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I Fondi Sovrani e la regolazione degli investimenti nei settori strategici

 

I Fondi Sovrani e la regolazione degli investimenti nei settori strategici

S. Alvaro, P. Ciccaglioni

Discussion paper n. 3 - luglio 2012 [formato PDF] 
 

Abstract
I Fondi Sovrani si sono affermati come uno dei principali investitori istituzionali sul mercato dei capitali mondiale. A fine 2011 gestivano assets per circa 4.600 miliardi di dollari USA, pari a circa il 6% del PIL mondiale; una stima per largo difetto del peso delle partecipazioni dei Fondi Sovrani sulla capitalizzazione dei mercati azionari dei principali paesi europei è pari a circa il 3%. In Italia oltre un terzo delle società quotate è partecipato da Fondi Sovrani, mentre questa percentuale è compresa fra il 15 e il 25% circa nei maggiori paesi europei. A partire dal 2005, i Fondi Sovrani hanno progressivamente diversificato il proprio portafoglio e aumentato la quota degli investimenti azionari. I Fondi hanno, inoltre, tentato di scalare alcune importanti società negli USA e in Europa e ciò ha accresciuto i timori dei Governi circa le possibili finalità strategiche degli investimenti dei Fondi medesimi. Vi sono evidenze che è essenzialmente a causa di questi timori che gli USA e molti Paesi europei hanno introdotto normative a difesa dei settori strategici. Il lavoro analizza in particolare le discipline introdotte in Francia, Germania e ultimamente in Italia, nel quadro dei vincoli posti dalla disciplina comunitaria relativamente alle deroghe previste per le limitazioni alla libera circolazione dei capitali.

 

Autori
Simone Alvaro - Consob, Divisione Studi (s.alvaro@consob.it)
Paola Ciccaglioni - Consob, Divisione Studi (p.ciccaglioni@consob.it)

 

ISSN 2281-3098 [online]