Report DNF 2024 - AREA PUBBLICA
Rapporto 2024 sulla rendicontazione non finanziaria delle società quotate italiane
Il Rapporto sulla rendicontazione non finanziaria delle società quotate italiane, edizione 2024, analizza, per il settimo anno consecutivo e in linea con la metodologia utilizzata negli anni precedenti, i comportamenti che possono segnalare progressi nella considerazione dei fattori ESG (Environmental, Social and Governance) nell’ambito della definizione e adozione di modelli di business, strategie aziendali e modelli di corporate governance delle società quotate italiane. ... leggi di più |
L’analisi parte dall’attuazione della normativa in materia di rendicontazione non finanziaria, introdotta dalla Direttiva 2014/95/UE (Non-Financial Reporting Directive - NFRD) e recepita in Italia con il d.lgs. 254/2016, ai sensi della quale le società hanno pubblicato una dichiarazione non finanziaria (DNF) fino al 2024 (con riferimento all’esercizio 2023). In considerazione della continua evoluzione della disciplina sulla rendicontazione di sostenibilità, e in particolare delle novità che potrebbero modificare significativamente il quadro normativo nel prossimo futuro, dalla scorsa edizione il Rapporto include una sezione che riporta, in termini generali, gli interventi più recenti in materia. Questa ricostruzione non ha l'intento di essere esaustiva, ma vuole richiamare le principali tappe dell’evoluzione normativa a livello europeo e nazionale. Nel presente Rapporto si illustrano le novità intervenute nell’ultimo anno e si rimanda anche all’edizione precedente per una completa disamina del quadro normativo sulla rendicontazione non finanziaria e di sostenibilità. In linea con le edizioni precedenti del Rapporto i dati esaminati riguardano le società italiane con azioni ordinarie quotate sul principale mercato regolamentato italiano organizzato e gestito da Borsa Italiana Spa (Euronext Milan - EXM) alla data del 31 dicembre 2023 (pari a 208 società). I dati presentati nel Rapporto sono frutto di un’analisi documentale. In particolare, nella prima Sezione ‘Rendicontazione non finanziaria’ si analizzano le DNF pubblicate dagli emittenti nel 2024 e le informazioni ivi riportate, con particolare riferimento alle modalità che le società utilizzano per individuare e rappresentare i temi rilevanti oggetto di rendicontazione (analisi di materialità). Inoltre, sono analizzate informazioni sulle società che hanno istituito un comitato di sostenibilità, tratte dalle relazioni sul governo societario. Infine, sono esaminati gli abstract dei Piani strategici presentati agli investitori nei road show e/o disponibili nella sezione Investor Relation dei siti web delle società per valutare, con riferimento all’anno di rendicontazione, l’integrazione dei temi ESG nella strategia aziendale e in quale misura le questioni finanziarie e non finanziarie sono integrate tra loro. Nella seconda Sezione ‘Politiche retributive e sostenibilità’ si analizzano alcune informazioni riportate nelle relazioni sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti pubblicate nel 2024, per verificare se le remunerazioni variabili degli amministratori delegati siano legate a obiettivi ESG. Maggiori dettagli sulle fonti informative e sui dati presentati nel Rapporto sono riportati nelle Note metodologiche. |
Relativamente a quanto riportato nella Sezione Rendicontazione non finanziaria, nel corso del 2024, tra le 208 società italiane con azioni ordinarie quotate su EXM, 150 (pari al 72,1% del totale e rappresentative del 97,2% in termini di capitalizzazione) hanno pubblicato una dichiarazione non finanziaria (DNF) ai sensi del d.lgs. 254/2016. Di queste, 144 erano obbligate dalla normativa vigente, mentre sei lo hanno fatto su base volontaria. ... leggi di più |
Nella maggior parte dei casi (113, pari al 75,3%) la DNF è stata presentata come documento distinto dalla relazione sulla gestione. Inoltre, ai fini della predisposizione del documento, 53 società (pari al 35,3%) hanno adottato procedure o linee guida definite internamente. Tutte le società hanno redatto la DNF utilizzando gli standard di rendicontazione GRI (Global Reporting Initiative) e, seguendo anche le indicazioni degli stessi, hanno dichiarato di rendicontare nel documento sulle tematiche di sostenibilità rilevanti (o materiali) in relazione al proprio business, individuate attraverso uno specifico processo di analisi (analisi di materialità). L’analisi di materialità è stata aggiornata nell’anno di rendicontazione nell’81,3% dei casi. Nell’ambito del processo di aggiornamento, è diminuita rispetto all’anno precedente la percentuale delle società che hanno coinvolto le strutture o gli organi interni (pari al 77,9% a fronte dell’82,4% della rilevazione precedente) e, tra questi, i top manager (50,8% a fronte del 56,3%) nell’individuazione dei temi materiali. Tuttavia, si registra un maggiore coinvolgimento degli stakeholder esterni, il punto di vista dei quali è stato preso in considerazione per l’individuazione dei temi materiali dal 73% degli emittenti che hanno aggiornato l’analisi (69,7% nella rilevazione precedente). In tutti i casi in cui è stato rilevato un coinvolgimento (di soggetti interni o esterni), è tuttavia diminuita la percentuale delle società che hanno riportato informazioni sulle modalità con cui i soggetti sono stati coinvolti (pari al 80,3% nel 2024 a fronte di oltre il 90% nel 2023). A valle del processo di definizione dei temi materiali, infine, si registra un ulteriore aumento rispetto all’anno precedente del numero di società che hanno dichiarato di avere coinvolto il consiglio di amministrazione: ciò è avvenuto, infatti, nel 72% dei casi, la percentuale più alta dal 2019 (primo anno di rilevazione). In relazione alla lista dei temi materiali individuati, in 41 casi le società hanno riportato riferimenti ad almeno uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals - SDGs). Con riguardo all’adeguamento delle società alla nuova normativa sulla rendicontazione di sostenibilità (che le stesse sono tenute a predisporre a partire dall’anno finanziario 2024), dall’analisi delle DNF 2023 si rileva che 73 emittenti (48,7% dei casi, in aumento rispetto a circa il 28% dell’anno precedente) hanno riportato anche riferimenti al principio di doppia materialità quale criterio per l’individuazione dei temi oggetto di rendicontazione richiesto dalla nuova normativa, dando conto, pertanto, sia dell’impatto effettivo o potenziale che l’attività d’impresa ha sulla società e sull’ambiente sia dell’impatto che i fattori di sostenibilità possono avere sulla situazione finanziaria dell’impresa. È aumentata altresì la percentuale di società che hanno svolto un esercizio di doppia materialità (30% vs. 21,5% nell’anno precedente). Nella maggior parte dei casi (121, circa l’80%) le società hanno fornito nella DNF informazioni sui propri obiettivi o piani in ambito di sostenibilità. Relativamente all’impegno verso la transizione climatica, 41 società (27,3% del totale) hanno citato nelle DNF obiettivi in essere legati alla transizione climatica mentre 15 società (10% del totale) hanno dichiarato la prossima adozione di tali obiettivi. Con riferimento all’attenzione dei temi ESG nell’ambito dei processi decisionali del consiglio di amministrazione, dall’esame delle relazioni di corporate governance pubblicate nel 2024 risulta che le società con azioni ordinarie quotate che hanno pubblicato una DNF e istituito un comitato endoconsiliare di sostenibilità (singolo o abbinato ad altro comitato) sono 123, pari all’82% del totale, a fronte del 75% rilevato nell’anno precedente. L'integrazione dei fattori ESG nella visione aziendale è analizzata attraverso le sintesi dei Piani strategici riferiti al 2023, che sono stati pubblicate da 73 imprese. Negli abstract i riferimenti a tematiche ESG, agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e alle considerazioni a lungo termine in materia di sostenibilità sono stati più numerosi rispetto all’anno precedente: le società che hanno inserito nei piani strategici almeno una tematica ESG sono 40 (26,7% del totale delle società che hanno pubblicato la DNF) a fronte di 34 nel 2023 (pari al 23,6%). Rispetto alle 150 DNF pubblicate nel 2024, una non è stata sottoposta all’esame del revisore, essendo al di sotto di determinati parametri dimensionali. L’analisi sugli altri 149 documenti mostra che nel 94% dei casi il revisore che ha rilasciato l’attestazione sulla DNF è lo stesso incaricato della revisione legale del bilancio. Inoltre, il revisore si è espresso sempre nella forma della limited assurance, tranne in quattro casi (due in più rispetto al 2023), in cui si è espresso in forma ‘mista’. Non sono state individuate attestazioni con rilievi, attestazioni negative o dichiarazioni di impossibilità a esprimere un’attestazione. |
La seconda Sezione Politiche retributive e sostenibilità analizza l’integrazione dei fattori ESG nelle politiche in materia di remunerazione predisposte per gli amministratori delegati. ... leggi di più |
Gli emittenti che hanno integrato fattori non finanziari nei compensi degli amministratori delegati sono stati 151, in crescita rispetto al 2023, quando erano 137 le società che collegavano le stesse ai parametri ESG. In particolare, il riferimento a tali parametri riguarda le remunerazioni di breve termine in 130 casi e la componente di lungo termine in 104 casi. La quota della remunerazione variabile di breve periodo legata a fattori ESG è pari in media al 18,8%, in linea con il dato del 2023 (18,5%), mentre quella relativa alla remunerazione di lungo periodo è pari in media al 20,6%, in lieve aumento rispetto al 2023, quando era pari al 19%. |
La presente edizione del Rapporto include l’Addendum L’informativa sul clima fornita nei bilanci, in cui sono analizzate le informazioni sul clima tratte dai bilanci pubblicati nel 2024 da 32 società italiane quotate appartenenti all’indice Ftse Mib, di cui 20 società non finanziarie e 12 società finanziarie, rappresentative di circa il 75% degli emittenti quotati in termini di capitalizzazione. ... leggi di più |
L'Addendum è stato curato da: Vincenzo Foglia Manzillo - CONSOB, Divisione Vigilanza Emittenti (v.fogliamanzillo@consob.it) Sabrina Cocci - CONSOB, Divisione Vigilanza Emittenti (s.cocci@consob.it) Laura Merzetti - CONSOB, Divisione Vigilanza Emittenti (l.merzetti@consob.it) Giulia Serpieri - CONSOB, Divisione Vigilanza Emittenti (g.serpieri@consob.it) Le evidenze dell’Addendum mostrano che è in atto un processo di progressivo adeguamento dell’informativa finanziaria delle società quotate di maggiori dimensioni riportata in bilancio, al fine di riflettere nella reportistica gli effetti del cambiamento climatico e della transizione verso un’economia a zero emissioni nette, pur permanendo delle significative aree di miglioramento. Il tema è stato anche oggetto del Richiamo di attenzione della CONSOB n. 2/24 del 20 dicembre 2024 ‘L’informativa sul clima fornita nei bilanci’. |
Il Report è stato curato da:
Paola Deriu (responsabile) - CONSOB, Responsabile Divisione Studi e Regolamentazione (p.deriu@consob.it)
Federico Picco (coordinatore) - CONSOB, Responsabile Ufficio Studi (f.picco@consob.it)
Giovanna Di Stefano (coordinatrice) - CONSOB, Divisione Studi e Regolamentazione (g.distefano@consob.it)
Maria Giovanna Altamura - CONSOB, Divisione Vigilanza Emittenti (m.altamura@consob.it)
Angela Ciavarella - CONSOB, Divisione Vigilanza Emittenti (a.ciavarella@consob.it)
Emanuele Levantini - CONSOB, Divisione Studi e Regolamentazione (e.levantini@consob.it)
Lucia Pierantoni - CONSOB, Divisione Studi e Regolamentazione (l.pierantoni@consob.it)
Greta Quaresima - CONSOB, Divisione Studi e Regolamentazione (g.quaresima@consob.it)
Si ringraziano Paola Paterna per l’approfondimento sulle attestazioni dei revisori sulle DNF e Carlo Di Florio e Valentina Forcucci per il supporto nell’analisi dei dati.
Le opinioni espresse nel Rapporto sono personali degli autori e non impegnano in alcun modo la Consob. Nel citare i contenuti del Rapporto non è pertanto corretto attribuirli alla Consob o ai suoi Vertici.
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ISSN 2784-8809 [online]