fs6 - AREA PUBBLICA

Sistemi giuridici a confronto
La risposta del sistema italiano e di quello francese alle innovazioni unionali in tema di finanza sostenibile
G. Mollo, L. Picardi, J.B. Poulle, E. Rodriguez
Con prefazione di J. Mähönen
Quaderno di finanza sostenibile n. 6 - dicembre 2025 [formato PDF]
Sintesi del lavoro
Il Quaderno si sofferma a considerare l’incidenza che la normativa europea, insieme agli articoli 9 e 41 della Costituzione, esercita in Italia sui doveri gestori dell’organo amministrativo delle società per azioni, nonché sulla stessa configurazione dello scopo sociale. Si passa quindi ad analizzare la nozione di “successo sostenibile” introdotta dal Codice di Corporate Governance e l’orientamento della gestione verso un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, per poi approfondire il crescente coinvolgimento della Consob nella promozione di istanze di sostenibilità ambientale e sociale.
L’esame delle discipline in tema di finanza sostenibile introdotte nell’ordinamento francese occupa la seconda parte del Quaderno. Si delinea una cornice normativa ricca ed articolata, che denota l’attenzione del legislatore nazionale, degli investitori istituzionali, dei gestori del risparmio agli obiettivi della tutela ambientale, della protezione dei diritti umani e della corretta governance delle imprese, sintetizzati nell’acronimo ESG. Si esaminano, quindi, il ruolo dell’autoregolamentazione, dell’Autorità di vigilanza sul mercato dei capitali (AMF) e della stessa società civile nella transizione ambientale e sociale e nel contrasto a possibili derive di greenwashing.
Punto di partenza ineludibile dell’analisi è la ricognizione in chiave sistematica del contesto normativo europeo ancora in evoluzione, il quale, dopo essersi caratterizzato nell’ultimo decennio per l’introduzione di una serie di misure intese a promuovere una transizione ecologica e sociale dell’economia, ha varato un “pacchetto Omnibus” di modifica (ovvero di differimento, alleggerimento, semplificazione) della regolamentazione unionale in materia di imprese e sostenibilità. Dal nuovo quadro normativo emerge l’interrogativo se le scelte compiute dalle istituzioni dell’Unione europea rappresentino – come appare plausibile ritenere – una cauta espressione di gradualismo ispirata dalla volontà di contenere i costi e i rischi connessi alla transizione sostenibile e di apportare le correzioni sollecitate dalla congiuntura politica, oppure preludano ad una revisione delle scelte medesime.
Allo stato attuale le direttive sulla rendicontazione (CSRD) e sulla due diligence di sostenibilità (CS3D) e il Regolamento Tassonomia pongono a carico delle imprese alcuni obblighi specifici di trasparenza e di condotta in tema di sostenibilità, suscettibili di influenzare l’agire degli amministratori delle società per azioni, in specie di quelle dotate di rilevanza sistemica quali sono le società azionarie quotate. Si registra una crescente valorizzazione del ruolo delle imprese nella tutela di interessi collettivi, che tuttavia non comporta l’avocazione in capo alle imprese medesime di compiti tradizionalmente propri degli Stati nazionali. Ne consegue anche che nel medio periodo le imprese in grado di rispettare doveri di gestione sostenibile saranno capaci di attrarre consumatori e investitori, quanto meno per la presenza di incentivi di carattere reputazionale, e generare profitti per i soci.
Autori
Il gruppo di lavoro, coordinato da Giovanni Mollo (Divisione Studi e Regolamentazione CONSOB, g.mollo@consob.it), è composto da Lucia Picardi (Università degli Studi di Napoli "Federico II"), Jean-Benoît Poulle ed E. Rodriguez (avvocati del foro francese).
Si ringraziano Guglielmina Onofri, Paola Deriu, Gianfranco Trovatore, Federico Picco, Maria Raffaella Sancilio e Andrea Giannini per gli utili commenti e suggerimenti.
Le opinioni espresse sono attribuibili esclusivamente agli autori e non impegnano in alcun modo la responsabilità dell’Istituto. Nel citare il presente lavoro, non è, pertanto, corretto attribuire le argomentazioni ivi espresse alla Consob o ai suoi Vertici.