Finanza Sostenibile

Finanza Sostenibile

La finanza sostenibile è l'applicazione del concetto di sviluppo sostenibile all'attività finanziaria. La finanza sostenibile, quindi, si pone l'obiettivo di creare valore nel lungo periodo, indirizzando i capitali verso attività che non solo generino un plusvalore economico, ma siano al contempo utili alla società e non siano a carico del sistema ambientale.

Nel marzo 2018, la Commissione Europea ha pubblicato un "Piano d'Azione per la finanza sostenibile", in cui viene delineata la strategia per la realizzazione di un sistema finanziario in grado di promuovere uno sviluppo sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale, contribuendo ad attuare l'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Tale strategia è stata successivamente innovata con la pubblicazione nel luglio del 2021 della Strategia per finanziare la transizione verso un'economia sostenibile, che ha fatto seguito all'adozione da parte della Commissione europea del Green Deal Europeo nel giugno 2019.

In attuazione della richiamata strategia per la finanza sostenibile, su proposta della Commissione europea, i legislatori europei hanno adottato alcuni atti normativi, che costituiscono i principali elementi del quadro normativo europeo in materia di finanza sostenibile. In particolare, si tratta dei seguenti atti: il Regolamento (UE) 2020/852 ("Regolamento Tassonomia") pubblicato il 22 giugno 2020 che disciplina una tassonomia delle attività eco-sostenibili, ossia un sistema condiviso a livello europeo di classificazione delle attività economiche eco-sostenibili in ragione del contributo al raggiungimento di specifici obiettivi ambientali, sulla base di criteri e metriche scientifici; il Regolamento (UE) 2019/2088 ("Regolamento Disclosure"), pubblicato il 19 dicembre 2019 e direttamente applicabile nell'UE dal 10 marzo 2021, che introduce nuovi obblighi di trasparenza informativa in materia di sostenibilità in capo ad alcune tipologie di intermediari, in merito alle modalità adottate per l'integrazione nelle scelte di investimento e nell'attività di consulenza dei "fattori di sostenibilità"; il Regolamento (UE) 2019/2089 pubblicato il 9 dicembre 2019, che modifica il Regolamento (UE) 2016/1011 ("Regolamento Benchmark"), introducendo due nuove categorie di indici di riferimento che tengono conto di alcuni aspetti di sostenibilità ambientale.

Inoltre, sempre in attuazione della strategia sulla finanza sostenibile, la Commissione europea ha pubblicato il 2 agosto 2021 alcuni atti delegati con cui sono state emendate le disposizioni di attuazione delle discipline MiFID II (Direttiva 2014/65/UE), IDD (Direttiva (UE) 2016/97), UCITS (Direttiva 2014/91/UE) e AIFMD (Direttiva 2011/61/UE), al fine di favorire l'integrazione dei profili di sostenibilità nei processi degli intermediari, nei processi di product governance, nonché delle preferenze della clientela per i fattori ESG nella prestazione dei servizi di investimento e nella distribuzione degli IBIP, anche in relazione alla valutazione di adeguatezza.

In aggiunta, la Commissione europea sta proseguendo nel processo di adozione delle misure di livello 2 in attuazione degli atti normativi sopra descritti, nella prospettiva di completare il quadro normativo di riferimento in materia di finanza sostenibile. In questo senso, si segnala da ultimo la pubblicazione il 25 luglio 2022 del Regolamento Delegato (UE) 2022/1288 della CE, recante norme tecniche di attuazione del Regolamento Disclosure, direttamente applicabili nell'Unione Europea a partire dal 1° gennaio 2023, con le quali sono state specificate numerose disposizioni di livello 1 con riguardo a contenuti, metodologie e modalità di rappresentazione delle informazioni che i partecipanti ai mercati finanziari e i consulenti finanziari sono tenuti a pubblicare.

Il quadro normativo di riferimento in materia di sostenibilità risulta peraltro ancora in fase evolutiva. Infatti, nella prospettiva di attuare altre misure previste nella strategia dell'UE in materia di finanza sostenibile, la CE ha presentato ulteriori proposte normative attualmente oggetto di negoziato tra Parlamento europeo e Consiglio dell'UE.

Si tratta in particolare:

  • del processo, non ancora concluso, di revisione della direttiva 2014/95/UE in materia di informazioni di carattere non finanziario (DNF), mediante la proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di comunicazione societaria sulla sostenibilità del 21 aprile 2021. Su tale proposta, finalizzata a modificare in modo significativo la disciplina del reporting di sostenibilità, è stato raggiunto di recente l'accordo tra i due co-legislatori e l'adozione in via definitiva della stessa è prevista entro la fine del 2022;
  • della proposta di regolamento sulle obbligazioni verdi europee del 6 luglio 2021 (European Green Bond Standard - EU GBS) che mira a facilitare e sostenere lo sviluppo del mercato delle obbligazioni verdi, definendo un marchio di alto livello a cui soggetti europei e di Paesi terzi potranno assoggettarsi volontariamente in occasione dell'emissione di un green bond;
  • della proposta di direttiva in materia di corporate sustainability due diligence, del 23 febbraio 2022, con la quale si intende introdurre obblighi di due diligence in capo a certe categorie di società rispetto agli impatti negativi, attuali o potenziali, sui diritti umani e sull'ambiente derivanti dalla loro attività, dalle attività delle controllate e delle imprese incluse nella catena del valore.

A latere delle misure legislative su menzionate, sempre sulla base del Piano d'azione della Commissione, l'ESMA ha approvato e pubblicato, il 18 luglio 2019 le proprie Linee Guida sui "Disclosure Requirements Applicable to Credit Ratings". Tali Linee Guida riguardano anche i criteri con cui deve essere data trasparenza ai fattori ESG, qualora essi costituiscano elementi chiave alla base dei rating del credito, secondo la metodologia adottata da una specifica agenzia di rating. Inoltre, la CE ha svolto una consultazione mirata nel periodo aprile-giugno 2022 al fine di acquisire elementi rilevanti in merito: a) a una possibile iniziativa (legislativa o non legislativa) per il rafforzamento dell'affidabilità e della comparabilità dei rating ESG; b) a una possibile revisione mirata del quadro giuridico relativo alle agenzie di rating del credito o all'adozione di misure non legislative volte a rafforzare la trasparenza in merito alla considerazione dei fattori ESG nei rating del credito. Gli elementi raccolti nel corso della consultazione mirata in esame, nonché nel corso di una contestuale e analoga consultazione pubblica, sono strumentali alla valutazione di possibili iniziative (legislative e non) che la CE dovrebbe proporre nel primo trimestre 2023.

1. Normativa in materia di finanza sostenibile
2. Documentazione Consob
3. Altra documentazione utile
4. TCFD - Task Force on Climate-related Financial Disclosures
5. Consultazioni in corso e concluse, proposte regolamentari e open hearing