Delibera n. 18752 - AREA PUBBLICA
Bollettino
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Delibera n. 18752
Approvazione del Bilancio di previsione per l'esercizio 2014
LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETA' E LA BORSA
VISTA la legge 7 giugno 1974, n. 216 e le successive modificazioni e integrazioni;
VISTO il regolamento concernente l'amministrazione e la contabilità della Consob, adottato dalla Commissione con delibera n. 18.540 del 24 aprile 2013, reso esecutivo con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2013, ed in particolare l'art. 7 che demanda alla Commissione l'approvazione del Bilancio preventivo dell'Istituto;
VISTA la propria delibera n. 18.398 del 5 dicembre 2012 con la quale è stato ridefinito lo schema di Bilancio di previsione dell'Istituto;
VISTO l'art. 40 della legge 23 dicembre 1994, n. 724, come modificato dalla legge 23 dicembre 2000, n. 388, che prevede la corresponsione alla Consob di contribuzioni da parte dei soggetti sottoposti alla sua vigilanza;
VISTO il Bilancio di previsione dell'Istituto per l'esercizio 2013, approvato con propria delibera n. 18.436 del 27 dicembre 2012;
VISTE le proprie delibere n. 18.447 del 23 gennaio 2013, n. 18.539 del 24 aprile 2013 e n. 18.620 del 24 luglio 2013 con le quali sono state apportate variazioni al suddetto Bilancio di previsione;
TENUTO CONTO dei prelevamenti dal Fondo di riserva per le spese impreviste e maggiori spese disposti nel corso dell'esercizio dal Sig. Direttore Generale ai sensi dell'art. 12, comma 2, del regolamento concernente l'amministrazione e la contabilità della Consob;
CONSIDERATO il risultato stimato della gestione finanziaria dell'esercizio 2013;
VISTO il disegno di legge di stabilità per il 2014;
VISTO il decreto legge 6 luglio 2012 n. 95, convertito, con modificazioni, nella legge 7 agosto 2012, n. 135;
CONSIDERATO il Regime contributivo per l'anno 2014;
VALUTATE le esigenze di spesa dell'Istituto per l'esercizio 2014;
VISTO il parere favorevole del Collegio dei revisori, reso nella seduta del 17 dicembre 2013;
D E L I B E R A:
Art. 1
1. E' approvato il Bilancio di previsione dell'Istituto per l'esercizio 2014 nel testo allegato alla presente delibera, della quale costituisce parte integrante.
Art. 2
1. La presente delibera sarà pubblicata nel Bollettino della Consob.
Roma 19 dicembre 2013
IL PRESIDENTE
Giuseppe Vegas
1. PREVENTIVO FINANZIARIO ANNUALE
2. PREVENTIVO FINANZIARIO PLURIENNALE
5. RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI
Il Bilancio di previsione per l'esercizio 2014, che a termini del Regolamento di contabilità consta del Preventivo finanziario e del Preventivo economico, è stato predisposto sulla base del vigente schema di bilancio, integrato con l'istituzione, nell'ambito delle entrate contributive, del capitolo di entrata n. 20233 «Gestori di mercati regolamentati esteri (extra UE)» e, nell'ambito delle partite di giro, dei capitoli di entrata e di uscita per la gestione delle somme erogate nell'esercizio agli economi cassieri delle sedi dell'Istituto.
Conformemente ai principi normativi di riferimento, le previsioni di spesa per l'esercizio 2014 sono contenute entro i limiti complessivi segnati dalle entrate proprie traenti origine essenzialmente dal sistema contributivo introdotto dall'art. 40 della legge n. 724/23.12.1994, tenuto anche conto dell'utilizzo previsto dei Fondi ripristino beni mobili ed immobili e dell'avanzo di amministrazione presunto dell'esercizio 2013.
Non viene, invece, previsto alcun stanziamento correlato al fondo per il funzionamento della Consob stanziato nel Bilancio dello Stato (art. 1/2, comma 7, della legge istitutiva n. 216/7.6.1974). L'importo di detto fondo, indicato dalla legge di stabilità 2014 in complessivi € 387 mila, è risultato, infatti, azzerato per effetto dell'applicazione delle norme di contenimento della spesa per consumi intermedi previste dall'art. 8, comma 3, del decreto legge 6 luglio 2012 n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 13, recante "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini".
A corredo dell'illustrazione dei dati di bilancio, si riporta in allegato apposito documento di sintesi degli obiettivi d'Istituto per gli anni 2014 e 2015.
1. Preventivo finanziario: Entrata
Le Entrate previste per l'esercizio 2014 assommano in complesso a € 121,19 milioni e derivano, per € 10,19 milioni, dall'«Avanzo di amministrazione disponibile dell'esercizio 2013», per € 101,33 milioni, dalle «Entrate contributive» e, per € 9,67 milioni, dalle «Altre entrate» dell'Istituto.
L'Avanzo di amministrazione dell'esercizio 2013 (€ 10,19 ml.), è stato calcolato secondo il procedimento esposto nell'apposita "Tabella dimostrativa" annessa al Preventivo finanziario.
Le «Altre entrate» iscritte in bilancio (in tutto € 9,67 ml.) comprendono - oltre agli interessi attivi (€ 6,63 ml.) rivenienti dalle giacenze sui conti fruttiferi presso la Banca cassiere(1) e dall'impiego (in titoli di Stato) delle eccedenze temporanee di liquidità e dei fondi con destinazione vincolata - i Proventi da titoli di Stato immobilizzati (€ 0,41 ml.), la quota di utilizzo previsto del Fondo ripristino beni mobili (€ 0,80 ml.) e del Fondo ripristino beni immobili (€ 1,40 ml.), i recuperi/rimborsi vari e le entrate diverse (in tutto € 0,43 ml.).
Le «Entrate contributive», concernenti i contributi di vigilanza previsti dalle delibere n. 18.753 e n. 18.754 entrambe del 23 dicembre 2013, assommano ad € 101,33 milioni e segnano, avuto riguardo al complessivo quadro delle fonti di finanziamento per il 2014 ed al volume della Spesa prevista per tale anno, un incremento di € 2,17 milioni rispetto all'omologo dato 2013. Tale incremento è per intero da ricondurre alle disposizioni previste nel disegno di legge di stabilità per il 2014 che prevedono il trasferimento, da parte della Consob, di risorse finanziarie a favore dell'Autorità di cui al codice in materia di protezione dei dati personali e della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
La composizione dell'«Entrata complessiva» del Preventivo 2014, confrontata con gli omologhi dati del Preventivo 2013, è evidenziata nella Tavola appresso riportata.
(in milioni di €)
E n t r a t a |
Preventivo 2013 |
Preventivo 2014 |
Variazione |
Trasferimento a carico dello Stato |
– |
– |
– |
Entrate contributive |
99,16 |
101,33 |
+ 2,17 |
Interessi attivi e Proventi su titoli di Stato immobilizzati |
7,08 |
7,04 |
– 0,04 |
Altre entrate |
0,34 |
0,43 |
+ 0,09 |
Utilizzo dei Fondi ripristino beni mobili ed immobili |
0,68 |
2,20 |
+ 1,52 |
Avanzo esercizio precedente |
14,82 |
10,19 |
– 4,63 |
Totale Entrata |
122,08 |
121,19 |
– 0,89 |
2. Preventivo finanziario: Spesa
La «Spesa complessiva» risultante dal Preventivo 2014 assomma a € 121,19 milioni, di cui € 116,89 milioni per «Spese correnti» e € 4,30 milioni per «Spese in conto capitale».
La previsione di «Spesa complessiva» per il 2014 (€ 121,19 ml.) registra, rispetto al corrispondente dato di previsione iniziale 2013 desumibile dal Preventivo finanziario per tale anno (€ 122,08 ml.), un decremento di € 0,89 milioni (– 0,7%).
(in milioni di €)
S p e s a |
Preventivo 2013 |
Preventivo 2014 |
Variazione |
Spese per i Componenti la Commissione |
1,69 |
1,22 |
– 0,47 |
Spese per il personale |
91,73 |
92,32(a) |
+ 0,59 |
Spese per beni e servizi informatici |
7,05 |
7,71 (b) |
+ 0,66 |
Spese per altri beni e servizi |
14,15 |
12,18(c) |
– 1,97 |
Ammortamenti |
4,43 |
4,88 |
+ 0,45 |
Accantonamento al Fondo Rischi Risarcimento Danni |
– |
– |
– |
Fondo di riserva per spese impreviste e maggiori spese |
2,50 |
2,50 |
– |
Oneri vari |
0,53 |
0,38 |
– 0,15 |
Totale Spese |
08 |
19 |
– 0,89 |
(a) Di cui € 0,03 milioni per spese per il personale in aspettativa retribuita per frequenza di corsi di dottorato di ricerca (n. 2 unità). |
Le Spese per i Componenti la Commissione si riducono (– € 0,47 ml.), rispetto alle omologhe spese 2013, per effetto, essenzialmente, della riduzione del numero dei Componenti il Collegio e del venir meno dell'obbligo di restituzione all'erario dei risparmi rivenienti dall'applicazione del limite retributivo di cui all'art. 7 del D.P.R. 23 marzo 2012.
Le Spese per il personale 2014 si incrementano (+ € 0,59 ml.), rispetto all'omologo dato 2013, per effetto, essenzialmente, degli incrementi retributivi automatici e delle assunzioni di nuovo organico (n. 8 unità). Tali maggiori spese risultano, peraltro, in gran parte compensate dalla revisione al ribasso delle spese per straordinari e compensi, missioni, formazione e asili nido.
Le Spese per beni e servizi informatici presentano un incremento (+ € 0,66 ml.) essenzialmente ascrivibile ai maggiori investimenti, rispetto alle previsioni dell'anno precedente, per il sistema di controllo dei mercati finanziari.
Il decremento delle Spese per altri beni e servizi (– € 1,97 ml.) si riconnette, essenzialmente, ai minori oneri, da un anno all'altro, per fitto e gestione delle sedi dell'Istituto (– € 1,77 ml., derivanti dai risparmi connessi con il rilascio della sede di Via Campania in Roma), per acquisto di mobili, arredi, attrezzature e impianti (– € 0,49 ml.) e per interventi di contenimento operati su altre voci di spesa (– € 0,68 ml. in complesso, riguardanti essenzialmente spese d'ufficio, spese per banche dati e agenzie di stampa, per consulenze, oneri finanziari e fiscali, etc.). Le dette minori spese risultano, peraltro, mitigate dall'aumento, sempre da un anno all'altro, degli accantonamenti ai Fondi per ripristino ed ampliamento immobilizzazioni (+ € 0,45 ml.), degli oneri per interventi di manutenzione straordinaria dell'immobile sede di Roma (+ € 0,39 ml.), dal maggior importo del contributo annuale per la partecipazione all'European Securities and Market Authority ed allo Iosco (+ € 0,13 ml.).
Il Fondo di riserva per spese impreviste e maggiori spese è stato stanziato in misura pari ad € 2,50 milioni ed è al di sotto dell'importo massimo consentito dal Regolamento di contabilità (€ 3,43 ml.). Nella determinazione dell'importo stanziato si è tenuto conto anche dei trasferimenti a favore di altre Autorità indipendenti, per effetto di quanto previsto nel disegno di legge di stabilità per il 2014 (pari in complesso ad € 2,17 milioni).
Gli Oneri vari, infine, presentano un lieve decremento (– € 0,15 ml.), essenzialmente ascrivibile alla previsione dei rimborsi di contribuzioni erroneamente versate.
Di seguito si espongono gli elementi essenziali occorrenti per la "lettura" degli stanziamenti imputati ai capitoli di spesa, seguendo, ove possibile, il relativo ordine di numerazione.
Capitoli 10101, 10107, 10111, 10113 – Lo stanziamento complessivo su detti capitoli (€ 1,22 ml.) inerisce alle «Spese per i Componenti la Commissione».
Capitoli 10201, 10203, 10205, 10211, 10213 – Lo stanziamento complessivo su tali capitoli (€ 70,08 ml.) concerne le spese per retribuzioni del personale di ruolo e a contratto (€ 55,87 ml.) ed i connessi oneri previdenziali e assistenziali (€ 14,21 ml.). Tale stanziamento complessivo tiene anche conto degli oneri correlati alle nuove unità di cui si prevede l'ingresso nel 2014.
Capitoli 10207, 10209, 10215 – I relativi stanziamenti concernono gli accantonamenti ai Fondi "previdenziali" per il personale, le cui finalità sono insite nella denominazione degli stessi («Fondo a garanzia trattamento di fine rapporto per il personale di ruolo», «Fondo a garanzia trattamento pensionistico integrativo per il personale di ruolo» assunto a tutto il 27.4.1993, «Fondo a garanzia trattamento di fine rapporto per il personale con contratto a tempo determinato»). Gli stanziamenti sui tre capitoli (pari in complesso a € 12,38 ml.) riflettono le quote di competenza dell'anno 2014 calcolate presuntivamente sulla base delle normative di riferimento(2).
Capitolo 10223 – Lo stanziamento (€ 0,28 ml.) riflette gli oneri per formazione e aggiornamento professionale del personale.
Capitolo 10227 – Lo stanziamento (€ 3,19 ml.) corrisponde all'importo stimato della contribuzione 2014 a carico dell'Istituto per il trattamento pensionistico complementare spettante al personale assunto a far data dal 28.4.1993.
Capitolo 10231 – Lo stanziamento (€ 4,65 ml.) riflette l'importo dell'Irap per il personale a carico dell'Istituto.
Capitolo 10301 – Lo stanziamento (€ 0,59 ml.) riflette gli oneri derivanti dal contratto di locazione in essere della sede di Via Broletto 35 in Milano ed ai connessi oneri condominiali.
Capitoli 10302, 10307 – I relativi stanziamenti (€ 3,26 ml. in complesso) tengono conto degli oneri per consumi di energia elettrica, acqua e gas, per pulizia e vigilanza locali e per manutenzione immobili.
Capitolo 10309 – Lo stanziamento (€ 0,79 ml.) consegue ai contratti, operativi per l'esercizio 2014, relativi alla manutenzione dei macchinari, delle attrezzature elettroniche, degli impianti elettrici e telefonici, degli impianti di riscaldamento e condizionamento, degli impianti antincendio, dei lettori badge, etc..
Capitolo 10319 – Lo stanziamento (€ 0,25 ml.) riflette essenzialmente gli oneri stimati per spese d'ufficio (carta, cancelleria e stampati, etc.), per materiale informatico (toner, cd, etc.), e per spedizione della corrispondenza.
Capitolo 10331 – Lo stanziamento (€ 0,36 ml.) riflette essenzialmente gli oneri stimati per conferimento di incarichi di rappresentanza e difesa in giudizio a legali del libero foro.
Capitoli 10335, 10337 – La previsione di spesa sui due capitoli (€ 0,17 ml. in complesso) riflette essenzialmente gli oneri connessi all'organizzazione di incontri di lavoro e riunioni con Organismi internazionali ed altre Autorità e alla tenuta dell'annuale "Discorso del Presidente della Consob al mercato finanziario".
Capitolo 10339 – L'importo dello stanziamento (€ 1,25 ml.) si riferisce essenzialmente al contributo dovuto per la partecipazione allo Iosco ed all'Esma (European Securities and Market Authority).
Capitolo 10341 – Lo stanziamento (€ 0,26 ml.) riflette i contratti in essere per noleggio di attrezzature e impianti (linee per la trasmissione dati tra le sedi di Roma e Milano, apparecchi di fotoriproduzione, etc.).
Capitolo 10343 – Lo stanziamento (€ 1,33 ml.) riflette essenzialmente i contratti in essere per collegamento a banche dati ed agenzie di stampa, oltre che per il servizio di rassegna stampa.
Capitolo 10351 – Lo stanziamento (€ 2,22 ml.) riflette i contratti in essere per manutenzione degli apparati hardware e software e tiene altresì conto degli ulteriori contratti della specie che si prevede di stipulare nel corso del 2014 in connessione ai programmati acquisti di prodotti hw e sw.
Capitoli 10354, 10355 – La previsione di spesa sui due capitoli (€ 0,10 ml., in complesso) riflette essenzialmente gli oneri correlati ai compensi per i membri del Collegio dei revisori dei conti, oltre che quelli correlati all'acquisizione di una consulenza attuariale in merito alla definizione del valore congruo delle riserve a garanzia del "trattamento pensionistico integrativo" del personale.
Capitolo 10358 – La previsione di spesa (€ 0,09 ml.) riflette gli oneri per la tutela e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Capitolo 10361 – Lo stanziamento (€ 2,59 ml.) concerne essenzialmente gli oneri derivanti dal contratto in essere per la fornitura in "outsourcing" dei servizi per la gestione tecnica del sistema informatico e per l'assistenza continuativa sull'utilizzo dei software.
Capitolo 10367 – Lo stanziamento (€ 1,62 ml.) riflette le imposte e tasse a carico dell'Istituto (Imu, Tarsu, imposte sugli interessi attivi, etc.).
Capitoli 10401, 10403, 10405 – Lo stanziamento complessivo sui tre capitoli (€ 4,88 ml.) concerne gli accantonamenti ai Fondi per il ripristino dei beni mobili e immobili dell'Istituto (calcolati secondo le aliquote di ammortamento stabilite, a norma del Regolamento di contabilità, con delibera n. 18.705 del 13.11.2013), nonché l'accantonamento al Fondo ammortamento oneri capitalizzati (si tratta degli oneri a suo tempo sostenuti per il restauro dell'immobile, sito in Milano via Broletto, ottenuto in concessione dal Comune di Milano).
Capitoli 20603 e 20605 – La previsione di spesa sui due capitoli (€ 1,52 ml., in complesso) riflette gli oneri di progettazione e di manutenzione straordinaria dell'immobile di via Martini, correlati ai lavori di adeguamento dell'impianto di condizionamento della sede.
Capitoli 20701 e 20709 – Lo stanziamento (€ 0,07 ml. in complesso) si riconnette all'acquisto di attrezzature e di complementi di arredo per le sedi di Roma e Milano.
Capitolo 20713 – Lo stanziamento (€ 2,72 ml.) si riconnette prevalentemente al programma di ammodernamento e potenziamento del sistema informatico dell'Istituto (potenziamento sistemi elaborativi centrali e infrastrutture di telecomunicazione, all'acquisto di infrastrutture dedicate alla sicurezza informatica, all'aggiornamento dei sistemi di Back-up, all'acquisto ed al rinnovo ed allo sviluppo di licenze software, etc.).
3. Preventivo economico
Il Preventivo economico è elaborato sulla base dei dati di Spesa e di Entrata del Preventivo finanziario aventi riflessi economico-patrimoniali.
Dal Preventivo economico sono, pertanto, escluse le poste relative : alle «Spese in conto capitale» (viene però riportato l'importo degli ammortamenti di competenza dell'esercizio); al «Fondo di riserva per spese impreviste e maggiori spese» (non essendo predeterminabile se e in qual misura verrà concretamente utilizzato); all'«Avanzo dell'esercizio 2013» (trattandosi di disponibilità finanziarie generate dalle gestioni relative ad esercizi precedenti a quello cui il Preventivo economico si riferisce); all'«Utilizzo dei Fondi ripristino beni mobili ed immobili» (non avendo lo stesso natura di ricavo).
Di seguito si fornisce un breve commento ai dati esposti nel Preventivo.
Contribuzioni e trasferimenti
L'importo complessivo è pari a € 101,76 milioni ed è composto : per € 101,33 milioni, dalle contribuzioni; per € 0,43 milioni, da altri ricavi (entrate eventuali e diverse e rimborsi da terzi).
Costi correnti
Sono pari a € 95,24 milioni e sono costituiti : per l'1,1%, da costi per la Commissione (al netto dell'accantonamento per IFI); per il 83,9%, da costi per il personale (al netto degli accantonamenti per TFR/IFR e TPI); per il 15,0%, da costi per acquisizioni di beni di consumo e servizi e da altri costi (rimborsi a terzi ed oneri vari).
Rettifiche di valore e Accantonamenti
Sono pari a € 17,45 milioni e sono costituiti : per il 28,0%, dalle quote di ammortamento delle immobilizzazioni; per il 72,0%, dagli accantonamenti per il personale (TFR/IFR e TPI) e per i Componenti la Commissione (IFI).
Proventi della gestione finanziaria
Sono pari a € 7,04 milioni e concernono gli interessi attivi sulle operazioni di impiego in titoli di Stato delle eccedenze temporanee di liquidità e dei fondi con destinazione vincolata (al netto dei correlati oneri per spese e commissioni), oltre che i proventi/oneri su titoli di Stato immobilizzati.
Oneri tributari
Sono pari a € 1,62 milioni e concernono le imposte e tasse di competenza dell'esercizio (gli importi di maggior consistenza sono costituiti dalle imposte sugli interessi).
Proventi ed Oneri straordinari
Non sono previsti proventi ed oneri di tale natura.
Risultato economico di periodo
Il Risultato economico presunto è negativo ed è pari a € 5,59 milioni. Tale risultato negativo non produce tuttavia squilibrio finanziario, essendone la copertura assicurata dalle eccedenze finanziarie rivenienti dalla gestione 2013.
Gli obiettivi per gli anni 2014 e 2015
Nei primi sei mesi del 2013 i mercati finanziari delle principali economie avanzate esterne all'Area euro sono stati caratterizzati da un andamento positivo che ha riflesso soprattutto gli effetti delle politiche monetarie fortemente espansive di FED, Banca del Giappone e Banca d'Inghilterra, basate quasi esclusivamente su operazioni di mercato aperto. Nell'Eurozona, invece, i mercati hanno avuto un andamento altalenante, che ha scontato la debolezza della fase ciclica.
Dopo l'annuncio del programma OMT nella seconda metà del 2012, che ha avuto un ruolo determinante per scongiurare il rischio di collasso della moneta unica, il bilancio della BCE non ha subito variazioni di rilievo. Pur essendo accomodante per i maggiori paesi dell'Area euro (come emerge dai livelli negativi dei tassi d'interesse reali registrati a partire dal 2010), la stance di politica monetaria della BCE risulterebbe meno espansiva per i paesi caratterizzati da output gap stimati più elevati. La forte contrazione del credito al settore privato nei principali paesi periferici evidenzia, inoltre, le difficoltà di trasmissione degli stimoli di politica monetaria. Le incerte prospettive di ripresa, peraltro disomogenee tra paesi periferici e paesi core, mettono a rischio le iniziative di risanamento dei conti pubblici intraprese finora e rendono arduo il rispetto del Fiscal Compact che impone la riduzione del debito al ritmo del 5% all'anno fino al 60% del PIL.
La contrazione degli impieghi bancari verso le imprese corporate delle economie periferiche accentua le situazioni di vulnerabilità finanziaria delle maggiori società quotate italiane e spagnole. I fattori di debolezza, anche in termini di calo della redditività, sono più marcati nei settori ciclici, che pesano in maniera significativa nelle maggiori economie europee.
Nonostante le fragilità che caratterizzano sia il settore finanziario sia quello corporate, soprattutto nell'Area euro, e le incerte prospettive sulla dinamica del ciclo in tutti i principali paesi avanzati, la riduzione dei tassi collegata alle politiche monetarie espansive ha determinato una tendenza alla ricerca di rendimenti elevati e una riduzione degli spread obbligazionari e dei premi al rischio. Questa tendenza potrebbe portare a un disallineamento dei prezzi delle attività finanziarie rispetto ai valori fondamentali ovvero determinare repentine inversioni con possibili effetti negativi sull'ordinato funzionamento dei mercati.
* * *
Nel seguito sono illustrati gli obiettivi dell'Istituto per il prossimo biennio, suddivisi per le aree emittenti, intermediari e mercati.
Per quanto riguarda l'area emittenti, si evidenzia come all'acuirsi delle tensioni economico-finanziarie corrisponda un maggiore rischio di earning manipulation e quindi potenziale mispricing dei titoli. In questi casi è possibile che si verifichino disallineamenti, in termini di contenuto e di tempistica, fra l'andamento di mercato del titolo e l'informativa a disposizione degli investitori. Pertanto, diventa prioritario garantire la trasparenza e la correttezza dell'informazione finanziaria. A questo scopo la Consob potenzierà la vigilanza sulla informativa finanziaria, acquisendo informazioni mirate dagli emittenti, richiedendo comunicazioni al pubblico e profit warning e potenziando l'analisi delle informazioni di tipo ‘derivato' (raccomandazioni degli analisti e giudizi di rating).
Si provvederà, pertanto, a potenziare la vigilanza sulle informazioni economico-finanziarie relative a emittenti di strumenti finanziari negoziati nei mercati italiani o diffusi al pubblico, rese disponibili per via diretta o derivata (studi, giudizi di rating, blog, forum), al fine di individuare tempestivamente i potenziali casi di non corretta rappresentazione della situazione economico-finanziaria degli emittenti stessi e di assicurare la trasparenza e l'integrità dei mercati e contrastare fenomeni di manipolazione informativa.
Nel corso del prossimo biennio verranno rafforzati i presidi di vigilanza sugli emittenti a maggior rischio sistemico, quali quelli a più elevata capitalizzazione o appartenenti al settore finanziario, da attuare attraverso un'analisi sistematica ed approfondita su tutti i soggetti. Per quanto riguarda gli emittenti di media/piccola capitalizzazione, applicare un approccio di vigilanza "a campione" individuando quelli che presentano segnali di criticità tramite appositi modelli risk-based.
Come di consueto, l'Istituto si avvarrà degli elementi informativi acquisiti dai revisori e, anche in quest'ottica, ne verificherà la credibilità e l'affidabilità attraverso controlli di qualità sulle società di revisione che svolgono incarichi su ‘Enti di Interesse Pubblico' (EIP), così come definiti dal d.lgs. 39/2010. Il nuovo sistema di vigilanza sulle società di revisione - introdotto dal d.lgs. 39/2010 - si fonda sulla coesistenza di due autorità (il MEF per i revisori di soggetti non EIP e la Consob per i revisori di EIP). La Consob dovrà vigilare, pertanto, su un insieme "variabile" di soggetti, nell'ambito di quelli iscritti al Registro unico del MEF, individuati in funzione degli incarichi su EIP. Ciò richiede un'intensa collaborazione in materia di regolamentazione, vigilanza e disegno dei flussi informativi da e verso i soggetti vigilati e tra le due Autorità. Ulteriori priorità del prossimo biennio saranno la focalizzazione sui controlli sulle società di revisione di medio/grandi dimensioni impegnate in misura rilevante sull'audit delle società quotate (mediante interventi diretti di vigilanza preventiva) e la valutazione dei criteri per l'attuazione dell'esercizio della delega ex. art. 22 c. 4 del decreto 39/2010 per lo svolgimento dei controlli di qualità sui revisori legali di piccole dimensioni (non focalizzati sulla revisione delle società quotate).
L'evoluzione negativa del quadro congiunturale induce a ritenere che il rischio di operazioni con parti correlate di natura espropriativa rimanga significativo poiché la riduzione della redditività aumenta la probabilità di conflitti di interessi tra azionisti di controllo e di minoranza.
Per gli anni 2014 e 2015 l'obiettivo principale è, pertanto, rappresentato dallo sviluppo di un modello di valutazione della qualità degli assetti di governance, basato su un duplice approccio. Da un lato, è prevista la valutazione sistematica di tutte le società del FTSE Mib; dall'altro, per le società non appartenenti al FTSE Mib, si prevede la predisposizione e la sperimentazione di un modello di analisi che consenta di identificare i soggetti su cui focalizzare la vigilanza sulla base di un principio risk-based. Inoltre, è necessario evitare che la vigilanza sulle operazioni con parti correlate non sia sbilanciata verso le operazioni rilevanti "emerse" rispetto al monitoraggio della corretta applicazione delle esenzioni relative alle operazioni ordinarie, per non aumentare gli incentivi a evitare l'emersione delle operazioni stesse. Inoltre, per scongiurare il rischio che le attività di vigilanza a tutela degli azionisti di minoranza siano tardive ed inefficaci, è necessario che queste non siano focalizzate unicamente sugli eventi ma pongano in essere misure "preventive" sui fattori strutturali che possano incidere sulla sostanza quali, ad esempio, l'effettuazione di valutazioni sulla effettiva qualità dell'indipendenza degli amministratori.
Obiettivo prioritario della Consob, quindi, sarà focalizzare su tutte le società del FTSE Mib l'analisi sistematica delle situazioni di conflitto di interessi e, per le società non appartenenti al FTSE Mib, indirizzare l'attività di vigilanza sulla corporate governance sui soggetti che presentano un maggiore rischio di espropriazione delle minoranze, individuate secondo uno specifico modello di analisi risk-based.
Relativamente all'area di vigilanza sugli intermediari, il ridotto contributo del margine di interesse al conto economico e la necessità di sviluppare fonti di reddito alternative, soprattutto di tipo commissionale, e l'aumento della ricerca di fonti di raccolta di tipo retail, quali emissioni di obbligazioni e prodotti strutturati, rendono possibile un innalzamento – in sede di distribuzione – del conflitto di interessi fra intermediari (focalizzati su stringenti obiettivi di redditività e liquidità) e clienti (che mirano all'ottimizzazione degli investimenti) ed aumenta il rischio di divaricazione degli obiettivi di stabilità degli intermediari e di tutela della correttezza e della trasparenza. Per mitigare tale rischio una delle priorità nell'azione di vigilanza sarà vigilare sull'attività di distribuzione degli intermediari con focalizzazione sul collocamento, anche tramite l'offerta fuori sede, di prodotti connotati da profili di complessità e da accentuati conflitti di interesse.
A causa dei deflussi dai fondi comuni di investimento registrati nel 2012 e di una presenza sempre più intensa dei player europei con un'offerta di fondi variegata, le politiche commerciali delle SGR potrebbero orientarsi all'offerta di fondi che siano appetibili per le reti di vendita anziché volti al soddisfacimento dei bisogni della clientela target. Al fine di contenere i possibili effetti negativi legati a tale rischio la priorità nella vigilanza sul settore del risparmio gestito sarà vigilare sulla coerenza con le previsioni del TUF e del Regolamento Intermediari delle politiche commerciali delle SGR partendo dalla fase di definizione della gamma di prodotti.
La necessità di gestire il rischio di liquidabilità degli asset detenuti in portafoglio dai fondi immobiliari, in vista di una ravvicinata scadenza di una quota non trascurabile di fondi immobiliari e in presenza di una congiuntura negativa del mercato degli immobili, pone il rischio di possibili penalizzazioni per gli investitori e di applicazione di procedure non conformi a canoni di correttezza comportamentale. In relazione al rischio sopra esposto, la priorità d'azione per il biennio 2014-2015 è rappresentata dalla vigilanza sulle SGR che gestiscono fondi immobiliari di prossima scadenza con particolare riguardo all'obbligo di definire e aggiornare un piano previsionale patrimoniale coerente con la durata di ciascun fondo e con le condizioni di mercato.
Per gli anni 2014 e 2015, in relazione al tema dell'offerta di prodotti non-equity ai risparmiatori retail, il rischio fondamentale è legato alla possibilità che le maggiori esigenze di funding di emittenti bancari possano portare ad un abbassamento degli standard di trasparenza. Infatti, le accresciute difficoltà di funding sul mercato "istituzionale" e l'irrigidimento delle norme regolamentari di vigilanza prudenziale hanno determinato esigenze di ricostituzione di idonei coefficienti di liquidità e di patrimonializzazione. Tali esigenze di ri-patrimonializzazione e di ristrutturazione del passivo si sono accompagnate ad una crescente difficoltà delle fondazioni bancarie o dei principali azionisti nel sostenere le ricapitalizzazioni con indebolimento del loro ruolo negli assetti di controllo. Pertanto, la necessità di garantire la trasparenza e di evitare che si inneschino meccanismi che comportino difficoltà nella realizzazione delle operazioni di funding bancario rendono più complessa la definizione del quadro informativo da fornire nei prospetti relativo alla situazione finanziaria degli emittenti bancari. Per contenere i possibili effetti legati a tale rischio, la priorità per il prossimo biennio sarà volta a garantire la correttezza della disclosure fornita nei documenti di offerta sui prodotti e sulla situazione degli emittenti, con particolare attenzione al rischio di credito, nonché segnalare le offerte più critiche ai fini della vigilanza in chiave MiFID tramite l'implementazione e sviluppo dei modelli di vigilanza sui prodotti non equity sulla base della mappatura dei prodotti e delle elaborazioni sulle risultanze tratte dal protocollo di intesa con Banca d'Italia.
In merito alla proposta di "Product intervention", formulata nell'ambito dei lavori di revisione della MiFID, viene riconosciuta la possibilità per le autorità di vigilanza nazionali di proibire la diffusione di strumenti finanziari che possano pregiudicare la protezione degli investitori, l'ordinato funzionamento del mercato o la stabilità, in tutto o in parte, del sistema finanziario di uno o più paesi dell'Unione Europea. Tuttavia, nell'ambito dei lavori dell'ESMA, sarà necessario definire un framework e dei criteri comuni per guidare le azioni di enforcement nei confronti del manufacturer e/o del distributore di strumenti finanziari.
In area mercati, i rischi legati alla qualità delle informazioni sulle transazioni disponibili al pubblico in conseguenza all'aumento della frammentazione degli scambi di strumenti finanziari sono tuttora attuali nonostante le numerose azioni di enforcement realizzate per garantire la qualità dell'informativa post-trade e di quella trasmessa alla Consob in osservanza degli obblighi di transaction reporting (con particolare riferimento al monitoraggio della tempestività e della correttezza delle segnalazioni pervenute all'Istituto).
A fronte di un ulteriore incremento della frammentazione degli scambi e della presenza di trading venue con ridotti incentivi allo svolgimento di ruolo "istituzionale" e guidate da scelte strategiche più aggressive e profit-oriented, l'accesso alle informazioni di trading è diventato più difficoltoso e costoso per intermediari ed investitori e di conseguenza è aumentata la difficoltà della vigilanza sul rispetto del principio di best execution.
Il possibile spostamento del listing di potenziali quotande nonché di quotate su altre borse europee e l'aumento degli incentivi per gli operatori a migrare su trading venues meno trasparenti e con un approccio spiccatamente profit-oriented, accrescono il rischio di un progressivo peggioramento della qualità dell'informativa sia di transaction reporting che di trasparenza post-trade a causa della molteplicità di trading venues e altri soggetti obbligati i quali forniscono dati disaggregati e talvolta incompleti, disomogenei o poco attendibili.
Al fine di fronteggiare tale rischio, a livello europeo l'Istituto collaborerà al processo di attuazione della direttiva comunitaria MiFID II, formulando idonee proposte di modifiche alla disciplina nonché di implementazione concreta della stessa per realizzare una migliore armonizzazione (anche sotto il profilo della vigilanza delle autorità EU) dell'informativa pre e post-trade e minimizzare i rischi di arbitraggio regolamentare legati all'utilizzo delle deroghe alla trasparenza. Per mitigare i rischi sopra esposti, la priorità dell'azione di vigilanza sarà quella di potenziare la vigilanza sui flussi informativi alla Consob (transaction reporting) e al pubblico (trasparenza) attraverso lo sviluppo di un monitoraggio maggiormente informatizzato del corretto adempimento degli obblighi e rafforzare la vigilanza sul rispetto della disciplina di best execution da parte degli intermediari negoziatori approfondendo, in particolare, l'esame dei meccanismi automatici di selezione delle piattaforme di negoziazione (c.d. smart order routing).
L'incremento della frammentazione degli scambi, accompagnato dall'acuirsi della concorrenza fra trading venue, è legato anche allo sviluppo dell'high frequency trading. Tali fenomeni, da un lato, rendono difficile l'identificazione dei possibili fenomeni di abuso di mercato e, dall'altro, generano il rischio di svolgimento non ordinato delle negoziazioni, in particolare a causa della possibile inadeguatezza degli strumenti per la gestione ex ante ed ex post di strategie low latency da parte di trading venues e partecipanti al mercato.
A tal proposito la Consob intende proporre, nell'ambito della disciplina comunitaria, regole che impongano alle trading venue di disporre di software per la ricostruzione ex post del book di negoziazione, così da poter effettuare in modo adeguato la detection dei fenomeni di abuso e da consentire alle autorità competenti una rapida azione di enforcement.
A livello domestico, la priorità dell'azione di vigilanza sarà rappresentata dal perseguimento dell'obiettivo strategico di potenziare le iniziative di vigilanza volte ad innalzare la qualità dei requisiti organizzativi e dei sistemi di controllo di trading venue e imprese d'investimento che operano in ambiente altamente automatizzato (trading algoritmico e HFT), verificando e monitorando nel tempo il rispetto di adeguati livelli di compliance con gli orientamenti ESMA.
Note alla relazione illustrativa:
(1) Tali conti si riconnettono alla previsione del quinto comma del citato art. 40 della legge n. 724/23.12.1994 secondo cui, «in deroga alla legge 29 ottobre 1984, n. 720» concernente il sistema di Tesoreria Unica, le contribuzioni «sono versate direttamente alla Consob».
(2) Allo stesso modo è stato determinato l’accantonamento per indennità di fine incarico ai Componenti la Commissione (cap. n. 10111).
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
RELAZIONE SUL BILANCIO DI PREVISIONE PER L’ESERCIZIO 2014
Il Bilancio di previsione è risultato redatto in conformità allo schema di Bilancio utilizzato lo scorso anno. Le modifiche apportate a detto schema hanno riguardato l'istituzione di nuovo capitolo di entrata, denominato «Gestori di mercati regolamentati esteri (extra-UE)», per dare rappresentazione in bilancio alla contribuzione a carico dei predetti soggetti, oltre che l'istituzione nell'ambito delle partite di giro di due distinti capitoli di entrata e di uscita denominati «Recupero anticipazioni erogate agli economi cassieri» e «Anticipazioni erogate agli economi cassieri», al fine di dare separata evidenza alle somme erogate nell'esercizio agli economi cassieri della Consob.
Le previsioni di entrata e di spesa contenute nella proposta di Bilancio in esame, considerate al netto delle partite di giro, riportano un totale di entrate e di spese pari ad € 121.193.154,00. Considerate al lordo delle partite di giro, il totale generale dell'entrata e della spesa è pari ad € 159.793.154,00, con conseguente pareggio delle medesime.
Entrate
|
Spese
|
Le Entrate correnti previste per l'anno 2014, confrontate con le omologhe entrate previste per l'anno 2013, risultano così articolate:
Entrate correnti |
Previsioni 2013 |
Previsioni 2014 |
Variazioni |
|
Titolo I |
Entrate correnti per trasferimenti dallo Stato |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
Titolo II |
Entrate contributive |
99.156.375,00 |
101.331.179,00 |
+ 2.174.804,00 |
Titolo III |
Altre entrate |
8.101.939,50 |
9.674.180,68 |
+1.572.241,18 |
Totale entrate correnti |
107.258.314,50 |
111.005.359,68 |
+3.747.045,18 |
Riguardo al Titolo I "Entrate correnti per trasferimenti dallo Stato" il Collegio rileva che lo stanziamento per l'anno 2014 è risultato azzerato, per effetto delle disposizioni di cui all'art. 8, comma 3, del D.L. n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, recante "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini.
Per quanto concerne il Titolo II "Entrate contributive", le stesse sono computate in misura tale da garantire la copertura delle Spese previste per l'anno 2014, tenuto conto del richiamato azzeramento del trasferimento da parte dello Stato, oltre che delle altre entrate previste per lo stesso anno. Le Entrate contributive 2014, pari ad € 101.331.179,00, presentano un incremento rispetto alle omologhe entrate per l'anno 2013, nella misura del 2% circa.
Con riferimento, invece, al Titolo III "Altre entrate", pari in complesso ad € 9.674.180,68, le stesse afferiscono essenzialmente ad entrare per interessi attivi e proventi su titoli di Stato, ad entrate diverse, oltre che all'utilizzo dei Fondi ripristino beni mobili ed immobili, correlato al finanziamento dei beni mobili e dei lavori di manutenzione straordinaria sull'impianto di condizionamento della sede di Roma della Consob che saranno oggetto di sostituzione, ovvero rifacimento, nel corso dell'esercizio.
Non si riscontrano "Entrate in conto capitale".
Per quanto attiene invece alle "Entrate per partite di giro" (€ 38.600.000,00) esse sono pari alle corrispondenti spese di identico importo complessivo e tengono conto delle somme che saranno anticipate nell'esercizio agli economi cassieri delle sedi di Roma e Milano.
All'importo complessivo delle Entrate previste per l'esercizio 2014, si aggiunge l'Avanzo di amministrazione disponibile presunto dell'esercizio 2013, pari ad € 10.187.794,32.
Avanzo di amministrazione presunto al 31.12.2013 |
||
Cassa allo 01.01.2013 |
50.670.435,63 |
|
Riscossioni |
105.476.856,76 |
(+) |
Pagamenti |
93.695.004,14 |
(-) |
Accantonamenti dell'esercizio ai fondi iscritti nello stato patrimoniale |
15.786.177,10 |
(-) |
Rettifiche dell'esercizio di somme accantonate ai fondi iscritti nello stato patrimoniale |
1.683.172,15 |
(+) |
Residui attivi |
5.493.423,27 |
(+) |
Residui passivi |
43.856.808,42 |
(-) |
Risultato al 31.12.2013 |
10.187.794,32 |
Le Spese correnti previste per l'anno 2014, confrontate con le omologhe spese previste per l'anno 2013, risultano articolate come riportato alla pagine che segue:
Titolo I |
Spese correnti |
Previsioni 2013 |
Previsioni 2014 |
Variazioni |
Cat. I |
Spese per i componenti la Commissione |
1.694.935,00 |
1.216.000,00 |
- 478.935,00 |
Cat. II |
Spese per il personale |
91.726.700,00 |
92.317.050,00 |
+ 590.350,00 |
Cat. III |
Spese per acquisizione di beni di consumo e servizi |
17.184.005,50 |
15.602.529,00 |
- 1.581.476,50 |
Cat. IV |
Oneri per ripristino immobilizzazioni ed altri accantonamenti |
4.434.927,00 |
4.879.200,00 |
+ 444.273,00 |
Cat. V |
Altre spese |
3.030.000,00 |
2.874.000,00 |
-156.000,00 |
118.070.567,50 |
116.888.779,00 |
- 1.181.788,50 |
Le "Spese correnti 2014" (€ 116.888.779,00) risultano decrementate rispetto all'ammontare delle omologhe spese dell'esercizio 2013 (€ 118.070.567,50), nella misura dell'1%.
Tale variazione è essenzialmente ascrivibile a: 1) alle minori "Spese per la Commissione", a seguito della riduzione del numero dei Componenti la Commissione ed al venir meno dell'obbligo di restituzione all'erario dei risparmi rivenienti dall'applicazione del limite retributivo di cui all'art. 7 del D.P.R. 23 marzo 2012; 2) alle maggiori "Spese per il personale" conseguenti al riconoscimento degli assegni individuali di qualifica e di servizio ed alle assunzioni di nuovo organico, in gran parte compensate dalla revisione al ribasso delle spese per straordinari e compensi, missioni, formazione e asili nido; 3) alle minori "Spese per acquisizione di beni di consumo e servizi", conseguenti ai minori oneri per fitto e gestione immobili, derivanti dal previsto rilascio della sede romana di Via Campania, oltre che delle misure di contenimento operate sulle spese per consumi intermedi; 4) alle minori "Altre spese", generate essenzialmente dalla previsione di un minore importo stanziato per restituzioni e rimborsi di erronei versamenti di contribuzioni. Nelle voce "Altre spese" è ricompreso lo stanziamento sul "Fondo di riserva per spese impreviste e maggiori spese" (€ 2.500.00,00). Nella determinazione dello stanziamento si è tenuto conto dell'importo dei trasferimenti a favore di altre Autorità indipendenti, per effetto di quanto previsto nel disegno di legge di stabilità per il 2014.
Sempre con riferimento alle Spese correnti, si registra invece l'incremento degli accantonamenti ai Fondi ripristino beni mobili ed immobili, per effetto dei maggiori ammortamenti conseguenti agli investimenti realizzati nell'anno 2013 e da realizzare nell'anno 2014.
Le Spese in conto capitale previste per l'anno 2014, confrontate con le omologhe spese previste per l'anno 2013, risultano così articolate:
Titolo II |
Spese correnti |
Previsioni 2013 |
Previsioni 2014 |
Variazioni |
Cat. VI |
Spese per beni immobili |
1.125.000,00 |
1.515.000,00 |
+ 390.000,00 |
Cat. VII |
Immobilizzazioni tecniche |
2.882.450,00 |
2.789.375,00 |
- 93.075,00 |
4.007.450,00 |
4.304.375,00 |
+ 296.925,00 |
Le "Spese in conto capitale 2014" (€ 4.304.375,00) concernono, essenzialmente, gli interventi di manutenzione straordinaria dell'impianto di condizionamento della sede romana di Via Martini (€ 1.400.000,00), nonché gli investimenti di natura informatica, acquisizione di hardware e acquisizione e sviluppo di prodotti software (€ 2.721.875,00).
Per quanto attiene invece alle "Spese per partite di giro" (€ 38.600.000,00) esse sono pari alle corrispondenti entrate di identico importo complessivo e tengono conto delle somme che saranno anticipate nell'esercizio agli economi cassieri delle sedi di Roma e Milano.
* * *
Il Collegio prende atto della formulazione delle previsioni di Entrata e di Spesa per il triennio 2014-2016 secondo gli schemi di bilancio approvati, come di seguito riprodotti:
Spese |
Previsioni |
Previsioni |
Variazione |
Previsioni |
Variazione |
Spese per i Componenti la Commissione |
1.216.000 |
1.230.000 |
+ 14.000 |
1.250.000 |
+ 20.000 |
Spese per il personale |
92.317.050 |
95.981.738 |
+3.664.688 |
100.025.107 |
+ 4.043.369 |
Spese per acquisizione di beni e servizi |
15.602.529 |
16.740.042 |
+1.137.513 |
17.059.388 |
+ 319.346 |
Oneri per ripristino immobilizzazioni ed altri accantonamenti |
4.879.200 |
10.686.200 |
+5.807.000 |
9.346.200 |
– 1.340.000 |
Altre Spese |
2.874.000 |
2.498.000 |
– 376.000 |
328.000 |
–2.170.000 |
Totale Spese Correnti |
116.888.779 |
127.135.980 |
+10.247.201 |
128.008.695 |
+872.715 |
Spese per beni immobili |
1.515.000 |
1.000.000 |
–515.000 |
0 |
–1.000.000 |
Immobilizzazioni tecniche |
2.789.375 |
3.648.260 |
+ 858.885 |
3.650.260 |
+2.000 |
Totale Spese in conto capitale |
4.304.375 |
4.648.260 |
+343.885 |
3.650.260 |
–998.000 |
Totale Generale Spese |
121.193.154 |
131.784.240 |
+10.591.086 |
131.658.955 |
–125.285 |
Entrate |
Previsioni |
Previsioni |
Variazione |
Previsioni |
Variazione |
Avanzo di amministrazione esercizio precedente |
10.187.794 |
1.500.000 |
–8.687.794 |
1.500.000 |
– |
Entrate per Trasferimento a carico dello Stato |
0 |
0 |
– |
0 |
– |
Entrate contributive |
101.331.179 |
121.134.240 |
+19.803.061 |
121.738.955 |
+ 604.715 |
Altre entrate |
9.674.181 |
9.150.000 |
–524.181 |
8.420.000 |
–730.000 |
Entrate in c/capitale |
0 |
0 |
– |
0 |
– |
Totale Entrate |
121.193.154 |
131.784.240 |
+10.591.086 |
131.658.955 |
–125.285 |
Il bilancio pluriennale 2014-2016 evidenzia la stabilità della situazione finanziaria complessiva della Consob.
La copertura finanziaria delle spese previste per il triennio è assicurata esclusivamente dalle entrate proprie (entrate contributive ed entrate diverse). La previsione di incremento delle entrate contributive è per gran parte da ricondurre alla circostanza che non si prevedono componenti di Avanzo di amministrazione nel triennio (€ 1.500.000, per ciascuno degli anni successivi al 2014), in ragione della effettività delle spese previste per il triennio.
* * *
Le previsioni di bilancio, sia per le entrate che per le spese rispettano i principi contabili generali di veridicità e correttezza. La previsione delle spese è risultata conforme ai vincoli imposti dalla vigente normativa in materia di contenimento delle spese delle pubbliche amministrazioni ed, in particolare, del D.L. n. 95/2012.
In sede di predisposizione del Bilancio di previsione 2014 l'Avanzo di amministrazione è stato integralmente utilizzato per ridurre la pressione contributiva a carico dei soggetti vigilati.
A conclusione dell'esame effettuato, il Collegio esprime, pertanto, parere favorevole in ordine all'approvazione del Bilancio di previsione per l'esercizio 2014.
Roma, 17 dicembre 2013
Dott. Maurizio Meloni (presidente)
Dott.ssa Matilde Carla Panzeri (membro)
Dott. Biagio Mazzotta (membro)