziari delle principali economie avanzate hanno registrato un andamento positivo con segnali di ripresa per Stati Uniti, euro zona e Regno Unito. I segnali di ripresa sono stati il frutto delle politiche monetarie adottate alla fine dell’anno 2013 dalla FED con le limitazioni nell’acquisto dei titoli e dalla BCE con la riduzione dei tassi d’interesse; misure intese a favorire la crescita e l’incremento della liquidità. Nonostante ciò, dal mese di settembre si è registrata un’inversione di tendenza con cali oscillanti soprattutto nell’area euro, dove i mercati sono tornati a esprimere maggiore cautela nei confronti del sistema finanziario ancora esposto a rischi, quali il permanere della fragilità delle finanze pubbliche di numerosi paesi rispetto ai vincoli del Patto di Stabilità e Crescita (PSC) ed economie con deboli segni di ripresa.
Nel 2014 la Consob ha celebrato il quarantesimo anniversario dall’anno d’istituzione dell’autorità organizzando diversi seminari accademici in cui sono stati trattati i temi maggiormente rilevanti inerenti l’attività di vigilanza e l’evoluzione della regolamentazione a cui hanno partecipato esperti del mondo universitario, associazioni di categoria, tecnici, studiosi ed operatori del mercato.
La rapida evoluzione del mercato finanziario ed il maggiore interesse degli investitori esteri per il mercato italiano hanno visto l’Istituto sempre più impegnato nella collaborazione con le autorità estere e nei processi finalizzati al recepimento nella normativa primaria e secondaria di direttive europee e leggi nazionali.
Sul fronte del rafforzamento della cooperazione internazionale la Consob ha sottoscritto il nuovo Multilateral Memorandum of Understanding on Cooperation Arrangements and Exchange of Information tra le autorità nazionali e l’ESMA in attuazione delle nuove linee guida ESMA di marzo 2014. In aggiunta nel corso dell’anno la Consob ha sottoscritto numerosi protocolli d’intesa con autorità regolamentari di paesi terzi, negoziati per il tramite dell’ESMA, per consentire l’attuazione delle disposizioni sullo scambio d’informazioni tra autorità UE e non UE previste della Direttiva 2011/61/UE in materia di fondi alternativi (AIFMD).
Per quanto riguarda l’attività di vigilanza sugli emittenti, è stata potenziata la vigilanza sull’informativa finanziaria per evitare i rischi di earning manipulation e di mispricing dei titoli, tramite richieste di comunicazioni al pubblico e profit warning e con il potenziamento delle analisi delle informazioni rese disponibili in via diretta o derivata (giudizi di rating, studi, blog, forum).
Si segnala inoltre l’apporto tecnico dell’Istituto già dallo scorso anno per promuovere insieme a Borsa Italiana ed alle Associazioni di categorie la quotazione delle piccole medie imprese (PMI) con l’adesione al progetto "Più Borsa" . Il progetto ha incontrato il favore del mercato e nel corso del 2014 con il decreto "competitività" (D.L. 91 del 24.6.2014 convertito nella L. 116 dell’11.8.2014) è stato incentivato l’accesso delle PMI alla quotazione con delle semplificazioni nei requisiti richiesti che sono stati recepiti nel Testo Unico della Finanza e nel Regolamento Emittenti. Altri interventi di modifica promossi dal decreto competitività hanno riguardato l’introduzione delle azioni a voto multiplo (delibera n. 19084 del 19 dicembre 2014). Le nuove norme sono state introdotte a fine anno nel Regolamento Emittenti con lo scopo di rafforzare la trasparenza delle informazioni sugli assetti proprietari e ridurre le eventuali asimmetrie informative a scapito degli azionisti di minoranza.
Nell’area intermediari, si segnalano gli interventi in materia di gestione collettiva del risparmio con il recepimento nella normativa nazionale della direttiva 2011/61/UE in materia di fondi d’investimento alternativi e l’inserimento delle disposizioni necessarie all’applicazione dei Regolamenti (UE) n. 345/2013 e n.346/2013 che disciplinano i gestori di fondi europei per il venture capital (EuVECA) ed i gestori di fondi europei per l’imprenditoria sociale (EuSEF). In tema di vigilanza sull’attività di distribuzione e collocamento degli intermediari bancari si segnalano gli interventi dell’Istituto a garanzia della completezza d’informazione della disclosure degli strumenti non-equity a tutela della clientela al dettaglio. Il monito è stato rivolto agli intermediari finanziari, soprattutto alle banche che per far fronte alle esigenze di approvvigionamento, cerchino di offrire ai piccoli risparmiatori con scarse conoscenze, degli strumenti finanziari strutturati e complessi.
Sui mercati si segnalano gli interventi finalizzati a presidiare i rischi legati alla qualità delle informazioni di pre-negoziazione e post-negoziazione sulle transazioni disponibili, a causa dell’aumento della frammentazione degli scambi di strumenti e della presenza di trading venue che utilizzano sistemi di trading sempre più sofisticati ed automatizzati. Ad ottobre la Consob ha aggiornato l’elenco dei canali utilizzati dagli intermediari per l’adempimento degli obblighi di trasparenza post negoziazione e di transaction reporting previsti dalla direttiva Mifid. Nel corso dell’anno sono stati autorizzati i Sistemi di diffusione delle informazioni regolamentate (SDIR) a cui gli emittenti possono aderire.
L’Istituto ha svolto nell’anno più attività ispettiva rispetto al 2013 e sono state maggiori le azioni di contrasto nei confronti dell’abusivismo finanziario in particolare quello sul web e nei confronti dei fenomeni di market abuse con conseguenti segnalazioni all’autorità giudiziaria.
Riguardo all’attività di vigilanza si riportano di seguito i principali dati di sintesi.
Nel corso dell’anno sono state rilasciate 53 autorizzazioni alla pubblicazione di prospetti relativi ad aumenti di capitale e prospetti di quotazione, di cui 31 di emittenti quotati e diffusi, 6 di prospetti di azioni non diffuse, 3 relativi a comitati promotori di costituende banche, 1 proroga di un’offerta pubblica di sottoscrizione di una costituenda banca, 10 prospetti per la quotazione nel mercato telematico azionario e 2 rilasci del giudizio di equivalenza ai sensi dell’art. 57 del Regolamento Emittenti La Consob ha, inoltre, approvato 16 supplementi relativi a prospetti informativi (6 di società quotate, 4 di emittenti diffusi, 1di una costituenda banca, 2 di quote di fondi comuni d’investimento immobiliare di tipo chiuso, 2 di offerta di sottoscrizione di azioni e warrant non diffuse, 1 relativo all’offerta di azioni ordinarie). In 10 casi è stata consentita la pubblicazione di prospetti d’offerta relativi ad offerte pubbliche di acquisto (OPA) e di offerte pubbliche di scambio (OPSC). Sono, inoltre, state date risposte ai diversi quesiti aventi ad oggetto l’applicabilità della normativa OPA ed i casi di esenzione per operazioni finalizzate al salvataggio di società.
I depositi di prospetti informativi (cd. primi depositi) presso l’Archivio della Consob sono risultati n. 1.429 in complesso, di cui 1.111 relativi ad Organismi di investimento collettivo italiani ed esteri, 74 relativi a prodotti finanziari offerti da imprese di assicurazione e 244 relativi ad istanze prodotte ai sensi dell’art. 94 del Testo Unico della Finanza.
Sotto il profilo dell’informativa societaria e contabile, si segnala che all’inizio dell’anno la Commissione ha pubblicato le quote minime di partecipazione per la presentazione delle liste dei candidati all’elezione degli organi di amministrazione e di controllo per le 223 società quotate il cui esercizio si era chiuso il 31 dicembre 2013 ex art. 147-ter e 144 –ter e ss. del Regolamento Emittenti. Le comunicazioni presentate circa le partecipazioni rilevanti in società quotate sono state 780, quelle relative a patti parasociali 149 e 336 quelle relative ad operazioni di compravendita di propri titoli. Le richieste di informazioni ai sensi dell’art. 115 del TUF sono state 584, mentre le richieste di comunicazione al pubblico di notizie e documenti, ai sensi dell’art. 114 del TUF, sono state 96.
Per le società di revisione sono stati previsti controlli di qualità e accertamenti su specifici incarichi di revisione sui bilanci di enti di interesse pubblico (società quotate, intermediari, imprese di assicurazione etc.). Le richieste di informazioni di dati, carte di lavoro ed audizioni per la verifica ex art. 22 del d.lgs. n. 39/2010 inviate sono state 50.
Con riferimento all’attività ispettiva nel corso del 2014 sono state avviate 41 verifiche ispettive nei confronti di soggetti vigilati e si sono concluse 30 ispezioni.
I provvedimenti sanzionatori conclusi nell’anno sono stati 160 di cui 140 sono sfociati nell’adozione di sanzioni pecuniarie per complessivi euro 20,6 milioni. I provvedimenti adottati sono 9 per violazioni di norme in materia di abusi di mercato (con sanzioni pecuniarie pari a euro 11,6 milioni) con 13 provvedimenti di interdizione e 396 mila euro di beni confiscati. Una sanzione nei confronti di 1 persona fisica è stata ex art. 187-quinquiesdecies del TUF. I provvedimenti sanzionatori adottati nei confronti degli intermediari sono stati in 16 casi verso società (con sanzioni applicate nei confronti di 101 esponenti aziendali per il valore complessivo di 3,7 milioni di euro), mentre in 68 casi verso promotori finanziari ed in 6 casi hanno riguardato la prestazione di servizi di investimento senza autorizzazione ed offerta abusiva fuori sede. Infine i provvedimenti adottati per violazioni della normativa in materia di emittenti ed offerta al pubblico sono stati 40 (con sanzioni applicate per euro 5,3 milioni).
I dati si riferiscono ai primi nove mesi dell’anno. All’inizio di ottobre 2014 il Consiglio di Stato ha adottato con riferimento a due procedimenti sanzionatori ordinanze cautelari con cui, tenuto conto della pronuncia della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) del 4 marzo 2014, ha accolto le istanze cautelari formulate dalle parti su possibili profili di illegittimità del procedimento sanzionatorio della Consob, con conseguente sospensione sino alla definizione del merito dell’attività deliberativa della Commissione inerente i procedimenti in via di conclusione nell’ultimo trimestre 2014. Nell’attesa della pronuncia di merito, si segnala che Tar e Corti d’Appello hanno sino ad oggi riconosciuto la piena legittimità dell’iter sanzionatorio seguito dalla Consob.
Le segnalazioni all’autorità giudiziaria connesse ad ipotesi di violazioni sanzionate penalmente sono state: 11 segnalazioni con riferimento a casi di insider trading di cui 7 relative ad ipotesi di violazione della normativa sulla manipolazione di mercato, 4 a ipotesi di violazione della normativa sull’abuso di informazioni privilegiate e 99 relative ad altre ipotesi di violazioni di legge. Nel 2014 sono 13 le indagini che si sono chiuse con configurazione di illeciti, mentre altre 22 si sono concluse senza segnalazioni all’Autorità giudiziaria e sono state archiviate dall’Istituto.
Inoltre sempre con riferimento all’azione di contrasto ai fenomeni abusivi, nel corso del 2014 sono state effettuate comunicazioni a tutela dei risparmiatori (cd. warning) nei confronti di 41 soggetti non autorizzati ad offrire i propri servizi in Italia secondo alcuna modalità e, quindi, neanche attraverso i rispettivi siti internet, nonché adottati 3 provvedimenti di sospensione cautelare e 2 provvedimenti interdittivi.
Per ciò che attiene alla gestione degli Albi, per le Sim nel corso dell’anno è intervenuta 1 iscrizione e sono state adottate 8 cancellazioni, per le Imprese di investimento comunitarie sono intervenute 7 iscrizioni e sono state adottate 8 cancellazioni, per i gestori di portali di equity crowdfunding sono intervenute 10 iscrizioni alla sezione ordinaria.
Per quanto concerne l’attività di scambio d’informazioni, nel corso del 2014 la Consob ha attivato la cooperazione internazionale con autorità estere di vigilanza in relazione a 174 casi ed ha ricevuto da parte di autorità straniere richieste relative a 135 casi.
Quanto alla presenza della Consob in ambito internazionale, si evidenzia l’elevato numero di riunioni (296) dei gruppi di lavoro costituiti in sede comunitaria o in ambito IOSCO, ESMA, FSB, OCSE, SEVIF etc. , a cui l’Istituto ha attivamente partecipato con i propri funzionari.
Nel corso del 2014 l’attività di relazioni con il pubblico e con i risparmiatori è stata intensa. Il sito istituzionale si è confermato lo strumento centrale dell’attività di comunicazione della Consob con l’esterno: il numero elevato di accessi (636.000 visitatori, 1.480.000 visite e 6.500.000 di pagine visualizzate) conferma l’importanza che lo strumento riveste per acquisire dati e informazioni sia da parte degli operatori sia da parte del pubblico in genere (risparmiatori, studiosi e studenti).
Attraverso il SIPE (Sistema Integrato Per l’Esterno) sono pervenute nel corso dell’anno 900 segnalazioni e richieste di assistenza (su un totale di 1.600). L’Istituto si è inoltre dotato di una nuova procedura per la gestione degli esposti al fine di valorizzare i dati e le informazioni in essi contenuti a fini di vigilanza. In tale ottica sono state affinate anche le funzioni del Sistema Integrato Esposti (SIES) che consente la catalogazione degli esposti ricevuti (1.506 di cui 940 procedibili) e la creazione di una reportistica per individuare ambiti di criticità su particolari settori della vigilanza, sull’attività di abusivismo finanziario, su soggetti vigilati come banche, promotori finanziari, società quotate e ora con maggior frequenza imprese di investimento comunitarie senza succursale.
Con riferimento all’attività di educazione finanziaria, da segnalare gli incontri con gli studenti delle Università di Cassino, del Lazio Meridionale, di Salerno e dell’Istituto tecnico Brambilla di Point Saint Martin.
La Camera di conciliazione e arbitrato operante presso la Consob ha proceduto nel corso del 2014 alla ricognizione degli elenchi ed ha provveduto alla cancellazione di 715 iscritti dall’elenco dei conciliatori (di cui 644 per omesso pagamento del contributo di vigilanza) e di 435 iscritti dall’elenco degli arbitri (di cui 405 per omesso pagamento del contributo di vigilanza). Al 31 dicembre 2014 il numero degli iscritti nell’elenco dei conciliatori è stato pari a 959 mentre il numero degli iscritti nell’elenco degli arbitri è stato pari a 737.
Per quanto attiene all’attività svolta, al 31.12.2014 sono state ricevute 121 istanze di conciliazione (162 nel 2013) di cui avviate 110. Delle 52 istanze cui l’intermediari ha aderito (47%), il tentativo si è concluso con un accordo in 17 casi, 26 hanno avuto un esito negativo, mentre 9 risultano ancora aperte. Nel corso dell’anno non sono pervenute istanze di arbitrato.
1/b. Il funzionamento interno dell’Istituto
Nel 2014 l’attività organizzativa interna non ha dato seguito a innovazioni nell’assetto dell’organigramma d’Istituto ed è stata piuttosto orientata alla definizione di procedure in grado di regolamentare e standardizzare le modalità operative. In particolare, è stata formalizzata la procedura per la gestione di situazioni di potenziali conflitti di interessi, anche avuto riguardo alla normativa anticorruzione; sono state, altresì, disciplinate sotto il profilo disciplinare alcune attività di vigilanza sui mercati, in particolare per quanto riguarda l’iter interno per l’approvazione di modifiche ai regolamenti di Borsa Italiana, le attività istruttorie funzionali alla rilevazione di comportamenti eventualmente rilevanti quali abusi di mercato e in tema di vendite allo scoperto.
Di particolare rilievo, anche in termini di ampiezza dell’impegno richiesto da parte di tutta la struttura, è stato l’avvio di un progetto finalizzato alla predisposizione di strumenti atti a supportare l’attività di sviluppo organizzativo, finalizzato alla tipizzazione e codifica dei processi operativi dell’Istituto. In primis è stata realizzata la mappatura aggiornata dei processi interni, operazione resa quantomai opportuna dalle innovazioni normative e di processo degli ultimi anni, dalle interdipendenze sempre più marcate tra le funzioni proprie di più unità organizzative, dalle conseguenti maggiore esigenze di coordinamento. Successivamente, l’analisi sarà orientata su specifici processi, allo scopo di introdurre, ove opportuni, elementi di semplificazione e razionalizzazione operativa, nonché a fini di definizione di Key Performance Indicator (KPI) per ciascun processo.
Altri interventi di rilievo hanno riguardato l’analisi, la progettazione e la realizzazione di un nuovo sistema integrato di gestione della contabilità finanziaria ed economico-patrimoniale, entrato in operatività a decorrere dal 1° gennaio 2015. Tali interventi si sono resi necessari al fine di adeguare i sistemi informativi dell’Istituto all’evoluzione normativa in materia di finanza pubblica recepita a fine 2013 dal nuovo Regolamento di amministrazione e contabilità della Consob.
Nel corso del 2014 sono proseguite le attività volte a rendere ancora più ampia la gestione dematerializzata dei flussi documentali interni e da/verso l’esterno, nel cui ambito va segnalato l’utilizzo sempre più massivo della posta elettronica certificata (PEC) quale principale vettore comunicazionale. In linea con le previsioni normative in materia, nel mese di luglio 2014 è divenuto operativo il sistema di conservazione digitale a norma e si è provveduto alla redazione e pubblicazione del Manuale di gestione dei flussi documentali dell'Istituto, al quale, peraltro, sono stati apportati a fine anno aggiornamenti, contestualmente alla stesura della prima versione del Manuale di Conservazione. Infine, è stata operata una revisione del Piano di fascicolazione rilasciato al momento dell’avvio della gestione dematerializzata dei flussi documentali inserendolo nello stesso Manuale di gestione, a valle di una puntuale attività di verifica in termini di efficacia operativa.
Al fine di dar seguito alle previsioni di cui al decreto legislativo n. 33/2013, relativo agli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, ivi comprese le Autorità di garanzia, vigilanza e regolazione, sono state adottate una serie organica di iniziative. Facendo seguito all’adozione, a fine 2013, del "Regolamento concernente gli obblighi di pubblicità e trasparenza relativi all’organizzazione e all’attività della Consob" (delibera n. 18751 del 19 dicembre 2013), nell’aprile 2014 è stato nominato il Responsabile della Trasparenza e varato il primo Programma per la trasparenza e l’integrità (ex art. 10 del d.lgs. n. 33/2013), relativo al triennio 2014/2016.
Il Programma richiama in premessa scopi e finalità dello stesso, avuto riguardo al contesto normativo di riferimento, per poi delineare brevemente l’ambito delle competenze istituzionali e il processo che ha condotto alla sua elaborazione. Esso dà, poi, conto della struttura del sito internet istituzionale e, in particolare, della sezione "Autorità trasparente", che rappresenta ovviamente il principale veicolo d’attuazione delle disposizioni del d.lgs. n. 33/2013 e del regolamento attuativo Consob. Seguono la declinazione del processo di attuazione del Programma e del flusso organizzativo interno per assicurare l’aggiornamento costante delle informazioni pubblicate o da pubblicare, con l’individuazione delle figure a tal fine rilevanti e con l’enucleazione, da ultimo, delle iniziative volte, nel triennio 2014/2016, a favorire la trasparenza e la diffusione all’interno dell’Istituto della cultura dell’integrità.
Inoltre - dando così attuazione ad una delle iniziative previste dal Programma - a fine 2014 è stata organizzata la prima "Giornata della trasparenza", che ha visto la presenza dei rappresentanti delle Associazioni dei consumatori, ai quali sono state illustrate le iniziative già realizzate e quelle programmate, con l’obiettivo di favorire l’instaurazione di un clima di collaborazione e stimolo anche sulle tematiche della trasparenza amministrativa.
Sul fronte del personale nel corso del 2014 si sono registrati 2 ingressi di risorse a contratto e 6 cessazioni di dipendenti di ruolo che, a fine 2014, hanno portato il numero complessivo dei dipendenti a 614 unità (306 donne e 308 uomini).
Nel corso del 2014, proseguendo l’esperienza di telelavoro avviata nel 2012, si è provveduto ad un significativo incremento delle cd. aree telelavorabili e delle posizioni associate, portandole a 17 (di cui 14 presso la sede di Roma e 3 presso la sede di Milano), attualmente dislocate presso 10 unità organizzative.
Quanto alla formazione, l’obiettivo perseguito nel corso del 2014 è stato quello di privilegiare iniziative svolte all’interno dell’Istituto, anche con l’intervento di docenti esterni, coinvolgendo ampie categorie di dipendenti su tematiche di interesse collettivo. L’attività di formazione, inoltre, è stata svolta ricorrendo, tra l’altro, a nuove modalità di fruizione, quali i collegamenti in video streaming. Ciò ha consentito di ottenere apprezzabili benefici anche in termini di contenimento dei costi; nel corso dell’anno, infatti, si è registrata una flessione della spesa per formazione (220 mila euro, a fronte di 300 mila euro nel 2013), pur preservando un adeguato livello qualitativo dell’attività formativa.
Anche nel 2014, in linea con il trend degli ultimi anni, è stato dato seguito ad azioni volte al contenimento dei costi relativi all’area ICT, perseguendo l’ottimizzazione degli investimenti. Coerentemente, lo sviluppo di applicazioni è stato orientato verso la progressiva eliminazione di attività a scarso valore aggiunto e la riduzione dei tempi di reazione dell’Istituto a fronte degli eventi di mercato.
Le iniziative del settore informatico indirizzate secondo questa direttrice hanno riguardato in particolare il processo di gestione dematerializzata dei flussi documentali in ingresso e in uscita, attraverso la realizzazione e l’avvio del modulo di workflow management per l’automazione dei processi relativi alle deliberazioni della Commissione, la revisione archivistica ed organizzativa per la gestione dei flussi documentali e dei fascicoli digitali, la realizzazione e l’avvio del sistema di conservazione sostitutiva, come previsto dalla normativa di riferimento. A metà anno tali tratta processi hanno trovato sistemazione organica ed anche amministrativa nella predisposizione del Manuale di gestione documentale, approvato dalla Commissione e poi trasmesso e validato anche dall’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale).
Allo stesso tempo, sono state condotte le attività di realizzazione del sistema di data warehouse per l’integrazione delle basi dati a disposizione dell’Istituto, ai fini dell’eliminazione di ridondanze e duplicazioni, della riduzione al minimo dei casi di non agevole reperimento delle informazioni e della massima garanzia circa la profondità storica dei dati. Un simile approccio, peraltro, è in linea con la necessità di alleviare il carico operativo sui database cd. di produzione, attraverso la corretto ridistribuzione dei carichi di lavoro verso una struttura dedicata alle analisi.
L’avvio della realizzazione del nuovo sito Internet dell’Istituto rappresenta un progetto di particolare rilievo istituzionale, dal momento che configura la realizzazione di un "portale", attraverso il quale rendere disponibili entro la prima metà del 2015 servizi interattivi sia per i risparmiatori, sia per i soggetti vigilati, ivi comprese le iniziative previste dalla "Carta degli Investitori" (tra queste, sezione dedicata alle attività di "Investor Education").
Lo sviluppo applicativo ha interessato, come di consueto, anche le necessità di adeguamento alle innovazioni normative nel contesto di riferimento, pervenendo alla realizzazione dei progetti derivanti da normative europee (EMIR), nonché dalla direttiva AIFMD per la raccolta di informazioni relative ai gestori di fondi alternativi e ai prodotti gestiti, ai fini del successivo invio all’ESMA, nonché dall’entrata in esercizio del regime dei flussi di alimentazione dei Register europei relativi alle cd. Authorised Entities, ai prospetti informativi e alle sanzioni applicate dalle Autorità nazionali ai soggetti vigilati.
Inoltre, particolare attenzione è stata posta anche nel 2014 alla semplificazione degli adempimenti previsti per i soggetti vigilati e all’integrazione dei sistemi dedicati a tali attività, operando nel senso della razionalizzazione dei sistemi per l’acquisizione di flussi informativi dai soggetti vigilati. Lungo la stessa direttrice è stata realizzata l’evoluzione del sistema di gestione del flusso di approvazione dei prospetti informativi attraverso una gestione a fini ESMA dei fascicoli on-line, alimentati dai soggetti vigilati, ed una loro interoperabilità digitale con i fascicoli archivistici gestiti tramite il sistema di gestione dematerializzata dei flussi documentali. Sono stati completati, infine, i progetti afferenti al deposito dei prospetti informativi ed al sistema informativo delle partecipazioni rilevanti, oltre che delle società di revisione, ed è stato esteso il sistema di teleraccolta emittenti.
I progetti architetturali e infrastrutturali, per parte loro, sono stati rivolti anzitutto a fornire un elevato livello di supporto per i progetti applicativi. Inoltre, hanno consentito di realizzare gli aggiornamenti degli apparati HW necessari sia per raggiunti limiti del loro ciclo di vita, sia per aumentarne le capacità operative. È stato, inoltre, dato avvio alle attività per l’aggiornamento della piattaforma di posta elettronica, con l’obiettivo di rendere disponibile agli utenti un’interfaccia più intuitiva, nonché alla sperimentazione di una piattaforma di collaborazione e interazione più diretta fra tutto il personale. Infine, si è completata la fase progettuale e di acquisizione volta all’aggiornamento tecnologico delle centrali telefoniche di Roma e Milano.
2. La gestione sotto il profilo finanziario ed economico patrimoniale
I risultati della gestione 2014 sono evidenziati sia sotto il tradizionale profilo finanziario (entrate e spese per competenza e per residui, cfr. il Rendiconto finanziario), sia sotto l’aspetto economico-patrimoniale (costi e ricavi e relativi effetti sul patrimonio netto, cfr. il Conto economico e lo Stato patrimoniale).
Relativamente al profilo finanziario, il fabbisogno complessivo per l’esercizio 2014 è risultato pari a € 112,33 milioni, di cui € 111,50 milioni per spese di natura corrente ed € 0,83 milioni per spese in conto capitale. Tali spese hanno trovato fonti di finanziamento, oltre che nell’Avanzo di amministrazione dell’esercizio 2013 (€ 13,67 ml.), nelle Contribuzioni derivanti dai provvedimenti sul regime contributivo definiti per l’anno 2014 (€ 99,91 ml.) e nelle Altre entrate 2014 (€ 8,59 ml. in complesso). In particolare, queste ultime sono costituite : da interessi attivi (€ 5,93 ml.); da proventi su titoli di Stato immobilizzati (€ 0,41 ml.); da entrate diverse (€ 0,22 ml. in complesso, essenzialmente, per erronei versamenti di contribuzioni e per interessi di mora per ritardato versamento di contribuzioni); da recuperi e rimborsi diversi (€ 0,12 ml.); da entrate connesse alle attività della Camera di conciliazione ed arbitrato (€ 0,06 ml.); da somme liquidate a favore dell’Istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi (€ 0,66 ml.); dallo svincolo di quota parte del Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell’Istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi, a seguito della intervenuta definitività di taluni provvedimenti favorevoli all’Istituto (€ 0,26 ml.); dall’utilizzo del Fondo ripristino beni mobili (€ 0,89 ml.)(1). Il Trasferimento 2014 a carico dello Stato, determinato dalla legge di stabilità 2014, è stato, per l’intero importo, azzerato per effetto dell’applicazione delle disposizioni contenute nell’art. 8, comma 3, del D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella Legge 7 agosto 2012, n. 135, c.d. "Spending review".
Il risultato della gestione dell’esercizio 2014 tiene conto delle attività di contenimento delle spese d’Istituto operate nel corso dell’anno(2), oltre che delle misure di riduzione delle spese correnti previste dalle norme emanate dal legislatore in materia di Spending review della amministrazioni pubbliche, risultate in molti casi direttamente applicabili alla Consob.
I residui attivi al 31.12.2014 assommano a € 4,92 milioni (di cui € 2,33 milioni provenienti dall’esercizio 2014 e € 2,59 milioni da esercizi precedenti) e derivano da crediti per interessi attivi (€ 1,48 milioni, essenzialmente per ratei di interessi maturati sui titoli di Stato in portafoglio) e crediti verso contribuenti (€ 2,16 milioni). Per la restante parte, si tratta essenzialmente di crediti verso controparti processuali condannate alla rifusione di spese legali (€ 1,03 milioni) e da crediti diversi (essenzialmente per crediti verso altre Amministrazioni, per crediti verso Conciliatori ed Arbitri iscritti negli elenchi Consob, pari in complesso ad € 0,25 milioni).
I residui passivi al 31.12.2014 sono pari a € 16,26 milioni (di cui € 10,04 milioni provenienti dall’esercizio 2014 ed € 6,22 milioni da esercizi precedenti) e si riconnettono, per il 69% circa, a spese per il personale (€ 11,30 milioni) e, per il 25% circa, a spese correnti per acquisizione di beni di consumo e servizi (€ 4,09 milioni).
L’«Avanzo di amministrazione», generato dalla gestione delle entrate e delle spese di competenza e dalla gestione dei residui di bilancio (cfr. la Situazione amministrativa), è pari a € 12,14 milioni, ed è per l’intero importo utilizzabile per il finanziamento delle spese programmate per l’esercizio 2015.
Il Risultato economico di periodo, risultante invece dal raffronto costi/ricavi dell’esercizio (cfr. il Conto economico), è pari a - € 19,90 milioni e scaturisce da ricavi per € 100,98 milioni, da costi della gestione corrente (incluse le rettifiche di valore e gli accantonamenti) per € 125,72 milioni, dal risultato positivo della gestione delle disponibilità finanziarie pari a € 6,23 milioni, da oneri tributari per € 1,35 milioni e da oneri straordinari per € 0,03.
La riconciliazione tra Avanzo di amministrazione e Risultato economico è esposta nella Tavola riportata nella pagina che segue.
(in milioni di euro)
Perdita dell’esercizio 2014 |
19,90 |
||
- Avanzo dell’esercizio 2013 |
+ |
13,67 |
(a) |
- Utilizzo Fondo ripristino beni mobili e immobili |
+ |
0,89 |
(b) |
- Spese in c/capitale dell’esercizio 2014 |
– |
0,82 |
(c) |
- Gestione dei residui passivi |
+ |
3,57 |
(d) |
- Proventi/oneri straordinari |
– |
0,03 |
(e) |
- Differenza competenza economica/rilevazioni finanziarie |
+ |
16,62 |
(f) |
- Fondo pluriennale vincolato |
– |
1,86 |
(g) |
Avanzo dell’esercizio 2014 |
= |
12,14 |
|
(a) L’Avanzo dell’esercizio 2013 costituisce un’entrata finanziaria che influisce sull’Avanzo dell’esercizio 2014, ma non sul risultato economico del 2014. |
|||
(b) L’Utilizzo del Fondo ripristino beni mobili costituisce un’entrata finanziaria che influisce sull’Avanzo dell’esercizio 2014, ma non sul risultato economico del 2014. |
|||
(c) Le spese in c/capitale dell’esercizio 2014 concorrono al risultato finanziario 2014, ma non al risultato economico. |
|||
(d) Si tratta del saldo algebrico tra le eliminazioni di residui passivi che influiscono sul risultato finanziario 2014 (€ 4,11 ml.) e le eliminazioni di debiti che influiscono sul risultato economico 2014 (€ 0,54 ml.). |
|||
(e) Si tratta degli Oneri straordinari, il cui importo incide sul risultato economico, ma non sul risultato finanziario. |
|||
(f) Si tratta del saldo algebrico tra spese rilevate nel rendiconto finanziario 2014, non imputate a conto economico 2014 (€ 3,23 ml.) - in quanto costi di competenza di esercizi futuri - e spese rilevate nei rendiconti finanziari di esercizi precedenti, imputate a conto economico 2014 (€ 19,85 ml.) - in quanto costi di competenza del 2014. Tale ultimo dato è in gran parte da ricondurre agli accantonamenti 2014 al Fondo per il trattamento pensionistico complementare per il personale assunto a far data dal 28.4.1993, rivenienti dai residui passivi degli esercizi dal 2001 al 2012 e ricompresi trai i conti d’ordine. | |||
(g) Trattasi della componente vincolata di Avanzo della gestione destinata al Fondo pluriennale vincolato ai fini della iscrizione nel bilancio dell’esercizio in cui le correlate obbligazioni giuridiche diverranno in concreto esigibili. |
Il raffronto tra Conto economico 2014 e Conto economico 2013 pone in evidenza l’incremento dei ricavi passati nel loro complesso da € 99,17 milioni a € 100,98 milioni (+ € 1,81 milioni, pari all’1,8%). Tale incremento deriva dall’aumento, rispetto al 2013, delle Entrate da Contributi di vigilanza.
Il raffronto pone, altresì, in evidenza l’aumento dei Costi della gestione corrente (Costi correnti + Rettifiche di valore e Accantonamenti) passati, da un anno all’altro, nel loro complesso, da € 102,47 milioni a € 125,72 milioni (+ € 23,25 milioni, pari al 22,7% circa). Tale aumento costituisce un saldo tra incrementi e decrementi di costo e deriva essenzialmente : a) da maggiori Costi correnti (+ € 0,05 milioni in complesso); b) dal maggior importo dell’Ammortamento dei beni mobili e immobili e degli oneri capitalizzati (+ € 0,22 milioni in complesso); c) dal maggior importo dagli Accantonamenti ai Fondi di quiescenza ed ai Fondi pensionistici (+ € 21,47 milioni in complesso); d) dall’Accantonamento al Fondo compensazione entrate contributive (+ € 0,51 milioni); e) dal minor importo dell’Accantonamento al Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell’Istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi (– € 0,07 milioni); f) dal maggior importo dell’Accantonamento al Fondo svalutazione crediti (+ € 0,27 milioni); g) dal minor importo delle Rettifiche positive/negative di valori iscritti nello Stato patrimoniale (+ € 0,80 milioni).
Inoltre, sempre rispetto all’omologo dato 2013, il Risultato positivo della gestione delle disponibilità finanziarie è diminuito passando, da € 7,27 milioni a € 6,23 milioni (– € 1,04 milioni, pari al 14,3%).
I costi della gestione corrente sono per il 71% circa riferiti a "costi correnti" e per la rimanente quota a Rettifiche di valore e Accantonamenti.
Sul totale dei Costi correnti(3) e degli accantonamenti ai Fondi integrativi e di quiescenza (€ 118,47 milioni in complesso), i costi riferiti ai Componenti la Commissione sono pari a € 0,98 milioni (0,8%), quelli per il personale assommano a € 104,58 milioni (88%) e quelli per acquisizione di beni di consumo e servizi risultano pari a € 12,91 milioni (10,9%). In particolare, sui costi per acquisizione di beni di consumo e servizi incidono, per il 34,8%, gli oneri per noleggio e manutenzione di impianti e attrezzature e per acquisizione di servizi informatici (€ 4,49 milioni in complesso) e, per il 33,8%, gli oneri relativi alla gestione degli immobili (€ 3,57 milioni in complesso); ulteriore componente rilevante, che incide per il 9,1%, è data dagli oneri per banche dati ed agenzie di stampa (€ 1,18 milioni in complesso).
Tra le Rettifiche di valore e Accantonamenti gli importi più consistenti concernono gli accantonamenti ai Fondi pensionistici integrativi e di quiescenza, per € 32,07 milioni, e gli ammortamenti delle immobilizzazioni, per € 4,17 milioni, mentre l’accantonamento al Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell’Istituto da provvedimenti giudiziari non definitiviincide per € 0,87 milioni. Non si registrano accantonamenti al Fondo rischi connessi a ipotesi di risarcimento danni ex art. 2043 c.c.(4). Le rettifiche positive di valori iscritti nello Stato patrimoniale concernono le eliminazioni di debiti, mentre le rettifiche negative concernono le eliminazioni di crediti non compensate dal correlato Fondo svalutazione(5).
La gestione delle disponibilità finanziarie evidenzia un risultato positivo derivante da proventi finanziari per € 6,34 milioni (interessi attivi e proventi su titoli di Stato immobilizzati) e da oneri finanziari per € 0,11 milioni (spese e commissioni bancarie). Gli interessi attivi provengono, in parte, dalle giacenze di c/c (€ 0,61 milioni) e, in parte preponderante, dall’impiego di disponibilità in titoli di Stato (€ 5,73 milioni).
Il complessivo Risultato economico dell’esercizio (- € 19.898.927,12) segna la variazione del Patrimonio netto dell’Istituto per effetto della gestione 2014 (cfr. lo Stato patrimoniale).
Per quanto attiene alle immobilizzazioni (cfr. sempre lo Stato patrimoniale), si sono registrate variazioni essenzialmente nella voce Beni immobili (+ € 0,39 milioni), nella voce Beni mobili (+ € 2,19 milioni) e nella voce Immobilizzazioni finanziarie (– € 19,69 milioni). La variazione della voce Beni immobili è da ascrivere per intero alla capitalizzazione degli oneri, sostenuti nel 2014, per gli interventi di adeguamento di parte degli impianti e delle strutture dell’immobile di via G.B. Martini. La variazione complessiva della voce Beni mobili risulta dal saldo tra incrementi e decrementi. Gli incrementi attengono, essenzialmente, alle voci "Personal computer e relativi accessori, prodotti software" (+ € 2,03 milioni), "Elaboratori di medie e grandi dimensioni" (+ € 0,08 milioni), "Mobili e arredi" (+ € 0,06 milioni), "Strumenti tecnici, attrezzature in genere, autovetture" (+ € 0,03 milioni). Il decremento della voce Immobilizzazioni finanziarie è da ascrivere al valore dei titoli di Stato rimborsati nel corso dell’anno per intervenuta scadenza.
Per l’esame delle singole componenti dello Stato Patrimoniale e della relativa movimentazione si rinvia alla Nota Integrativa.
Note alla Relazione illustrativa:
(1) La differenza (positiva) tra il totale delle fonti di finanziamento della gestione 2014 (€ 122,17 milioni = € 13,67 milioni + € 99,91 milioni + € 8,59 milioni) ed il dato di fabbisogno finanziario 2014 (€ 112,33 milioni) corrisponde all’Avanzo di amministrazione 2014 generato dalla gestione delle entrate e delle spese di competenza (€ 9,84 milioni). Associando algebricamente a tale importo dell’Avanzo l’effetto decrementativo derivante dalle somme da iscrivere sul Fondo pluriennale vincolato (€ 1,86 milioni) e l’effetto accrescitivo derivante dalla gestione 2014 dei residui di bilancio (+ € 4,16 milioni) si perviene al dato complessivo di Avanzo di amministrazione al 31.12.2014 risultante dalla Situazione amministrativa (€ 12,14 milioni = € 9,84 milioni – € 1,86 milioni + € 4,16 milioni).
(2) Gli interventi di contenimento operati hanno riguardato, essenzialmente, i budget per missioni e straordinari del personale, gli oneri per gestione e manutenzione immobili, per noleggio e manutenzione auto di servizio, per spese d’ufficio, banche dati e pubblicazioni d’Istituto, etc..
(3) Considerati al netto della componente "Altri costi" evidenziata nel Conto economico.
(4) La consistenza del Fondo è stata ritenuta congrua (€ 34.051.465,73) sulla base delle valutazioni formulate dagli Uffici della Commissione, circa i nuovi o maggiori rischi di risarcimento danni connessi con le vicende giudiziarie in corso, anche in relazione all’esigenza di garantire un adeguato presidio all’equilibrio economico finanziario dell’Istituto ed alla continuità della funzione istituzionale della Consob.
(5) Per il dettaglio delle rettifiche si fa rinvio alla Nota integrativa, sezione A/2, Criteri di valutazione delle voci del Conto economico.
7. RELAZIONE COLLEGIO DEI REVISORI
CONTO CONSUNTIVO DELL’ESERCIZIO 2014(1)
1. A termini del Regolamento di contabilità dell'istituto il Conto consuntivo annuale è costituito dal Rendiconto finanziario, dai Conto economico, dallo Stato patrimoniale, dalla Situazione Amministrativa e dalla Nota integrativa ed è corredato di apposita Relazione illustrativa.
Al Conto consuntivo è annessa la Relazione del Collegio dei revisori dei conti, che sarà oggetto di pubblicazione unitamente ai documenti sopra elencati.
Il Conto consuntivo dell'esercizio 2014 è stato redatto in conformità agli schemi di Rendiconto finanziario, di Conto economico, di Stato patrimoniale e di Situazione amministrativa definiti, a norma del Regolamento.
Rendiconto finanziario
Il Rendiconto finanziario evidenzia i risultati della gestione 2014 delle entrate e delle spese per titoli, categorie e capitoli, distintamente per competenza e per residui. Lo stesso è redatto in termini di competenza finanziaria, per cui le entrate e le spese esprimono importi, rispettivamente, accertati ed impegnati nell'esercizio. Le risultanze finanziarie esposte nel prospetto consentono la comparazione con le previsioni definitive per il 2014. Nel Rendiconto sono anche esposti gli incassi e i pagamenti dell'esercizio.
Conto economico
Il Conto economico evidenzia il risultato economico conseguito nell'esercizio 2014 e, quindi, la variazione del patrimonio netto dell'Istituto per effetto della gestione. Lo stesso è redatto in forma scalare, così da consentire l'evidenziazione anche dei risultato riconducibile alla gestione corrente, di quello della gestione finanziaria, delle componenti straordinarie del risultato economico e degli oneri tributari gravanti sull'esercizio. I costi e i ricavi della gestione sono comparati con gli omologhi dati riferiti al 31.12.2013.
Stato patrimoniale
Lo Stato patrimoniale evidenzia la consistenza degli elementi attivi e passivi al 31.12.2014, quali risultano dalla rilevazione dei fatti gestionali mediante scritture, oltre che finanziarie, anche economico-patrimoniali. Le consistenze patrimoniali al 31.12.2014 sono comparate con gli omologhi dati riferiti al 31.12.2013.
Situazione amministrativa
La Situazione amministrativa evidenzia in qual modo – partendo dalla consistenza della cassa disponibile all' 1.l.2014 e tenuto conto degli incassi e dei pagamenti dell'anno, degli accantonamenti e degli utilizzi di Fondi effettuati nell'esercizio, dei residui attivi e passivi rilevati a fine anno, nonché della quota svincolata dai «Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell'Istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi»(2) - si è pervenuti al dato definitivo di «Avanzo di amministrazione» dell'esercizio 2014.
2. Di seguito si espongono gli elementi di integrazione del Conto consuntivo previsti dall'art. 34 del Regolamento di contabilità(3).
A. Criteri applicati nella valutazione delle voci dello Stato patrimoniale e del Conto economico
A/1. Criteri di valutazione delle voci dello Stato patrimoniale
Crediti - Al 31.12.2014 non si rilevano Crediti vs. il Ministero dell'economia e delle finanze per trasferimento annuale a carico dello Stato. I Crediti vs. contribuenti (€ 0,48 milioni, provenienti dall'esercizio 2014, ed € 1,68 milioni provenienti da esercizi precedenti al 2014) traggono origine dal mancato pagamento a tutto il 31.12.2014 di contributi annuali di vigilanza, riferiti agli esercizi 1996-2014 ed esigibili a decorrere dal termine di pagamento annuale (15 aprile). I Crediti diversi concernono: per € 0,03 milioni, interessi attivi maturati al 31.12.2014 sui c/c bancari intestati all’Istituto; per € 0,02 milioni, i crediti verso Conciliatori ed Arbitri per il versamento del contributo annuale per la permanenza negli elenchi tenuti dalla Consob; per € 1,17 milioni, crediti verso controparti processuali condannate alla rifusione alla Consob di spese legali; per € 0,09 milioni, altri crediti per rimborsi dovuti all'Istituto (essenzialmente, credito vs. l'Organismo promotori finanziari correlato al rimborso di emolumenti corrisposti dall'Istituto ad un proprio dipendente distaccato presso lo stesso Organismo e vs l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato correlati al rimborsi degli oneri condominiali). I crediti sono tutti iscritti al valore nominale. L'importo dei Crediti vs. contribuenti è rettificato dall'apposito Fondo svalutazione crediti (per € 0,62 milioni). Tale Fondo, istituito con effetto dal 31 dicembre 2013 in sostituzione del previgente Fondo rischi su crediti(4), ha come fine specifico quello di coprire il rischio di inesigibilità dei crediti da contributi di vigilanza, tenuto in particolare conto dei rispettivi indici di anzianità (v. appresso sezione D., voce Fondo Svalutazione Crediti).
Beni immobili - Si esauriscono nel fabbricato di proprietà sito in Roma, via G. B. Martini n. 3. Detto fabbricato è stato acquistato nel febbraio 2001 (al prezzo di € 76,85 milioni) con contestuale permuta, a titolo di parziale corrispettivo, dei fabbricato già di proprietà dell'Istituto sito in Roma, via Isonzo n. 19/e (valutato € 21,90 milioni). In conformità a quanto previsto dall'art. 48, lett. c), del Regolamento di contabilità, l'immobile è iscritto nello Stato patrimoniale per un valore di € 80,06 milioni, corrispondente al costo d'acquisto maggiorato degli oneri per manutenzione straordinaria sostenuti nel 2001, per il rifacimento delle porte interne (€ 0,20 milioni), nel 2009, per il rifacimento delle porte antincendio (€ 0,14 milioni), nel 2010, per l'adeguamento degli impianti elevatori (€ 0,27 milioni), nel 2014, per la riqualificazione del 9° piano (€ 0,15 milioni) ed il rifacimento dell’impianto di videosorveglianza (€ 0,03 milioni), oltre che degli oneri, sostenuti nel 2010, nel 2011, nel 2012, nel 2013 e nel 2014 per la progettazione e la realizzazione degli interventi di adeguamento di parte degli impianti e delle strutture dell'immobile (€ 2,42 milioni).
Oneri capitalizzati - Si tratta degli oneri (€ 11,96 milioni in complesso) a suo tempo sostenuti per la progettazione e direzione dei lavori di restauro e risanamento conservativo dell'immobile sito in Milano, via Broletto n. 7 (pari a € 1,07 milioni), ottenuto in concessione d'uso dal Comune di Milano per un periodo di 60 anni, per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione (pari a € 10,87 milioni), maggiorato degli oneri per manutenzione straordinaria sostenuti nel 2013 e nel 2014 (pari in complesso ad € 0,02 milioni). Gli oneri predetti formano oggetto di ammortamento dalla metà di marzo 2005, essendo solo da tale epoca l'immobile divenuto concretamente disponibile per l'utilizzo.
Beni mobili - I beni già esistenti alla data del 31.12.1996 sono iscritti ai relativi valori di funzionamento a tale data, risultanti da apposita perizia giurata di stima rilasciata da una società specializzata all'epoca incaricata della ricognizione dei beni mobili dell'Istituto e dei rinnovo dei relativo inventario. I beni acquisiti in data successiva al 31.12.1996 sono, invece, conformemente a quanto previsto dall'art. 50, comma 1, lett. e), del Regolamento di contabilità, iscritti al costo di acquisto. La ripartizione dei beni mobili corrisponde alle categorie esposte in inventario, determinate con delibera n. 18.705 del 13.11.2013. Tutti i beni dell'Istituto sono annualmente ammortizzati secondo aliquote parimenti stabilite con la predetta delibera n. 18.705 (v. appresso sezione C.).
Immobilizzazioni finanziarie - Gli investimenti in essere al 31.12.2014 (pari in complesso a € 128,76 milioni) sono costituiti da BTP acquistati nel corso nel corso del 2010 ed aventi scadenza 15.6.2015 e 1.9.2020, da BTP acquistati nel corso del 2011 ed aventi scadenza 15.6.2015 e 1.9.2020 e da BTP acquistati nel corso del 2012 ed aventi scadenza 1.2.2017, 1.2.2019 e 1.9.2022. Non si registrano acquisti di titoli di Stato effettuati nel 2014. I predetti titoli sono stati valutati al costo di acquisto, ovvero al valore nominale di rimborso (cfr. All. 2 - Prospetto "G").
Debiti - I Debiti vs. fornitori sono relativi a prestazioni effettuate e già fatturate ma non ancora pagate al 31.12.2014. I Debiti per fatture da ricevere sono relativi a prestazioni già effettuate ma non ancora fatturate al 31.12.2014. I Debiti tributari concernono l'IRAP del mese di dicembre 2014 da versare nel gennaio successivo e le imposte sugli interessi attivi, nonché le ritenute erariali operate a fine 2014 e da versare all'inizio del 2015. I Debiti vs. Istituti previdenziali e assistenziali concernono essenzialmente le ritenute della medesima natura relative al mese di dicembre 2014 da versare nel gennaio successivo e gli oneri previdenziali e assistenziali a carico dell'Istituto relativi allo stesso mese di dicembre 2014, oltre agli oneri previdenziali per il «contributo di solidarietà» di cui all'art. 1/9-bis della legge n. 166/1991. I debiti predetti sono iscritti al valore nominale. I Debiti diversi si riconnettono essenzialmente ad emolumenti arretrati da corrispondere a personale dell'Istituto.
A/2. Criteri di valutazione delle voci del Conto economico
Il Conto economico rileva i ricavi ed i costi di competenza dell'esercizio.
I ricavi sono costituiti essenzialmente dalle annuali contribuzioni a carico dei soggetti vigilati, dovute a norma dell'art. 40 della legge 23.12.1994, n. 724 e dalle altre entrate proprie. Si aggiungono gli interessi attivi maturati sulle disponibilità sui c/c bancari ovvero derivanti dall'impiego di disponibilità liquide in titoli di Stato.
Il regime contributivo per l'esercizio 2014 è stato stabilito con delibere n. 18.753, n. 18.754 e n. 18.755 del 23.12.2013, rese esecutive con D.P.C.M. del 13.2.2014.
Il trasferimento a carico dello Stato per l'esercizio 2014 (determinato dalla "legge di stabilità 2014") è stato azzerato per effetto delle disposizioni di cui all'art. 8, comma 3, del D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni nella legge 7 agosto 2012, n. 135, c.d. "Spending review".
Le Spese per il personale corrispondono alle somme erogate nell'anno ai dipendenti ed a quelle da corrispondere agli stessi a titolo di arretrati (v. precedente sezione A/1., voce Debiti), oltre ai connessi oneri previdenziali e assistenziali a carico dell'Istituto. Analogamente, per quanto attiene alle Spese per i Componenti la Commissione.
In applicazione del criterio di competenza, il Conto economico accoglie anche Rettifiche di valore e Accantonamenti. In particolare, le rettifiche di valori iscritti nello Stato patrimoniale derivano: a) per quanto attiene alle rettifiche positive, dallo "svincolo di quota parte del Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell'Istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi", a seguito della intervenutà conclusione del giudizio con esito positivo per l'Istituto (€ 0,26 milioni in complesso) e da "eliminazioni" di debiti in quanto non più dovuti (€ 0,61 milioni in complesso); b) per quanto attiene alle rettifiche negative, da "eliminazioni" di crediti non compensate dall'utilizzo del Fondo svalutazione crediti (v. precedente sezione A/1., voce Crediti).
In applicazione dello stesso criterio di competenza, il Conto economico accoglie inoltre: Proventi e Oneri finanziari (interessi attivi, proventi su titoli di Stato immobilizzati, spese e commissioni bancarie); Oneri tributari (essenzialmente IMU e TARI e ritenute su proventi finanziari); Oneri straordinari (minusvalenze per € 0,03 milioni).
Per i criteri di computo degli Ammortamenti si fa rinvio alla sezione C.; per i criteri di computo degli Accantonamenti, alla sezione E..
B. Impegni pluriennali esistenti alla fine dell'esercizio
A termini del comma 8 dell'art. 23 del Regolamento di contabilità, nel corso dell'esercizio possono essere assunti impegni di spesa a carico di esercizi successivi soltanto nei casi appresso indicati:
- spese in conto capitale che interessino più esercizi;
- spese correnti relative a servizi di cui sia necessario assicurare la continuità.
Gli Impegni pluriennali assunti a tutto il 31.12.2014 e riferiti ad esercizi successivi a tale anno assommano in complesso a € 28,57 milioni (€ 12,93 milioni a fine 2013). L’incremento rispetto all'anno precedente si ricollega essenzialmente al la maggiore incidenza sugli esercizi successivi al 2014 del contratto pluriennale stipulato con la RTI HP Enterprise Services Italia per la realizzazione di software applicativo e per la gestione tecnica dei sistemi informativi. Il dettaglio degli impegni di spesa pluriennali è riportato in apposita Scheda (cfr. All. 1/Parte I^).
C. Movimenti delle immobilizzazioni e criteri seguiti nel computo delle quote di ammortamento
La variazione della voce Beni immobili è pari a + € 0,39 milioni. L'incremento è da ascrivere alla capitalizzazione degli oneri, sostenuti nel 2014, per gli interventi di adeguamento di parte degli impianti e delle strutture dell'immobile di proprietà.
La variazione della voce Oneri capitalizzati è pari a + € 0,01 milioni. L'incremento è da ascrivere alla capitalizzazione degli oneri, sostenuti nel 2014, per interventi di manutenzione straordinaria sull'immobile di Via Broletto n. 7 in Milano.
La variazione complessiva dei Beni mobili risulta dal saldo tra incrementi e decrementi ed è pari a + € 2,19 milioni. Gli incrementi attengono, essenzialmente, alle voci "Personal computer e relativi accessori, prodotti software" (+ € 2,03 milioni), "Elaboratori di medie e grandi dimensioni" (+ € 0,08 milioni) e "Mobili e arredi" (+ € 0,06 milioni).
Il decremento della voce Immobilizzazioni finanziarie è da ascrivere al valore dei titoli di Stato rimborsati nel corso dell'anno per intervenuta scadenza.
A partire dall'esercizio 1997 i beni costituenti l'attivo immobilizzato vengono annualmente ammortizzati (a quote costanti).
Le aliquote di ammortamento dei Beni mobili sono stabilite dalla già citata delibera n. 18.705 del 13.11.2013. L'ammortamento viene computato a partire dall'esercizio in cui il bene è acquisito al patrimonio dell'istituto. L'acquisizione al patrimonio coincide con il collaudo, ovvero con l'attestazione della regolarità della fornitura. I beni il cui costo unitario non superi € 520,00 sono interamente ammortizzati nell'esercizio in cui ne è attestata la regolare fornitura/collaudo. Per il primo esercizio in cui i beni sono acquisiti al patrimonio le relative aliquote sono ridotte alla metà.
Le aliquote stabilite con la suddetta delibera n. 18.705 sono le seguenti:
- Mobili e arredi | 12% |
- Macchine d'ufficio | 12% |
- Strumenti tecnici, attrezzature in genere, autovetture | 20% |
- Personal computer e relativi accessori, prodotti software | 33% |
- Elaboratori di media e grande dimensione e relative unità periferiche, strumenti per la trasmissione dati, terminali e relative unità di controllo | 25% |
- Altri beni mobili | 5% |
A partire dalla metà di marzo 2005, essendo la sede milanese di via Broletto divenuta concretamente disponibile per l'utilizzo, è iniziato l'ammortamento degli Oneri capitalizzati (v. precedente sezione A/1., voce Oneri capitalizzati). La quota annuale di ammortamento, pari all'1,86%, è computata in funzione dell'effettivo periodo di utilizzabilità di tale sede (da metà marzo 2005 fino alla scadenza della concessione d'uso dell'immobile a metà luglio 2059).
Quanto all'Immobile di proprietà lo stesso è stato, a partire dall'anno 2001 e fino a tutto il 2008, ammortizzato secondo l'aliquota del 3%, prevista dalla richiamata delibera n. 11.105 e corrispondente ad una vita utile dell'immobile convenzionalmente fissata in 33 anni circa. A fine 2009 si è proceduto ad un riesame della vita utile residua dell'immobile di cui si tratta per tener conto del relativo stato di conservazione e della conseguente possibilità di utilizzazione effettiva dello stesso. A seguito delle valutazioni tecniche effettuate, la vita utile residua dell'immobile è stata stimata non inferiore ad anni 41 e, conseguentemente, si è stabilito che, già a partire dall'esercizio 2009, l'ammortamento è annualmente effettuato, su base sistematica, fino al 31 dicembre 2050 (delibera n. 17.119 del 30.12.2009). L'aliquota di ammortamento per l'anno 2014 è risultata pari al 2,7%.
Quanto alle Immobilizzazioni finanziarie, la variazione complessiva, pari a - € 19,69 milioni, è da ascrivere al valore dei titoli di Stato rimborsati nel corso dell'anno per intervenuta scadenza. Si ricorda che le disponibilità investite rivengono dalle contribuzioni, a norma di legge detenibili al di fuori della Tesoreria Unica. La movimentazione delle disponibilità investite in titoli dì Stato, nonché il dettaglio dei predetti investimenti al 31.12.2014, sono riportati in apposite Schede (cfr. All.2 - Prospetti "F" e "G").
D. Variazioni intervenute nella consistenza delle altre voci dell'attivo e del passivo
Disponibilità - Al 31.12.2014 le disponibilità liquide dell'Istituto sono pari a € 110,51 milioni. La voce Cassa esprime le disponibilità al 31.12.2014 sul fondo economato e sul fondo anticipi missione gestiti dagli economi-cassieri delle due sedi dell'Istituto (in tutto € 66.000,00). Il C/C di contabilità speciale presso la Tesoreria provinciale dello Stato evidenzia il saldo delle disponibilità a fine esercizio (€ 2,01 milioni). Il conto Banche evidenzia il saldo delle disponibilità a fine esercizio detenute sui conti correnti bancari intestati all’Istituto (€ 108,44 milioni)(5). Il conto Disponibilità investite a breve termine risulta, invece, azzerato. Le disponibilità di c/c bancario rivengono dalle contribuzioni, a norma di legge detenibili al di fuori della Tesoreria Unica. La movimentazione di cassa, quella del conto di Tesoreria provinciale, quella aggregata dei conti bancari intestati all'Istituto, quella del conto bancario intestato al Funzionario delegato e quella delle disponibilità investite in titoli di Stato, (cfr. All. 2 - Prospetti da "A" a "E").
Crediti - La consistenza dei crediti al 31.12.2014, pari in complesso a € 3,47 milioni, è superiore all'omologo dato di fine 2013 (pari a € 3,02 milioni). Tale variazione è generata dall'incremento dei Crediti vs. contribuenti (+ € 0,35 milioni) e dei Crediti diversi (+ € 0,10 milioni), da ricondurre essenzialmente ai crediti verso controparti processuali condannate alla rifusione alla Consob di spese legali (v. precedente sezione A/1., voce Crediti).
Debiti - La consistenza al 31.12.2014 è pari a € 11,80 milioni. Le componenti sono date dai Debiti vs. fornitori (€ 0,32 milioni) e per fatture da ricevere (€ 4,17 milioni), dai Debiti tributari (€ 3,63 milioni), dai Debiti vs Istituti previdenziali e assistenziali (€ 2,49 milioni) e dai Debiti diversi (€ 1,18 milioni). Il dato complessivo di debito a fine 2014 è minore di € 1,80 milioni rispetto all'omologo dato riferito al 31.12.2013. Tale decremento consegue essenzialmente al decremento delle voci Debiti vs fornitori e Debiti diversi in gran parte compensati dall’incremento delle voci Debiti per fatture da ricevere, Debiti tributari e Debiti vs istituti previdenziali e assistenziali (v. precedente sezione A/1., voce Debiti).
Fondi per ripristino immobilizzazioni - La consistenza al 31.12.2014 del Fondo ripristino beni immobili è pari a € 20,50 milioni, quella relativa al Fondo ammortamento oneri capitalizzati è pari a € 2,15 milioni e quella relativa al Fondo ripristino beni mobili è pari a € 15,17 milioni (v. anche appresso sezione E., voce Fondi ripristino immobilizzazioni). Tali consistenze risultano variate, rispetto agli omologhi dati al 31.12.2013, per effetto degli accantonamenti dell'esercizio e degli utilizzi effettuati nell'anno. La movimentazione dei Fondo ripristino beni immobili, del Fondo ammortamento oneri capitalizzati, quella aggregata del Fondo ripristino beni mobili e quella riferita ai singoli Fondi accesi alle diverse categorie di beni mobili sono riportate in apposite Schede (cfr. All. 3, All. 4 e All. 5 - Prospetti da "A" a "F").
Fondo compensazione entrate contributive - La consistenza al 31.12.2014 è pari a € 1,00 milioni e risulta variata, rispetto all'omologo dato riferito al 31.12.2013, per effetto dell’accantonamento dell’esercizio (cfr. All. 6) per tener conto della crescita del volume delle entrate contributive.
Fondo svalutazione crediti - Come già precisato (v. precedente sezione A/1., voce Crediti), il Fondo è stato istituito a fine 2013 in sostituzione del previgente Fondo rischi su crediti. Nel corso dell'anno è disposto l'utilizzo di detto Fondo a fronte dei crediti da contributi di vigilanza e dei crediti vs conciliatori ed arbitri iscritti negli elenchi tenuti dalla Consob risultati inesigibili alla data del 31.12.2014. La consistenza a fine esercizio, pari a € 0,62 milioni, tiene conto del rischio di inesigibilità dei crediti da contributi di vigilanza con un indice di anzianità superiore a dieci anni, oltre che dei crediti senza privilegio nei confronti di soggetti giuridici con procedure fallimentari in corso. La movimentazione è riportata in apposita Scheda (cfr. All. 7).
Fondo rischi connessi a ipotesi di risarcimento danni ex art. 2043 c.c. - La consistenza del Fondo riflette le quote degli accantonamenti effettuati in funzione del pagamento a titolo di risarcimento danni per asserito omesso controllo. Nel corso dei 2014 non è stato disposto alcun ulteriore accantonamento. La movimentazione è riportata in apposita Scheda (cfr. All. 8).
Fondo residui perenti - La consistenza al 31.12.2014 è pari a € 0,15 milioni. Rispetto all’omologo dato di fine 2013, la movimentazione dell’esercizio registra l’utilizzo per i pagamenti effettuati nell’anno agli aventi diritto e l’eliminazione, perché non più dovuti, di taluni residui già perenti all’1.1.2012. Non si registrano invece residui passivi rilevati al 31.12.2014, dichiarati perenti alla stessa data, tenuto conto della decisione, già a decorrere dall’esercizio 2012, di non avvalersi dell’istituto della perenzione amministrativa. La movimentazione del Fondo è riportata in apposita Scheda (cfr. All. 9).
Fondi di quiescenza - La consistenza al 31.12.2014 è pari a € 52,02 milioni. La relativa movimentazione è riportata, distintamente per le componenti personale di ruolo e personale a contratto, in apposita Scheda (cfr. All. 10 - Prospetti A, B, C e D). La consistenza dei Fondi, in precedenza articolata sulla base della natura giuridica del rapporto di lavoro (indennnità di fine rapporto per il personale di ruolo e trattamento di fine rapporto per il personale con contratto a tempo determinato), è stata modificata a seguito dell’avvio del programma di previdenza complementare per il personale assunto a far data dal 28 aprile 1993, con conseguente necessità di opzione per il regime per il trattamento di fine rapporto anche per i dipendenti di ruolo che abbiano aderito a detto programma. La nuova ripartizione è, pertanto, fondata sulla natura della prestazione erogata (indennità di fine rapporto e Trattamento di fine rapporto).
Fondo indennità di fine incarico (Componenti la Commissione) - La consistenza al 31.12.2014 è pari a € 0,32 milioni. La relativa movimentazione è riportata in apposita Scheda (cfr. All. 11).
Fondo a garanzia trattamento pensionistico integrativo - La consistenza al 31.12.2014 è pari a € 65,10 milioni. La relativa movimentazione è riportata in apposita Scheda (cfr. All. 12).
Fondo trattamento pensionistico complementare – Il Fondo è stato istituito nel corso del 2014 a seguito dell’avvio del programma di previdenza complementare per il personale assunto a far data dal 1993. In sede di istituzione sono stati disposti accantonamenti riferiti agli anni dal 2001 al 2012 per il complessivo importo di € 19,34 milioni. Non viene, invece, disposto alcun accantonamento per l’anno 2014 in ragione dell’effettivo numero di adesioni al programma rispetto agli aventi diritto. La movimentazione è riportata in apposita Scheda (cfr. All. 13).
Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell'istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi - Il Fondo è stato istituito nel corso del 2009 (delibera n. 16.949 del 14.7.2009) al fine di sterilizzare le entrate derivanti da somme liquidate a favore dell'Istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi ma già esecutivi, in attesa che il giudizio si concluda in via definitiva. La consistenza al 31.12.2014 è pari a € 2,61 milioni. La relativa movimentazione è riportata in apposita Scheda (cfr. All. 14).
Patrimonio netto - E' costituito dalla Consistenza patrimoniale al 1°.1.2014 e dal Risultato economico dell'esercizio. La consistenza patrimoniale iniziale dell'esercizio è, per convenzione, data dal Patrimonio netto al 31 dicembre dell'esercizio precedente.
Conti d'ordine - Nei Conti d'ordine vengono evidenziati gli impegni assunti a tutto il 31 dicembre e non rilevabili come debito. In tale ambito sono ricompresi sia gli impegni assunti a tutto il 31 dicembre direttamente a carico di esercizi successivi a quello oggetto di rendicontazione (impegni pluriennali), sia gli impegni assunti a tutto il 31 dicembre a carico dell'esercizio oggetto di rendicontazione (ovvero anche di esercizi precedenti) ma tuttavia relativi a prestazioni non ancora effettuate al 31 dicembre. Nei Conti d'ordine è, inoltre, ricompresa un'ulteriore categoria di impegni assunti a carico dell'esercizio oggetto di rendicontazione (ovvero anche di esercizi precedenti) ma non rilevabili come debito in quanto inerenti ad emolumenti arretrati da corrispondere al personale e ai connessi oneri previdenziali e assistenziali a carico dell'Istituto (stimati in relazione ad eventi che si concretizzeranno solo nel 2015).
, nell'altro, alle somme da destinare al trattamento pensionistico complementare del personale assunto a far data dal 28.4.1993, a norma dei Regolamento in materia adottato dalla Commissione con delibera n. 14.839 del 17.12.2004 e reso esecutivo con D.P.C.M. del 28.1.2005.
La consistenza complessiva di tutti gli impegni ricompresi nei Conti d'ordine al 31.12.2013 è pari a € 37,78 milioni (l'omologo dato di fine 2013 era pari a € 43,03 milioni). Il decremento complessivo rispetto all'anno precedente è dovuto al venir meno dell'importo da destinare al trattamento pensionistico complementare del personale assunto a far data dal 28.4.1993, a seguito dell’avvio a decorrere dal 2014 del programma di previdenza, in parte compensato dalla maggiore incidenza sugli esercizi successivi al 2014 del contratto pluriennale stipulato con la RTI HP Enterprise Services Italia per la realizzazione di software applicativo e per la gestione tecnica dei sistemi informativi. Il dettaglio degli impegni ricompresi nei Conti d'ordine è riportato in apposita Scheda (cfr. All.1/Parte I^, II^ e III^).
E. Criteri di computo delle voci "ratei e risconti attivi e passivi" e dei fondi presenti nello stato patrimoniale
Ratei e risconti attivi e passivi - Al 31.12.2014 si rilevano Risconti attivi (per € 0,02 milioni, generati da canoni contrattuali pagati anticipatamente) e Ratei attivi (per € 1,45 milioni, generati dagli interessi maturati sui titoli di Stato in portafoglio). Al 31.12.2014 si rilevano anche Ratei passivi (€ 0,01 milioni, generati da canoni contrattuali da pagare posticipatamente). I ratei e i risconti sono calcolati secondo il principio della competenza economica e temporale.
Fondi per ripristino immobilizzazioni - I Fondi per il ripristino delle immobilizzazioni sono articolati in relazione alle diverse categorie di beni costituenti l'attivo immobilizzato: Fondo ripristino beni immobili; Fondo ammortamento oneri capitalizzati; Fondo ripristino beni mobili (quest'ultimo si articola nei seguenti sottoconti: Fondo ripristino mobili e arredi; Fondo ripristino macchine d'ufficio; Fondo ripristino strumenti tecnici, attrezzature in genere, autovetture; Fondo ripristino personal computer e relativi accessori, prodotti software; Fondo ripristino elaboratori di medie e grandi dimensioni; Fondo ripristino altri beni mobili). I Fondi per ripristino immobilizzazioni sono annualmente alimentati dalle quote di ammortamento relative ai beni cui i Fondi stessi si riferiscono, le quali sono calcolate secondo i criteri esposti nella precedente sezione C..
Fondo compensazione entrate contributive - Il Fondo esiste fin dal 1996 e la sua costituzione è stata imposta dal nuovo sistema di finanziamento dell'Istituto operante da tale anno. Detto Fondo risponde, infatti, all'esigenza di fronteggiare il rischio che le entrate contributive accertate risultino inferiori a quelle previste per l'esercizio. Il Fondo è vincolato nella sua destinazione e annualmente se ne ridetermina la consistenza congrua in rapporto al volume e alla tipologia delle entrate contributive previste ed alla relativa variabilità, conseguentemente determinando anche la misura dell'eventuale accantonamento occorrente ovvero dell'eventuale svincolo della quota-parte eccedente.
Fondo svalutazione crediti - Il Fondo (pari a € 0,62 milioni) rileva la rettifica prudenziale del valore dei Crediti vs contribuenti al 31.12.2014 (€ 2,16 milioni in complesso) ricompresi nell'attivo patrimoniale. La consistenza di tale Fondo - il cui scopo è, come detto, quello di fronteggiare il rischio di inesigibilità dei crediti da contributi di vigilanza - corrisponde al valore dei crediti con un indice di anzianità superiore a dieci anni e dei crediti senza privilegio nei confronti di soggetti giuridici con procedure fallimentari in corso (v. precedente sezione A/1., voce Crediti).
Fondo rischi connessi a ipotesi di risarcimento danni ex art. 2043 c.c. - V. precedente sezione D., omologa voce.
Fondo residui perenti - Il Fondo si riconnette all'istituto della perenzione amministrativa, caratteristico della contabilità pubblica, in base al quale, decorso un determinato periodo di tempo, i residui passivi vengono eliminati dalle scritture finanziarie ed i relativi importi varino appunto ad alimentare tale Fondo. A decorrere dall'esercizio 2012, tenuto conto dei ridotti effetti in termini di semplificazione delle scritture contabili, non sono stati eliminati per perenzione amministrativa ulteriori residui passivi.
Fondi di quiescenza - I Fondi sono stati costituiti a garanzia dei trattamento di fine rapporto spettanti al personale in servizio. L'accantonamento annuale è determinato come segue: a) per il personale di ruolo inquadrato ai sensi dell'art. 4 della legge 4.6.1985, n. 281, considerando il diritto al trattamento maturato dalla data di assunzione presso le Amministrazioni di provenienza alla data del 31.12.2014; b) per il restante personale di ruolo, inquadrato a seguito di concorso pubblico, avuto riguardo al trattamento maturato tra la data di immissione in ruolo (ovvero la data di assunzione con contratto a tempo determinato, ove il periodo prestato in qualità di contrattista sia stato riscattato) ed il 31.12.2014; c) per il personale con contratto a tempo determinato, in conformità alle prescrizioni della legge 29.5.1982, n. 297; d) per il personale di ruolo che abbia aderito al programma di previdenza complementare, a decorrere dalla data di adesione si applicano le medesime alle prescrizioni della legge 29.5.1982, n. 297, previste per il personale a contratto.
Fondo indennità di fine incarico (Componenti la Commissione) - Il Fondo è costituito a garanzia del trattamento indicato nella denominazione del Fondo stesso. L'accantonamento annuale è determinato in conformità alle prescrizioni dell'art. 1, comma 6, del DPCM n. 693 dell' 8.2.1986.
Fondo trattamento pensionistico integrativo - Il Fondo è costituito a garanzia del trattamento pensionistico integrativo per il personale assunto in data anteriore al xx aprile 1993. L'accantonamento annuale è determinato in base ai criteri contenuti in apposita valutazione effettuata a cura di un esperto esterno, in applicazione dei quali è risultato un valore congruo delle riserve a garanzia del TPI al 31.12.2014 pari a € 65,10 milioni.
Fondo trattamento pensionistico complementare - Il Fondo è costituito per l’accantonamento delle somme a carico della Consob da versare al programma di previdenza complementare per il personale assunto a far data dal 28 aprile 1993.
Fondo per la gestione di accordi di gemellaggio - Il Fondo è stato costituito nel corso del 2009 (delibera n. 16.842 del 24.3.2009) allo specifico fine di consentire la gestione e la rendicontazione contabile dei finanziamento, da parte dell'Unione Europea, di accordi di gemellaggio stipulati con altre Autorità.
Fondo rischi restituzione somme liquidate a favore dell'istituto da provvedimenti giudiziari non definitivi - V. precedente sezione D., omologa voce.
F. Numero dei dipendenti all'inizio dell'esercizio ripartito per categorie e variazioni intervenute nel corso dell'esercizio
Al 31.12.2013 i dipendenti dell'Istituto assommavano a n. 618 unità, di cui n. 566 di ruolo e n. 52 con contratto a tempo determinato ovvero distaccati da altre Amministrazioni.
Nel corso del 2014 il numero dei dipendenti è variato, da un lato, per effetto dell'immissione in servizio di n. 2 unità con contratto a tempo determinato, dall'altro, per effetto della cessazione dal servizio di n. 6 unità di ruolo.
Cosicché, al 31.12.2014, la consistenza complessiva del personale risulta pari a n. 614 unità(6), di cui n. 560 di ruolo e n. 54 a contratto ovvero distaccati da altre Amministrazioni. Le cessazioni si riconducono in n. 4 casi a dismissioni volontarie dal servizio e in n. 2 casi a collocamenti a riposo d’ufficio.
Alle date dei 31.12.2013 e dei 31.12.2014 il personale dell'Istituto risultava così ripartito per carriera di appartenenza:
31.12.2013 |
31.12.2014 | |
Carriera Direttiva(7) - superiore |
71 unità |
70 unità |
Totale |
362 unità |
395 unità |
Carriera Operativa | 235 unità |
202 unità |
Carriera dei Servizi Generali | 21 unità |
17 unità |
TOTALE |
618 unità |
614 unità |
La richiamata consistenza al 31.12.2014, risulta inoltre composta da n. 306 donne e n. 308 uomini. In particolare: la Carriera direttiva superiore, risultava composta da n. 28 donne e n. 42 uomini; la Carriera direttiva inferiore, risultava composta da n. 167 donne e n. 158 uomini; la Carriera operativa, risultava composta da n. 112 donne e n. 90 uomini; la Carriera dei servizi generali, risultava composta da n. 17 uomini.
G. Motivi delle differenze rilevate tra il risultato di amministrazione presunto e quello effettivamente realizzato a consuntivo
L’«Avanzo di amministrazione» dell’esercizio 2014 accertato a consuntivo risulta pari a € 12,14 milioni, e registra, rispetto alla stima effettuata in sede di preconsuntivo un incremento di € 4,46 milioni.
L’indicato aumento dell’«Avanzo disponibile» deriva: per + € 0,10 milioni, da maggiori Entrate; per + € 6,08 milioni, da minori Spese; per - € 1,86 milioni, dall’effetto decrementativo generato dalle somme iscritte sul Fondo pluriennale vincolato; per + € 0,13 milioni, dal maggior importo dell’effetto accrescitivo dell’Avanzo generato dalla gestione dei residui di bilancio.
L’incremento complessivo delle Entrate (€ 0,10 milioni) rispetto alle stime effettuate in sede di preconsuntivo è essenzialmente dovuto al maggior importo dei rimborsi di spese legali giudizialmente accordati all’Istituto, oltre che a maggiori entrate per interessi attivi e per recuperi e rimborsi diversi.
Le minori Spese (€ 6,08 milioni in complesso) rispetto alle stime di preconsuntivo derivano essenzialmente da minori oneri per il personale (€ 4,05 milioni in complesso), da minori spese per beni e servizi informatici (€ 2,08 milioni), da minori spese per altri beni e servizi (€ 0,59 milioni), in parte compensate dai maggiori oneri accantonamenti ai Fondi rischi ed oneri (€ 0,64 milioni).
Le somme iscritte sul Fondo pluriennale vincolato (€ 1,86 milioni in complesso) derivano dall’adozione del criterio contabile della Competenza finanziaria potenziata, per effetto del quale le obbligazioni passive giuridicamente perfezionate, ma esigibili in esercizi successivi a quello oggetto di rendicontazione, confluiscono in un fondo vincolato ai fini della iscrizione delle stesse negli esercizi finanziari in cui andranno a scadenza.
Rispetto a quanto ipotizzato in sede di preconsuntivo, si aggiunge, per € 0,13 milioni, l'effetto positivo della gestione dei residui di bilancio, generati da maggiori eliminazioni di residui passivi.
Note alla Nota integrativa:
(1) Ai sensi della legge istitutiva 7.6.1974, n. 216, il Conto consuntivo annuale della Consob è soggetto al controllo della Corte dei conti e viene pubblicato nel Bollettino dell’Istituto. Ai sensi dell’art. 28, comma 9, della legge 28.12.2001, n. 448 (finanziaria per il 2002), il Conto consuntivo dell’Istituto è, inoltre, pubblicato in allegato allo stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze.
(2) Lo svincolo consegue all’intervenuta definitività di taluni provvedimenti giudiziari favorevoli all’Istituto.
(3) La norma stabilisce che la Nota integrativa deve dare conto:
a) dei criteri applicati nella valutazione delle voci del Conto consuntivo;
b) degli impegni pluriennali esistenti alla fine dell'esercizio;
c) dei movimenti delle immobilizzazioni e dei criteri seguiti nel computo delle quote di ammortamento;
d) delle variazioni intervenute nella consistenza delle altre voci dell'attivo e del passivo;
e) dei criteri di computo delle voci "ratei e risconti attivi e passivi" e dei vari fondi presenti nello Stato patrimoniale;
l) del numero dei dipendenti all'inizio dell'esercizio ripartito per categorie e delle variazioni intervenute nel corso dell'esercizio;
g) dei motivi delle differenze rilevate tra risultato di amministrazione presunto e quello effettivamente realizzato a consuntivo.
(4) Il previgente Fondo rischi su crediti, istituito in sede di rendicontazione dell'esercizio 1998, aveva come finalità esclusiva quella di fronteggiare il rischio che i crediti rivenienti dalle annuali contribuzioni dovute da promotori finanziari fossero inesigibili a seguito dell'accertata insussistenza del presupposto sostanziale della richiesta di pagamento.
(5) Parte delle predette disponibilità (€ 11,59 milioni) risulta peraltro oggetto di pignoramento a garanzia dell'esecuzione della sentenza del Tribunale civile di Roma n. 2.598/2.2.2009.
(6) Di cui n. 1 unità in aspettativa retribuita per frequenza di corsi di dottorato di ricerca.
(7) La carriera direttiva superiore ricomprende le qualifiche di Direttore generale, Vice direttore generale, Funzionano generale, Condirettore centrale, Direttore principale, Direttore e Condirettore. La carriera direttiva inferiore ricomprende le qualifiche di Primo funzionario, Funzionario di 1a e Funzionario di 2a.
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
RELAZIONE SUL RENDICONTO DELL'ESERCIZIO 2014
Nel rendiconto per l'anno 2014 sono accertate entrate per € 133.902.745,23 ed impegnate spese per € 137.727.700,10, con un risultato per la gestione di competenza pari a - € 3.824.954,87.
A tale dato, aggiungendo l'avanzo di amministrazione dell'esercizio 2013 destinato al finanziamento della gestione 2014, pari ad € 13.668.190,91, l’effetto derivante dalla gestione dei residui, pari a + € 4.161.419,43, e sottraendo dall’importo così ottenuto i residui passivi confluiti nel Fondo pluriennale vincolato € 1.860.720,02, si perviene all'avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2014, pari in complesso ad € 12.143.935,45. In termini di cassa la tabella che segue evidenzia il risultato di amministrazione al 31.12.2014.
Avanzo di amministrazione al 31.12.2013 |
|||
Cassa allo 01.01.2014 |
50.133.487,40 |
||
Riscossioni |
|
106.858.953,86 |
(+) |
Pagamenti |
|
95.107.335,26 |
(-) |
Accantonamenti dell’esercizio ai fondi iscritti nello stato patrimoniale | 37.803.125,73 |
(-) |
|
Rettifiche dell’esercizio di somme accantonate ai fondi iscritti nello stato patrimoniale | 1.267.118,86 |
(+) |
|
Residui attivi |
|
4.916.927,69 |
(+) |
Residui passivi |
|
16.261.371,35 |
(-) |
Fondo Pluriennale Vincolato |
1.860.720,02 |
(-) |
|
Risultato al 31.12.2014 |
12.143.935,45 |
Le entrate accertate risultano così articolate:
Entrate correnti |
Importi 2014 |
Importi 2013 |
Variazioni |
|
Titolo I |
Entrate correnti per trasferimenti dallo Stato | 0,00 |
0,00 |
0,00 |
Titolo II |
Entrate contributive | 99.914.589,24 |
97.962.944,68 |
+ 1.951.644,56 |
Titolo III |
Altre entrate |
8.585.573,37 |
10.404.504,57 |
- 1.818.931,20 |
Totale entrate correnti |
108.500.162,61 |
108.367.449,25 |
+ 132.714,36 |
|
Entrate in conto capitale |
Importi 2014 |
Importi 2013 |
Variazioni |
|
Titolo IV |
Entrate in conto capitale |
- |
- |
- |
Totale entrate in conto capitale |
||||
Entrate per partite di giro | Importi 2014 |
Importi 2013 |
Variazioni |
|
Titolo V |
Partite di giro |
25.402.582,62 |
24.546.267,69 |
+856.314,93 |
Totale entrate per partite di giro |
25.402.582,62 |
24.546.267,69 |
+856.314,93 |
|
Totale generale delle entrate |
133.902.745,23 |
132.913.716,94 |
+989.029,29 |
Le entrate correnti 2014 (€ 108.500.162,61) risultano in aumento rispetto all'ammontare delle analoghe entrate registrate nell'esercizio 2013 (€ 108.367.449,25) in misura pari allo 0,1%. Il trasferimento dallo Stato, così come avvenuto nel 2013, risultato azzerato per effetto dell'applicazione delle disposizioni contenute nell'art. 8, comma 3, del D.L. 6 luglio 2012, n. 95 (convertito in Legge 7 agosto 2012, n. 135, c.d. "Spending review"). Le entrate contributive presentano un incremento (+ € 1.951.644,56), in gran parte compensato dalla riduzione delle altre entrate (- € 1.818.931,20). Detta riduzione è correlata essenzialmente ai minori interessi attivi, rivenienti dalla contrazione dei tassi di interesse, oltre ai minori rimborsi di spese di lite.
Non si riscontrano entrate in conto capitale.
Per quanto attiene alle entrate per partite di giro (€ 25.402.582,62), si segnala che le stesse sono pareggiate dalle corrispondenti spese per identico importo complessivo.
Le spese impegnate risultano articolate come segue:
Titolo I |
Spese correnti |
Importi 2014 |
Importi 2013 |
Variazioni |
Cat. I |
Spese per i componenti la Commissione | 714.199,73 |
1.226.561,72 |
- 512.361,99 |
Cat. II |
Spese per il personale | 88.660.551,07 |
88.272.468,78 |
+ 388.082,29 |
Cat. III |
Spese per acquisizione di beni di consumo e servizi | 13.935.008,66 |
16.080.008,21 |
- 2.144.999,55 |
Cat. IV |
Oneri per ripristino immobilizzazioni ed altri accantonamenti | 5.735.001,47 |
4.801.672,99 |
+933.328,43 |
Cat. V |
Altre spese non classificabili | 2.458.001,47 |
337.060,91 |
+2.120.940,56 |
Totale spese correnti |
111.502.762,35 |
110.717.772,61 |
+784.989,74 |
|
Titolo II |
Spese in conto capitale |
Importi 2014 |
Importi 2013 |
Variazioni |
Cat. VI |
Spese per beni immobili |
36.692,77 |
397.971,17 |
-361.278,40 |
Cat. VII |
Immobilizzazioni tecniche |
785.662,36 |
2.939.090,51 |
-2.153.428,15 |
Totale spese in conto capitale |
822.355,13 |
3.337.061,68 |
-2.514.706,55 |
|
Titolo III |
Spese per partite di giro |
Importi 2014 |
Importi 2013 |
Variazioni |
Cat. VIII |
Partite di giro |
25.402.582,62 |
24.546.267,69 |
+856.314,93 |
Totale spese per partite di giro |
25.402.582,62 |
24.546.267,69 |
+ 856.314,93 |
|
Totale generale delle spese |
137.727.700,10 |
138.601.101,98 |
-873.401,88 |
Per quanto attiene alle spese correnti 2014 (€ 111.502.762,35) esse risultano incrementate, rispetto all'ammontare delle analoghe spese dell'esercizio 2013 (€ 110.717.772,61), in misura pari allo 0,7%.
Tale incremento è la risultante di maggiori e minori spese.
Le maggiori spese sono ascrivibili : i) alle maggiori altre spese non classificabili (+ € 2.120.940,56) riconducibili al trasferimento da parte della Consob di risorse finanziarie a favore dell’Autorità di cui al codice in materia di protezione dei dati personali e della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, stabilito dall’art. 1, comma 416, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 "legge di stabilità per il 2014"; ii) ai maggiori oneri per ripristino immobilizzazioni ed altri accantonamenti, rivenienti essenzialmente dagli accantonamenti al Fondo compensazione entrate contributive (+ € 514.639,75, non presente nel 2013) ed al Fondo svalutazione crediti (+ € 268.913,67, presente nel Rendiconto 2013 in misura inferiore); iii) al lieve incremento della spesa per il personale (+ € 388.082,29) per promozioni ed assegni individuali di qualifica e di servizio, in gran parte compensati dalle misure di contenimento delle spese per missioni, straordinari e compensi, adottate in corso d’anno.
Al netto della componente riveniente dal trasferimento di risorse ad altre Autorità amministrative indipendenti (pari ad € 2.170.000,00, non presente nel Rendiconto 2013), le spese correnti di gestione sono pari ad € 109.332.762,35, con una riduzione rispetto all’omologo dato di spesa 2013 di € 1.385.010,26, pari all’1,3% circa.
Le minori spese rispetto al Rendiconto 2013 sono da ricondurre : i) ai minori oneri per i Componenti la Commissione rivenienti dalla riduzione delle indennità per effetto dell’applicazione del tetto di cui al Decreto legge n. 66/2014, oltre che al differimento della nomina di un componente della Commissione (- € 512.361,99 in complesso); ii) alle minori spese per acquisizione di beni di consumo e servizi (- € 2.144.999,55 in complesso), rivenienti dalle misure di contenimento dei costi di gestione adottate a decorrere dal 2012, oltre che dall’applicazione delle norme emanate dal legislatore in materia di spending review delle amministrazioni pubbliche.
Sul punto va inoltre ricordato che con nota trasmessa al Presidente della Consob il 13.3.2013, il Collegio dei revisori ha fornito le proprie autonome valutazioni a supporto dell'azione di contenimento delle spese, i cui effetti sono inglobati nei dati sopra evidenziati; in coerenza con quanto già suggerito in precedenza il Collegio ha continuato a fornire nel corso del 2014 un supporto valutativo funzionale al proseguimento di tale trend.
Le spese in conto capitale (€ 822.355,13) concernono essenzialmente investimenti di natura informatica (acquisizione di hardware e acquisizione e sviluppo di prodotti software), attrezzature, mobili e arredi per le sedi di Roma e Milano, oltre che il saldo dei lavori di adeguamento alla normativa antincendio degli impianti e delle strutture dell'immobile di via Martini.
Il complessivo decremento di tali spese (- € 2.514.706,55, - 75,4%) è da riferirsi ai lavori di manutenzione straordinaria dell’immobile di proprietà e degli investimenti di natura informatica gravanti in maggior misura sull'esercizio 2013. Detto decremento è da correlare, in parte notevole, al mutamento del criterio contabile della Competenza finanziaria potenziata, per effetto del quale le obbligazioni passive giuridicamente perfezionate, ma esigibili in esercizi finanziari successivi, confluiscono nel fondo pluriennale vincolato ai fini della iscrizione delle stesse negli esercizi finanziari in cui andranno a scadenza.
* * *
Lo Stato patrimoniale, redatto al 31 dicembre 2014, evidenzia i valori di seguito riportati, espressi in milioni di euro:
Stato patrimoniale |
2014 |
2013 |
Variazione |
Attivo |
|||
Disponibilità e crediti |
113,97 |
95,40 |
+18,57 |
Ratei e risconti attivi |
1,47 |
1,57 |
-0,10 |
Immobilizzazioni |
240,61 |
257,70 |
-17,09 |
Totale attivo |
356,05 |
354,67 |
+ 1,38 |
Passivo |
|||
Debiti |
11,80 |
13,59 |
-1,79 |
Fondi |
211,02 |
187,94 |
+23,08 |
Ratei e risconti passivi |
0,01 |
0,02 |
-0,01 |
Patrimonio netto |
133,22 |
153,12 |
-19,90 |
Totale passivo |
356,05 |
354,67 |
+ 1,38 |
Per quanto concerne l'attivo patrimoniale, si registrano le variazioni intervenute tra le immobilizzazioni finanziarie e le disponibilità, essenzialmente ascrivibili al rimborso a scadenza dei titoli di Stato immobilizzati, ricompresi al 31.12.2014 tra le disponibilità liquide.
Il complessivo incremento dell'attivo patrimoniale (+ € 1.383.847,45) è correlato all'aumento della consistenza dei beni immobili e mobili e dei crediti verso contribuenti.
Per quanto attiene alle variazioni intervenute nel passivo patrimoniale si evidenziano gli incrementi della consistenza complessiva dei Fondi (+ 23.087.935,83), in minima parte compensati dalla riduzione dei Debiti (- € 1.798.812,66). Detti incrementi sono essenzialmente ascrivibili ai maggiori accantonamenti ai Fondi per ripristino immobilizzazioni (+ € 3.276.579,75), al Fondo per il trattamento pensionistico integrativo (+ € 3.520.000,00) ed al Fondo per il trattamento pensionistico integrativo per il personale assunto a far data dal 28 aprile 1993 (+ € 17.332.337,61). In particolare, tale ultimo accantonamento discende dall’avvio in corso d’anno del programma di previdenza complementare con effetto a decorrere dal 2001.
Si rileva che non è stato disposto alcun accantonamento al Fondo rischi connessi a ipotesi di risarcimento danni ex art. 2043 c.c., la cui consistenza al 31.12.2014 è pari ad € 34.051.465,73. Sulla base delle valutazioni effettuate circa il rischio di risarcimento correlato a vicende giudiziarie che si prevede andranno a conclusione con esito negativo per la Consob, gli Uffici della Commissione hanno ritenuto congruo il Fondo già esistente.
Il patrimonio netto al termine dell'esercizio 2014, pari a € 133.223.439,92, registra un decremento rispetto al 2013 di importo corrispondente al risultato economico dell'esercizio, pari a - € 19.898.927,12.
Nella pagina che segue si riportano sinteticamente i valori iscritti nel conto economico dell'esercizio, espressi sempre in milioni di euro:
Conto economico |
2014 |
2013 |
Variazione |
Ricavi dell'esercizio |
100,98 |
99,17 |
+1,81 |
Costi correnti e rettifiche di valore |
125,72 |
102,47 |
+23,25 |
Margine Gestione corrente |
-25,74 |
-3,30 |
-21,44 |
Proventi ed oneri finanziari |
6,22 |
7,27 |
-1,05 |
Oneri Tributari |
1,35 |
1,51 |
-0,16 |
Proventi ed oneri straordinari |
0,03 |
- |
- |
Risultato economico |
-19,90 |
2,46 |
-22,36 |
Quanto al risultato economico 2014 (- € 19.898.927,12), si prende atto che tale risultato deriva pressoché totalmente dall’accantonamento 2014 al Fondo per il trattamento pensionistico complementare per il personale assunto a far data dal 28.4.1993, riveniente dai residui passivi degli esercizi dal 2001 al 2012 e ricompresi nei conti d’ordine del Rendiconto dell’esercizio 2013.
In tema di riconciliazione tra il risultato economico dell'esercizio e l'avanzo di amministrazione al 31.12.2014, il Collegio prende atto delle tavole all'uopo predisposte.
Come già ricordato, nella gestione delle spese dell'esercizio 2014 hanno trovato applicazione le misure di contenimento afferenti l’esercizio medesimo, previste dal richiamato Decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, c.d. "Spending review", dal Decreto legge 24 aprile 2014 n. 66, recante Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale", e dal Decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, recante "Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari", cui si sommano le ulteriori autonome misure di contenimento adottate dalla Commissione.
In particolare, il Collegio ha verificato l'applicazione delle misure concernenti la riduzione delle spese per consumi intermedi previste per l'anno 2014 in misura pari al 10% dell'omologa spesa sostenuta nell'anno 2010, corrispondente a circa € 1,86 milioni, l’introduzione dei tetti stipendiali al trattamento economico del personale e dei limiti alle indennità dei Componenti la Commissione, oltre che l’adozione delle misure di razionalizzazione delle Autorità amministrative indipendenti introdotte dall’art. 22 del richiamato Decreto legge n. 90/2014. Si ricorda, inoltre, che a seguito di motivata pronuncia del Consiglio di Stato, in merito alla restituzione o meno all'erario dei risparmi rivenienti dall'applicazione delle norme di cui al citato D.L. n. 95/2012, detti risparmi sono stati destinati alla riduzione della pressione contributiva a carico dei soggetti vigilati.
Conclusivamente il Collegio, in relazione sia alla verifica delle risultanze di cassa al 31.12.2014, sia alle ulteriori specifiche attività di riscontro effettuate in corso d'anno sulla regolarità amministrativo-contabile, attesta la corrispondenza delle risultanze di bilancio con le scritture contabili ed esprime parere favorevole in ordine all'approvazione del Rendiconto dell'esercizio 2014.
Roma, 22 aprile 2015
Dott. Maurizio Meloni (presidente)
Dott. Biagio Mazzotta (membro)
Dott.ssa Matilde Carla Panzeri (membro)