Delibera n. 23756 - AREA PUBBLICA
Bollettino
« Indietro
Delibera n. 23756
Autorizzazione della società Monte Titoli S.p.A. all'esternalizzazione di servizi di base da depositario centrale di titoli ai sensi del Regolamento (UE) n. 909/2014
LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA
VISTA la legge 7 giugno 1974, n. 216 e le successive modifiche e integrazioni;
VISTO il Regolamento (UE) n. 909/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 luglio 2014, relativo al miglioramento del regolamento titoli nell'Unione europea e ai depositari centrali di titoli e recante modifica delle direttive 98/26/CE e 2014/65/UE e del regolamento (UE) n. 236/2012, come modificato dal Regolamento (UE) n. 2023/2845 del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 dicembre 2023 ("Regolamento CSDR");
VISTI, in particolare:
- l'articolo 19, paragrafo 1, il quale prevede che un depositario centrale ("CSD") presenti domanda di autorizzazione all'autorità competente dello Stato membro d'origine quando intende esternalizzare a terzi un servizio di base;
- l'articolo 19, paragrafo 2, ai sensi del quale la concessione di un'autorizzazione a esternalizzare a terzi un servizio di base a norma del paragrafo 1 è soggetta alla procedura di cui all'articolo 17 del Regolamento CSDR;
- l'articolo 17, paragrafo 4, ai sensi del quale l'autorità competente consulta le autorità rilevanti a proposito delle caratteristiche del sistema di regolamento titoli operato dal CSD richiedente;
- l'articolo 17, paragrafo 6, lett. c), ai sensi del quale l'autorità competente consulta le autorità competenti degli altri CSD appartenenti al medesimo gruppo societario del CSD richiedente con riguardo all'idoneità degli azionisti e delle persone che dirigono l'attività del CSD e della capacità del CSD richiedente di soddisfare i requisiti del Regolamento CSDR;
- l'articolo 30, paragrafi 1 e 2, che definiscono le condizioni che l'esternalizzazione di attività deve rispettare;
VISTO il decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 ("Testo Unico della Finanza" o "TUF") e successive modifiche e integrazioni;
VISTI, in particolare:
- l'articolo 79-undecies, comma 1, in base al quale la Consob e la Banca d'Italia sono le autorità nazionali competenti per l'autorizzazione e la vigilanza dei depositari centrali stabiliti nel territorio della Repubblica, ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 1, del Regolamento CSDR, secondo quanto disposto dai Capi I e II;
- l'articolo 79-undecies, comma 2, in base al quale la Consob, d'intesa con la Banca d'Italia, autorizza, inter alia, l'esternalizzazione dei servizi ai sensi dell'articolo 19 del Regolamento CSDR;
VISTA la delibera n. 21195 del 18 dicembre 2019, adottata d'intesa con la Banca d'Italia, con la quale Monte Titoli S.p.A. ("Monte Titoli" o la "Società") è stata autorizzata, ai sensi e per gli effetti degli articoli 16 e 18 del Regolamento CSDR, a operare in qualità di CSD;
PREMESSO che in data 25 marzo 2025 Monte Titoli ha presentato istanza di autorizzazione, ai sensi dell'articolo 19 del Regolamento CSDR, per l'esternalizzazione di alcune attività relative a tecnologie dell'informazione e della comunicazione ("ITC") necessarie per l'ordinata prestazione del servizio di base di regolamento;
CONSIDERATA l'ulteriore documentazione prodotta da Monte Titoli in data 18 giugno 2025;
CONSIDERATA l'ulteriore documentazione prodotta da Monte Titoli in data 28 luglio 2025, a seguito della quale l'istanza è stata dichiarata completa;
CONSIDERATE le ulteriori successive integrazioni istruttorie inerenti agli esiti positivi dei test effettuati;
CONSIDERATO che l'istanza di autorizzazione prevede due esternalizzazioni e ricade nell'ambito del progetto, avviato dalla Banca Centrale Europea ("BCE") in qualità di operatore della piattaforma di regolamento pan-europea T2S, volto a stabilire un processo in grado di eseguire, in caso di grave incidente a T2S, una riconciliazione dei dati disponibili a livello di CSD con i dati disponibili a livello di T2S (progetto "T2S Recovery");
CONSIDERATO che una delle due esternalizzazioni oggetto dell'istanza concerne l'utilizzo di servizi cloud basati in Italia e che Monte Titoli ha già esternalizzato attività simili relative al facility management ICT e al data storage;
CONSIDERATO che la seconda esternalizzazione oggetto dell'istanza riguarda servizi di messagistica ICT attualmente esternalizzati da Monte Titoli a un fornitore esterno al gruppo a cui appartiene la Società e che l'istanza concerne quindi il passaggio dall'attuale fornitore a nuovi fornitori infragruppo;
CONSIDERATO che nessuna delle autorità consultate ai sensi dell'articolo 17, paragrafi 4 e 6, del Regolamento CSDR ha formulato pareri negativi;
RILEVATO che la Società ha adottato le disposizioni necessarie per garantire il rispetto degli obblighi stabiliti nel Regolamento CSDR secondo quanto previsto dagli articoli 19 e 30;
RITENUTO pertanto che sussistano tutti i presupposti per l'accoglimento dell'istanza di autorizzazione della Società riguardante le due esternalizzazioni previste nell'ambito del progetto T2S Recovery;
RITENUTO di dover previamente acquisire dalla Banca d'Italia l'intesa prevista dall'art. 79-undecies, comma 2, del TUF;
D E L I B E R A:
La società Monte Titoli è autorizzata, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 19 del Regolamento CSDR, a esternalizzare ai nuovi fornitori indicati nell'istanza di autorizzazione le attività ICT relative all'utilizzo di servizi cloud e di servizi di messagistica ICT, rientranti nel progetto T2S Recovery.
La presente delibera spiega efficacia dalla data in cui, successivamente all'intesa pervenuta dalla Banca d'Italia ai sensi dell'art. 79-undecies, comma 2, del TUF, essa è portata a conoscenza di Monte Titoli e pubblicata nel Bollettino della Consob.
Avverso la medesima è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio entro sessanta giorni dalla data di comunicazione.
Di tale decisione sarà informata l'ESMA, secondo quanto previsto dall'articolo 21 del Regolamento CSDR, e le autorità consultate, in virtù dell'articolo 17, paragrafo 8-bis, del citato Regolamento.
12 novembre 2025
p. IL PRESIDENTE
Maria Chiara Mosca