Bollettino - AREA PUBBLICA
Bollettino
Delibera n. 22418
Decadenza per rinuncia espressa della Progetto SIM S.p.A. (in liquidazione volontaria) dall'autorizzazione allo svolgimento dei servizi di investimento e cancellazione della stessa Società dall'albo delle SIM
LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA
VISTA la legge 7 giugno 1974, n. 216 e successive modificazioni;
VISTO il decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modificazioni;
VISTO il regolamento concernente la disciplina degli intermediari, adottato con propria delibera n. 20307 del 15 febbraio 2018, in vigore dal 20 febbraio 2018;
VISTO il regolamento della Banca d'Italia del 5 dicembre 2019 di attuazione degli articoli 4-undecies e 6, comma 1, lettere b) e c-bis), del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58;
VISTA la propria delibera n. 11760 del 22 dicembre 1998, con la quale è stato istituito l'albo delle SIM e delle imprese di paesi terzi diverse dalle banche di cui all'art. 20, comma 1, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58;
VISTA la propria delibera 18453 del 30 gennaio 2013, con la quale la Progetto SIM S.p.A. – Società di Intermediazione Mobiliare (in forma abbreviata "Progetto SIM S.p.A.") è stata autorizzata alla prestazione dei servizi di collocamento senza assunzione a fermo né assunzione di garanzia nei confronti dell'emittente e di consulenza in materia di investimenti, di cui all'art. 1, comma 5, lettere c-bis) e f), del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, senza detenzione, neanche temporanea, delle disponibilità liquide e degli strumenti finanziari della clientela e senza assunzione di rischi da parte della Società stessa, ed è stata iscritta (al numero 285) nell'albo di cui all'art. 20, comma 1, del medesimo decreto;
VISTA la propria delibera n. 20270 del 24 gennaio 2018, con la quale, in attuazione delle previsioni di cui al decreto legislativo 3 agosto 2017, n. 129, è stata disposta per le SIM, già autorizzate al servizio di collocamento senza assunzione a fermo né assunzione di garanzia nei confronti dell'emittente, e, in particolare, per la Progetto SIM S.p.A., l'autorizzazione al servizio di collocamento senza impegno irrevocabile nei confronti dell'emittente ed è stata, tra l'altro, riconosciuta alla stessa SIM l'autorizzazione "di diritto" alla prestazione del servizio di esecuzione di ordini per conto dei clienti, di cui all'art. 1, comma 5, lettera b), del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, limitatamente alla sottoscrizione e compravendita di strumenti finanziari di propria emissione;
VISTA la delibera dell'assemblea degli azionisti di Progetto SIM S.p.A. del 16 dicembre 2021, con la quale la citata SIM è stata messa in liquidazione volontaria, con efficacia dal 29 dicembre 2021;
VISTA la nota pervenuta in data 21 gennaio 2022, con la quale la Progetto SIM S.p.A. (in liquidazione volontaria) ha presentato istanza di decadenza per rinuncia espressa dall'autorizzazione allo svolgimento dei servizi di investimento e di conseguente cancellazione della stessa SIM dall'albo di cui all'art. 20, comma 1, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58;
VISTE le successive note con le quali la Progetto SIM S.p.A. (in liquidazione volontaria) ha trasmesso, da ultimo in data 27 maggio 2022, le informazioni integrative richieste;
SENTITA la Banca d'Italia e preso atto delle valutazioni dalla stessa espresse per i profili di propria competenza;
RITENUTO che non sussistano elementi ostativi all'accoglimento dell'istanza;
D E L I B E R A:
La decadenza per rinuncia espressa della Progetto SIM S.p.A. – Società di Intermediazione Mobiliare (in liquidazione volontaria), in forma abbreviata Progetto SIM S.p.A. (in liquidazione volontaria), dall'autorizzazione all'esercizio dei servizi di investimento con conseguente cancellazione della stessa società dall'albo delle SIM di cui all'art. 20, comma 1, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
La presente delibera verrà portata a conoscenza della società interessata nei modi e nei termini di legge e pubblicata nel bollettino della Consob.
Avverso tale provvedimento è proponibile ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio entro sessanta giorni dalla data di comunicazione.
20 luglio 2022
IL PRESIDENTE
Paolo Savona