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Pubblicate dall'Esma le priorità di vigilanza sui bilanci 2019 delle società quotate (29 ottobre 2019)

In data 22 ottobre 2019 l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha pubblicato un Public Statement, "European Common Enforcement Priorities for 2019 financial reports" (ESMA32-63-791), in relazione alle rendicontazioni finanziarie dell'esercizio 2019 che saranno pubblicate dalle società quotate (https://www.esma.europa.eu/sites/default/files/library/esma32-63-791_esma_european_common_enforcement_priorities_2019.pdf)

Scopo del documento è quello di incentivare la coerenza e l'affidabilità delle informazioni finanziarie e non-finanziarie prodotte dagli emittenti e, conseguentemente, di contribuire al corretto funzionamento dei mercati dei capitali europei.

In particolare, tenuto anche conto di quanto emerso dall'attività di vigilanza svolta dalle diverse autorità di vigilanza europee, l'ESMA ha indicato i seguenti aspetti che, nell'attuale contesto, dovranno formare oggetto di specifica attenzione da parte delle società quotate e delle autorità di vigilanza:

  • - tematiche specifiche connesse all'applicazione dell'IFRS 16 "Leasing";
  • - follow up su alcune questioni relative all'applicazione dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" per le istituzioni finanziarie e dell'IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti" per gli emittenti corporate;
  • - tematiche riguardanti l'applicazione dello IAS 12 "Imposte sul reddito" (inclusa l'applicazione dell'IFRIC 23 "Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito").

In aggiunta alle tematiche sopra indicate, nel documento in argomento, l'ESMA richiama l'attenzione (i) sulla necessità di fornire, ove rilevanti, informazioni sugli impatti derivanti dalla Brexit nonché (ii) sulle attività che gli emittenti saranno chiamati ad intraprendere in vista dell'obbligo di redazione delle relazioni finanziarie annuali per gli esercizi finanziari aventi inizio il 1° gennaio 2020 o in data successiva nel formato elettronico unico di comunicazione (ESEF, European Single Electronic Format).

In continuità con quanto avvenuto lo scorso anno, un'apposita sezione del documento è dedicata a richiamare l'attenzione delle società alle informazioni di carattere non finanziario (richieste in Italia dal Decreto Legislativo 254/2016) nonché specifici aspetti relativi agli "Orientamenti ESMA sugli Indicatori Alternativi di Performance" (ESMA/2015/1415). In particolare, l'ESMA evidenzia taluni principi generali atti a migliorare la qualità della comunicazione delle informazioni sociali e ambientali da parte delle imprese. In tale ottica, viene richiamata l'attenzione degli emittenti a taluni principi fondamentali enucleati negli "Orientamenti [non vincolanti] sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario" della Commissione europea (i.e., rilevanza, completezza, equilibrio ed accessibilità delle informazioni). 

L'ESMA richiama inoltre l'attenzione delle società sulle informazioni afferenti ai seguenti aspetti specifici:

  • tematiche ambientali e cambiamenti climatici;
  • - Key Performance Indicators – KPIs;
  • - standard di rendicontazione utilizzato;
  • - catene di fornitura (supply chains).
Con riferimento, invece, agli Indicatori Alternativi di Performance (APMs), considerato che con l'entrata in vigore dell'IFRS 16 molti emittenti hanno modificato e/o introdotto diversi indicatori, l'ESMA richiama l'attenzione sui paragrafi degli Orientamenti sugli APMs che richiedono di fornire ogni informazione che consenta agli utilizzatori una corretta comprensione delle modifiche apportate. Viene, altresì, ribadito che gli APMs non devono essere mostrati con maggiore prominenza rispetto alle misure direttamente derivanti dai valori riportati nei bilanci. 
29 ottobre 2019